rileggendo i materiali di lavorazione della Colonia mi sono imbattuto in questa riflessione di k a proposito dei dettagli - nello specifico riguardanti la crudeltà dei bambini, ma applicabile secondo me anche a quanto andiamo discutendo in questo topic riguardo al sesso - da inserire quando si racconta una storia.
"...sul fatto che poi i bambini siano capaci di innominabili crudeltà ed efferatezze, non c'è niente da discutere: è cosa che sanno tutti. Ma proprio perché lo sanno tutti è pleonastico, sgradevole e ridondante dettagliare truculentemente. Tu puoi per esempio dire pure che a un certo punto a un tuo personaggio fa male la pancia e deve correre al bagno. Ma poi ti fermi lì - almeno spero - dietro la porta: non ti metti pure a raccontare peso, forma, numero delle spirali, entità dello sforzo, rumore, odore e venature di ciò che gli esce dall'ano. Tè capì? L'arte non sta nel dire tutto, ma nel farlo capire e lasciarlo immaginare. "