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Politica generale

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  1. zanoni

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    i mezzi funzionano alla grande e non sono quasi mai sovraffollati, ma costano un botto (in proporzione al costo della vita). e TUTTI - tranne pochi privilegiati con tessera - pagano dalla prima all'ultima corsa, di straforo non viaggi...

    Pubblicato 13 anni fa #
  2. Se funzionano alla grande è già molto. Tipo una corsa in bus o in tram quanto costa?

    Pubblicato 13 anni fa #
  3. sensi da trento

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    Membro

    Sull’argomento giornali a scuola, condivido perfettamente l’opinione del signor K circa l’autorevolezza o meno delle testate: se a suo tempo ci fosse rimasto Montanelli al Giornale,molto probabilmente oggi le scelte delle tue colleghe sarebbero state diverse.

    ah, guarda! le mie colleghe in materianon hanno deciso assolutamente nulla!
    e" il ministero stesso che ha deciso (come avveniva con il minculpop) quali giornali andassero letti. e ha scelto repubblica e giornale, guarda un po"! (CALAMANDREI! CALAMANDREI!)

    cultura imposta allo stato pure, dunque!
    forza un po" allora: tutti insieme alla sfilata del 25 aprile!
    CALAMANDREI!! CALAMANDREI!!

    Pubblicato 13 anni fa #
  4. Io calamandrei
    tu calamandresti
    egli calamandrebbe
    noi calamandremmo
    voi calamandrebhjugtrf azz

    ci rinuncio

    Sensi da Trota è davvero diabolico

    Pubblicato 13 anni fa #
  5. A.

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    Moderatore

    Bannatelo!

    Pubblicato 13 anni fa #
  6. llux

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    (pssst....! Bassoli...! ti passo la fine del compito, ma non lo so se è giusta :

    voi calamandreste, essi calamandrebbero

    ...e non farti beccare dal Prof. Sensi, altrimenti ci fa passare il 25 aprile in punizione in ginocchio sui ceci dietro la lavagna a tutti e due! (r)esistenza ora e sempre!)

    Pubblicato 13 anni fa #
  7. llux

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    A., il prof. Sensi dovrebbe farti un monumento: ne ha coscienza di ciò?

    Pubblicato 13 anni fa #
  8. k

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    Eh no, cazzo! Mi spiace per te llux, ma o "ne ha coscienza" o "ha coscienza di ciò". Assolutamente non "ne ha coscienza di ciò". E' una tautologia da matita blu. Neanche sul Giornale, per l'appunto.

    Pubblicato 13 anni fa #
  9. llux

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    Infatti signor K: suonava così deliziosamente male che speravo facesse infuriare il prof. Sensi, invece s'è infuriato prima lei.

    Pubblicato 13 anni fa #
  10. llux

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    E comunque, signor K, il giustissimo cazziatone che m'ha fatto rendera' soddisfatto il Prof!

    Pubblicato 13 anni fa #
  11. Non ci possiamo permettere questi strafalcioni, il mondo ci guarda!!!

    Pubblicato 13 anni fa #
  12. llux

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    Membro

    ....pero' se riusciamo a sfangarla da dietro la lavagna, che ne dici di uno striscione in piazza per il corteo del 25 aprile
    "PENITENZIAGITE! NE e' cosciente DI CIO' , Prof.?"

    Pubblicato 13 anni fa #
  13. Krugman: L’Europa si sta suicidando

    È davvero difficile sottrarsi a un certo senso di disperazione osservando l'evoluzione e il deterioramento della crisi nel vecchio continente. Invece di ammettere di aver sbagliato, i leader europei sembrano determinati a spingere l´economia nel baratro – e con essa le loro società. E a pagarne le conseguenze sarà il mondo intero.

    Sabato il Times ha pubblicato un articolo che parla di un fenomeno apparentemente in crescita in Europa: suicidi imputabili alla "crisi economica", persone che si tolgono la vita in preda alla disperazione per essere rimaste senza lavoro o aver visto fallire la propria azienda. Un articolo straziante. Sono sicuro, tuttavia, di non essere stato l´unico lettore, specialmente tra gli economisti, a essersi chiesto se la vera questione non riguardi tanto i singoli individui, quanto l´evidente determinazione dei leader europei a far commettere un suicidio economico all´intero continente.

    Soltanto pochi mesi fa nutrivo qualche speranza per l´Europa. Forse ricorderete che alla fine dell´autunno scorso l´Europa sembrava sull´orlo di una catastrofe finanziaria. Ma la Banca centrale europea – l´equivalente europeo della Fed – corse in aiuto dell´Europa. Concesse alle banche europee linee di credito aperte a condizione che esse offrissero come collaterali i cosiddetti "eurobond". Ciò servì a puntellare direttamente le banche e indirettamente i governi e mise fine al panico.

    La situazione a quel punto cambiò: si trattava di capire se quell´intervento temerario ed efficace sarebbe stato l´inizio di un più ampio cambiamento; se la leadership europea avrebbe utilizzato il margine di respiro creato dalle banche per riprendere in considerazione le politiche che in primis avevano portato a una crisi tanto profonda.
    Così, però, non è stato. Anzi: i leader europei hanno rilanciato e ribadito le loro idee e le loro politiche fallimentari. E di giorno in giorno diventa sempre più difficile credere che qualcosa possa indurli a cambiare strada.

    Prendete in considerazione la situazione della Spagna, che è ora l´epicentro della crisi. Non parliamo più di recessione in questo caso: la Spagna è in piena e palese depressione con un tasso complessivo di disoccupazione pari al 23,6 per cento, paragonabile a quello dell´America nei tempi peggiori della Grande Depressione, mentre il tasso di disoccupazione giovanile è di oltre il 50 per cento. La situazione, per tutto ciò, è insostenibile. Proprio dalla consapevolezza che la situazione non può perdurare nasce l´inasprimento continuo dei tassi di interesse in Spagna.

    In un certo senso, non interessa davvero in che modo la penisola iberica sia arrivata a questo punto, ma - per quel che può valere – il caso della Spagna non è conforme alla retorica morale così diffusa tra le autorità europee, specialmente in Germania. La Spagna non è stata sregolata dal punto di vista fiscale: alla vigilia della crisi aveva un basso indebitamento e un´eccedenza di bilancio. Sfortunatamente, però, aveva anche un´enorme bolla immobiliare, una bolla dovuta in gran parte agli ingenti prestiti concessi dalle banche tedesche alle loro controparti spagnole. Quando la bolla è scoppiata, l´economia spagnola si è ritrovata a secco. I problemi fiscali della Spagna sono una conseguenza della sua depressione, non ne sono la causa. Manco a dirlo, la cura prescritta da Berlino e Francoforte è stata una sola: sì, avete indovinato, un ulteriore irrigidimento dell´austerità fiscale.

    Questa – se vogliamo dirla tutta e con schiettezza – è pura follia. L´Europa aveva sperimentato per molti anni inflessibili programmi di austerità, con risultati che qualsiasi studente di storia avrebbe potuto anticipare: simili programmi spingono le economie depresse ancor più a fondo nella depressione. E dato che quando gli investitori devono valutare la capacità di un paese di ripagare il proprio debito ne studiano accuratamente la situazione economica, i programmi di austerità non hanno mai funzionato neppure per diminuire i tassi di interesse.

    Qual è l´alternativa? Beh, negli anni Trenta – un´epoca che la moderna Europa sta iniziando a ricalcare in modo sempre più fedele – il requisito basilare per la ripresa fu uscire dal sistema aureo (gold standard). Oggi una mossa equivalente sarebbe uscire dall´euro e ripristinare le valute nazionali. Si potrebbe affermare che ciò è inconcepibile, e senza dubbio si tratterebbe di una soluzione dirompente, dalle enormi ripercussioni sia a livello economico sia politico. D´altro canto, a essere davvero inconcepibile è l´idea di poter continuare lungo questa strada e imporre un´austerità sempre più intransigente a paesi che già soffrono per una disoccupazione a livelli da Grande Depressione.

    Se dunque i leader europei volessero veramente salvare l´euro, starebbero cercando una valida alternativa. L´alternativa possibile sta assumendo di fatto una forma molto chiara: il continente europeo ha bisogno di politiche monetarie più espansive, sotto forma di una disponibilità – una disponibilità dichiarata – da parte della Banca centrale europea ad accettare un´inflazione un po´ più alta. Ma l´Europa ha bisogno anche di più espansive politiche fiscali, sotto forma di sistemi di compensazione tra i budget tedeschi e quelli di paesi in difficoltà come la Spagna e altre nazioni inguaiate della periferia europea. Anche così, con queste politiche, le nazioni della periferia d´Europa dovranno affrontare anni di difficoltà. Ma, quanto meno, qualche speranza di ripresa potrebbe esserci.

    Ciò a cui stiamo assistendo, invece, è una totale mancanza di flessibilità. A marzo i leader europei hanno firmato il fiscal pact, un´intesa che di fatto trova la risposta a ogni tipo di problema soltanto nell´austerità fiscale. Nel frattempo, gli alti funzionari della Banca centrale si piccano di sottolineare che al minimo segnale di un aumento dell´inflazione la Banca alzerà i tassi.

    In conclusione, quindi, è davvero difficile sottrarsi a un certo senso di disperazione. Invece di ammettere di aver sbagliato, i leader europei sembrano determinati a spingere l´economia nel baratro – e con essa le loro società. E a pagarne le conseguenze sarà il mondo intero.

    (di Paul Krugman, da Repubblica, 20 aprile 2012)

    Pubblicato 13 anni fa #
  14. Moralis fabulae: gli economisti non capiscono un cazzo, come ho sempre pensato.

    Pubblicato 13 anni fa #
  15. sensi da trento

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    il requisito basilare per la ripresa fu uscire dal sistema aureo (gold standard). Oggi una mossa equivalente sarebbe uscire dall´euro e ripristinare le valute nazionali

    ste cose le diceva antonio martino 15 anni fa.
    "occhio all'euro che vi incula!" diceva.

    per levarselo di torno gli urlarono "tu offendi il manifesto di ventotene e la memoria di altiero spinelli! CALAMANDREI! CALAMANDREIIIII !!"

    vabbe', aspettiamo che il 25 aprile quaslcuno vada a fare manifestazione di antifascismo sotto la sede di repubblica.

    se date i 30 euri che danno a tutti per tali manifestazioni, vengo a urlare calamandrei pure io

    Pubblicato 13 anni fa #
  16. big one

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    se date i 30 euri che danno a tutti per tali manifestazioni, vengo a urlare calamandrei pure io

    Ecco, bravo così finalmente vedresti riconosciuta e ripagata la tua intelligenza invece che darla via gratis come hai fatto finora

    Pubblicato 13 anni fa #
  17. A.

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    Moderatore

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    Pubblicato 13 anni fa #
  18. llux

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    Ci mancano solo i disegni, poi abbiamo finito i botti.

    Pubblicato 13 anni fa #
  19. A.

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    Moderatore

    Veramente io credo che Sensi sapesse benissimo chi era Calamandrei, i f.lli Rosselli, Gramsci, Sai-Baba, Chinaglia e Pino radiolina.
    Ma il punto è che a lui piace la polemica «fina a se stessa» (cit.Guzzanti), e crede di poter sfangare il Cammello di Algeri disimpegnandosi in un pessimo vino alla spina. Addavenì baffone, davvero.
    Piuttosto, parliamo dell'antipolitica, che va veramente di moda oggi. Io sarei per riaprire il tribunale speciale per la difesa dello Stato, variante democratico-costituzionale. Propongo di statuire Torquemada come pubblico ministero, e K come difensore d'ufficio. Ovviamente giudice a latere Faust Mob. Zafod invece farebbe il poliziotto che accompagna gli imputati da dietro, e sviene se vede foto troppo dure...

    Ps. LLux tu non fosti mai assoldata dal grande statista di Arcore per una delle sue cene eleganti?

    Pubblicato 13 anni fa #
  20. No, non lo conosci bene, A. Sensi da Trota è proprio così, non finge. Non si impone di sembrare. Semplicemente è.

    Pubblicato 13 anni fa #
  21. llux

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    Ps. LLux tu non fosti mai assoldata dal grande statista di Arcore per una delle sue cene eleganti?

    ma scherzi?! vuoi mettere Parigi, il 1956, il Moulin Rouge con Arcore, quattro sciacquette ignoranti e quel parvenue che ricicla pure dagli amici i costumi di scena?? Tze'!!!

    Ps. Questa è vera, giuro. Un ragazzino mio, qualche anno fa.
    "Maestra, papà mio mi dice sempre <<Si, si:vai tutto il pomeriggio in bicicletta invece di fare i compiti, Addavenì Baffone! ... Si , si: lascia nel piatto tutto il grasso e i nervi della fettina, Addavenì Baffone! ...Mae',ma chi è 'sto Baffone e soprattutto, quando viene????"

    Pubblicato 13 anni fa #
  22. llux

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    Veramente io credo che Sensi sapesse benissimo chi era Calamandrei, i f.lli Rosselli, Gramsci, Sai-Baba, Chinaglia e Pino radiolina.

    Non avevo il minimo dubbio in merito: gliel'ho pure scritto da qualche parte, che forse scherzava. Però la conoscenza di Long John e Pino Radiolina sono un fatto nuovo: gli concedo un minimo di riabilitazione. Ma giusto un punto e mezzo, massimo due, senza esagerare. Ognuno di noi rimane fedele quel che è, e mi sembra giusto così.

    Pubblicato 13 anni fa #
  23. A.

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    In tempi non sospetti scrissi questo. Oggi vedo che da sinistra finalmente se ne rtendono conto, che il tizio è solo un fascio.

    http://www.ildialogo.org/elezioni/dibattito/grillofscio11092007.htm

    Pubblicato 13 anni fa #
  24. sensi da trento

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    è la triste sorte di tutti gli apprendisti stregoni.
    fin quando grillo chiamava Psiconano berlusconi, tutti a elogiarlo.
    poi vi ha fatto perdere le regionali e adesso non sanno più come fermare il torrente di merda che hanno messo in moto.

    la democrazia ha delle regole ben precise: la prima è saper accettare il risultato elettorale. è questo il motivo per cui i comunisti sono molto peggio dei fascisti.

    Pubblicato 13 anni fa #
  25. E i comunisti dove stanno?

    E se fosse proprio Grillo, il comunismo che avanza?

    Pubblicato 13 anni fa #
  26. A.

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    ma non diciamo cazzate per favore

    Pubblicato 13 anni fa #
  27. llux

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    Un governo di tecnici a salvaguardare banche e poteri forti, un comico che raccoglie il malcontento popolare...e i politici della sinistra dove sono stati finora? A scodinzolare giulivi in attesa di raccogliere le briciole? O a fare il salto di qualità, trasformando i loro partiti in strutture per la copertura di interessi privati, inservibili come gusci vuoti per la crescita democratica del Paese? O ancora si sono rinchiusi in ridicoli salottini radical chic fuori da ogni realtà? Ha fatto proprio bene l'Anpi di Roma a non invitare le istituzioni al corteo del 25 aprile, Provincia compresa (e Zingaretti s'arrampica sugli specchi ora, e Napolitano "volemose tutti bbbene" nun se po' sentì): 'sta masnada rivoltante è un'offesa vivente per la Resistenza e la Costituzione, per chi ci ha creduto e per chi ci crede ancora.

    Pubblicato 13 anni fa #
  28. llux

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    L'analisi del signor Alessanro Paris non fa una piega, peccato che s'e' scordato si dire chi ha ridotto i partiti e il loro scopo una monnezza...

    Pubblicato 13 anni fa #
  29. Woltaired

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    la sinistra, la destra,...ma per favore...c'è solo un grande partito e osanna un solo dio: il dio denaro; il resto è tutto solo una bestemmia. la democrazia è un'utopia, votate un re, votate me! oppure nonna abelarda, o la cugina gina, madonnina puttanina.

    Pubblicato 13 anni fa #
  30. A.

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    Moderatore

    Cara LLUx, quello che io dicevo nel 2007 oggi lo ha detto Giorgio Napolitano.
    Caro Woltaired, hai bestemmiato.

    Pubblicato 13 anni fa #

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