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(99 articoli)
  1. zaphod

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    rileggendo i materiali di lavorazione della Colonia mi sono imbattuto in questa riflessione di k a proposito dei dettagli - nello specifico riguardanti la crudeltà dei bambini, ma applicabile secondo me anche a quanto andiamo discutendo in questo topic riguardo al sesso - da inserire quando si racconta una storia.

    "...sul fatto che poi i bambini siano capaci di innominabili crudeltà ed efferatezze, non c'è niente da discutere: è cosa che sanno tutti. Ma proprio perché lo sanno tutti è pleonastico, sgradevole e ridondante dettagliare truculentemente. Tu puoi per esempio dire pure che a un certo punto a un tuo personaggio fa male la pancia e deve correre al bagno. Ma poi ti fermi lì - almeno spero - dietro la porta: non ti metti pure a raccontare peso, forma, numero delle spirali, entità dello sforzo, rumore, odore e venature di ciò che gli esce dall'ano. Tè capì? L'arte non sta nel dire tutto, ma nel farlo capire e lasciarlo immaginare. "

    Pubblicato 13 anni fa #
  2. A

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    Sì, è il concetto di "osceno", che secondo una (discutibile) etimologia significherebbe "fuori dalla scena", afferente alla morte e al sesso.

    Pubblicato 13 anni fa #
  3. Può funzionare, ma non come regola aurea.

    Faccio un esempio sui miei amati horror :

    I film della Hammer, anni '50, per come sono concepiti e realizzati funzionano egregiamente tenendo i dettagli truculenti fuori scena.

    I film di George Romero, per esempio Zombie (quello realizzato con Dario Argento), funzionano grazie anche al proprio carico di sangue, marciume e truculenza varia.

    Credo che il criterio sia la funzionalità, in certi contesti funziona un modo e in certi altri ne funziona un altro.

    Pubblicato 13 anni fa #
  4. k

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    No Faust, non mi far girare i coglioni un'altra volta, che l'abbiamo già fatta sta cazzo di discussione. L'unica differenza che mi interessa - a che dovrebbe interessare anche tutti voi, almeno in questa sede, visto che è di scrittura creativa che qui ci occupiamo - è quella tra arte e non arte, tra poesia e non poesia. E il colore, l'odore o le venature della merda appena fatta dal tuo cazzo di zombie, NON E' ARTE, stop. Per quanto riguarda invece Dario Argento tu permetterai, caro il mio amato Faust, che per me può andare tranquillamente a fare in culo pure lui?

    Pubblicato 13 anni fa #
  5. So' espressioni di sottoculture artistiche.
    Tipo gli ultrà nel calcio, per capirci. So' estremizzazioni. Solo che so' talmente estreme che alla fine lasciano il tempo che trovano. Un curvarolo alla fine che ti lascia? Niente.

    Pubblicato 13 anni fa #
  6. zaphod

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    Fondatore

    Bassoli che cazzo dici? Se sono sottoculture artistiche allora sono comunque arte e non lasciano il tempo che trovano manco per niente.
    Gli ultrà - in riferimento alla cultura del mondo del calcio - sono un'espressione più che rilevante. E - al limite - ti lasciano pure un sacco di segni... sarà per quello che non ti fai mai vedere?

    Pubblicato 13 anni fa #
  7. k

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    Un po' acido stasera eh, Zaph?
    Che c'è, tu' figlia non te fa dormi'?

    Pubblicato 13 anni fa #
  8. k

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    Ménaje. Nun te la sta a piglià co' Bassoli.

    Pubblicato 13 anni fa #
  9. tcd

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    Membro

    Ménaje. Nun te la sta a piglià co' Bassoli.

    Ma a chi dovrebbe da mena' Zaphod? A Bassoli o alla figlia?

    Se a Bassoli, non ti sembra contraddica quello che dici poi (il "nun te la sta a pija' co' Bassoli")?

    tcd la pignolina che ora se ne va a nanna (io puo' che ho la figlia ch'è un angioletto!)

    Pubblicato 13 anni fa #

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