Il calcio è cambiato troppo. Non mi piace più. Questo non è il mio calcio. Tutti lavati, stirati, pettinati. Tutti a specchiarsi e fare selfie, tutti a mandare bacetti e cuoricini, chi corre ad abbracciare la nonna in tribuna, chi omaggia la donna in gravidanza dopo un gol.
Ridatemi il calcio dei Mario Kempes e dei Goicoechea, ridatemi uno sport maschio in campo e sugli spalti. E se ogni tanto in curva qualcuno si mena ci può stare, fa folklore pure quello. Io st'idea che tutti devono stare incollati al seggiolino in giacca e cravatta in ogni settore comincio a non sopportarla più. Era meglio quando si menavano in campo e fuori, che poi nella vita quelle botte gli torneranno utili.
Viva l'Argentina 1978. Viva Passarella, Leopoldo Luque e Alberto Cesar Tarantini. Altro che sti fighetti pariolini. Mettetevelo al culo il tiki taka. Ridatemi il calcio dei capelloni, dei bastardi e dei senzadio che non si lavano i piedi. Al rogo questi miliardari effeminati o effemminati non so. Basta ballerini miliardari e mezzofondisti spacciati per campioni. Mannaggia il sottopalla.