Grazie Urbà
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Questioni oziose
(126 articoli)-
Pubblicato 14 anni fa #
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prego
Pubblicato 14 anni fa # -
Garibaldi e Mazzini ci sono ancora... ma possibile che non si riesce a trovare notizie in merito?
Pubblicato 14 anni fa # -
http://www.comune.latina.it/arnaldomussolini/Sito/Cenni.htm
spero possa soddisfarePubblicato 14 anni fa # -
ri-grazie.
Caffè pagatoPubblicato 14 anni fa # -
Gli altri due busti (il Duce e Il Savoia) dove stanno?
Pubblicato 14 anni fa # -
nella cantina del Tribunale
Pubblicato 14 anni fa # -
Avrei giurato di averlo visto (quello del Duce) nell'inframezzo della biblioteca, anni fa (si parla dell '88..) .
Pubblicato 14 anni fa # -
Per sapere chi e quando ha messo i busti di Mazzini e Garibaldi (mica pizza e fichi) è sufficiente leggere dietro i busti medesimi.
(In pratica li ha messi mi' nonno, o meglio l'amministrazione da lui presieduta)
Pubblicato 14 anni fa # -
ce lo so..ce lo so..sindaco dal 46 al 51
Pubblicato 14 anni fa # -
Recati dietro ai monumenti e troverai notizie.
Pubblicato 14 anni fa # -
questa è la lite che sta avvenendo nel pdl (vedere tutto
Get the Video Widget Pubblicato 14 anni fa # -
Bassò, ma scusa, ma tu perchè non ce la racconti, la storia di tuo nonno? Potrebbe essere un interessante romanzo storico. Soprattutto con le testimonianze di famiglia, etc. Magari proprio partendo dall'episodio della installazione dei busti (o distinstallazione degli altri due? questo non l'ho mai capito.) Dai butta giù una scaletta e raccontaci come lo struttureresti.
:!:NOTA BENE: questo è un invito serio a Ferdando. Non una presa per il bip.
Pubblicato 14 anni fa # -
E' un'idea, Baruch, ma temo davvero che non riuscirei mai a dare corpo all'atmosfera della Littoria anni '40 o della prima Latina.
Io ero bambino negli anni '70, in un contesto completamente trasformato sotto tutti i punti di vista.Certo, la vicenda umana di mio nonno nell'immaginario collettivo dei latinesi resta emblematica, perché fu tra quelli che, venuti a Littoria, anzi in palude, con una valigia piena di sogni, riuscì effettivamente a realizzarli (non solo in ambito politico, ma anche e soprattutto in quello imprenditoriale). Fu indubbiamente uno che "ce la fece" e spesso i posteri amano ricordare (identificarsi in) quelli che riuscirono nell'impresa e non quelli che magari morirono di malaria...
Una volta stavo al Bocciodromo (un ristorante su via Monti Lepini) e nonna Elena, la madre del proprietario, mi raccontava di quando, in tempo di bonifica, lavorava nei campi con l'acqua fino alle ginocchia.
Be' quella frase... "fino alle ginocchia" me l'ha ripetuta 3 volte... e mi è rimasta in testa per giorni.Ce la faremmo, noi? No.
Io che non c'ero, che non ero nato, non saprei mai rendere davvero quello che provavano quelli che lavoravano-vivevano in quelle condizioni estreme.
Non so se mi sono spiegato.
Pubblicato 14 anni fa # -
No che non s'è spiegato, ma che glielo dico a fare? Sono anni che glielo dico e sono anni che lei cerca di evitarmi e cerca di evitare questa cosa. Ma mo' - per esempio - secondo lei io ero già nato nel 1932 o, meglio ancora, nel 1904, quando comincia Canale Mussolini? O Shakespeare era già nato nel 43 a.C, quando si svolge l'azione del Giulio Cesare o dell'Antonio e Cleopatra?
Si metta sotto e scriva, e la faccia finita di correre appresso alle farfalle. Poi non si lamenti, se di suo nonno scriverà qualcun altro.Pubblicato 14 anni fa # -
Colga l'attimo Sig. Bassoli.
Pubblicato 14 anni fa # -
"Emigrare nello spazio
per sopravvivere"
L'astrofisico Hawking: "Crescono popolazione e consumo di risorse: possiamo salvarci dalla catastrofe solo esplorando nuovi mondi" dal nostro inviato CRISTINA NADOTTI"Emigrare nello spazio per sopravvivere" Stephen Hawking
LONDRA – Mentre i fondi per le esplorazioni spaziali si riducono, l’astrofisico britannico Stephen Hawking sprona l’umanità a colonizzare lo spazio per evitare un’estinzione data per certa nel prossimo secolo. Complice anche il lancio del suo nuovo libro, atteso per ottobre, l’autore del rinomato “Dal Big Bang ai buchi neri” in un’intervista rilasciata al sito britannico “Big Think” ha lanciato l’allarme su quello che considera il periodo più difficile per la sopravvivenza dell’umanità. Hawking non è ottimista: gli esseri umani sono sempre più abili a sfruttare l’ambiente circostante, ma ancora troppo egoisti per pensare al bene comune del Pianeta, quindi non resta che esportare i nostri vizi e le nostre virtù altrove.
“La popolazione e l’uso delle risorse stanno crescendo sulla Terra in modo esponenziale – è l’ammonimento di Hawking – così come cresce in continuazione la nostra capacità di incidere sull’ambiente, sia in termini positivi che negativi. Il problema è che il nostro codice genetico mantiene ancora immutati gli istinti egoisti e aggressivi che erano indispensabili per la sopravvivenza in passato. In queste condizioni non vedo come si potrebbe evitare il disastro nei prossimi cento anni”.
“L’unica possibilità di sopravvivenza a lungo termine per la nostra specie è di non restare a guardare quel che stiamo facendo alla Terra, ma di distribuirci nello Spazio, solo lì possiamo avere un futuro”, è la conclusione di Hawkings, che cita poi una serie di momenti cruciali nella Storia in cui siamo stati sull’orlo dell’abisso. Il suo avvertimento dai pericoli che ci verrebbero nel comunicare con gli alieni risale allo scorso aprile, quando l’astrofisico disse che gli extraterrestri ci sono di sicuro, ma possono non essere ben disposti nei nostri confronti. A 63 anni Hawking, costretto all'immobilità dalla distrofia neuromuscolare, sembra sempre più pessimista e pronto a prefigurare per la razza umana tutte le calamità dei più catastrofici film di fantascienza.
(10 agosto 2010)
Pubblicato 14 anni fa # -
Magari proprio partendo dall'episodio della installazione dei busti
l'esame di maturita' pero' no, eh???
Pubblicato 14 anni fa # -
Sensi, ma ste cazzate le devi dire proprio da budapest?
Pensa a fà altro va '
Pubblicato 14 anni fa # -
Che è sta storia dell'esame? Su, Sensi, ci dica tutto.
Pubblicato 14 anni fa # -
credo che la storia non la sappia neanche il fer.
gliela racconterò a voce, chè se la metto qui sopra va a finire che il fer mi querela sul serio.Pubblicato 14 anni fa # -
E perchè Fer ti dovrebbe querelare? Mica c'ha il copyright delle leggende metropolitane?
ps. Se io, per esempio, tiro fuori quella della linea alla lavagna (<<...continui...esca...>>), che me quereli?
Pubblicato 14 anni fa # -
no.
la storia della linea della lavagna quando andavo al'università era attribuita al professor roghi, il terrore dell'esame di analisi.
come mai sia finita addosso a mio padre lo sa solo Dio.a ingegneria c'era un prof. di fisica che si chiamava daniele sette (c'è anche un suo libro di fisica su cui si sono formati migliaia di fisici e ingegneri).
su di lui girava la leggenda che amasse dire: "solo otto persone conoscono la fisica in tutto il mondo: io e sette !! "la trovo fantasticaaaa
Pubblicato 14 anni fa # -
Voi ingegneri siete geni.
Ma com'è quella storia dell'ingegneria delle merendine?
Solo noi nun servimo a un bip
Pubblicato 14 anni fa # -
ahahah che battuta il Sette, eh?
Pubblicato 14 anni fa # -
No, Sensi, lei adesso ha rotto i coglioni con questi coiti interrotti. Ci racconti quindi per benino sia la storia della linea che quella dell'esame e quest'altra delle merendine. Chissà che non vadano bene in Colonia?
Pubblicato 14 anni fa # -
allora: attribuiscono a mio padre (e anche a una decina di altri professori, ma il copyright originale ce l'ha gino roghi, di Ingegneria) la seguente storiella: interroga uno studente e gli chiede di disegnare una retta alla lavagna. Lo studente traccia la linea che riporto sotto:
___________________ e il prof: "non è finita, continua."
Lo studente traccia una linea più lunga:_______________________________ e il prof "continua".
lo studente traccia allora una linea lunghissima fino ad arrivare alla porta dell'aula. "e adesso??" chiede lo studente.
e il prof roghi "e adesso che sei arrivato alla porta, prendila e vattene !!"l'errore dello studente fu quello di non tener conto che la retta è una linea infinita in entrambe le direzioni, per cui avrebbe dovuto fare il seguente segno grafico:
........_______________________........
(i puntini stanno a significare l'infinito sia a destra che a sinistra).
gli ingegneri delle merendine invece sono il nome che diamo confidenzialmente agli ingegneri gestionali.
beh, mi dispiace per suo figlio, ma è solo un amabile scherzo tra noi del mestiere.Pubblicato 14 anni fa # -
la storiella delle merendine mi ha ricordato una barzelletta che i fisici mettevano in giro sui matematici:
un fisico e un matematico vanno a fare un esame all'università: il prof assegna il seguente problema: data una pentola vuota e un rubinetto, far bollire una pentola d'acqua.
sia il matematico che il fisico rispondono correttamente: "apro il rubinetto, riempio la pentola, accendo il fornello e aspetto che bolla". non potendo stabilire quindi chi sia il migliore, il prof assegna un altro problema.
stesso poblema di prima (far bollire la pentola d'acqua) solo che stavolta la pentola è piena.
il fisico allora risponde: "metto la pentola sul fornello, accendo il fuoco e aspetto che bolla".
Il matematico, invece: "svuoto la pentola e mi riconduco al problema precedente"Pubblicato 14 anni fa # -
....Ma a me inquieta il tacere del Bassoli. Perchè sta lurkando senza intervenire inmerito all'ESAME?....
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Pubblicato 14 anni fa # -
perchè la storia non la sapeva neanche lui. me l'ha chiesta ieri privatamente e alla fine si è pure incazzato con me, che non c'entravo niente.
fernà?? io lo so benissimo che la storiella è falsa. anzi, sappi che ho pure preso a schiaffi davanti a tutti il calunniatore che me l'ha raccontata
Pubblicato 14 anni fa #
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