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COSA HO SCRITTO OGGI

(768 articoli)
  1. Woltaired

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    non è un dualismo tra bene e male, non è Il Giocatore di Dostoevskij, nemmeno Il Giocatore di Goldoni e neppure Il Giocatore di Marco Baldini, l'azzardo è antico quanto il mondo, e allora?
    anche l'oppio, la prostituzione e il solipsismo e quindi?

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. Bassoli, la moltiplicazione delle possibilità ha almeno vent'anni, quindi nuova di 'stocazzo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. Scusa Faust sai dirmi 20 anni fa, quindi nel 1991, quali giochi d'azzardo legali esistevano?

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. Woltaired

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    Di solito non mi accaloro e in realtà, per me, ve ne potete anche fottere e me la godo lo stesso, ma comunque mi sembra che stiate partendo da un preconcetto.
    Siccome l'ha postato il Fer allora l'articolo deve essere pr forza una cazzata? Ci sono 1147 parole nel post e state a darvi pena solo per la sesta? Se Faust ti pare lucido, caro K, mi sa che è solo colpa di un riflesso.
    Posso non concordare sul giudizio espresso quando l'autrice del pezzo parla di comportamento sbagliato, ma non posso negare che non sia una corretta fotografia della situazione attuale.
    Per voi no?
    Amen.
    Io però una scommessina con voi negazionisti la farei. In questi termini: scommetto le palle (di Faust, ovvio) che se andate a scavare nei cassetti dei vostri parenti, diciamo fino al secondo grado, un bel pacchettino di ricevute di gratta e vinci, scommesse sportive, lotto o superenalotto, 10 e lotto, win for life o altro ce lo trovate.
    Andata?
    Meglio di no che altrimenti devo cominciare a cercare qualche coro di voci bianche in Franciacorta.
    Passo, chiudo (definitivamente l'argomento) e vado a farmi una partita a poker con Polina Aleksandrovna che ha appena abbandonato la roulette.

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. Genesis

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    Sono d'accordo con Woltaired. Il pezzo è buono e attuale. Però devo fare una precisazione: l'articolo postato l'ha scritto Fernando.

    Pubblicato 14 anni fa #
  6. k

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    Urba', quando uno si mette a scrivere racconti storici - o contenenti comunque riferimenti a personaggi o accadimenti storici - dovrebbe fare almeno lo sforzo di andarsi a documentare bene, se non vuol correre il rischio di cadere in involontarie ma esilaranti confusioni tra i vari rami di una data famiglia nobiliare, attribuendo magari a una bisnuora ciò che ha invece fatto la bisuocera o che farà invece una bisnipote. O viceversa. Dai almeno a Roffredo ciò che è di Roffredo, Urba', ma a Gelasio quello che è di Gelasio. Oppure statte zitto e non ce rompe li cojoni (dispiace però dover stroncare per mere questioni contenutistiche un pezzo che era tra i più belli, sul piano stilistico, narrativo e formale, di tutti quelli postati da te qui sopra. Ma non c'è stato evidentemente niente da fare: pure stavolta l'ansia e il rodimento che ti porti dentro hanno preso il sopravvento facendoti alla fine rovinare il pezzo. Non vorrei essere proprio io, a questo punto, la causa dei tuoi fallimenti. Ma perchè non vai affanculo da un'altra parte, smetti di pensare a me e ti scrivi finalmente i cazzi tuoi per conto tuo? Hai visto mai che ti vengano pure bene? Lasciamoci, Urba', senza rancore. Lasciamoci, se davvero ti vuoi bene).

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. Woltaired

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    Membro

    Grazie della precisazione Genesis.
    Forse ci voleva un "a capo" in più, Fer. (anche se qui siamo in cosa ho scritto e non cosa ho letto)(errore mio, anche)

    Il resto non cambia, ma visto che anche io sono andato a leggere il pezzo, citato inizialmente nel post, lo metto qui sotto:
    ioAcqua&Sapone Angela Iantosca

    Pubblicato 14 anni fa #
  8. Genesis

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    Di niente. Sull'articolo di Fernando vorrei aggiungere solo che io condivido appieno anche il giudizio espresso contro chi gioca senza moderazione. È un comportamento sbagliato perché non è più governato dalla ragione.

    Pubblicato 14 anni fa #
  9. Io però una scommessina con voi negazionisti la farei. In questi termini: scommetto le palle (di Faust, ovvio) che se andate a scavare nei cassetti dei vostri parenti, diciamo fino al secondo grado, un bel pacchettino di ricevute di gratta e vinci, scommesse sportive, lotto o superenalotto, 10 e lotto, win for life o altro ce lo trovate

    Appunto. Non si chiamava Win for Life, si chiamava La Tris, Snai o la madonna che ti cieca. Ai gratta e vinci ci vinsi una volta diecimilalire con il grattino fortunato del giornalaio, un pezzo di metallo che non mi ricordo nemmeno che forma avesse, e parliamo tipo dei primi anni '90. La prima macchinetta del videopoker la vidi alla fu Casa del Popolo davanti a casa mia non più tardi del '95, forse addirittura nel '94, con mio sommo giramento di coglioni in quanto mi levarono i videogames in cui ero pure bravino (altro che consolle, quello era giocare).
    La gente, poi, si mangia soldi, case e terreni alle carte da sempre. Cambia il mezzo, non la tendenza di fondo. Quanto al giudizio, per come la vedo io se non si hanno familiari a carico, pick your poison.

    Pubblicato 14 anni fa #
  10. lulla

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    Sono d'accordo. Certo che negli anni 50 il fenomeno non era diffuso: non avevano un pio. Anche se mi ricordo le osterie del Veneto e non solo piene di gente (maschia). Negli anni 60, tutti i Bar avevano "la bisca" e c'era un affollamento fumoso e non tutti giocavano per puro divertimento. Nel mio piccolo, ho conosciuto un sacco di gente che si è rovinata, che non ha terminato gli studi, non parliamo delle loro famiglie perchè allora nulla si esibiva. La storia è venuta fuori dopo l'evento della droga che è stata assunta come piaga sociale. Il gioco pareva solo quello nobilitato da De Sica (Onorevole, ho due famiglie e un casinò da mantenere) e da qualche personaggio che si dilettava nei fasti lussuosi della Costa Azzurra o meno lussuosi di Las Vegas. Quelle mie amichette di cui parlavo all'inizio e del numero di Cagliari a 1000 (ma anche 5000 e 10000) a botta da attingere in uno stipendio di 30.000, cos'erano? Per quello, a me che tutto si attacca, quella volta ho preso i soldi e sono scappata. Comunque, la cosa più grave è che il giocatore compulsivo mica si diverte, è come entrato in una ruota impazzita, deve girare e basta. Poi se è giusto o sbagliato, non sta a me giudicare e soprattutto non giudico il giocatore. Poi sono sempre stata antiproebizionista.

    Pubblicato 14 anni fa #
  11. Faust ma veramente vuoi aggapparti perfino al grattino del giornalaio?

    L'unica spiegazione che trovo è che evidentemente nella tua città il fenomeno ha una diffusione molto diversa.

    Io comunque - ripeto - non voglio demonizzare il gioco, ma le regole devono essere chiare. Se oggi leggete l'elenco dei premi sul retro di un gratta e vinci avete la convinzione che ci siano tante possibilità di vincere somme diverse, da 500mila euro a 5 euro più o meno. In realtà, almeno secondo l'articolo che ho citato, le cose non stanno così e dovrebbe essere chiaro. La maggior parte dei premi in gioco sono in realtà limitati alle somme più basse. Se la gente lo sapesse giocherebbe con tanto accanimento?

    Pubblicato 14 anni fa #
  12. Faust ma veramente vuoi aggapparti perfino al grattino del giornalaio?

    O cerchiamo di capire l'ironia da persone adulte o me lo dici e regolo di conseguenza lo standard della comunicazione.

    Non è che a Brescia il gioco abbia una diffusione diversa, è che il gioco patologico non è nuovo nemmeno nelle forme da te descritte.

    Pubblicato 14 anni fa #
  13. A.

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    Moderatore

    - Anche facebook è una dipendenza, ma non ti rovina economicamente. ci sono dipendenze positve, o almeno poco devastanti. Tipo scrivere, leggere o masturbarsi davanti al Postalmarket. O tutte e tre insieme.
    - Pure quello che va a puttane per dire, è compulsivo.
    - ma almeno si salva la famiglia!
    E allora liberalizziamo tutto, ma veramente tutto. Tipo anche il wiskie torbato. Non solo la religione, per dire.
    Quella già è libera.

    Ps. A. ma tu fumi? No. Sono nutello dipendente.

    Pubblicato 14 anni fa #
  14. A centra la questione. Tutti abbiamo le nostre debolezze, le nostre manie, vizi e miserie. Nessuno è perfetto. Il punto è non finire sul lastrico per questo! Anche io vado a giocare i 2 Euro alla Snai, mi diverto a seguire i vari campionati, ma quando vedo persone che giocano 50 Euro su un cavallo vincente oppure che stanno in salacorse 24 ore al giorno mi cadono le braccia e capisco che lì c'è un problema. Una volta ho conosciuto un simpatico vecchietto. Giocava 2 Euro al giorno su un'unica partita facile. Si vantava, con questo sistema, di portare a casa la fantasmagorica cifra di 50 Euro al mese. Ora lì il problema sono i soldi o una grande solitudine?

    Pubblicato 14 anni fa #
  15. Tipo scrivere, leggere o masturbarsi davanti al Postalmarket. O tutte e tre insieme

    Beh, problemi?

    Pubblicato 14 anni fa #
  16. lulla

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    Membro

    Masturbarsi davanti al Postalmarket? Forse alla tua età, se lo facessi alla mia, te prego, forse mi divertirei di più a giocare al gratta e vinci alla facciaccia della mia famiglia. Ma proprio davanti al Postalmerket? Hai qualche idea migliore?

    Pubblicato 14 anni fa #
  17. Il catalogo delle macchine movimento terra, ma solo se sono in vena di trasgredire duro.

    Pubblicato 14 anni fa #
  18. Scherzi Lulla? Il Postalmarket era meglio di Le Ore. Erotismo puro.

    Pubblicato 14 anni fa #
  19. A.

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    Moderatore

    fernando sei un genio.

    Pubblicato 14 anni fa #
  20. lulla

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    Membro

    Lo so. La mia vicina, sgarzuola fanciulla, ci perde su delle ore. Io preferisco la macchina per lo smottamento della terra, magari con Hugh Grant, da giovane, sopra. Sono una giardiniera, no?

    Pubblicato 14 anni fa #
  21. k

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    Membro

    Vai duro Faust, io sto con te, la tua è una delle più belle performance in assoluto da quando il forum è in funzione: solo contro tutti a tentare di spiegargli che il mondo non è nato con loro, c'era già prima. Si andassero a vedere i vasi greci di Exekias a vernice nera del VI secolo a.C. con Aiace e Achille che giocano a dadi. Il Fer dice: "Sì, ma vuoi mettere adesso? Adesso è tutto diverso". Esci tu - come i tuoi supereroi - dal video, Faust, e mollagli un cazzottone in testa: "Qua di diverso c'è solo il coglione che sei tu". Digli d'andarsi a fare un giro alle terme di Caracalla o anche ai templi del Foro, e vedrà incise sugli scalini le buchette per far correre i dadi o le palline, perché quelli già si gocavano i sesterzi a certe specie di flipper con la pallina a mano. E poi si andasse a leggere Marziale, se vuole, come pure avevo detto Dostoevskij. Ma loro niente: "Che cazzo c'entra Dostoevskij? Tu vuoi mettere adesso?". E vaffanculo allora va'.
    Mena forte, Faust, mena con tutte le tue forze.

    (Per Torque, Darcy e Zaphod: ma Faust non lo possiamo candidare a Latina-Littoria?)

    Pubblicato 14 anni fa #
  22. SCa

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    Membro

    Non credo che la questione sia quella che il gioco d'azzardo non è un fenomeno nuovo, l'aveva già detto Woltaired che l'azzardo è antico quanto il mondo e lo sapevamo che i romani giocavano a dadi, anche se non so se a quei tempi facessero un'estrazione ogni 10 minuti.
    Credo che il problema sia che lo Stato, per fare soldi, sfrutti una debolezza dei suoi cittadini, un aspetto della psicologia umana che è presente ora come centinaia di migliaia di anni fa. E lo fa come se fosse esso stesso preso da una mania ossessivo-compulsiva, aumentando i giochi, le estrazioni, la pubblicità. L'offerta crea la domanda, non è la causa del fenomeno, ma sicuramente contribuisce a diffonderlo. Sennò quelli che fanno marketing potrebbero pure andare a casa.
    Che ne direste se installassero distributori di droga e superalcolici nelle scuole? I casi di dipendenza aumenterebbero, ce ne sarebbero di meno, o non vi importa?

    Pubblicato 14 anni fa #
  23. Mr Darcy

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    Membro

    ma Faust non lo possiamo candidare a Latina-Littoria?)

    reputo la cosa interessante ... solo non si vedono i due leocorni.

    Pubblicato 14 anni fa #
  24. K ha perfettamente ragione quando dice che anche i greci e i romani giocavano a dadi et similia, ma la questione è diversa: quelli scommettevano tra privati, magari il gioco era legale ma i soldi finivano nelle tasche di Tizio o Vetulonio, non nelle casse dello Stato. Vi sembra una differenza da poco? Non credete che uno Stato moderno e civile dovrebbe proporsi (anche) di educare i propri cittadini, di migliorarli? Diciamola tutta: non credete che lo Stato dovrebbe smetterla di vendere sigarette, invece di venderle con la scritta "il fumo provoca il cancro?"?

    Pubblicato 14 anni fa #
  25. Se candidandomi si potessero migliorare le cose guardate, provamoce pure...

    Sca, oggi lo stato, per assurdo, viene equiparato agli altri soggetti del libero mercato : deve produrre, deve far soldi. Le poste son diventate erogatrici di finanziamenti nonchè venditrici al dettaglio di libri di cucina (e purtroppo non scherzo...), lo stato gioca con i propri mezzi : tasse e monopoli.
    A confondere le funzioni delle diverse parti della società succede anche questo : chi dovrebbe contenere un fenomeno di per sè non comunque del tutto eliminabile soffia invece sul fuoco.

    Pubblicato 14 anni fa #
  26. "Chi dovrebbe contenere un fenomeno di per sé non comunque del tutto eliminabile soffia invece sul fuoco". Bravo, hai fatto una sintesi perfetta della situazione.
    Lo Stato ha bisogno di soldi, la maggior parte dei cittadini ha bisogno di soldi e il cetriolo va sempre in culo al cittadinortolano.

    Pubblicato 14 anni fa #
  27. A.

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    Moderatore

    raccontateci le vostre complusioni al gioco, invece di parlare di sociologia spicciola.

    Pubblicato 14 anni fa #
  28. c'e' un passo relativo alla Lotteria Nazionale - di cui i prolet subiscono il fascino - anche in 1984, opera di George Orwell.

    Pubblicato 14 anni fa #
  29. Woltaired

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    Membro

    Va beh, facciamo un pic-nic. Io porto il pane, le fette di salame già le avete voi.

    Dammi quattro diamanti (pg.7)

    Pubblicato 14 anni fa #
  30. A.

    offline
    Moderatore

    Bello il racconto, complimenti. Trasmette lo psichismo del giocatore

    Pubblicato 14 anni fa #

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