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(122 articoli)
  1. mauz

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    Membro

    Ognuno ha il suo vizio, non si discute, ha diritto. Ma c'è qualcosa di fatuo, di naif nella mania ornitologica, non mi convince. In mezzo tra gli incendi provenienti dall'Asia e i bitumi a galla nell'estremo Atlantico ancora ci s'ostina ad analizzarlo e magari pure a salvargli la vita, a 'st'uccellino, che poi è un altro modo neanche tanto postmoderno per rompergli i coglioni. Gli si stringe il piombino criptato sulla zampa, si stizza il pancino per vedere se fa l'uovo... basta! Una frotta di ornitologhe perlustra il bosco, senza la chiavetta; mirano per aria col MAB a molla e pestano rudemente formiche, stercorari, ragni e le altre innocue classi di bestie fino all'eventuale scema rana lenta a saltare. Parcheggiano la 4x4 dell'Ente Parco con una ruota sul dormitorio della talpa. Insomma nel recinto del bosco campano necessariamente gli uccelli e anche se gli girasse di estinguersi non possono.
    Le idee, come uccelli, generalmente non si suicidano, non si buttano giù da sole, diceva un tizio, devi buttarle tu su un pezzo di carta, al suolo, perché finché se ne vanno a spasso per aria non concludono. Al contrario, quando le trovi lì stese sulla pagina, devi leggerle, devi fartele entrare nella volta del cranio, proprio lassù, spingendole in alto, come uccelli in volo. Se no sono idee morte.
    Questo ha senso! Ma palpare il culo ai merli o fargli la foto non vuol dire niente.

    Pubblicato 13 anni fa #
  2. magda

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    MAB non è un fucile, è una sigla fatta dalle iniziali di Man and the Biosphere, MAB, un programma UNESCO avviato negli anni anni ’70.
    Lo scopo del programma è quello di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity-building.
    Il programma ha portato al riconoscimento, da parte dell’UNESCO, delle Riserve della Biosfera.
    Scopo della proclamazione delle Riserve è promuovere e dimostrare una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi, creare siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l'educazione ambientale, oltre che poli di sperimentazione di politiche mirate di sviluppo e pianificazione territoriale.
    Delle 553 Riserve del Pianeta, 8 sono in Italia una di queste è la Selva di Circe.
    Vedete bene che il territorio è entrato in UNESCO.
    Comunque se tra una sparata e l'altra, dopo aver messo a posto il fal vi rimanesse un angolino mentale per la curiosità qui potete iniziare
    http://portal.unesco.org/science/en/ev.php-URL_ID=6393&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html
    Ciao.

    Pubblicato 13 anni fa #
  3. Complimenti Magda. E non preoccuparti, si scherza (quasi) sempre qui. Non prenderci mai troppo sul serio.

    Pubblicato 13 anni fa #
  4. zaphod

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    Fondatore

    A pelle diffido sempre quando leggo dell'Uomo "e" della Biosfera come se si trattasse di due cose diverse. Come se l'uomo non fosse parte della biosfera. Biosfera dovrebbe essere "sfera della vita", giusto? E che l'uomo non fa parte della vita che si svolge su questo pianeta? E come tutte le forme viventi modifica l'ambiente in cui vive.
    A rigor di logica - da un punto di vista cosmico - tra un termitaio e le acciaierie di Terni non c'è nessuna differenza.
    Questo non significa che io disprezzi il lavoro dell'Unesco e di Magda in particolare (a proposito, benvenuta anche da me), però dal titolo, MAB mi pare un po' equivoco. Alla fine credo si tratti di preservare particolari zone a rischio di sparizione. Ovviamente immagino che ci sarà all'interno del Mab, un bel dibattito su quali siano quelle che vale la pena preservare e quali no.

    Pubblicato 13 anni fa #
  5. magda

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    Membro

    La Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni spa cosmicamente vale quanto un termitaio? E secondo quale metro, di grazia?
    Ogni volta che si proclama una riserva accade qualcosa simile a La Scelta di Sophie. Notte adesso, che fra cinque ore mi infratto.

    Pubblicato 13 anni fa #
  6. zaphod

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    Fondatore

    La Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni spa cosmicamente vale quanto un termitaio? E secondo quale metro, di grazia?

    "Adattamento di una specie all'ambiente" mi verrebbe da pensare semplicisticamente prima di andare a nanna anch'io. Poi magari approfondiamo.
    Ogni volta che si proclama una riserva accade qualcosa simile a La Scelta di Sophie.

    Questa è una frase che non sono in grado di capire sia perché ignoro cosa significhi (come ho provato a dire prima) "proclamare una riserva" e sia perché non ho visto/letto/ascoltato La scelta di Sophie che potrebbe essere un film/libro/disco sicuramente meritevole, ma che purtroppo ho perso.

    Pubblicato 13 anni fa #
  7. k

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    Membro

    Amagda, ma secondo te hanno fatto e fanno più danni la Thyssenkrupp, Longarone e Chernobyl o la malaria? E tu dimmi la verità, ma tu davvero dentro casa tua, le notti d'estate che è tutto pieno di zanzare, tu davvero dentro casa tua non spruzzi il flit e metti il Vape?

    (Abbassoli, ma vada a fare in culo va'. Ma lei può essere che ogni volta che la gente discute, lei se ne esca con "si scherza, non prenderci sul serio"? Ma si faccia i cazzi sua una volta, no?)

    Pubblicato 13 anni fa #
  8. cameriere

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    Membro

    la scelta di sophie
    è un libro da cui è tratto il + famoso film,
    con meryl streep,
    la protoganista ha due figli
    è deve scegliere quale abbandonare ai nazisti.

    invece ManAndBioshere mi piace.
    direi che la 'contrapposizione'
    tra uomo e biosfera è sostanzialmente corretta,
    mentre l'intero mondo vivente si adatta all'ambiente in cui vive
    (salvo rare e comunque non importanti eccezioni di specie
    in grado di un minimo di trasformazione dell'ambiente ai propri bisogni),
    l'uomo è l'unico che adatta l'ambiente ai propri bisogni,
    l'unico che incide sul mondo,
    è quindi corretto metterli in 'contrapposizione'.

    è quindi paradossale l'analogia terminaio acciaieria,
    come anche acciaieria e zanzare.
    ma ora vi lascio che devo correre a roma.
    poi riprendo.

    Pubblicato 13 anni fa #
  9. magda

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    Infatti è tragico dover scegliere cosa vale la pena non distruggere, tracotante e tipico dell'uomo. A casa mia non è tutto pieno di zanzare e come forma di prevenzione io le zanzare le evito con la menta, la menta piperita che ci si fa il te. È una pianta, è viva, è bella a vedersi, è buona, fa bene, è profumata, allontana le zanzare, non le uccide. Il flit non lo spruzzo, puzza, unge, macchia, è un veleno, è vietato. Il DDT è un agente inquinante altamente tossico che rimane nell’ambiente per molto tempo, colpisce in particolar modo gli uccelli e i pesci, entra nella catena alimentare e produce effetti di accumulo antiandrogeni. Rachel Carson, che sicuro vi farà venire in mente solo Kit e il suo fucile, diceva non spruzzare al limite delle tue possibilità, spruzza il meno che ti sia possibile.

    Pubblicato 13 anni fa #
  10. k

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    Membro

    Ma tu hai idea di quante cose distrugge una pianta mentre cresce? O anche un mollusco? Oppure tu pensi che "distruggere" sia un verbo degno d'applicazione solo alle scale di grandezza tue?
    Magda, questo è un cosmo - se non te ne sei accorta - nato sotto il segno del male e non del bene, in cui la vita non può che cibarsi (e quindi uccidere) d'altra vita. Non c'è mai stato e mai ci sarà un momento X in questo cosmo, classificabile come punto d'equilibrio o "età dell'oro", non c'è stato un solo momento e mai ci sarà in cui il cosmo è stato uguale al momento precedente o a quello successivo. L'essere è divenire, Javhè in aramai antico non vuol dire "Io sono colui che è", ma vuol dire più esattamente "Sarò quel che sarò" e l'uomo è lo strumento più adeguato di questo suo divenire. E' l'uomo nel suo agire, l'unico agente del bene nel cosmo. Più modifica e più fa, e più avvicina Javhè a quel "sarò".
    Tu sei tutto sommato in quanto "verde" - fatte salve auspicabili conversioni - un reazionario agente del male.

    Pubblicato 13 anni fa #
  11. magda

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    Caspita, ma sei proprio così, pure al tatto? O fai finta?

    Pubblicato 13 anni fa #
  12. E' indubbio che il cosmo sia retto da leggi di morte.
    Pensiamo a quanto narrato nella bibbia.
    Pensiamo alla storia dell'impero romano. Guerre, omicidi, tradimenti, stupri, condanne, sangue che scorreva a fiumi ovunque.
    La storia del mondo è questa purtroppo.
    Pensiamo ai colonizzatori delle Americhe... che hanno sterminato intere popolazioni...

    E' pur vero che stiamo lavorando tutti, si spera, per un'inversione di tendenza!

    Non è facile, almeno proviamoci!

    Pubblicato 13 anni fa #
  13. magda

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    Scusate ragazzi, ma dopo aver sterminato i cetrioli a pranzo mi sono assopita, per digerire. Il principio generale della vita è che la morte dell'individuo (la morte non l'uccisione) è essenziale alla vita della specie, in questo ciclo è inevitabile una certa noia dalla quale possono nascere le idee più strane come quelle che a noi ragazze vengono nelle code dalla parrucchiera, a voi magari dal barbiere. Il buon funzionamento della vita avviene tramite una continua mutazione. Non uccide un bel niente la natura. Quello lo pensano e lo fanno i maschi dell'uomo, quando credendosi un dio per divertirsi danno via di testa con il sarò quel che sarò e come ha detto FernandoBassoli qua sopra poi sterminano intere popolazioni e territori. Quello quando avviene non è economia di mutazione ma estinzione di possibilità.

    Pubblicato 13 anni fa #
  14. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Appunto. Muore, se vogliamo, la cosa come la concepivamo prima e ne nasce un nuovo concetto, percepito da noi come una nuova cosa.

    Me l'ha detto Mario, il barbiere mio.

    Pubblicato 13 anni fa #
  15. k

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    No, famme capi': quando un pesce grosso mangia un pesce piccolo (o un leone sbrana una gazzella oppure, che ne so, un microbo mi inocula la peste bubbonica o un'improvvisa inclinazione dell'asse terrestre sconvolge completamente il pianeta determinando la fine o l'inizio di una nuova era geologica), secondo te il pesce piccolo non è stato per niente ucciso, ma è morto tutto contento di morte assolutissimamente naturale. E così il leone, la gazzella, il microbo e l'assetto tettonico della superficie terrestre. Tutti contenti, felici e pacifici - sacrosantissimi - di morte sacrosanta e naturale. Solo se io faccio un ponte o un'autostrada, diventa un assassinio? Mavaffanculo, va' (e sia letto - perchè detto - con affetto nonviolento).

    Pubblicato 13 anni fa #
  16. k

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    sterminano intere popolazioni e territori (Magda)

    Scusa Magda, ma le cavallette e i microbi che fanno? Non fanno uguale? E i dinosauri, soprattutto, ti risulta che li abbia sterminati io? Quello è - esattamente - il modo di procedere della natura in questo cosmo, un cosmo dominato appunto, come ti dicevo prima, dal male. Che ti ci posso fare io? Mica l'ho creato io. Al creatore questo cosmo gli è venuto così. Speriamo che gli altri gli vengano o gli siano venuti un po' meglio. Per l'intanto, noi stiamo qua e bisogna che ne prendiamo atto: è proprio quando l'uomo agisce al massimo grado la violenza che è dentro di sé - sterminando, uccidendo e quant'altro - che allora l'uomo è perfettamente consentaneo alla maligna "natura" di questo cosmo.
    E' quando l'uomo invece esce dalla "natura" e si cala tutto dentro la "cultura" che da solo e nella storia s'è creato come homo faber, che allora e pian piano, una generazione dopo l'altra, una scoperta o un'invenzione tecnologica dopo l'altra, plasmando e dominando la natura, egli, man mano e finalmente, costruisce quella civitatem Dei che sola può risvegliare e definitivamente salvare il Dio dormiente. La ricerca e l'energia nucleare non sono che un altro passo, Magda, verso l'Unità del Dio vivente.

    Le stelle, Magda, s'ha da anda' a conquista' le stelle.

    (Intanto però vie' in Colonia, che c'è da lavora'. Lì però, per ammazza' gli uccelli, te devi porta' la mazzafionda, perché de Mab e de Fal semo rimasti a corto.)

    Pubblicato 13 anni fa #
  17. k

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    La traduzione di Javhè come "Sarò quel che sarò" non è comunque mia - che non conosco l'aramaico - ma di Erri De Luca (cfr. Una nuvola come tappeto, libro bellissimo peraltro).

    Pubblicato 13 anni fa #
  18. mauz

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    Vedo due problemi. E' fortemente probabile che il TEMPO e le altre cosiddette dimensioni in quanto tali non esistano propiamente, ma costituiscano invece una nostra particolare attitudine percettiva. Dunque tutta questa prospettiva verso questo o quell'esito, futuro, Apocalisse, radiosa o radiattiva che sia, o sarà (o è!?), pare un po' balzana. Quando ben avremo conquistato le stelle, il nostro stato sarà quello ondulatorio (non saremo dunque diversi da adesso in un certo senso, per chi crede all'anima e anche per chi si sperimenta nel campo della meditazione, ma qui il FORSE è d'obbligo), o al massimo, se proprio si vorrà ancora tenere in qualche conto il concetto di massa, avremo la taglia dei neutrini. In quelle nostre future condizioni l'appagamento del Paradiso potrà aventualmente manifestarsi in forme che ora ci è davvero difficile preverdere. Però lo scrittore da sempre ci s'è provato a rimirar le stelle perché forse è lavoro suo.

    Pubblicato 13 anni fa #
  19. mauz

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    propriamente, eventualmente, prevedere... ma cos'è oggi, San Refuso?

    Pubblicato 13 anni fa #
  20. magda

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    Ma dai! Nel mondo macro animale la regola è il territorio che può essere largo ma non può essere troppo stretto, affollato, però esiste anche quella della catena biologica, non puoi fare sparire tutto se no rischi di morire di fame. Si insomma detto molto all'ingrosso. Quello che importa è l'armonia dello sviluppo. Tutto il resto sono chiacchere. Tutte queste metafore che vi piace usare non servono a far mangiare le persone (mangiare in senso di risolvere la fame) e dunque a curarla, non servono a istruire le persone, consentendo loro una competizione ad handicap pari, non servono a niente. Poi tornando alle zanzare il tema era se puoi allontanarle perchè le devi uccidere. Nella sfera religiosa sarebbe se una cosa la puoi capire perchè la devi dominare. Plasmare poi, con quale diploma?
    Dai ragazzi, siate più umidi.

    Pubblicato 13 anni fa #
  21. No Magda, qui sbagli: le chiacchiere servono. Sempre.
    Il mondo è governato dalla capacità di comunicare.
    Servono le chiacchiere, le metafore, le discussioni. Tutto serve. Alimentano anch'esse una catena biologica.

    Pubblicato 13 anni fa #
  22. magda

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    Ma si certo, dai chiacchieriamo un po, che mi va. Tu di che ti occupi?

    Pubblicato 13 anni fa #
  23. Sto facendo un corso di sopravvivenza. Tutte le mattine apro gli occhi e cerco di inventare un modo nuovo per mettere insieme il pranzo e la cena. A volte ci riesco, altre no, ma non demordo. In fondo devo fare parte anche io di qualche strana catena alimentare che un giorno qualcuno mi spiegherà.

    Pubblicato 13 anni fa #
  24. magda

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    Insomma ti occupi di cose primarie. Io ti posso raccontare qualche anello della catena. Domani però ora vado a letto. Ciao. Ciao a tutti eh.

    Pubblicato 13 anni fa #
  25. k

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    Ma quali metafore? Ma tu allora sei matta col botto. Ma mo', secondo te, il piccolo particolare che tu un paio di milioni d'anni fa, unica fra tutti gli animali, sei scesa da un ramo e ti sei messa a scheggiare un pietra per farne un utensile, mo' secondo te è una metafora? Ed è anche una metafora che da quel piccolissimo particolare prendesse avvio un meccanismo più complesso (nella Bibbia, per metaforizzare, quel meccanismo è chiamato "ingestione e appropriazione indebita del frutto proibito dell'albero della conoscenza") tuttora e progressivamente in atto, proprio in progressione geometrica ma già storicamente determinato in quello che doveva essere già allora il software comune ed identitario di ogni essere umano? E quel software, amica mia - come quella tua scelta di scendere un paio di milioni d'anni fa da quel ramo e farti Homo faber - non può portare che in una sola direzione, esattamente come se giocando un asso di bastoni quando sul tavolo già c'è l'asso di spade, è scopa e non si discute, è scopa e basta, perché quando inizia una reazione a catena non ci si può più fermare a metà o tornare indietro. O spegni e resetti tutto - a tuo rischio e pericolo, come specie - o vai avanti. Sei scesa dal ramo? Mo' non c'è un cazzo da fa', reazzionaria mia: devi anda' sulle stelle!

    (Però ti ci puoi portare, se proprio vuoi, due gabbiette sull'astronave, con l'ucelletti dentro de quella cazzo de Selva de Circe A proposito: ma tu lo sai che la Selva di Circe è un falso? Mica esisteva, mica era così, prima della bonifica. Così ce l'ha fatta la Milizia forestale. E' lei - l'Uomo Nero fascista - che ha piantato tutti quei cazzo di alberi. E pure la duna, da Sabaudia fino almeno all'Astura, non era così, ma tutta glabra e senza un filo di tamerice. Le tamerici ce l'ha piantate la Milizia. Altro che "oasi internazional-naturale" destocazzo. E' tutto finto là, tutto artificiale, tutto opera dell'uomo, e Uomo Nero e fascista peraltro, che l'ha plasmato così con o senza "diploma". Consulta bene le fonti, Magda: ha fatto tutto la Milizia e lo spirito di Cencelli ancora sta incazzato, nella "dimensione" in cui sta adesso. Ed io con lui, in questa. Ridateci quelle terre, ridateci quei poderi. Viva il Ddt).

    Pubblicato 13 anni fa #
  26. k

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    Quello che importa è l'armonia dello sviluppo (Magda)

    Ah, sì? E chi è che ce l'avrebbe il diploma per stabilire qual è il giusto grado - e non un solo centimetro più in là - di questa armonia d'armoniosi sensi del tuo sviluppo? Tu ed Ermete Realacci? Io e Veronesi no? Vedi che sei proprio neo-reazionaria?
    Lo sviluppo, cara, è solo lo sviluppo - per fortuna di Dio e del cosmo - il software che abbiamo nel cervello, perché è solo lo sviluppo che può portarci a calcar le stelle.

    Post scriptum:

    1) - "Poi tornando alle zanzare il tema era se puoi allontanarle perchè le devi uccidere" (Magda)

    Non di' cazzate, non le puoi allontanare, le devi solo ammazza'. In Agro pontino ci provarono in tutti i modi ad allontanarle con le buone: i pipistrellai, gli eucalypti, la polvere di strada, le zanzariere, il carburo. Il Duce gli andava pure a fa' i comizi e i cantanti e i musici la sera gli facevano le serenate: "Andatevene da un'altra parte, ve possin'ammazza'". Ma niente, non se ne volevano anda'. E io ancora mi ricordo mio padre nel 1954 - ma questa l'ho già scritta da qualche altra parte - steso sul letto nel suo ultimo attacco di malaria, steso che saltava sul letto, grondante sudore e tremanbdo di feddo ad agosto, con uno stuolo di coperte che mia madre continuava a mettergli addosso, e lui tremava e saltava sul letto con la febbre ad oltre 40 gradi. Vai a vedere le fonti, Magda, di quanti furono i morti di malaria in Agro Pontino e Fondano negli anni 1945-48. Ci volle solo il Ddt per battere la malaria. Senza il Ddt non ci sarebbe più nessuno qui in Agro Pontino. E vai anche a vedere adesso - che il Ddt è proibito in tutto il mondo - quanti sono ogni anno i morti di malaria in Africa. Migliaia e migliaia. Decine di migliaia se non centinaia. Vai a vedere i dati precisi e comunicali anche a noi. Poi, magari, scrivigli pure una mail in Africa per dire anche a loro: "Ma perchè, brutti stronzi, non convincete le zanzare a allontanarsi?"

    2) - "Dai ragazzi, siate più umidi" (Magda)

    Ecco, questa non l'ho capita, credo sia un refuso, anche se è uno spledido pallonetto per giocatori tipo Darcy o il Cameriere. Ma io sono un signore e passo avanti. Faccio finta di niente. Che signore, eh?

    Pubblicato 13 anni fa #
  27. k

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    Adesso però una richiesta cortese e meno polemica. Io credo difatti che un'ornitologa ci servirebbe come il pane in Colonia, o quanto meno servirebbe a me per colmare alcune mie lacune.

    Ci potresti spiegare per cortesia cosa c'è dietro e come funziona il volo in formazione degli storni? Le figure, il capovolo, i ruoli, il software e l'hardware individuale e collettivo?
    Ci potresti anche spiegare meglio la notizia che lessi qualche anno fa sul giornale, di stormi d'uccelli che s'erano dati appuntamento in una località dell'Inghilterra per darsi battaglia?

    Grazie. Attendo fiducioso.

    Pubblicato 13 anni fa #
  28. magda

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    Senta don k, matta col botto lo va a dire a qualcuno di casa sua, anzi no non lo dica proprio, solo sia educato. Ma guarda tu vai a dormire con una promessa e invece di nando ritrovo un burbero curato. Comunque: l'armonia è rapporto tra le parti, non serve diploma per statuirla perchè è nelle cose ( cose eh non chiacchiere). Ci sono molti esempi dalle conchiglie ai cavolfiori, il caso è anche armonia. Però quello che invece ha sempre interessato l'uomo o l'homo che sia è stata la misura e dunque questa cosa dei rapporti non la capite propio, ma non è che siccome non la vedi allora non c'è, saresti uno struzzo. Secondo una mia conoscente il vostro modo di vedere il mondo (da ragazzi) dipende dal fatto che fate la pipì in piedi e tenendovelo in mano, questo secondo lei vi illude di poter dirigere tutto come lo schizzo che fate e vi spinge alla competizione di chi la fa più lontano. Invece noi ragazze che la facciamo accucciate abbiamo tempo per pensare. Quando una ragazza vi dice "come sei bravo" nemmeno vi accorgete di rispondere "visto quanto sono bravo". Queste sono due prospettive veramente diverse: come e quanto, producono mondi diversi, è vero fin'ora avete vinto voi e allora poneteci voi rimedio ma senza fuggire sulle stelle. Qui e ora, se ce la fate. Per rispondere alla richiesta sul volo degli storni si sa ancora poco ci sono studi interessanti ma molto tecnici sulle applicazioni della meccanica statistica. Lo storno si riunisce in branco e usa la gregarietà come difesa ma sembra non ci siano leader o capi volo pare invece che ogni individuo controlli uno spazio condiviso con non più di altri sette individui e così via fino al confine del branco, in caso di attacco si producono reazioni a catena che disorientano e sconcertano l'aggressore. Inquietante no? pensa se quando vai lassù tra le stelle ti trovi qualcuno così. Io quella notizia lì non la so. Infine si, era un refuso era umili, anche se umidi va bene uguale, anzi a volte è pure meglio. Ciao.

    Pubblicato 13 anni fa #
  29. tataka

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    Membro

    Lo sviluppo, cara, è solo lo sviluppo - per fortuna di Dio e del cosmo - il software che abbiamo nel cervello, perché è solo lo sviluppo che può portarci a calcar le stelle.

    Dipinte in queste rive
    son dell'umana gente
    le magnifiche sorti e progessive
    qui mira e qui ti specchia,
    secol superbo e sciocco [...]
    Al tuo pargoleggiar gli ingegni tutti,
    di cui lor sorte rea padre ti fece,
    vanno adulando, ancora
    ch'a ludibrio talora
    t'abbian fra sé.
    (Giacomo Leopardi, La ginestra)

    Pubblicato 13 anni fa #
  30. magda

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    Membro

    Beh che fai, ti fermi?
    Non io con tal vergogna scenderò sottoterra; ma il disprezzo piuttosto che si serra di te nel petto mio, mostrato avrò quanto si possa aperto; ben ch'io sappia che obblio preme chi troppo all'età propria increbbe.
    Veramente bella, vero? e poi una pianta, guarda un po! Mi piace molto Leopardi lo considero uno dei rari maschi capaci di non vergognarsi del sentimento. Aveva 38anni quando la scrisse e in apertura riportò un versetto di giovanni (3-19): e gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce. (Gli uomini)

    Pubblicato 13 anni fa #

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