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bassoli fra i cittadini celebri di latina

(124 articoli)
  1. SCa

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    Io il punto glielo lascerei, se non altro perché il fuorigioco è dubbio. Ho postato il link perché il tempismo dell'articolo rispetto al forum era notevole, quasi come se l'articolo l'avesse scritto Bassoli.
    Non so quanto valide siano le ricerche che si fanno per trovare correlazioni, ma sembra che la comunità scientifica le ritenga importanti. Non trovano spiegazioni ma correlazioni.

    Il fatto è che - a lume di naso - chi conduce una dieta vegetariana (solitamente) è anche uno che presta molta più attenzione alle cose che riguardano la salute. Non fuma, si fa le analisi, fa ginnastica, ecc. ecc. Quindi conduce una vita più sana. Ergo si ammala di meno.

    Questo bisognerebbe dirlo a chi studia l'argomento, così risparmierebbero un sacco di soldi in ricerca.

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. Per K:

    Le piante andrebbero infatti rispettate molto di più.
    Ma sono infinitamente meno evolute degli animali. Anche i pesci sono animali pochissimo evoluti.
    In fin dei conti noi delle piante mangiamo i frutti che da esse si staccano. La natura li ha fatti apposta per essere distaccati senza che la pianta madre muoia. Se stacco una mela dall'albero l'albero continua a vivere. Se taglio una zampa a un maiale il maiale muore dissanguato. Mica una differenza da poco.

    E allora?

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. La Natura del problema è quella segnalata/linkata da Sca:

    MEDICINA
    "Meno tumori
    tra i vegetariani"
    Lunga e sistematica ricerca in Gran Bretagna conferma le stime: chi evita la carne ha il 12% in meno di possibilità di ammalarsi, il 45% nel caso delle leucemie

    dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

    LONDRA - E' un diffuso luogo comune: mangiare più frutta e verdura fa bene alla salute. Ora una vasta ricerca rivela che non solo ciò è vero, ma chi fa una dieta vegetariana ha meno probabilità di ammalarsi di cancro rispetto a chi fa una dieta a base di carne. Non è la prima volta che un'affermazione di questo genere proviene dalla comunità scientifica internazionale: la novità, tuttavia, è che non c'era mai stato uno studio così ampio e prolungato nel tempo sulla questione. I risultati sono impressionanti: i vegetariani hanno il 45 per cento di probabilità in meno di ammalarsi di cancro del sangue e un 12 per cento in meno di ammalarsi di qualsiasi tipo di cancro, rispetto a coloro che fanno una dieta carnivora.

    Pubblicato sul British Journal of Cancer e ripreso oggi con grande rilievo dalla stampa nazionale britannica, lo studio ha seguito lo stato di salute di 61 mila persone nel corso di 12 anni. "Ricerche precedenti avevano indicato che la carne può aumentare il rischio di cancro all'intestino, cosicché i nostri risultati sono apparsi plausibili da questo punto di vista", dice al quotidiano Guardian di Londra la dottoressa Naomi Allen, ricercatrice del Cancer Research della Oxford University e co-autrice del rapporto. "Ma non sappiamo perché il cancro del sangue ha un'incidenza più bassa nei vegetariani". La differenza, un 45 per cento di probabilità di ammalarsi in meno, è enorme, e riguarda sia la leucemia che altri tipi di cancro del sangue. Non solo, ma chi si nutre di verdura, frutta e pesce, evitando la carne, ha anche il 12 per cento di rischio in meno di ammalarsi di qualsiasi altro tipo di tumore, afferma la ricerca.

    "Sono dati significativi", osserva la dottoressa Allen, "anche se vanno presi con un po' di cautela poiché si tratta del primo ampio studio di questo genere in materia. Abbiamo bisogno di farne altri e di saperne di più. Per esempio dobbiamo scoprire quale aspetto di una dieta a base di verdura, frutta e pesce protegge dal cancro. E dobbiamo stabilire quanto influisce positivamente una dieta vegetariana, così come quanto influisce negativamente una a base di carne". Lo studio fa parte di un progetto internazionale a lungo termine chiamato "European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition", che andrà avanti, ad Oxford e in altri centri di ricerca sul cancro.

    Altri studi hanno comunque già dimostrato che mangiare carne, o perlomeno mangiarne troppa, può essere nocivo. Non solo per la salute degli umani, tanto per cominciare, ma pure per quella del pianeta: l'anno scorso un rapporto della Commissione dell'Onu sul Cambiamento Climatico ha esortato a rinunciare alla carne almeno una volta alla settimana poiché la produzione di carne, ovvero gli allevamenti di bovini, produce da sola un quinto delle emissioni di gas nocivi. Un rapporto della World Cancer Research Fund, dua nni or sono, ha raccomandato di non mangiare più di 300 grammi di carne alla settimana a causa del rapporto tra una dieta altamente carnivora e il cancro all'intestino. E nel 2005 uno studio finanziato dal Medical Research Council britannico e dalla International Agency for Research on Cancer, ha riscontrato che mangiare due porzioni di carne al giorno, l'equivalente di un panino con la pancetta e di una bistecca, aumenta del 35 per cento il rischio di cancro all'intestino.

    (da repubblica.it)

    Poi c'è la Sostanza del problema, segnalata da K, cioè l'Etica.

    Io oriente molte filosofie e religioni credono nelle reincarnazione. In casi di vita particolarmente dissoluta ci si può reincarnare in animali.

    Io vivo in occidente e seguo la religione del paese dove sono nato, che dice, anzi impone: Non uccidere.
    Non dice: Non uccidere altri uomini. Dice: Non uccidere.

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. rindindin

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    Non è provato scientificamente ma mia nonna, che era una grande appassionata ed esperta di fiori e piante e il suo giardino non aveva nulla da invidiare all'orto botanico, sosteneva che avevano sentimenti e che bisognava parlarci. Se ignorava una pianta, questa cresceva lenta e male e il più delle volte si lasciava morire. Io non ho mai parlato ad una pianta. A mala pena lo faccio con gli esseri umani.
    Per il discorso carne posto la mia esperienza di 2 anni come vegetariana- macrobiotica convinta. Sono stata abbastanza bene di salute, meteorismi intestinali a parte, a causa dell'enorme quantità di legumi che dovevo mangiare per compensare la mancanza di ferro. Bisogna scegliere bene gli alimenti di ogni pasto, integrandoli con semi di varia natura e radici, per assumere sufficienti oligoelementi, sali minerali e vitamine. Nonostante questi accorgimenti devo dire che il mio pallore in viso faceva invidia a Dracula. A voi valutare...

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. Ripeto una storia che racconto spesso perché mi fece sorridere.

    I vegetariani che - in nomen omen - dovrebbero mangiare solo vegetali, mangiano anche il pesce. Dice che ha una coscienza minore rispetto agli altri animali. E quando rispondono, i vegetariani lo fanno con una sicurezza invidiabile. A star lì ad ascoltarli hai la sensazione che ognuno di loro ha letto pagine e pagine di libri, di ricerche, di studi approfonditi per arrivare ad una conclusione del genere. Perché m'è venuto da ridere? Lì per lì m'è venuto da pensare ad un immaginario signor John Vegetariano che s'è messo in testa, un giorno, di misurare i diversi gradi di coscienza di tutti gli animali. "Così mangiamo solo chi non si rende conto di quello che gli sta succedendo". Avrà fatto un bel test psico-attitudinale che poi ha sottoposto a tutti gli esseri del creato per stabilire chi aveva più e meno coscienza. I risultati dicono: 1) animali; 2) pesci; 3) vegetali. Magari con diverse sfumature: tra gli animali, ad esempio, i carnivori hanno più coscienza degli erbivori e un po' meno degli onnivori.

    L'affermazione - "Così mangiamo solo chi non si rende conto di quello che gli sta succedendo" - che mi è anche stata ripetuta da un vegetariano convinto, m'ha ricordato qualcosa che faceva parte dei ricordi d'infanzia. Ho pensato a lungo, riflettuto, sfogliato anche qualche libro di storia. Poi, mentre stavo pensando ad altro, è arrivata quella che Fer e io potremmo chiamare l'illuminazione, l'epifania, l'occasione.

    Non erano forse i nazisti quelli che ritenevano le persone disabili o diverse - tipo omosessuali, ebrei, zingari, comunisti - con minor coscienza e, quindi, giustificavano il fatto di poter far loro tutti gli esperimenti che venivano in mente a Mengele?

    Pubblicato 14 anni fa #
  6. sensi da trento

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    in effetti Hitler era vegetariano...

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. SCa

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    ... e si sarebbe mangiato volentieri i comunisti.
    Ma i comunisti non si mangiavano i bambini? Il pesce si mangia il venerdì e gli altri giorni di vigilia perché sicuramente non ha l'anima mentre gli altri animali chissà?
    Poi ci sono gli alieni che si vogliono mangiare gli umani; saranno vegetariani anche loro?
    Ho un po' di confusione, ma forse non sono il solo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  8. A

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    Noi di via monti guardavamo con sussiego qiuelli di via tasso, li9 consideravamo "andicappati"- ma credo si trattasse di antagonismo di quartiere
    Con tutto il rispetto per fer @

    comunque, per avallare ciò che dice K allego quanto trovo.
    Forse Fer, la memoria ci inganna, stamo a diventà vecchi

    Home > I luoghi > L'ambientazione filmica
    L'ambientazione filmica

    L'ambientazione filmica
    Ermanno Olmi gira l'Albero degli zoccoli tra l'autunno del 1977 e la primavera del 1978. Quasi tutto il film viene girato nell'area della pianura bergamasca compreso tra Martinengo, Cortenuova, Cividate al Piano, Palosco e Mornico al Serio.
    Il regista sceglie questa zona della pianura, una ventina di chilometri più ad est rispetto ai luoghi dove il film è ambientato, perchè alla fine degli anni Settanta l'ambiente naturale è ancora piuttosto intatto, i borghi rurali, le cascine e la campagna somigliano ancora molto a quelli di fine Ottocento.
    La cascina
    E' il luogo principale dell'azione. Ernanno Olmi gira parecchio alla ricerca della cascina che replichi esattamente quella che lui ha in testa, ne trova una a Martinengo, ma non è completamente soddisfatto. Fino a che, come lui stesso racconta, un pomeriggio di nebbia, tornando verso l'albergo, si perde nella campagna tra Palosco e Cividate al Piano. Imbocca un sentiero alla fine del quale si trova davanti una cancellata. Scende dalla macchina e vede la cascina del film.
    E' la cascina roggia sale, così chiamata perchè si affaccia sulla roggia stessa. Si trova in territorio di Palosco, al confine con Cividate al Piano.
    Quando viene trovata da Olmi la cascina è in stato di semi-abbandono. Il regista e la sua troupe provvedono a rimetterla in vita, dandole l'aspetto che si vede nel film.
    Al termine delle riprese l'ambiente circostante subisce diverse modifiche. Anzitutto sul sentiero lungo la roggia sale vengono piantati dei pini marittimi (!). La cascina viene nuovamente lasciata in stato di abbandono, mentre in anni recenti si provvede a cementificare le rive della roggia. Infine, all'inizio del nuovo millennio, lo stabile subisce una radicale trasformazione. Vengono abbattute le stalle e il muro di cinta, mentre la zona abitativa viene completamente ricostruita, secondo criteri e con l'utilizzo di materiali molto moderni.
    Successivamente vengono costruiti due grandi capannoni per l'allevamento di polli in batteria.
    Chi oggi vuole recarsi lì non troverà assolutamente nulla che ricordi il film

    Pubblicato 14 anni fa #
  9. QUASI tutto il film... molto interessante... QUASI... tu cosa ricordavi? *

    x A:

    Ma do' sta la scuola di via Monti, scusa?

    *: ricorderò sicuramente un titolo per un altro, ma allora qual era il film dove feci la comparsa che fu poi trasmesso da Rai1???? L'anno è quello...

    Pubblicato 14 anni fa #
  10. rindindin

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    ma metteteci una pietra sopra!...è stato girato al nord! datevi pace...

    Pubblicato 14 anni fa #
  11. (Per A: ma poi scusa che vuoi mettere i dritti di via Tasso con quei rincoglioniti di via Monti?)

    Pubblicato 14 anni fa #
  12. Per Torq e Sdt:

    Non c'è da sorprendersi che un matto come Hitler fosse vegetariano, cercava una perfezione che non esiste in questo mondo. C'è vegetariano e vegetariano, ci sono pure i vegan, che non mangiano nemmeno le uova. Ci sono i buddisti che non calpestano neanche gli insetti.

    Bisogna affrontare l'argomento con equilibrio, pieni di dubbi, senza nessun tipo di fanatismo. Se l'organismo della Rindi non je la faceva, bene ha fatto la Rindi riprendere l'alimentazione precedente.

    Ognuno di noi è unico e irripetibile e ha le proprie esigenze. Io ho un amico che è allegico all'uva... se mangia dei chicchi di uva gli vengono delle bolle blu in faccia!
    C'è chi ha il favismo: in presenza di fave può addirittura morire per una reazione allergica (in alcuni supermercati di Latina cominciano a comparire cartelli che avvertono della presenza di fave fresche). Non si può mai generalizzare insomma...

    Il vegetariano non segue una dieta, aderisce a una corrente di pensiero filosofica, fa una scelta di vita.
    Io mangiavo carne quasi ogni giorno, mi piaceva l'hot dog, mi piaceva l'amburgher di Mcdonald. Mi piaceva proprio il sapore, della carne. Eppure leggendo, confrontandomi, conoscendo determinate persone ho cambiato abitudini.

    Pubblicato 14 anni fa #
  13. sensi da trento

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    Membro

    (Per A: ma poi scusa che vuoi mettere i dritti di via Tasso con quei rincoglioniti di via Monti?)

    io ringraziando Dio vengo da campo boario e quando vedo uno della q5 cambio pure marciapiede, per non averci niente a che fare

    però qua il fatto è un altro; come diciamo noi di Trento: Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur (Tito Livio, Storie, XXI, 7).
    Insomma: vi sta morendo un mondo sotto gli occhi e voi state qua, a parlare dell'albero delle zoccole.
    Secondo me questo fatto è molto più importante e grave

    L’agonia di Lidano e la storia

    Lidano Grassucci

    È il 2 luglio per quasi tutti la cosa dice poco. Un giorno ordinario banale, il calendario porta San Bernardino Realino. Non è la festa dell’indipendenza degli Stati Uniti che ricorre tra due giorni, il 4 luglio. Quella della canzone di Bruce Springsteen che con voce roca rivendica di essere nato il giorno della libertà americana e quindi quella del mondo. Il 2 luglio non lo canta nessuno.
    Il due luglio è nulla, un giorno. Ieri mattina mi telefona il comandante dei vigili urbani di Latina (Lidano Marchionne), per un mio grossolano errore, poi si ferma e mi fa gli auguri. Perché il 2 luglio è San Lidano e anche lui, come me, porta questo nome. Ridiamo sul fatto che ormai è raro incontrare uno che si chiama come noi. Sorridiamo della cosa, gli dico: “mi sa che neanche a Sezze si festeggia più Lidano”. Cosa che mi conferma una mezz'ora più tardi un altro raro Lidano, Lidano Caldarozzi comandante della municipale di Sezze, che mi dice: «Civita D’Antino (città natale di San Lidano in provincia de L’Aquila) ha chiesto le spoglie del santo, tra poco non ci sarà neanche più lui a Sezze».
    Sta lì dal dodicesimo secolo. Lidano Caldarozzi aggiunge: «prima hanno fatto copatrono San Carlo, poi hanno cominciato a dimenticare Lidano, del resto non è neanche di Sezze».
    Lui, Caldarozzi, che è molto più legato di me alla terra d’origine, commenta: «chi se lo ricorda che senza San Lidano il verbo di Cristo non sarebbe mai arrivato alle paludi?» Lui ha bonificato le paludi, almeno dal demonio. Spero che a Latina non arrivi questa verità loro, quelli di Latina, pensano che prima del Duce del fascismo, del dittatore, qui non ci fosse nulla. Invece noi Lidano è dal 1100 che tessiamo le lodi del Signore proprio dove non ci doveva esser nulla. Siamo la prova vivente, ancora per poco, delle bugie sull’agro redento, sulla grande opera dei totalitaristi. Anche le rane in questa landa conoscevano i salmi, la bellezza del creato. Erano più civili del più civile dei dittatori.
    Dal ’93 all’anagrafe di Sezze non si registrano più bimbi con il nome di Lidano. Un nome che sta morendo, una cultura di alterità, di originalità, si sta cancellando. E così sarà difficile sostenere che lì dove raccontano non ci fosse nulla, lì dove hanno sperimentato l’umanesimo del lavoro (sic) si pregava Domine Iddio da secoli e secoli.
    E pensare che per le spoglie di San Lidano i setini e i sermonetani si sfidarono in una sorte di giudizio di Dio. Un solo carro e due pariglie di buoi: una di bovi setini, una di bovi sermonetani. La partita fu quasi tutta per i sermonetani, fin quando i setini ebbero un sussulto d’orgoglio e portarono la salma del santo a Sezze.
    Da allora Sezze è la città di Lidano, per secoli è stata differente da tutto, anche per lui. Ora? E’ piena di Mirko, Samantha, Andrea, Luca come il resto del mondo. Era un mondo ora è un angolo sperduto del mondo. Ormai è quasi mezzo secolo che mi porto dietro questo nome, che fu di mio nonno, e si può andare fino all’inizio dei tempi, da allora sento chiedermi: “ma che nome ha?” o “che significa questo nome”. E da allora che sento storpiarlo, da allora che spiego: “Perché è il santo patrono del paese in cui sono nato, che era il nome di mio nonno. Soprattutto negli anni dell’università sono passato dalla stizza per queste domande all’orgoglio di sentirmi figlio di una grande storia. Era un modo per ribadire la mia gens. Ieri mi sono reso conto che quel mondo che mi aveva riempito il petto di orgoglio era agonizzante, che della sua agonia non aveva pietà alcuno. Mi sono reso conto che questa storia non interessa alcuno, che il mio mondo è morto per sempre. Bastavano tre Lidano per battezzare un asino, tra poco sarà impresa impossibile e gli asini rimarranno senza Dio. Come la terra mia senza anima.
    Hanno ucciso Lidano e nessuno ha pianto.

    Pubblicato 14 anni fa #
  14. A

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    Via monti è una scuola elementare che ora non esiste più, eravamo due sezioni, a e b. O forse più. La maestra era di Rovigo, laura Bianchini. Il figlio ha fatto l'allenatore di pallacanestro. ciao

    http://maps.google.it/maps?hl=it&q=via+monti+latina&um=1&ie=UTF-8&split=0&gl=it&ei=6LFNStw3x739BujjwMsF&sa=X&oi=geocode_result&ct=image&resnum=1

    Pubblicato 14 anni fa #
  15. rindindin

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    ma il racconto di Lidano di chi è? Molto bello...

    Pubblicato 14 anni fa #
  16. di Lidano Grassucci.

    Pubblicato 14 anni fa #
  17. sensi da trento

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    ma il racconto di Lidano di chi è? Molto bello...

    ja, come ha detto torquemada è di Lidano Grassucci, direttore de Il Territorio.

    L'opera di San Lidano è molto importante: fu lui a scavare il fiume della Cavatella (nei pressi di Tor tre ponti) e a operare una prima opera di bonifica quando la palude... era ancora palude.
    ai tre archi (noti anche come archi di san lidano, nei pressi della strada che da latina scalo porta a sezze) eresse anche una chiesa intitolata a santa cecilia (cecilia era il nome della madre).
    se ci fai caso, proprio di fronte agli archi c'è un podere con dei ruderi: quella era la chiesa (ormai rasa al suolo).
    ogni tanto, qualche abitante del luogo che ha bisogno di mattoni per rifarsi casa, va lì e saccheggia, con ulteriore danno per la storia locale.

    Pubblicato 14 anni fa #
  18. sensi da trento

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    a proposito di storpiare il nome, mio zio (si chiamava Lidano anche lui) per tutta la vita si è sentito chiamare (dai sezzesi stessi)... Lideno
    neanche al suo paese erano in grado di pronunciarlo come si deve.

    Pubblicato 14 anni fa #
  19. tataka

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    Io l'ho conosciuto quell'ultimo Lidano, quello del '93. Era ad un campo estivo di almeno dieci anni fa. Poretto, prima che capissero come si chiamava, doveva ripeterlo sei-sette volte.

    Pubblicato 14 anni fa #
  20. Non è colpa di nessuno se Lidano è un nome obsoleto e un po' buffo. Oggi la gente si chiama Chanel, Oceano, Lapo, Aurora, Asia.

    Pubblicato 14 anni fa #
  21. sensi da trento

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    Non è colpa di nessuno se Lidano è un nome obsoleto e un po' buffo.

    che Pennacchi ti fulmini, per questa bestemmia che hai detto.
    allora, achille, paride o abramo non sono nomi multimillenari?

    in sicilia, poi, chi non si chiama calogero si chiama oreste, come il figlio di agamennone.

    o tempora, o mores

    Pubblicato 14 anni fa #
  22. Tu quanti Abramo conosci?
    Quanti Paride?
    Quanti Isacco?

    Il mondo cambia.

    Pubblicato 14 anni fa #
  23. sensi da trento

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    tu quanti vigilio conosci?
    io molti: è il santo patrono di trento e è morto nel 400 dc (prima della caduta dell'impero romano); mica ieri.
    di gennaro invece? di Filippo e Alessandro quanti altri? Un anno sono andato pure in grecia e ho conosciuto molte Santippe, Penelope e Artemide.

    non è che cambia il mondo: è cambiato solamente un mondo (sezze e dintorni) che ha preferito rinnegare se stesso per diventare una sede periferica di altri mondi.

    Pubblicato 14 anni fa #
  24. urbano

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    Membro

    ah, Santippe
    una
    nessuna
    centomila

    Pubblicato 14 anni fa #
  25. k

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    Caro Sensi, ma perchè non la smette di romperci i marroni con questo "llanto" di Lidano: "Ah, so' tant'anni che non nasce più un Lidano"? Mi pare Ratzinger e i preti quando dicono agli altri che non debbono abortire ed usare i presevervativi perché debbono fare figli. E se io le dicessi che proprio l'altra sera - proprio mentre lei cominciava a scrivere il suo accorato "llanto" di Lidano - mr.Darcy ed io, nella solita e quotidiana camminata, davanti alla Questura venivamo investiti dall'ancora più accorato sfogo di un povero padre furente e piangente? "Quel testadecazzo demìfiglio perchè ancora non si sposa?", sembrava imputare a noi e al piantone di guardia. Ecco Sensi, lo faccia contento quel poveropadre e lo metta finalmente lei al mondo un nuovo piccolo Lidano trentino-sezzese. Oppure si compri un aski. O quei cani che ha trovato nel fosso il Cameriere. Perché sta rompere i coglioni a noi, co'stocazzo de Lidano? Vada pure lei sugli alberi degli zoccoli.

    Pubblicato 14 anni fa #
  26. k

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    Membro

    ma pensa un po' tu che cazzo è venuto fuori stocazzo de topic 'bassoli fra i cittadini celebri'...

    (a proposito: dice che lui mangia solo i semi. I semi del sapone, si deve mangiare. E lanzalata nzelamagna? E i broccoletti, i funghi, gli spàraci, i finocchi, o sedano, 'e carote nzelemagna? Ma vattaffadànculo dancàctus cicante. Chi glielo ha detto a lei che quelli so' esseri nferiori? Che cazzo ne sai tu de quello che pènza o che non pènza lanzalata? Che si' mai stato nzalata tu? E secondo poi - dice i semi o non semi - la scrivania do' scrivi, le sedia che te siedi e la cassa dove che te metteranno quando mori, quelle con che so' fatte secondo te, pure quelle coi semi de fregna? O non ciànno dovuto abbàtte l'alberi, pe' fatte sta' seduto commodo a te? Tu si' nassassino peggio de Urbano, perchè arméno Urbano n'è nipocrita - a meno che nze tratti de Camargue - e morto per morto, s'ammagna puro le sarcicce.)

    Pubblicato 14 anni fa #
  27. sensi da trento

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    Membro

    se rinasco (sul web, intendo) mi chiamerò lidano caciottaro.
    al momento è il massimo che posso fare

    Pubblicato 14 anni fa #
  28. A

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    Membro

    ma poi s'è capito, Fer, qual era sto film dove hai partecipato? Non è che era quello sulla Dalla Rovere?

    Pubblicato 14 anni fa #
  29. Per Sensi: mica è colpa mia se Lidano sembra il nome di un detersivo.

    Per A: Dalla Rovere? Quale? Ricordi il titolo?

    Per K: mai detto che non bisogna mangiare le piante, anzi. Mangiate frutta e verdura in quantità. Solo il più matto dei matti vi direbbe che non si devono mangiare.
    Poi che vogliamo mettere gli animali sullo stesso livello evolutivo dell'insalata o dei broccoli?
    Ma si rende conto che nelle vene degli animali scorre sangue come il nostro e non linfa?
    Che gli animali partoriscono come noi? Che allattano i propri figli?
    Che hanno un cuore, un cervello, organi simili ai nostri?
    Ha mai pensato che da anni mangia cadaveri cotti?

    Pubblicato 14 anni fa #
  30. zaphod

    offline
    Fondatore

    Antropocentrismo, si chiama. Me pare.

    Seguendo la stessa logica potrei dirle, non metterà mica sullo stesso piano un essere umano e una gallina?

    Pubblicato 14 anni fa #

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