Anonima scrittori

Forum Anonimascrittori » Anonima Scrittori

Politiche pontine

(380 articoli)
  1. rindindin

    offline
    Membro

    dedicato a chi non ha capito...

    Get the Flash Video

    Pubblicato 12 anni fa #
  2. rindindin

    offline
    Membro

    c'è un tempo per parlare e un tempo per il silenzio...ma k non abbiamo fatto nulla di male...

    Pubblicato 12 anni fa #
  3. la lavandaia

    offline
    Membro

    ...non abbiamo fatto nulla...forse è quello il problema.

    Pubblicato 12 anni fa #
  4. La situazione:

    Esposto denuncia su presunti brogli elettorali a Latina depositato dai legali Petrucci e Di Mambro

    riceviamo e pubblichiamo

    I legali dei Partiti Politici: P.D., Italia dei Valori - Di Pietro - Sinistra Ecologia e Libertà con Vendola - Lista "Si per Latina" - Lista "Latina Capitale" - Insieme per Latina "Alleanza di Centro" - Lista "Latina-Agricoltura e Turismo" - "Sinistra per Latina" - Osservatorio sulla legalità del voto e Alessandro Aielli, Segretario dell'A.P.I, comunicano che è stato depositato presso la Questura di Latina e presso la Procura della Repubblica di Latina un primo dettagliato "ESPOSTO-DENUNCIA" sui "brogli elettorali" a Latina. I Segretari firmatari, fornendo un primo elenco di riscontri e testimonianze - e riservandosi di allegare altri mezzi di prova - ritengono che il numero delle schede annullate ai propri candidati Sindaci, nonché le schede palesemente nulle ma arbitrariamente attribuite al candidato Di Giorgi Giovanni, siano ben superiori ai 770 voti (dato risibile) che hanno "regalato" il provvisorio passaggio al primo turno di cui provvisoriamente beneficia oggi, in attesa delle indagini e del Ricorso al TAR, il candidato del P.D.L.
    L'Avv. Aielli è stato delegato dagli altri firmatari alla presentazione dell'esposto-denuncia presso la Questura di Latina, già chiamata nei giorni delle votazioni ad indagare su presunte gravi violazioni della legge elettorale.
    L'iniziativa è seguita dai leader nazionali Walter Veltroni, Antonio Di Pietro, Francesco Rutelli e Nicki Vendola, che assumeranno le concordate iniziative a livello parlamentare.
    Per l'inizio della prossima settimana, in data e orario che saranno per tempo comunicati ai mezzi di informazione, si terrà una conferenza stampa in cui saranno rese note - compatibilmente con il segreto istruttorio - le altre decine di segnalazioni sulle irregolarità di voto che stanno pervenendo costantemente ai sottoscrittori dell'esposto.

    LUIGI DI MAMBRO LUCA PETRUCCI

    da latinanotizie.it

    Pubblicato 12 anni fa #
  5. P.s. ma voi veramente pensavate in 30 giorni, peraltro candidando gente di fuori, di potere prendere tanti voti? Dico: in 30 giorni. Il movimento di Grillo, per fare un esempio, è attivo da anni e ha un blog che è tra i più visitati d'Italia, eppure ha preso una manciata di voti più di voi.

    Pubblicato 12 anni fa #
  6. LATINA

    Dal centrosinistra accuse al Pdl

    "Foto di voti messe su Facebook"
    Nell'esposto presentato alla procura della Repubblica da partiti e liste elettorali che hanno partecipato alle elezioni amministrative vinte dal candidato del Pdl si parla di passaggi di denaro a cittadini poco abbienti, furto di schede elettorali, appropriazione indebita, minacce nei confronti di alcuni rappresentanti di lista e nei confronti dei presidenti di seggio
    Giovanni Di Giorgi
    Il sospetto è quello di brogli elettorali che abbiano condizionato la vittoria al primo turno del candidato del Pdl a Latina Giovanni Di Giorgi. Pesanti le accuse: passaggi di denaro a cittadini poco abbienti in cambio di voti, "fotografati e documentati su Facebook". In qualche caso addirittura bollette per le utenze domestiche consegnate da immigrati agli intermediari dei politici candidati in cambio della promessa di una preferenza. E ancora: furto di schede elettorali, appropriazione indebita, minacce nei confronti di alcuni rappresentanti di lista, nei confronti dei presidenti di seggio "per indurli ad attribuire voti al candidato di centro destra".

    Episodi riportati fedelmente nell'esposto presentato alla procura della Repubblica di Latina dagli avvocati Luigi Di Mambro e Luca Petrucci, per conto di partiti e liste elettorali che hanno partecipato alle elezioni amministrative (Pd, Idv, Sel, Sì per Latina, Latina Capitale, Insieme per Latina, Sinistra per Latina, Latina agricoltura mare turismo, Api). Inoltre è stata anche presentata una richiesta di accesso agli atti con richiesta di copia dei verbali delle singole sezioni elettorali (come preludio ad un ricorso al Tar): "L'accesso c'è già stato e abbiamo notato delle incongruenze che non ci favoriscono assolutamente".

    L'iniziativa, hanno comunicato i firmatari, "è seguita dai leader nazionali Walter Veltroni, Antonio Di Pietro, Francesco Rutelli e Nicki Vendola, che assumeranno le concordate iniziative a livello parlamentare".
    Le irregolarità raccolte dai firmatari ed elencate nell'esposto sono decine. C'è il caso di singoli candidati che hanno espresso il voto per se stessi ma che non hanno poi rinvenuto la relativa scheda all'esito dello scrutinio nella corrispondente sezione elettorale o quelli di cittadini che hanno espresso un voto poi "scomparso" nelle operazioni di scrutinio. Nell'esposto si fanno e nomi e cognomi di persone che hanno denunciato i singoli episodi. Accanto a questo, "sarebbe stato accertato un passaggio di denaro di alcuni candidati a favore di cittadini indigenti, documentato da materiale fotografico comparso su Facebook".

    Il lungo elenco di irregolarità "è riscontrato anche dai singoli episodi che, durante le operazioni di voto, hanno richiesto l'intervento delle forze di polizia". Alla sezione 55, si legge nell'esposto, "una donna elettrice è stata sorpresa mentre apriva le schede e attribuiva arbitrariamente voti, tanto da rendere necessario l'intervento dei carabinieri". Nell'esposto si fa anche riferimento al fatto che circa 2500 schede elettorali "palesemente nulle siano state attribuite indebitamente come voti validi al candidato Di Giorgi a causa delle pressanti condotte e delle minacce dei rappresentanti delle liste collegate al candidato sindaco".

    In altri casi riportati nell'esposto "sono stati utilizzati telefoni cellulari e sistemi di registrazione delle immagini al fine di rendere conto del voto a emissari dei candidati". Alla Procura di Latina si chiede quindi di accertare l'esistenza dei reati e di disporre il sequestro delle schede e dei verbali. Insomma dopo Sora e Terracina, terreno rovente per ballottaggi tutti interni al Pdl, anche Latina potrebbe essere un fronte caldo. Ma più che politico giudiziario.

    Da Repubblica.it

    Pubblicato 12 anni fa #
  7. A.

    offline
    Moderatore

    Sì, si sarebbe fatto come in genere si fa nelle zone controllate dalla malavita.
    La foto serve per confermare l'avvenuto voto, dopodichè scatta la dazione di denaro. Il problema dell'infiltrazione della malavita in città è qualcosa che nessuno poteva prevedere così intenso.
    PS-
    Questo dicorso non c'entra nulla con l'altro, relativo alla scarsa successo della lista fli-pennacchi (che forse richiederà una analisi tra un po' di tempo). Proprio per evitare di mischiare le due cose, e permettere una discussione separata delle tematiche, bisognerebbe che si discutesse qui solo del problema eventuale dei brogli, che mi parrebbe un tema di discussione veramente pubblico. (mentre su quello della lista, è giusto che si rispetti la decisione di parlarne o meno, tra coloro che vi hanno meritoriamente preso parte, ma evidentemente non qui in pubblico)

    Pubblicato 12 anni fa #
  8. Fernà hai ragione, in 30 giorni non potevamo certo pensare di arrivare al ballottaggio o vincere al primo turno. Ci saremmo accontentati di un 3-4%, che non è arrivato. I motivi li conosciamo - chi più, chi meno - e forse bastava essere presenti per rendersene conto.

    Ma andiamo avanti: la denuncia di Moscardelli sulla regolarità del voto, credo che sia l'unico errore di tutta la sua campagna elettorale. Il ricorso viene fatto perché si può arrivare al ballottaggio se i giudici dovessero scoprire che almeno 880 voti sono stati assegnati ingiustamente a Di Giorgi, che passerebbe dal 50,96% al 49,94%. Dice: "ma le irregolarità non possiamo tollerarle". Le altre volte, secondo voi, è andata diversamente? La differenza è questa: prima ti mazzolavano al primo turno ed era pure ridicolo mettersi a denunciare le irregolarità. Ora i rapporti di forza sono diversi, perché una parte di centrodestra t'ha sostenuto. Con un disgiunto che è stato preso di mira dai rappresentanti di lista altrui. Irregolarità che andavano denunciate subito, chiamando i carabinieri e la finanza. Il giorno dopo la commissione elettorale non avrebbe dovuto leggere i verbali dei seggi, ma i verbali di carabinieri e finanzieri. Non è andata così. Non vorrei fosse una manovra per nascondere il dato politico. Perchè, nonostante il 35% raccolto - record di sempre - credo che Moscardelli sappia due cose: non potrà più essere lui il candidato; è ora che a sinistra si porti avanti qualche altro.

    Pur candidando un consigliere regionale che ha anche governato 5 anni, pur mettendo in campo la migliore formazione possibile - la lista del PD non era poi male - e pur spendendo anche molte risorse economice e umane, il centrosinistra ottiene il risultato storico del 35% al primo turno. O meglio, il centrosinistra ottiene il 28 e rotti percento, con il solo PD che arriva al 20% e Moscardelli supera di gran lunga i suoi alleati con un disgiunto - pare proveniente da Zaccheo - che si aggira intorno al 6-7%. E già so che erano ben avviati gli accordi con Redi e con il Patto e con tanti altri, per assicurarsi desistenze e apparentamenti. Immaginate quante cambiali in bianco sarebbero state firmate? E il prezzo chi l'avrebbe dovuto sostenere?

    Pur vincendo il ricorso, si dovrebbe andare al ballottaggio contro un candidato che ha già fatto la squadra di governo - mettendo Cirilli vicesindaco - e che ha vinto contro tutti i pronostici. Hanno aperto un nuovo ciclo e noi stiamo a piangere come le Marie Verzini, scaricando la responsabilità di un eventuale ballottaggio sui giudici.

    I Trettrè dicevano: "a me, me par' 'na strunzat'".

    Pubblicato 12 anni fa #
  9. Secondo me c'è stata anche una scarsa informazione sul voto disgiunto, molti manco ne erano a conoscenza. Forse bisognava parlare di più di come si vota. Be' parlare dopo è facile... Comunque si può anche perdere 81mila voti contro 1, ma tu quell'uno me lo devi lasciare perché è su quel singolo voto che mi freghi che muore la democrazia e si aprono le porte ai dittatori. Qui non è in discussione chi vince e che perde, qui è in discussione lo Stato di diritto, la legalità, la libertà di opinione. Qui è in gioco la dignità di chi è morto per darci queste possibilità.

    Pubblicato 12 anni fa #
  10. zanoni

    offline
    Membro

    e perche' mai Moascardelli non potrebbe essere candidato anche la prossima volta? la candidatura potrebbe mettersela in tasca anche domani: rinunciando al grasso stipendio da consigliere regionale (d'opposizione: quindi contando poco o nulla) per mettersi a fare il capo dell'opposizione a Latina e costruire un'alternativa autentica in cinque anni (ma magari Di Giorgi dura di meno), promuovendo un reale rinnovamento del partito (fuori i dinosauri come Enrico Forte e Maulucci) ed elaborando per la citta' progetti di alto profilo e non i concertini o le trovate estemporanee e ridicole come la biblioteca a palazzo M.

    sulle irregolarita', invece, si sta facendo una grndissima confusione: mettendo nello stesso calderone il voto di scambio (ma se non ci fosse il voto di scambio, ma quando mai certi ignorantoni incapaci prenderebbero tutti quei voti?), le irregolarita' dolose in sede di spoglio, la superficialita' ed errori formali nella gestione dei seggi (chesso', le chede chiuse invece che aperte)... senza fare autocrtica sul fatto che i rappresentanti di lista vanno adeguatamente formati e sovvenzionati (spendendo magari qualche migliaio di euro in meno per manifesti e concertini)...

    Pubblicato 12 anni fa #
  11. Hai perfettamente ragione Zanoni circa la confusione che è peraltro fisiologica in queste ore, sappi però che si sono "episodi" che non sono ancora stati resi pubblici. Se ne occuperà la DDA - Direzione Distrettuale Antimafia.

    Pubblicato 12 anni fa #
  12. Zanò, scusa. Perché Moscardelli dovrebbe fare quel che non sei disposto a fare te? Perché non vorrei, come succede in tanti casi, che la distanza tra le parole e i fatti fosse tanta, forse pure troppa.

    Nemmeno il tempo di chiudere questa vicenda dei voti, che già compare - su La Provincia di oggi - un articolo in cui pubblicizzi la tua iniziativa 'Latina città dell'Unesco' anche a Di Giorgi e alla nuova maggioranza.

    Dicce un po' come so' annate le cose?

    Pubblicato 12 anni fa #
  13. da La Provincia di oggi:

    Una missione ambiziosa, ma non impossibile, per recuperare la dignità di Latina come esempio mondiale di architettura razionalista. E’ quella che potrebbe riprendere il nuovo sindaco del capoluogo pontino Giovanni Di Giorgi puntando all’inserimento della città nell’elenco del patrimonio mondiale dell’Unesco.

    Un progetto che avevano cominciato - senza troppa convinzione - l’ex sindaco Zaccheo, e gli assessori alla cultura di comune e provincia Fabio Bianchi e Bruno Creo. Proprio gli stessi che, alle ultime elezioni comunali, si sono presentati al giudizio degli elettori ma non hanno conquistato un seggio in municipio.Un interessante lavoro di preparazione alla richiesta ufficiale è stato svolto dallo storico e giornalista di Latina Giuseppe Mancini, che si era fatto carico di contattare l’Unesco per conto dell’amministrazione ottenendo conferme sulla bontà della candidatura del progetto che avrebbe incluso anche Sabaudia, Pontinia, Aprilia e Pomezia.“Le Città di fondazione dell’Agro pontino - sostiene Mancini - costituiscono un patrimonio culturale e monumentale unico al mondo che, per miopia ideologica, è stato negli anni trascurato e ancora oggi rimane ampiamente sottovalutato. Meriterebbe invece una riscoperta e una adeguata valorizzazione: sia a livello locale, come opportunità di riflessione sul nostro passato e sulla nostra identità collettiva; sia a livello nazionale e internazionale, come opportunità di confronto culturale e di sviluppo economico (turismo, promozione attività economiche, industria culturale)”. E nel tentativo di preparare una valida istruttoria, tra il 2008 e il 2009, Mancini ha fatto la spola tra Roma e Parigi per confezionare un progetto che però si è arenato, per questioni si scarsa lungimiranza politica, ancora prima di inoltrare una domanda ufficiale. Pare che ci siano stati non pochi problemi nel recuperare i circa 300mila euro necessari all’istruttoria. Un paradosso se si considera come, negli anni, si sia preferito sperperare denaro con improbabili concorsi di idee e consulenze che non hanno lasciato molto alla città.“L’inclusione nella Lista del patriomonio mondiale dell’Unesco delle cinque città di fondazione e delle infrastrutture delle bonifica integrale (borghi rurali, poderi, canali, idrovore, fasce frangivento) - ricorda Mancini - porta notevoli benefici in termini di visibilità internazionale, con un impatto enorme sui flussi turistici se si attivasse un serio programma di valorizzazione per fare delle città di fondazione dell’Agro pontino la capitale mondiale della modernità.” E allora perchè non tentare? La battaglia per l’Unesco, scevra da ideologie e nostalgie, potrebbe essere ascritta nell’ambito di quella discontinuità che la nuova amministrazione ha invocato e garantito per chiedere il consenso. Sarebbe un buon inizio muoversi in coerenza a tale principio.

    Michele Marangon

    Pubblicato 12 anni fa #
  14. zero71

    offline
    Membro

    'nnamo bene...

    Pubblicato 12 anni fa #
  15. Allora ragazzi molti cittadini di Latina facenti parte del gruppo "Per il riconteggio delle schede A Latina" su fb si stanno organizzando per coinvolgere "Le Iene" nella faccenda dei presunti brogli elettorali a Latina che peraltro i media locali stanno raccontando a mio avviso malissimo.

    Chi vuole può scrivere qui:

    http://www.iene.mediaset.it/form/1/dillo-alle-iene.shtml

    Pubblicato 12 anni fa #
  16. Video che fa riflettere...

    Get the Flash Video

    Pubblicato 12 anni fa #
  17. BAGATELLE PER UNA SCONFITTA
    di Graziano Lanzidei, uscito su Il Fondo Magazine di Miro Renzaglia.

    Speravamo tutti in un miracolo... una suggestione letteraria che si tramutasse in una valanga di voti... e ci abbiamo creduto, vi prego di crederci... perché farsi una campagna elettorale spossante all'insegna di una sfida ardita... è opera per pochi... anche se ho avuto paura, lo confesso... di quella paura che diventa poi misura del coraggio... Non immaginate quante volte ho pensato che non ce l'avremmo fatta, che la gente non avrebbe capito, che erano troppi a volerci male e chi ci voleva bene ce lo voleva per carità, ma in segreto e lontano da occhi indiscreti... M'ero chiesto: chissà se poi, in cabina elettorale... e invece... Ecco il disastro... atteso con gli occhi chiusi, come di chi s'aspetta qualcosa ma non sa cosa... e poi, nell'aprire gli occhi... ecco un numero di consensi da non avere più il coraggio di guardare... da avere addirittura il rifiuto del numero, ché fatica ad entrare in testa... 50, 47, 42, 22 e così via fino ad arrivare a una serie di 0... Che se poi ti metti a controllare seggio per seggio, strada dopo strada, in questa città fatta non più di palazzi ma di cabine elettorali gigantesche... giusto per vedere com'è andata... ti riesce troppo facile pensare a chi t'ha promesso il sostegno e poi s'è piegato al potere, alle promesse, al parente influente. E' peggio di un incubo, perché i volti si mettono in fila, come le promesse di amici che magari ti danno una pacca sulla spalla - “che coraggio che avete avuto”, “ad averne di gente come voi”, “non posso non votarti” - con circonlocuzioni strane, contorte, forse deviate... tipiche della gente che vuol sfuggire, che si nasconde, che tenta di mimetizzarsi... che chiede sempre, ma quando c'è da dare... ha da fare e sta impicciato...

    D'altronde qualcuno di noi forse se l'aspettava, qualcuno ha subodorato l'aria, ha intuito l'andazzo... ha avuto paura ma ha preferito tacere... pensando di ricavarci qualcosa, facendosi vedere, andando a trovare gli avversari... anche solo per un giretto... “ho cinque voti di qua e cinque di là”... che è una frase buttata lì, può significare tante cose... perché i voti si sa, sono sempre a buon mercato... i voti, in una campagna elettorale tesa come questa, hanno un peso – forse pure un prezzo – anche se li presenti uno alla volta... e vengono accettati senza tanti distinguo di razza, religione, orientamento sessuale. E' la vera democrazia: un voto è un voto... e se poi i voti sono pure raggruppati in comodi pacchetti, meglio ancora.

    “Si, ma questo succede in ogni campagna elettorale, non lo sapevate?” ti rispondono in tanti, anche dei tuoi sodali, compagni lavoratori amici e camerati di Latina/Littoria, che nemmeno ti danno il tempo di completare il concetto. E tu che vuoi capire, comprendere, metabolizzare... perché le persone sono rivoluzionarie e codine allo stesso tempo... invocano la Bastiglia, ma una bella tavola imbandita a Versailles non la disdegnano (mica sono scemi)... Solo che la domanda finale... Ti fanno la lezione, capito? E aggiungono un bla bla bla bla bla bla a completare il concetto. “Tutti a tavola, è ora de magna'”. Amen.

    Ecco una ricetta facile per scoprire il mondo: “le parole so' le parole, i fatti so' fatti”. Per sapere se la tua compagna t'ama, per vedere se il datore di lavoro ti rispetta, per verificare se il professore apprezza la tua esposizione... e pure per sincerarsi che il tuo compagno (o amico o camerata) sia pronto alla battaglia... perché i voti sono voti, le parole rimangono sempre parole ma “i fatti so' fatti”... e se vedi che il bastone tra le ruote è retto sempre dalla stessa mano... con tutte le scuse di sto mondo, con tutta l'incompetenza che il buon Dio può aver appioppato a qualche suo essere... qualche dubbio è meglio che te lo fai venire, prima che sia troppo tardi.

    Qui a Latina/Littoria, sede dell'esperimento fasciocomunista/futurista... ci siamo resi conto, nel bel mezzo della competizione... che erano più i bastoni delle ruote... ma hai voglia a fare la Maria Verzine a strillare, a chiamare, a indicare col dito... perché i rivoluzionari/codini sono pronti a spiegarti che in campagna elettorale non si butta via niente, come col maiale... che devi lasciar fare, che poi tanto tutto si sistema... fasciocomunisti un po' democristiani, pronti ad andare nella nuova Fiume col last minute e col bagaglio a mano... e così, democristianeggiando, i bastoni li abbiamo collezionati, fino alla fine, tollerando e soffiando e sopportando... anche se sembrava un Arcipelago di bastoni, un campo di Battaglia pieno di bastoni che s'infilavano e t'inchiodavano, che io forse di questa campagna elettorale... mi ricordo bene solo i bastoni e il preciso momento in cui sono arrivati tutti insieme sui nostri denti...

    Me lo ricordo bene, vi dicevo, perché in quel preciso istante la paura è svanita... dissolta, scomparsa, teletrasportata chissà dove... ed è rimasto il ricordo della tante cose che abbiamo fatto... perché poi alla fine noi Anonima Scrittori... mica qualcuno sperava portassimo una valanga di voti, vero?... che noi siamo scrittori, mica politici navigati... e se allora dobbiamo rimanere sul versante artistico... mi sembra che le cose fatte non abbiano precedenti in questa città... con Miro Renzaglia, Filippo Rossi e il Futurista e l'anteprima nazionale, Luciano Lanna, Graziano Cecchini e l'evento di arte futurista... che quel giorno con Cecchini l'abbiamo fatta impazzire, sta città... Sembrava che fossero sbarcati i marziani... tutti intorno a guardare, a sorridere e a pensare “ogni tanto qualcosa succede pure in questa cazzo di città”... una cosa così fastidiosa, per il potere costituendo, che un neoconsigliere diligente... un po' guardia e un po' pittore edile... si è messo a fare l'eroe solitario, pure mezzo fischiato, con una squadra di dipendenti volontari ma lautamente pagati...

    Abbiamo perso, con più bastoni che ruote, ma è stata n'esperienza che in pochi riescono a capire... perché se è vero che c'era gente in attesa che il cadavere passasse... allora basterebbe semplicemente rialzarsi per non dare soddisfazione... perché un'idea non è possibile misurarla in percentuale... bisogna darle il tempo di attecchire e crescere... e così ai rivoluzionari/codini, in attesa di banchettare a Versailles o anche solo al Palazzo Comunale di Latina, il coniglio – cannibali che non sono altro! - glielo manderemo di traverso.

    Pubblicato 12 anni fa #
  18. rindindin

    offline
    Membro

    mi piace Miro Renzaglia, e mi accumuna i voti presi...:)ma mi piace meno il Futurista, scusate se mi permetto, che ha oscurato la pagina di latina per non saper o voler gestire risposte che neanche spettavano a lui...ma ripeto...non ne capisco nulla...però l'articolo di Torquemada non so perchè...mi piace assai...:)
    p.s continuiamo...per portare avanti le idee mica serve gesù cristo! importante è stare attenti ai giuda.

    Pubblicato 12 anni fa #
  19. lulla

    offline
    Membro

    Ma! Conosco troppo superficialmente la realtà di Latina per conferire, ma ho il sospetto che abbiate pestato 'na merda. Niente di grave, basta ripensare alla proposta e se ne siete ancora convinti, portarla avanti in modo adeguato e più... come dire? Professionale.

    Pubblicato 12 anni fa #
  20. zanoni

    offline
    Membro

    ay, con il giornalista de La Provincia avevo parlato subito dopo l'articolo pubblicato sul futurista, avrebbe dovuto parlarne qualche settimana fa... e soprattutto, visto che gl'avevo inviato la 'fonte' (per l'appunto, l'articolo sul futurista), mi sembrava ovvio che l'avrebbe citata e che ne avrebbe parlato come una proposta della Lista Pennacchi - Fli (m'interessava che l'articolo uscisse in campagna elettorale: si vede che hanno prevalso logiche inserzionistiche).

    nel mio documento di lavoro, che ho di volta in volta sottoposto alle istituzioni, non sono invece citati ne' l'Anonima scrittori ne' Antonio Pennacchi: se mi date il permesso, rimedio...

    Pubblicato 12 anni fa #
  21. zaphod

    offline
    Fondatore

    Non perché siamo parenti, ma il pezzo del torque è un capolavoro. Quando la cover supera l'originale (di Celine, mica cazzi).
    Va messo in home.

    Pubblicato 12 anni fa #
  22. la lavandaia

    offline
    Membro

    Per portare avanti delle idee, un progetto, oltre alle capacità dialettiche o retoriche serve anche lo spirito di sacrificio; le notti insonni; andare sul campo e batterlo centimetro dopo centimetro. I galloni si conquistano sul campo con abnegazione e sacrificio, sempre! altrimenti si chiamano paraculaggini in pieno stile C.L

    Pubblicato 12 anni fa #
  23. Daniè, il Futurista ha aperto la pagina di Latina, perché durasse fino alla fine delle elezioni comunali. Finite, come sono finite, l'ha chiusa. Per quanto riguarda risposte a critiche, insulti e cose varie. Come faceva a non riguardare anche loro? Hanno candidato il direttore della rivista, hanno ospitato i nostri articoli - rischiando il loro in caso di denunce -, si sono sorbiti tutte le lettere che sono arrivate.

    Hanno fatto bene a chiudere la pagina di Latina, magari sarebbe stato il caso di ospitare un articolo di commento al risultato. Ma nessuno - né io né alcun altro - aveva la lucidità per farlo, a caldo.

    Pubblicato 12 anni fa #
  24. A.

    offline
    Moderatore

    Torque il pezzo è bello, soggettivo, una cronaca pulsante di un'avventura.
    L'inizio di un qualcosa che può diventare racconto.

    Pubblicato 12 anni fa #
  25. Qui si può capire qualcosa di più sulla faccenda dei presunti brogli:

    http://www.radioluna.it/news/banner/esposto.pdf

    Pubblicato 12 anni fa #
  26. k

    offline
    Membro

    Avemo perso?
    E sticazzi.
    Peggio per quelli che non cianno votato.
    Mo' pensiamo ad altro.
    La Colonia, per esempio.

    Pubblicato 12 anni fa #
  27. A.

    offline
    Moderatore

    - Avemo perso? E sticazzi. Peggio per quelli che non cianno votato.
    Mo' pensiamo ad altro. La Colonia, per esempio.

    Dopo che il Presidente ebbe finito, alla riunione calò il silenzio per qualche secondo. Più di qualche secondo.

    Ma come- fece Yu - Io m'aspettavo una specie di gruppo di coscienza collettivo, e invece qua pare che non sia successo niente. Andiamo avanti, così? e l'analisi?
    - Ti devi stare zitto - gli disse Gropius - non è che puoi dire tutto quello che ti passa per la testa! L'analisi te la stoppi, cazzo ci facciamo con l'analisi, ha ragione il presidente. Si deve andare avanti!
    - A no? Lui può, e io no?
    - Tu no, stai zitto. Cosa c'entri? Hai partecipato? no. E allora almeno ascolta.
    L'aria della riunione non è che fosse neppure tesa, diciamo che si era deciso di metterla sul ridere. O forse già si guardava oltre, magari al prossimo circo. Qualcuno s'era pure accesa una cartina con dentro quello che i sacri testi chiamavano tabacco, proibitissimo fino a qualche anno fa e che ora invece stava diventando quasi di prammatica non solo fumare, ma proprio coltivare.
    - Tu devi stare zitto soprattutto perchè non c'entri nulla. E' stata una cosa cui non hai preso parte, e ora vieni qua a voler dire la tua?

    - non ho preso parte neppure alla prima migrazione dei coloni, se è per questo, ma mi pare che quando si tratta di dire della storia, qua siamo buoni tutti a dire: questo è ggiusto, questo è sbagliato, e poi la partecipazione non per forza è sintomo di autorizzaazione a dire, o meno.

    - vabbè hai detto e ora?

    - Ora passatemi una sigaretta, voglio fumare.

    - Il presidente ascoltava, guardando oltre la finestra il cielo di ghisa delle quattro lune.

    Pubblicato 12 anni fa #
  28. A.

    offline
    Moderatore

    Bellissimo articolo di Piermario:

    No,la faglia no.

    pubblicata da Piermario De Dominicis su Facebook il giorno giovedì 28 luglio 2011 alle ore 0.51

    Che città difficile!Non sono mai pienamente riuscito a infilarmi nella mainstream locale.Intanto c'è un fatto fisico: ci sono questi spazi enormi,queste larghezze dure a riempirsi:il centro sembra la versione ampliata di una caserma metafisica.Per forza ci si sfilaccia,per forza si pratica uno "struscio" nervoso, veloce,da gran premio.Non ci sono qui gli spazi caldamente angusti delle vie e viuzze dei posti di provincia italiani, più antichi di Latina e anche di un bel po'.Sono praticamente tutti dei bei borgoni per cui vi si pratica un passeggio dolce,meditato,che si fa calpestando pavimentazioni già consunte da milioni e milioni di suole, per così dire, filosofiche.Si cammina chiacchierando gomito a gomito, regolati da una urbanistica affettuosamente presente e vigile; praticamente la città ti tocca. Qui da noi sembra di fluttuare senza scalfire materialmente e culturalmente le strade,che si percorrono senza lasciar traccia. C'è l'ansia di colmare questi spazi,di vincere un vago senso di vuoto che, non solo non cede neanche nelle zone commerciali del centro,ma che anzi è potenziato dalla scarsa biodiversità merceologica : si cammina tutti,anzi si corre,in una specie di outlet dell'abbigliamento e del gioiello.Per esorcizzare la sensazione di nuotare in un grande vuoto si fa anche un ricorso massiccio al parcheggio in doppia fila o,ancora meglio,al parcheggio di massa dei Suv in doppia fila, sperando che tali ingombri attenuino lo strapotere delle larghezze.Tutto inutile,serve più tempo, bisogna aspettare.. E poi per me c'è sempre stato anche il problema politico : sono in minoranza dalla nascita e da che ho l'età per votare riesco a perdere le elezioni in una città che, nonostante sia giovane,sembra aver la caratteristica svagatezza ed i problemi di memoria che affliggono gli anziani in non buone condizioni.Credo che se anche il candidato della destra,uno qualsiasi, facesse campagna elettorale casa per casa visitando le famiglie e trucidando affettuosamente i primogeniti come negli horror biblici,una discreta fetta dell'elettorato cittadino troverebbe normale continuare a votarlo non riuscendo a metabolizzare un solo motivo per impedirselo.Debbo dire che recentemente le cose sono un po' migliorarate e i soliti noti hanno dovuto almeno sudare per vincere.Anche un certo disadattamento culturale rende disagiata la mia vita di latinense e stavolta solo per mia colpa: da un lato non coltivo la fitness (E non riesco a capire perchè dovremmo involgarire il concetto di salute chiamandola così ) e non sono quindi di casa nelle palestre tradizionali o alternative D'altro canto, non mi sono mai risolto a frequentare un corso di Salsa,magari uno di quelli affollatissimi che il maestro Ciro Duarte tiene nei locali del Circolo " El Coguaro " e non mi sono mai iscritto nemmeno ad un corso , uno dei tanti, per diventare sommelier.Continuo dunque a pensare che Latina non sia un posto facile da vivere per me.Un 'unica certezza mi ha in parte confortato in questo altalenante rapporto con la città natale : è da sempre ritenuta il luogo meno sismico del globo.In tutti noi questa granitica sicurezza è infilata nel dna,è una verità assoluta che ha fatto si che le genti di Littoria prima e di Latina poi, per i decenni che si sono succeduti dalla fondazione abbiano al massimo sentito gli effetti di terremoti altrui,effetti più o meno impressionanti secondo i diversi casi,ma sempre prodotti da epicentri forestieri. Nelle mappe dell'Italia tellurica alla nostra zona viene di solito riservata una colorazione tenue,quel verdolino malsano di certe dissenterie che simboleggia la estraneità dei luoghi ad eventi sismici.I geologi ci hanno informato che un substrato paludoso assorbe i movimenti della crosta con grande nonchalance,quasi con scherno.Ecco perchè in occasione delle frequenti disgrazie di questo tipo noialtri abbiamo dovuto solo usare grande solidarietà morale ed eventualmente economica.La nostra è una vicinanza sincera ed affettuosa che esclude però la simpatia di chi ha vissuto drammi analoghi : a Latina l'eventualità di un terremoto autoprodotto è remota quanto la conversione di massa delle Gerarchie Vaticane al Cristianesimo...Tutto ciò fino a qualche giorno fa. Poi,assurdamente,c'è stato lo shakeraggio di sabato scorso e la scoperta della Faglia di Tor Tre Ponti......

    Pubblicato 12 anni fa #
  29. Davvero interessante, anche da un punto di vista sociologico. Per Latina bisogna camminare di notte. Di notte è fantastica. Ti senti il padrone della città.

    Pubblicato 12 anni fa #
  30. k

    offline
    Membro

    Dite al volo a Piermario due cose, per piacere:

    Primo: dopo il punto e la virgola, ma dopo pure il punto e virgola o i due punti, bisogna sempre battere uno spazio, prima di ricominciare a scrivere la parola successiva. Per quanto concerne la virgola, poi, lo spazio va battuto assolutamente dopo, e non prima della virgola stessa. Dice: "E perché se no?". Perché se no risulta illeggibile, e tu puoi pure avere scritto la cosa più bella di questo mondo, ma il lettore si rompe le palle e ti manda a cagare prima di essere riuscito a arrivare alla fine.

    Secondo: per quanto concerne la faglia e il terremoto a Latina, dite a Piermario che qui c'è gente che ha sempre ultrastimato il suo talento letterario (sicuramente di più di quanto lo stimi Egli stesso, che invece che scrittore si crede chitarrista) e lo ha incitato spesso a scrivere finalmente dei libri. Questa pausa impostagli dall'infarto da cui è rinato, potrebbe essere proprio l'occasione adatta per cominciare a fare ciò che deve davvero fare. Buttasse la chitarra e scrivesse un libro. Scrivesse un libro suo però - ditegli di corsa - e non che si rimette a scrivere i libri che hanno già scritto gli altri. Esiste pure il reato di plagio in questo paese, e la storia del terremoto, la Carta Sismica e tutto il resto stanno già difatti in un libro chiamato Palude. A maggior riprova gli allego - e vi allego - l'incipit della postfazione alla nuova edizione che è andata in stampa in questi giorni e che troverà in libreria (se non avrà magari riaperto ancora la sua, potrà sempre andare a prenderlo alla Feltrinelli) i primi di settembre. Ciao e baci, ditegli.

    A.P. - Agosto 2011
    IN CODA A PALUDE

    C’è ogni tanto qualcuno che dice: “Il valore profetico di Palude”, perché sei mesi dopo che uscì la prima volta, nel 1995, Violante fece quel discorso in Parlamento sui “ragazzi in buona fede di Salò”; poi perché nel colloquio tra Berlusconi e il Federale non emerge solo quel tantino di ruggine che esploderà quindici anni dopo, ma in attesa in anticamera, a Palazzo Chigi, c’è già una “soubrette” (non era ancora bunga-bunga, come si suole dire, e non le faceva ancora ministre o deputate, ma era già una soubrette); poi perché c’è l’Ode a Greganti, che nella prima edizione non c’era ma che inserii in quella successiva del 2000, e che anticiperebbe, secondo alcuni, la riproposizione odierna della Tangentopoli di Sesto e del compagno Penati, con tutte le connesse discussioni sul trasferimento o meno della presunta diversità etica del vecchio Pci, sic et simpliciter, al nuovo Pd e sinistre derivate. Poi hanno cominciato a uscire sui giornali, e pure al cinema, storie di gente che operata di trapianti s’era messa alla ricerca, o s’era innamorata, delle persone o delle situazioni già appartenute agli sfortunati donatori. E quando le vedevo al cinema m’incazzavo pure: “Questi hanno rubato in Palude” (ma qualcuno – sarei pronto a giurare – deve pure avere rubato di sicuro). Infine, non più tardi di un paio di settimane fa ed esattamente sabato 23 luglio 2011 alle ore 18.50 (era il compleanno di Lucrezia), per la prima volta in tutto il corso della Storia – o almeno in quello riportato dalle fonti a partire dall’VIII secolo avanti Cristo fino a oggi, quasi tremila anni – per la prima volta ha tremato la terra a Latina: terremoto di 3,5 magnitudo Richter, con epicentro sotto Tor Tre Ponti, sotto l’Appia, sotto la Fettuccia. A Borgo Carso sbattevano tutte le porte e le finestre, ballavano i lampadari, e a Latina la moglie di Seghetti che si stava a fare il bagno dentro la vasca a casa sua al quarto piano, dice che tutta l’acqua ballava e saltava fuori dalla vasca pure lei. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato questo terremoto, poiché come c’era scritto già in Palude: “La Carta sismica d’Italia esclude categoricamente ogni rischio per Latina”. Vaglielo a dire a Tor Tre Ponti adesso. O alla moglie di Seghetti. E poi l’altroieri, lunedì 1° agosto 2011, sul giornale LatinaOggi c’era scritto – roba da non credersi – che sabato 30 luglio all’ospedale un ascensore era caduto dal sesto piano con una portantina dentro. Per fortuna non s’è fatta niente, la portantina (che non è un letto – per quelli che non sono mai stati in un ospedale – ma una signora che traina, tira o sposta i letti o le lettighe con le ruote). S’è salvata per miracolo la portantina. Miracolo di Santa Maria Goretti, evidentemente.
    Dice proprio, allora: “Il valore profetico della letteratura?". Non lo so, a me sembrerebbe un’esagerazione, una fesseria (mia moglie per la verità dice: “Ma non è che sei tu che porti jella?”), io non ci credo proprio al magico-religioso. Basterebbe – secondo me – aprire bene gli occhi sul reale e guardarlo per quello che è. Io è da quindicianni che gli dico che gli ascensori non funzionano tanto bene. Gli ci voleva tanto a farli un po’ vedere? E Berlusconi? Ma mo’ è colpa mia se voi non vi siete accorti allora che tipo che era? E Penati? Siete voi che continuate a dire: “No, noi di Sel o del Pd siamo diversi”. Ma quale diversi? Con il crollo delle ideologie del Novecento è venuta meno pure l’etica, compa’. E’ inutile che mi stai a raccontare puttanate: questi partiti di oggi – tutti i partiti in Italia – sono oramai solo centri di potere o, al più, distributori di guarentigie personali. Ma a te ti pare possibile che un primario di chirurgia – in qualunque ospedale del Paese – lo debbano decidere i partiti? Ma vaffallippava’, ma non sarà ora di fare un nuovo patto costituzionale – al di là di tutti i vecchi steccati del Novecento – che liberi l’Italia dalla manomorta della partitocrazia, e le ridia slancio e mobilità sociale? Repubblica presidenziale alla francese, con parlamento eletto a collegi uninominali a doppio turno, senza nessunissmo ripescaggio proporzionale perché è proprio nel proporzionale che s’annida il perverso potere delle segreterie di partito. Non lo volete fare? Arrangiatevi. Fate come vi pare. Che me ne frega a me? Io scrivo storie. Ma poi non venite a dire che la colpa è mia – o delle storie che scrivo io – se cadono gli ascensori. La colpa è vostra, e vi cadessero pure in testa, ve possin’ammazza’.

    (continua ovviamente. Il resto ve lo potete leggere a settembre)

    Pubblicato 12 anni fa #

Feed RSS per questa discussione

Replica »

Devi aver fatto il login per poter pubblicare articoli.