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Elezioni regionali

(99 articoli)
  1. k

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    LETTERA APERTA A DOMENICO DI RESTA
    (candidato provinciale Pd di Latina alle elezioni regionali Lazio 2010)

    Caro Domenico,
    anche stavolta voterò per te. Ci tengo però a comunicarti formalmente, questa benedetta volta, che ti voto solo come male minore, ritenendo che qualunque altra possibile alternativa pure presente sul tappeto sia a destra che a sinistra dell'intero covatoio provinciale - nessuno escluso - sia peggio di te. Ti rivoto e amen. Però, Dome', sarebbe pure ora che tu la smettessi di non considerare mai in alcun modo, ma anzi di deludere e disattendere sempre, tutti quelli che ti sono amici, dando per scontato che poi ti votano uguale. Dome', alla fine la gente si può pure stufare.
    Ciao,
    antonio pennacchi

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. Mr Darcy

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    Dieci buoni motivi per votare di resta

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. Intanto ho scoperto che l'agitatissima Rodano s'è accasata con Di Pietro. Cerca la conferma in consiglio regionale sotto le insegne dell'Idv. Mi piacerebbe tanto chiedere a Travaglio una puntata delle sue sul modo di gestire l'assessorato regionale alla cultura, da parte della stessa Rodano, negli ultimi cinque anni.

    Che nessuno voti l'IDV. Altri cinque anni della Rodano renderebbero questa Regione ancora più povera culturalmente.

    [anche io voterò Di Resta, e sottoscrivo la lettera di K]

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. Mr Darcy

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    vabbè cinque buoni motivi per votare di resta

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. Mr Darcy

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    vabbè uno dai uno solo

    Pubblicato 14 anni fa #
  6. Mr Darcy

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    neanche un motivo per pagargli il lauto stipendio e (il) l'auto blu ... allora non lo voto

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. Mr Darcy

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    k vota ormai da sessanta primavere e si puo' capire chessèffatto un po' d'amici(pero' che cazzo d'amici che cià) ma l'altri perchè uno cià n'amico che non fa ncazzo che guadagna nsacco de sordi senza fa ncazzo che gira coll'autista affà 'lbello in giro coi sordi nostri che parla sottovoce di segreti segreti coqquelli sottobbraccio (che poi sò che famo stasera ndo' annamo chi ce viè) sempre coi sordi nostri e lui cheffà glie scrive na lettera aperta ma scrivigliela reservata e personale checce frega annoi dell'amici tua ... quello nun è amico tuo quello è nostro dipendente nun c'è bisogno de diventacce amico (che deve lavorà pennoi no perchè semo amici ma perchè lo pagamo profiumatamente) che quello poi pensa tanto so amici e me votano e lui so quarant'anni che stallà senza fa ncazzo lui e l'amici sua.

    Pubblicato 14 anni fa #
  8. Mr Darcy

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    Membro

    ...
    Questo è un modo arcaico di fare politica, l'amicizia, la tribù, l'appartenenza ci hanno portato ad essere il paese che siamo, l'inestricabile groviglio di affari favori famigli femmine disponibili denari malversati festicciùole massaggi. Nella valutazione politica dovrebbe essere inserito una sorta di metodo scientifico cosa hai fatto quanto mi sei costato costi benefici misure esatte che stringano questa classe di oligarchi nell'angolo. che costringano a svolgere la funzione per spirito di servizio. se gli dai dieci volte o anche più di quello che guadagna un impiegato anche più qualificato di loro, quelli hanno solo voglia di andare lì per trafugare il bottino per godere degli immensi privilegi per vedere se si può maramaldeggiare col denaro comune fregandosene altamente della comunità e allora sì che bisogna dichiararsi amici sudditi per ottenere diritti e adempimenti. aboliamo privilegi super emolumenti graziose guarentigie non votiamo sbeffeggiamoli nelle pubbliche piazze inchiodiamoli ai favori fatti agli amici ai fornitori che triplicano i costi alle mazzette per truccare le gare quando non fanno parte di elechi di preferiti, andiamo a leggere bilanci stipendi di società collegate interessi nelle privatizzazioni le diffuse ruberie dei funzionari che esercitano poteri di ricatto. che ci andiamo a fare a votare se prima non si crea questo ambiente questa pressione. se lo stato è il maggiore committente l'unico attore direi dell'economia di un paese gli altri gli imprenditori i privati sono solo comparse. si dice sempre della lotta all'evasione che dovrà essere più cruenta più feroce, nessuna ferocia però per chi spende triplicando i costi decuplicando gli sperperi favorendo amici e parenti. che le paghiamo a fare le tasse se se li spendono tutti a puttane e auto blu se un chilometro di strada costa cinque volte che in francia e in germania se la sanità è un pozzo senza fondo ma non per le prestazioni che vengono erogate ai cittadini ma per le concessioni gli appalti ai privati, per pagare fornitori monopolisti (di solito mogli di funzionari) che senza mercato fanno i prezzi che vogliono. senza contare il capitolo oneroso e vergognoso dell'impiego pubblico improduttivo e ricattatorio, precari che pretendono di essere assunti per servizi inutili senza che la comunità ne abbia alcuna necessità, lottatori del posto pubblico pervicaci e istupiditi dalla fregola del posto fisso purchè sia pubblico e a tempo indeterminato, questo clima di favori dove tutti sono coobbligati e quindi nessuno parla protesta nella speranza di qualche briciola e i politici e la politica ci sguazzano.
    Ma non è ancora chiaro che elezioni servono a risolvere il problema contingente di chi sarà eletto.
    ...

    Pubblicato 14 anni fa #
  9. rindindin

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    un buon motivo per votare mr darcy

    Pubblicato 14 anni fa #
  10. urbano

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    IDV
    sembra l'acronimo di una malattia,
    di quelle peccaminose.

    Pubblicato 14 anni fa #
  11. zaphod

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    Fondatore

    mi pare chiaro che beppe grillo sia una delle tante identità segrete di darcy, un buon motivo per non votare né l'uno né l'altro.

    Pubblicato 14 anni fa #
  12. k

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    D'accordo, Rindi: la prossima volta, se si candida, voto volentieri anch'io per Mr. Darcy. Però sarebbe bene che intanto lui facesse pure qualche sforzo in più, nella comprensione dei fenomeni politici e nell'interpretazione più complessiva del reale. La sua analisi attuale - il suo sfogo, diciamo così - pur se interamente condivisibile, resta tutto però ancora confinato nella sola dimensione etica, individuale e volontaristica del puro e semplice "buon governo". Non che il "buon governo" sia un male, ci mancherebbe altro. Anzi, nell’attuale fase che attraversa l’Italia sembrerebbe proprio un obiettivo utopico-rivoluzionario da potersi raggiungere solo con le barricate, l'insurrezione popolare e il taglio susseguente di teste con ghigliottine piazzate in tutti gli angoli del Paese. L’etica individuale ed il buon governo presuppongono che tutti gli agenti politici – sia quelli che ho votato, sia quelli che non ho votato e a cui ho magari votato contro – siano persone per bene, che operano non solo nel rispetto ma soprattutto nel culto della legge e della cui buona fede, sia che stiano in maggioranza che nell’opposizione, io mi possa fidare. Ma questo – Rindi – non è il fine della politica, bensì è solo l’inizio, la precondizione. Il concetto vero di “politica” viene solo dopo, dovendo i disonesti ed i malvagi risiedere in galera, non già nell’agone politico. La “politica” è altro.
    Anche dopo tutte le ghigliottine difatti – o Rindi – il "buon governo", se pure realizzato, non è che possa mettere mano e rimedio a tutti i conflitti insiti nel concetto stesso di “corpo sociale”. La contraddizione tra individuo e società è la molla che dà origine e motore all’intera storia dell’uomo, e non è contraddizione che si risolva solo con il “siate onesti”. Bisogna vedere le Weltanschauung, le concezioni del mondo, di sé e degli altri. E’ qua che comincia il busillis, a prescindere dalle onestà individuali di ognuno.
    Io per quanto mi riguarda credo che gli uomini siano tutti eguali, assolutamente eguali, e credo pertanto che sia un crimine che ci siano al mondo disparità di condizioni economiche e sociali in cui gli individui siano costretti a vivere. Sto quindi dalla parte del proletariato in questa società mondiale imperialista e divisa in classi. E alle prossime elezioni regionali del Lazio rivoto Domenico Di Resta del Pd – anche se sul piano personale m’ha fatto girare le palle più di qualche volta – perché viene dalla stessa formazione egualitaristica mia. Ha la Weltanschauung mia, ci ho fatto le lotte assieme fin da quando eravamo ragazzi, so da che parte sta, dalla parte del popolo lavoratore e degli oppressi, indisponibile a farsi dare gli ordini da un vescovo, da un prete o da un padrone, e in tutti questi anni ci è sempre rimasto da questa parte, non è mai passato da quell’altra. Forse è diventato un po’ ingessato, polveroso, apparatnicik, ma per quanto riguarda l’onestà, mr.Darcy deve solo andare a fare in culo, perché il nome di Domenico Di Resta non lo trova in nessunissima indagine di questo Paese, nemmeno – mi creda – per un eccesso di velocità davanti all’autovelox. E io lo rivoto, vaffanculo, perché se pure ingessato e polveroso, sta sempre e laicamente dalla parte della classe mia, dalla parte del movimento generale degli oppressi di tutto il mondo. Viva Marx, viva Lenin, viva Mao-Tsetung – Darcy – e se ne rivada a fare in culo pure lei, Berlusconi, Di Pietro e Beppegrillo, che non sono che puri e semplici omologhi speculari del Berlusca: Di Pietro in quanto allo stesso concetto di onestà ad personam e alla valutazione di sé e degli altri, Beppegrillo in quanto alla povertà demagogica e alla semplificazione intellettuale. Tutti e due a Drive In dovevano restare, lui e il Berlusca.
    Firmato: antonio pennacchi

    (Per Eotvos o per chiunque altro: di queste dichiarazioni potete pure fare l'uso che volete, basta che non se ne stravolga il senso complessivo.)

    Pubblicato 14 anni fa #
  13. rindindin

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    il concetto non fa una piega. solo che viene da pensare a questo punto che non ci sia nessuna speranza di cambiare lo stato delle cose, che ci sarà sempre malapolitica perchè maliuomini che purtroppo si presentano (e vengono pure votati!) e perchè i conflitti e le contraddizioni della società, come lei sottolinea, sono insite nello concetto stesso di sociale. però iniziare a non votare disonesti e malvagi, se ci fossero, sarebbe già un inizio e lei signor k è molto fortunato ad avere un Di Resta che la fa stare così tranquillo sulla sua etica e integrità. il signor Darcy non mi pare della stessa opinione, allora che si fa? più che un voto così mi sembra un lancio alla roulette, chissà se mi dice bene a questo giro, o perdo anche le mutande?
    p.s questo per me vale per tutti i miei candidati "preferiti", nn parlo nello specifico di Di Resta.

    Pubblicato 14 anni fa #
  14. La mela marcia è fisiologico che si presenti, ma quando diventa sistematico, insomma...

    Pubblicato 14 anni fa #
  15. urbano

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    Avete fatto caso a come la politica abbia assunto nel tempo le connotazioni del tifo?
    Tifo da derby.
    E noi da cittadini siamo diventati spettatori?
    Pure paganti.

    Pubblicato 14 anni fa #
  16. Mr Darcy

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    Cerco di essere preciso se no poi mi derùbrica a sfogo:
    facciamo che io ti do diecimila euri al mese per quarant'anni famo che co gli straordinari sò cinquemilioni di euri, te posso chiede tu che hai fatto nel frattempo o no? oppure siccome quella sera che avevamo tutt'e due tredicianni amo fatto una veltsciaung dalla parte degli oppressi (che me ce vengono ancora le lacrimie)io non te devo dì più gnente che tu ce lo sai che io so dalla tua parte e non me rompe er cazzo.
    Allorquando si sostanzia che rubare lo stipendio non è più rubare ma è essere apparatnick, se e in quanto io partecipai a delle veltsciaung alla sera ho diritto ad una rendita vitalizia, se e in quanto dico questo sono un povero demagogo sempliciotto ... che ci vole invece una visione più complessiva che tenga conto delle ragioni degli oppressi delle sperequazioni sociali della questione meridionale del rapporto tra singolo e società.
    Come dice scusi? non si capisce niente. Allora glielo ridico:
    Questi sono mandarini messi lì da cent'anni a perdere tutte le elezioni senza mai un ricambio senza mai accettare di farsi da parte coltivano rendite di posizione fanno politica per se stessi non per la comunità risolvono il loro problema economico ed esistenziale non il nostro non il suo. Non vogliono raggiungere alcun risultato vogliono solo durare sperano negli amici nei sodali dei tempi passati reduci di piccole o grandi passioni adesso sopite dalle comodità dalle sopravvenute agiatezze. Miglioristi di se stessi. Riformisti che sanno che la formula stessa li garantisce dal non dover esibire alcun risultato nessuna conquista per gli oppressi né per gli umili né per i diseredati perchè sono alla testa di una lunga lunghissima infinita marcia e solo il tempo potrà sancire la loro lungimiranza. Ma solo dopo che sarà trascorso tutto.
    Balle.

    Pubblicato 14 anni fa #
  17. Mr Darcy

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    Volevo aggiungere una clausola di stile:
    (Per Eotvos o per chiunque altro: di queste dichiarazioni potete pure fare l'uso che volete, basta che non se ne stravolga il senso complessivo.)

    Pubblicato 14 anni fa #
  18. rindindin

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    candidati! hai già il mio voto e quello di k

    Pubblicato 14 anni fa #
  19. Pure il mio

    Pubblicato 14 anni fa #
  20. sensi da trento

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    vabbè cinque buoni motivi per votare di resta

    io proprio non capisco.
    se il cavaliere candida una donna nelle sue liste tutti lì a pensare male e a chiedersi quali caratteristiche speciali abbia quella donna; se invece marrazzo candida un uomo....
    vabbè, lasciamo perdere

    Pubblicato 14 anni fa #
  21. k

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    Ma tu guarda com'è strano il mondo: io ero completamente stomacato e orripilito da tutta la politica italiana e scoglionato quindi pure col Pd e con Di Resta, fino al punto di lanciargli da qui sopra almeno uno strale acuminato-esortativo. Poi arriva questo stronzo di Darcy e mi costringe - oggettivamente - a ridovermi schierare senza infingimenti e con totale e riacquisita convinzione, come sempre, anche stavolta.
    Lei, Darcy, con le sue generalizzanti e non comprovate schematizzazioni beppegrillesche è la dimostrazione più lampante che domenica prossima l'unica soluzione è andare a votare compatti per il Pd e - in provincia di Latina - per Domenico Di Resta (non Moscardelli che è ancora, nei fatti, democristiano). Lei difatti prende semplicemente l'intero formulario degli insulti ed argomentazioni da bar di Beppegrillo e lo scaglia pari pari direttamente addosso specificatamente a Domenico Di Resta. Ma come cazzo si permette? Perché non si va almeno a documentare? Lei non si rendo conto che con questo solo fatto lei qualifica come “cazzata” qualunque altra cosa possa poi avere aggiunto?
    Lei dice che un deputato regionale prende diecimila euro al mese. Io non lo so, ma non ho difficoltà a crederlo. Mi sta bene. Lei però dice che Di Resta li prende inopinatamente da quarant'anni e questo è falso – caro lei – calunnioso e diffamatorio. Di Resta è solo al suo primo mandato in Regione, cosa vuole da lui con questa solfa? "Mandiamo i nuovi, mandiamo i nuovi"? Lui è al suo primo mandato, chi cazzo ci vuole mandare lei, un bambino dell’asilo? Fino a cinque anni fa quindi, Di Resta ha sempre campato o con il suo lavoro o, qualche anno prima, con lo stipendio da funzionario del Pci che – mi creda, ma se non mi vuole credere si vada pure ad informare – era pari a quello d'un operaio metalmeccanico, poiché quello era il contratto nazionale di lavoro a cui si atteneva il Pci.
    Questa storia - ossia il suo incidente informativo-accusatorio su Di Resta - è la dimostrazione lampante dell'altissima pericolosità insita nei qualunquismi piccoloborghesi alla Beppegrillo. Lei aveva chiesto i motivi della mia scelta. Io glieli avevo dati, tentando di farle capire che le dinamiche sociali sono un po' più complesse d'un monologo da cabaret. Ma a voi questo non interessa. Non vi interessa capire e approfondire le questioni e le analisi di classe, per esempio. Grillo le bypassa coi formulari da bar, appunto. Ma è da questo qualunquismo, dal non voler cercare in ogni cosa le distinzioni, le differenze, le singole motivazioni - dal voler fare tutto piatto e tutto uguale, "pure napolitano è uno stronzo" per esempio - che poi si aprono gli spazi perché i furbi s'approfittino. E tra quei furbi - quelli che davvero non gli frega un cazzo dell'interesse generale, quelli che rimestano pure la merda per il loro particolare, quelli che caschi il mondo purché io o l'azienda o la parte mia continui a farsi i cazzi propri - tra quei furbi ci sono senz’altro i Di Pietro, i Beppegrillo, Bertinotti, Pannella, Diliberto, Pecoraro-Scanio eccetera, speculari appunto al Berlusconi: “Muoiano pure tutti i Filistei, purchè sia salvo Sansone”. (Se poi Di Resta non le piace perché viene dal Pci, allora è un altro paio di maniche. Ma abbia il coraggio di dirlo, abbia il coraggio di dire che lei è di destra e che sono proprio le questioni di classe, quelle che la preoccupano di più, perché la calsse sua è quella là, quella protetta dai Berlusconi; solo che a destra oggi sono troppo disonesti e impresentabili anche per la media e piccola borghesia. Lo dica. Ma non si metta per questo a dire senza nessunissima prova o argomentazione che Di Resta è uguale ai suoi. Eh no, cazzo. Sarà polveroso ed ingessato, ma non è né Fazzone, né Di Pietro, né Ciarrapico.)

    Motivo per cui - cara Rindi - io ritiro la mia profferta e non voterò giammai, neanche la prossima volta, per mr.Darcy, a meno che non faccia autocritica, rendendosi conto che la politica è una cosa seria e che non basta essere onesti, bisogna pure mettersi a studiare e capire per bene quella che viene chiamata "complessità". Tu che diresti per esempio, Rindi, se lui domani salisse sull'autobus del Cotral a Campoleone mentre salgono le ragazzine tue e cominciasse a strillare: "Basta con gli autisti vecchi, qui ci vuole il ricambio, buttiamolo giù l'autista vecchio, mettiamo al volante il primo comico di Zelig che passa, oppure il primo giovane, perché ci vuole il ricambio, pure se non cià la patente"? Ecco Rindi, digli che vada a farsi almeno la patente intanto, sto scemo di Darcy, e domenica prossima – mi raccomando – te e tuo marito correte di corsa alle urne a votare e a far votare tutti quelli che incontrate, per il Partito Democratico, Domenico Di Resta. Vaffanculo pure a lui.

    Pubblicato 14 anni fa #
  22. k

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    (Sensi, non faccia lo gnorri. E' nel topic "Vaffanculo" che a lei la stanno aspettando da giorni. Ma che ci si comporta così? Prima lancia il guanto e dopo scappa?)

    Pubblicato 14 anni fa #
  23. Scusami Mr Darcy, non ti sembra che, attraverso il voto, la Costituzione italiana - così come tante altre costituzioni nel mondo - abbiano già previsto il meccanismo della resa dei conti?

    E non ti pare che se oggi c'è una politica improduttiva, almeno per la collettività, la colpa sia dell'elettorato che, ogni volta, al di là dei risultati continua a votare - a destra e a sinistra - sempre per le stesse persone?

    Dice: "sono candidati sempre gli stessi". Nessuno vieta ad altri, come lei, di mettersi in gioco. Il problema è che questo non succedere per diversi motivi: a) è molto facile parlare, molto più difficile è farle le cose (tant'è che Travaglio, Grillo e Santoro continuano a parlare, anche se l'ultimo poteva dimostrare al Parlamento europeo che la politica è cosa nobile e giusta); b) noi italiani siamo famosi per avere tanti bei principi che spesso non collimano con il comportamento concreto (predica bene, razzola male); c) sono assolutamente contrario alle quote: verdi, rosa, blu, giallo ocra perché consentono un rinnovamento o una rappresentanza solo di facciata e non di sostanza.

    Pubblicato 14 anni fa #
  24. Mr Darcy

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    L'unica dinamica sociale rilevante è quella che contrappone la classe politica al resto della popolazione. L'unico metodo rilevante è quello scientifico: cosa hai fatto negli anni del tuo mandato. Le dinamiche sociali delle quali bisognerebbe capire le complessità sono retaggio di un tempo passato, oggi gli imprenditori sono più poveri degli impiegati, degli operai, stranamente sono ricchi solo quelli che lavorano con lo stato. Lo stato è l'unico committente, la politica ed i politici sono i dominus in economia: salvano le banche, salvano le fabbriche, ne finanziano la costruzione, coprono d'incentivi qualsiasi produttore di beni e servizi; la prova è che appena si chiudono i rubinetti le fabbriche chiudono, le banche falliscono gli imprenditori delocalizzano alla ricerca di altre opportunità fiscali o in genere di altri vantaggi di emanazione statale che possano garantirli da qualsiasi rischio insito nei mercati. I padroni delle ferriere di oggi sono soggetti che hanno avuto in concessione un bene dello stato della comunità e ci realizzano profitti pensi alle Autostrade Italiane costruite con i risparmi dei cittadini e poi regalate ai Benetton perchè ci facciano i soldi senza obblighi rilevanti d'investimento di risorse sulle strutture per migliorie, per manutenzione (report) o allo stesso signor B. l'origine del suo impero è tutto di emanazione politica. Tutto questo la politica non lo fà gratis,tutto questo ha un costo per la comunità , che la comunità paga in termini di mancati servizi, in termini di asservimento, in termini di mancata libertà, la politica ha costi inenarrabili o narrabili solo nelle aule di giustizia pensi chi finanziava Tanzi della Parmalat a chi dava i passaggi nel suo aereo privato, era già fallito da tempo ma lo tenevano in piedi per garantirsi i finanziamenti, le rimesse, attraverso le carte truccate delle banche che gli dicevano di salvare questo o quello a seconda delle esigenze del momento, pensi a Geronzi diretta emanazione di Andreotti, quindi del Vaticano, che di tutto questo era l'architetto. La politica in tutto questo esercita un potere di ricatto usa i denari pubblici (finanziamento pubblico dei partiti) per garantirsi permanenza sine die al posto di comando: dice il giornalista d'assalto: " se io tengo i cordoni della borsa nessuno potrà togliermi da lì. Dice il giudice: la democrazia all'interno dei partiti è un concetto ridicolo, non sono obbligati a rendere conto a nessuno di quel che succede al loro interno, i bilanci sono falsi quando ci sono, nessuno li controlla, nessuno controlla flussi immensi di denaro e chi gestisce quei denari è inamovibile, inattaccaboile perchè si compra tutto e tutti. Pensi ai socialisti di Craxi. Anche Craxi quel giorno in parlamrento si difendeva con le sue stesse argomentazioni la politica è una cosa complessa, una cosa seria, sono gli imprenditori che ci ricattano. Ma adesso stiamo andando lontano e non serve, quel che serve è capire che i politici e la politica esercitano un potere ricattatorio verso, contro la popolazione tutta, chi si vuole affrancare dal bisogno deve accedere al loro sistema di riferimentro se no deve scappare, abbandonare il paese. I piccoli attori di questo teatrino non sono meno importanti dei grandi creano le precondizioni il controllo sociale, il consenso minuto, il ferreo controllo sulla selezione del personale politico anche giovane, ma già indottrinato sul da farsi e chi si affida a loro è complice, connivente, fiancheggiatore di questo sistema corrotto fine a se stesso. Sono vent'anni che si vedono manifesti in giro per la città con le stesse facce di sempre però se uno si azzarda a chiedere: ma tu che hai fatto quando eri consigliere comunale, regionale, proviciale, di circoscrizione palamentare ... ahhhh lesa maestà ... che ci sono dinamiche più complesse ... sei qualunquista ... è solo il primo mandato ... alla provincia non sono diecimia euri, sono 7850, 5680, e l'auto blu me la guido da solo e il gettone di presenza nella società collegata l'ho incassato l'anno successivo... ma andiamo, siamo seri e conseguenti io non le attribuisco mala fede ma lei alla sua veneranda età non cià ancora capito un cazzo. Ma quanti mandati servono per valutare un'azione politica , cinque anni, quattro anni non bastano? Una legislatura è poco? Eppure qualcuno (es. padri costituenti)avrà valutato nella determinazione dell'estensione del tempo offerto al legislatore per legiferare che in quel tempo quell'estensione fosse sufficiente alla sua azione per esprimere tutta la sua forza ed efficacia, che quel tempo quell'estensione potevano essere sufficienti ad un qualsiasi legislatore per determinare un cambiamento, un indirizzo nuovo (cfr.de gregori). Se no perchè non facciamo direttamente legislature di quindici o vent'anni, se reputiamo il tempo poco congruo. Le sue risibili argomentazoni in ordine alla storia personale di ognuno non avrebbero cittadinanza in una democrazia ordinata, matura. In un paese del nord europa se lo immagina il candidato ari diresten che in una campagna elettorale finlandese dice ai suoi elettori non ho fatto un cazzen perchè ho avto poce tempo a disposizionen. Ma se voi mi rieleggeten mi rieleggeten mi rieleggeten mi rieleggeten mi rieleggeten mi rieleggeten rieleggeten miii .....

    Pubblicato 14 anni fa #
  25. Mr Darcy

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    ... nei paesi seri cacciano pure quelli che vincono le guerre (Winston Churchill)

    ... l'italia è un paese comunista e nei paesi comunisti la politica decide tutto ... che questo si faccia al cremlino o nel lettone di putin questo è irrilevante.

    ... e sennò perchè B. si è gettato in politica a corpo morto .... e sennò perchè i suoi migliori amici sono putin e lucascenco e gheddafi

    ... Berlusconi è comunista.

    Pubblicato 14 anni fa #
  26. Mr Darcy

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    Membro

    ... dice ma perchè te la prendi coi comunisti ... è perchè so' fratelli a noi ... dice che ci dovevano aiutare contro i padroni e invece li creano loro i padroni dal nulla con un tratto di penna con una leggina di un comma ... i capitani coraggiosi ... abbiamo una banca ... siamo entrati con le pezze al culo ma ora ci abbiamo le barche.
    K lei è un uomo semplice e io gliela faccio semplice: chi controlla i denari controlla tutto è il vero padrone e dove si trova il flusso maggiore di denari, quel flusso incommensurabile di tasse di contributi previdenziali di accise di gabelle multe autorizzazioni cec point ciarli enalotto super enalotto uiscki sigarette autorizzazioni ... lo stato k lo stato le regioni le provincie i comuni ... i privati fanno ridere al confronto.
    Allora dove si sposta la lotta, qual è la battaglia: occupare lo stato.

    p.s. sa come diceva paride martella ad un giornalista locale che gli chiedeva mi spieghi come funziona una regione: è come una banca ...

    Pubblicato 14 anni fa #
  27. sensi da trento

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    (Sensi, non faccia lo gnorri. E' nel topic "Vaffanculo" che a lei la stanno aspettando da giorni. Ma che ci si comporta così? Prima lancia il guanto e dopo scappa?)

    cià raqggione.
    il fatto è che inizio a diventà vecchio pure io

    Pubblicato 14 anni fa #
  28. rindindin

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    aspetto la schiacciata...

    Pubblicato 14 anni fa #
  29. Mr Darcy

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    Avevo chiesto all'inizio della discussione dieci buoni motivi per votare il candidato di resta. Lei mi ha risposto che quando avevate i calzoni corti stavate dalla stessa parte della barricata e che è onesto oltre ogni dubbio. Io invece, scusi l'ardire, voglio ancora sapere cosa ha fatto negli anni in cui percepiva lo stipendio per svolgere la sua funzione: sia quello modesto di funzionario di partito (visto che anche quello esce dalle nostre tasse) sia quello immodesto di eletto. Sono passati alcuni giorni e molte parole e siamo rimasti a che è onesto e che è amico suo. Ma nella discussione rimangono a tutt'ora poche tracce di quello che ha fatto nei pochissimi anni (si direbbe un giovanotto alle prime armi) in cui si è occupato della cosa pubblica sia come funzionario di partito sia come eletto in qualche più che onorevole consesso. Tracce a dire il vero piuttosto invisibili. Certo ancora non mi sono steso a terra come un capo indiano per leggere dagli sterpi se è passato di lì, non ho ancora poggiato l'orecchio a terra per sentire rumore di zoccoli che si allontanano, non ho trovato neanche fuochi appena spenti di accampamenti improvvisati. O pensa lei che come filipp marlow io mi debba aggirare per la città chiedendo a confidenti di farmi una soffiata sulle sue ultime mosse, entrare nei locali bui nottetempo per cercare tracce di una qualsiasi attività, per cercare chi l'ha visto l'ultima volta. E che faceva.
    C'è qualche legge che porta il suo nome, qualche proposta di legge, qualche mozione? Qualche battaglia di idee che abbia avuto una ricaduta sulla comunità. C'è qualcuno che abbia un rendiconto seppur sommario dell'attività di questo signore quando occupava gli scranni del governo o dell'opposizione. Perchè questo signore non si occupa di comunicare ai suoi elettori né nei dettagli né per sommi capi i fatti salienti della sua azione di legislatore. Perchè nessuno glielo chiede. Le risposte stanno un po' più su. In effetti sembra che a prima vista che il consenso non si raccolga sulle cose fatte. La domanda è su quali basi si ottiene il consenso? Chi lo vota e perchè. Mica potranno essere tutti amici suoi delle elementari che ne apprezzano la specchiata onestà.
    Quindi se avete i calzoni corti o l'anello al naso o ritenete che l'onestà non sia una solo una precondizione come sostenuto da maggiorenti navigati e istruiti ma sia una ragione sufficientemente qualificante (come sostenuto dagli stessi maggiorenti argomentando con passione poche righe sotto) di un programma politico peraltro inafferrabile votate l'amico di lunga data di k.
    Io non mi candido, mi piace la democrazia dal basso, mi piace il controllo dei cittadini. Io non sono il delegato, io, come dice la costituzione, sono il popolo sovrano, sono il capo al quale si deve rendere conto.

    Pubblicato 14 anni fa #
  30. urbano

    offline
    Membro

    Sovrano come er popolo sovrano che viceversa nun commanna mai?

    Pubblicato 14 anni fa #

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