Perché un elettore del PDL è appunto elettore. Uno del Pd è sempre un militante.
hasta siempre.
Viva SEL
Perché un elettore del PDL è appunto elettore. Uno del Pd è sempre un militante.
hasta siempre.
Viva SEL
NO alla TASSA SUI CANI! Non sono oggetti di lusso, cose, sono PERSONE!
A.
non dire cazzate
Ma che domande fai Sensi?
Guarda:
PDL = Partito dei leccaculi
E' tanto semplice
mhmmmmm
non ci avevo pensato.
ecco perchè re silvio vuole cambiargli nome
Sì, sì lo chiamerà PDG senz'altro.
e che sarebbe?
La mia battuta di stamattina ancora era detta nell'ignoranza di ciò che è successo.
Non ho parole, sono distrutto. verrà il tempo della lotta,ora è il tempo del lutto.
Non so se la scuola gli faccia veramente spavento, questi sono troppo bastardi e troppo pieni di sé per provare paura: quello che fa la scuola gli rompe le palle però, questo è sicuro, fino ad arrivare a colpire dei ragazzini, sti infami.
Roberto Saviano su Repubblica di oggi
DAI TRAFFICI AGLI OMICIDI , COSI' CRESCONO "I NIPOTINI DI RIINA"
LA REPUBBLICA italiana è stata colpita al cuore. Le notizie che arrivano da Brindisi sono confuse e piene di dolore. Immenso dolore. Nonostante ciò bisogna ragionare e prima che arrivino dati oggettivi non si può che fare congetture. Un modo per fronteggiare l'ansia generata da questa tragedia è cercare di capire il territorio, usare la ragione anche là dove non è sufficiente.
Un attentato contro una scuola, contro degli studenti. Inermi, indifesi. Non esiste ferocia paragonabile. E di fronte a questi orrendi atti ogni momento di lucidità vacilla. È davvero criminalità organizzata? È solo criminalità? È eversione? E l'eversione perché colpirebbe in una scuola di Brindisi? Qualcuno parla di un colpo alla scuola. È la Sacra Corona Unita? I dubbi di queste ore sono moltissimi.
La Sacra Corona Unita che da sempre ha rapporti con le organizzazioni balcaniche e quindi può utilizzare tritolo e plastico perché dovrebbe usare una bomba così rudimentale? Il pentito Gaetano Costa dichiara addirittura che l'esplosivo per uccidere Paolo Borsellino fu dato a Cosa Nostra dalla Sacra Corona: allora, perché usare bombole del gas? Eppure questo non è sufficiente per escludere la Scu da questo attentato. Anche la 'ndrangheta, che possiede plastico e tritolo, quando si trattò di colpire la Procura Generale nel gennaio 2010 usò un esplosivo collegato a una bombola del gas facendolo esplodere alle 5 di mattina davanti al portone del tribunale di Reggio Calabria. La 'ndrangheta poteva fare molto di più, poteva far saltare in aria l'intera città, si disse in quelle ore. Ma ci sono alcune scelte precise che vengono affidate magari a livelli bassi, a 'ndrine minori, scelte autorizzate piuttosto che ordinate. E per colpire ci sono diverse declinazioni di attacco.
Da Mesagne a Brindisi e a Lecce in molti scrivono sui social network che con la Sacra ci convivono da decenni. E dicono che l'organizzazione di lì non agirebbe con queste modalità, anche perché quella scuola è frequentata anche da nipoti o figlie di sacristi (cosa a ora non confermata). In molti affermano in piena coscienza che è impossibile che si tratti di mafie, che se la Sacra cerca consensi bruciando bambine si autodistrugge. Altri rispondono che, anche se non fosse stata la Sacra, comunque in quelle terre non c'è foglia che non si muova senza un sì da parte dei criminali di Mesagne. E poi che, quand'anche non fosse opera della Scu, si tratta ugualmente di un comportamento mafioso, una prassi che deriva dalla criminalità.
Eppure è un caso che l'ordigno sia stato messo su un muretto all'entrata della scuola Morvillo Falcone? È un caso che sia esploso proprio di mattina? È un caso che, come ha notato lo scrittore pugliese Mario Desiati, arrivato sul posto, quella scuola sia un posto strategico, proprio vicino al Tribunale, e che proprio quella strada sia stata la via di comunicazione utilizzata per il contrabbando anni fa?
Qualcuno parla di errore. Un attentato che doveva essere dimostrativo e invece è stato contro le persone. Un timer impostato a un'ora sbagliata. Possibile che sia stato davvero un errore così marchiano? Tutto è ancora da valutare e decidere. E la prudenza si mescola alla rabbia e alla incontenibile voglia di capirci subito qualcosa.
Vale la pena fare la mappa della criminalità in Puglia, in questa precisa fase storica. La Sacra Corona Unita è certamente la più sottovalutata delle organizzazioni, la quarta mafia, velocemente liquidata. Conflitti interni ce ne sono stati molti, al punto che si sono strutturate in modo distinto la Sacra Corona Libera e la Nuova Sacra Corona Unita, di cui parla il pentito Tafuro. Ma in fondo sono solo nuove sigle. Descrivono la stessa organizzazione con prassi diverse (affiliazioni di minori, decisioni prese in modo federale).
Uno dei terreni di scontro è rappresentato dai capitali derivanti dal contrabbando di sigarette. Capitali immensi, colossali e non abbastanza cercati dopo la fine dell'emergenza del contrabbando. Quando è finito il mercato delle "bionde" è finita anche la caccia alle ricchezze che aveva prodotto. O quasi. Quando l'antimafia pugliese inizia a mettere le mani sui capitali illegali accumulati dal contrabbando, iniziano le tensioni nelle terre della Sacra. In più la vecchia guardia sacrista, che ha messo soldi ovunque (supermercati, autofficine, bingo, punti di scommesse, imprese edili, rimessaggi, autotrasporti, ponpe di benzia, imprese di rifiuti), si scontra con la borghesia pugliese nata dal contrabbando. Non vuole riaprire un fronte criminale che invece le nuove leve cercano di attivare. Queste ultime non vogliono vedere la Puglia spartita tra 'ndrangheta nel Leccese e camorra nel Foggiano.
Di terrorismo mafioso non c'era traccia in Puglia nell'ultimo decennio. A ben vedere ci sono episodi, però, assai inquietanti. A San Pietro Vernotico, nel Brindisino, c'era un gruppo chiamato dai media locali "i nipotini di Riina" proprio perché usavano una violenza sempre esagerata, ispirata appunto al boss di Corleone. Una strategia frontale, terroristica, quella di Riina, che scalò i vertici di Cosa Nostra unendo l'astuzia a una ferocia senza precedenti e senza limiti. Nel Brindisino gli esponenti di questo gruppo, arrestato due anni fa, hanno assunto le pose della strategia corleonese diventando nel tempo sempre più pericolosi. Arroganti, violenti, senza freni: li descrive così anche Mara Chiarelli in La Sacra Corona Unita (Editori Internazionali Riuniti). Incendi per vendicare gli arresti, rapine continue, estorsioni a tutti i commercianti e ai cantieri, furti d'auto, oltre trenta auto bruciate a scopo d'intimidazione. Tentarono anche di sparare alle finestre della casa di un assessore (piano che poi non fu messo in atto), designando a compiere l'agguato un ragazzo non affiliato.
Usano metodi violenti, simbolici come teste di coniglio mozzate. Due le inviano all'ex sindaco Rollo il giorno prima di un vertice sulla legalità. Non hanno paura del carcere, anzi gli vanno incontro. Nell'ordinanza di custodia cautelare del 2009 del gip di Brindisi c'è un dialogo: "se ce ne portano (ci arrestano, ndr) tutti insieme stiamo, che cazzo ce ne fottiamo... la galera serve, ti fa diventare molto più potente... quando stai là dentro capisci tante cose". Si ispirano alla fiction Capo dei Capi, tra loro si chiamano Totò (come Riina) Calogero (come Bagarella), rivedono assieme le puntate e commentano: "Non guardavano in faccia, bum e sparavano" (come scritto nell'ordinanza del gip di Brindisi del maggio 2009). Fanno esplodere un ordigno davanti a una pizzeria e danno fuoco ai negozi che non si piegano al racket.
Con la collaborazione dell'ex boss Ercole Penna si sono comprese le dinamiche della nuova Scu. I suoi ex affiliati lanciarono una bomba a mano davanti alla casa della moglie di Penna per fermarlo. È lui a descrivere il grado di autonomia dei gruppi sacristi, e questo potrebbe essere utile se si crede che la bomba sia di matrice mafiosa. Il pentito nel 2011 dichiara: "L'affiliazione non voglio dire che non esiste più. Voglio dire non è tutto bianco o nero, cioè ci sono casi dove le affiliazioni si fanno... io ho fatto fare affiliazioni a Mesagne e in altri casi affiliazioni non ne ho fatto fare, però erano lo stesso organizzati al gruppo, voglio dire, si muovevano per conto nostro ugualmente, anche senza essere affiliati voglio dire". Quindi c'è un'alta possibilità che esistano gruppi non chiaramente affiliati che circolano nell'ambiente sacrista senza che questi siano direttamente controllati. È sempre Penna a dichiarare: "In passato tutto quello che si faceva o che si doveva fare sul territorio doveva passare dai vertici... Oggi, portando l'esempio di Lucio Annis (boss di San Pietro Vernotico, terra dei nipotini di Riina, ndr), si può fare anche omicidi senza per questo informarmene, posso dire parliamo di capiclan veri e propri sul territorio...". Ercole Penna parla di "autonomia decisionale sul basso vertice" anche se "la politica che si segue è di noi mesagnesi ciò che fanno riferimento a noi mesagnesi sono affiliati a noi". Annis e i suoi potevano decidere da soli su tutto, dalle estorsioni agli omicidi, con l'unica condizione di pagare gli stipendi ai detenuti. La Sacra ha continuamente necessità di dare un'immagine di sé grandiosa e letale. Come dichiarò in una intervista il pm Cataldo Motta "la loro pericolosità è legata principalmente alla capacità d'immagine ma anche a quella aggregazione di tutti quei piccoli malavitosi rimasti in circolazione. Oggi la Sacra Corona Unita non è in difficoltà, ha subito un cambiamento di pelle...".
I dubbi sono tanti, tantissimi. Le parole delle madri di Beslan in queste ore fanno venire la pelle d'oca. Ci ricordano come un Paese che permette che le proprie scuole non siano al sicuro, che i propri bambini diventino bersagli, è un Paese che si sta smarrendo. Bisogna pazientare e capire cosa è accaduto a Brindisi. Per ora c'è solo lo strazio per la piccola Melissa Bassi e l'apprensione per tutti i feriti. Se dovesse esser confermata la pista sacrista, questa sarebbe una nuova Capaci. E a vent'anni di distanza dalla morte di Falcone una nuova, tragica dimostrazione di come, sulle mafie, appena si abbassa l'attenzione tutto precipita.
PDG: Partito della Gnocca, ovviamente
quanto sei fuori luogo oggi, bassoli...
RaiScuola: Speciale "giornata della legalità" su http://t.co/xoWAz4WJ in diretta dall'aula bunker #leideerestano
Come sostenevo da tempi non sospetti il vero obiettivo di Roberto Saviano era la politica.
Ivan Scalfarotto ad Affaritaliani.it lancia Saviano: “Sì alla sua candidatura col Pd”
Martedì, 22 maggio 2012
“Mi farebbe molto piacere se Saviano si candidasse nelle fila del Centrosinistra. Potrebbe contribuire al gioco di squadra perché è questo di cui abbiamo bisogno: è necessario avere un partito che affronti il futuro con facce nuove e credibili che non portino in nessun modo la responsabilità nemmeno indiretta del passato". Ivan Scalfarotto, vicepresidente del Pd, con un’intervista ad Affaritaliani.it, lancia la candidatura di Roberto Saviano a cui i dirigenti del Pd stanno pensando in vista delle Politiche del 2013. E sulle eventuali primarie tra Renzi e Bersani per scegliere il leader del Pd dice: "Mi tengo Bersani, a condizione che rinnovi il suo gruppo dirigente". A Parma? “Ha vinto Grillo perché il Pd ha fatto un’operazione da vecchia politica”
Partiamo dalle Amministrative. Il Pd le ha vinte?
"Il Pd ha fatto bene. Tuttavia il risultato di Parma è da guardare con grande attenzione perché ha un profondo significato dal punto di vista politico".
Quale?
"I cittadini di Parma hanno votato per il Movimento 5 stelle considerandola un'opzione politica e non con l’intenzione di buttare via il voto: questo deve far riflettere il Pd che dovrebbe capire che c'è una richiesta di rinnovamento della politica molto forte. Per altro Pizzarotti ha avuto dalla sua il fatto di essersi presentato con una faccia pulita e un modo fresco di comunicare, mentre il nostro candidato, che sicuramente è una persona degnissima, era già presidente della Provincia in carica. E' stata un po' un'operazione da vecchia politica che non credo abbia agevolato le cose".
Quindi?
"Registriamo il fatto che la destra si è liquefatta ma noi, per poterne approfittare, non possiamo limitarci a stare seduti sotto l'albero nell'attesa che ci cada in testa la mela. Dobbiamo invece interpretare una richiesta di rinnovamento che sarebbe miope da parte nostra non cogliere".
Detto in altre parole?
"Mi aspetto di vedere tante facce nuove credibili e tante energie fresche che arrivino a costruire il Pd del 2013".
Tra le facce nuove potrebbe esserci quella di Roberto Saviano a cui Bersani sta pensando, magari inserendolo in un listone civico alleato al Pd con all'interno altri intellettuali e figure di spicco della società civile...
"E perché no? Mi farebbe molto piacere visto che Saviano è una persona degnissima. Io vengo dalla società civile e sono sempre contento che persone impegnate in altri settori mettano a disposizione il proprio talento per fare dell’Italia un Paese un migliore".
Che ruolo potrebbe ricoprire Saviano?
"Di uno che si candida e contribuisce al gioco di squadra. Usciamo da tanti anni di personalismi e di protagonismo, invece quello di cui ha bisogno questo Paese è una classe dirigente diffusa. Non è che tolto Berlusconi insediamo un altro re. L'Italia ha bisogno di una classe dirigente rinnovata e credibile. Per questo è necessario avere un partito che affronti nuove sfide con facce nuove e credibili, che non portino in nessun modo la responsabilità nemmeno indiretta del passato. Questo deve essere uno sforzo corale".
--
Cosa ne pensate?
Offelee, fa el tò mestee, quello di Saviano è lo scrittore.
No, io credo che Saviano debba fare quello che gli va di fare.
Cosa ne pensate?
invece mi piacerebbe sapere cosa ne pensate del fatto che saviano ha chiesto danni (per milioni) alla nipote di benedetto croce.
così, tanto per farmi due risate con le vostre opinioni contraddittorie....
è una caduta di stile.
ah, capisco.
deve essere il sinonimo di ricatto e intimidazione quando c'è di mezzo un antiberlusconiano.
senti, metti caso che questa caduta di stile dovesse costare i famosi 4,7 milioni di euri che saviano ha richiesto, come dovrebbe comportarsi un sincero antifascista come me?
tu che c'entri?
a chi e' che Saviano ha chiesto 'sti milioni? e perche' li ha chiesti?
alla nipote di benedetto croce e all'editore del giornale Corriere del Mezzogiorno.
è successo che in un suo monologo in tv, saviano ha raccontato una storiella riguardante benedetto croce: croce a 18 anni rimase sepolto sotto le macerie di un terremoto a ischia.
Rimase sepolto insieme al padre, per essere precisi.
beh, pare che il padre consigliasse a benedetto di offrire una "mancia" di 100 mila lire a chi lo avesse salvato. (un modo elegante per dire che terremoti e mazzette sono sempre andati a braccetto).
a quel punto, la nipote di croce (presidente del centro studi su benedetto croce) ha fatto garbatamente notare che 100 mila dell'epoca fossero una cifra al di fuori delle possibilità di benedetto (tanto è vero, che il papa di allora offrì solo 20 mila lire di aiuti).
tale storiella inoltre non è riportata in nessuno degli scritti di croce, unico titolato a parlare (insieme al centro studi) della questione.
chiacchiere di bar, insomma.
beh, pare che a quel punto saviano l'abbia presa a male.
talmente a male che (pare) si sarebbe abbassato i pantaloni urlando "FASCISTA! tu mi stai offendendo! guarda che antifascismo grosso che ho qui! NEANCHE FINI E BERSANI INSIEME HANNO UN ANTIFASCISMO COM IL MIOOOO !! "
e taluni testimoni pare che lo abbiano anche sentito urlare CALAMANDREII !! CALAMANDREEEIIIII !!!
UE', ROBBè ?!? Io racconto quello che ho letto sui giornali, e sia ben chiaro che io 4,7 milioni di euri in vita mia non li ho mai posseduti!
comunque, per fartela brev, saviano avrebbe chiesto 4,7 milioni (4 milioni per danni morali, e 700 mila per danni materiali) alla sora nipote di benedetto e all'editore che avrebbe ospitato sul suo giornale la replica.
per curiosità, tu che ne pensi??
che Saviano e' una GRAN tdc, cos'altro dovrei pensarne?
eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
(sulla questione saviano/nipotecroce, invece, sarebbe possibile avere un resoconto più dettagliato e di prima mano, e non una interpretazione più o meno sensifaziosa?)
o yes.
questo è parte dell'intervento del guru della libertà di stampa.
Get the Video Widget |
qui invece c'è un articolo sicuramente di parte e fazioso: infatti è stato pubblicato sul corriere del mezzogiorno, cioè il giornale querelato.
nell'articolo si trovano i link alle "fonti" di saviano e alla replica di marta herling, nipote di benedetto croce.
qua c'è pure un articolo di panorama.
centomila dell'epoca corrispondono a 420 mila euri di oggi.
http://blog.panorama.it/italia/2012/05/22/saviano-e-la-sua-idea-di-liberta-privata-di-stampa/
“Libertà di stampa significa libertà di non avere la vita distrutta, di non dover dare le dimissioni, di non veder da un giorno all’altro troncato un percorso professionale per un atto di parola, come è accaduto a Dino Boffo”
ihihihihih
'sto saviano me piace.
nella vita deve essere un gran burlone, proprio come me
Non va...
Poi dice che uno cià certe perplessità su certe persone...
"La mafia! La mafia è qui!"
Feed RSS per questa discussione
Devi aver fatto il login per poter pubblicare articoli.