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(1417 articoli)
  • Avviato 15 anni fa da Faust Cornelius Mob
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  1. sensi da trento

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    poichè è mezzanotte e 36 (giorno nuovo) cercherò di risponderti nella maniera più educata possibile.

    il racconto di de luca è la porcata scritta da un mariolo in malafede.
    lui in pratica dice: "abbiamo messo due bombe molotov e c'è scappato il morto, ma la colpa è vostra. noi ci saremmo accontentati di sbirciare le gambe alla supplente. siete voi che siete bacchettoni e ve la siete cercata".

    Pubblicato 12 anni fa #
  2. sensi da trento

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    abra cadabra
    ... cambia pagina....

    Pubblicato 12 anni fa #
  3. llux

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    a me sembra che faccia ammenda utilizzando le parole del professore, invece.
    Sposta l'attenzione dei ragazzi sul punto di vista della professoressa vittima dello scherzo "Vi pare che quella donna ha studiato tanti anni, ha iniziato a fare finalmente il lavoro per cui si è preparata e voi non sapete fare di meglio che metterla in imbarazzo smontando la cattedra per guardarle le gambe?" A questo i ragazzi non avevano sicuramente pensato. Il sapere che c'è il punto di vista degli altri-non condivisibile, non accettabile, ma c'è- è quello che manca ogni volta che le situazioni si radicalizzano, e quando una situazione si radicalizza e pretende di diventare assoluta, quello è il momento in cui abbandona la realtà, che tutto è fuorché univoca e assoluta.

    Pubblicato 12 anni fa #
  4. k

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    No, ha ragione Sensi, e guai a chi lo banna. Se lo bannate, me ne vado pure io (e così latinaoggi ci fa un altro bell'articolo come a feltrinelli). Lui era il supplente lì, non aveva né il tempo né il modo per scovare da solo il tiranno - come avrebbero invece dovuto fare nel corso dell'anno i suoi colleghi titolati - ed insegnargli a stare correttamente al mondo. Lui s'è trovato di fronte a un'emergenza: il sopruso più bieco nei confronti del più debole (cosa ben diversa, per esempio, dal togliere un pannello dalla cattedra per vedere le gambe della prof: che è una banalissima cazzata ma che è comunque l'atto di insorgenza d'un gruppo subalterno - cioè gli umili studenti - contro un prof, e cioè il potere costituito). Sensi quindi ha mandato un messaggio chiaro al suo gruppo di ragazzi: "Ribellarsi è giusto, come dice il presidente Mao-Tsetung: il vostro tiranno è una tigre di carta e voi, tutti uniti, siete infinitamente più forti di lui. Ribellatevi al vostro tiranno. Non lo volete fare? Preferite andare a reclamare dal preside o da papà? E allora pigliatevela nel culo e siate servi per sempre; ma non vi permettete più, almeno quando ci sono io, di pigliarvela tutti insieme, insieme al vostro tiranno, con l'anello più debole della catena, con il capro espiatorio".
    Bravo Sensi. E dia retta a me: legga questa ai suoi studenti. Mi sa che la capiscono meglio di quella che leggerà A.

    Pubblicato 12 anni fa #
  5. sensi da trento

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    Se lo bannate, me ne vado pure io

    la ringrazio per la solidarietà, mr K, ma non si preoccupi e non se ne vada.
    se mi bannano male che va mi iscrivo di nuovo e continuo a far casino come prima....

    ops

    Pubblicato 12 anni fa #
  6. A.

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    Que burlesque ce Sensi!!!

    Pubblicato 12 anni fa #
  7. Ma alla lunga quali danni può provocare alla mente degli studenti un prof. Sensi da Trento? Questo li berlusconizzerà tutti! Bisogna fermarlo

    Pubblicato 12 anni fa #
  8. big one

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    Lasciatelo fare: crea anticorpi.

    Pubblicato 12 anni fa #
  9. A scrive: (e meno male che non ha detto che Trento è fuori distanza massima dalla faglia di Mirandola, sennò venivo a latina col bastone e la VERGINE di NORIMBERGA)

    Calamandreiiiiiiii

    --

    Non ci crederai ma io una Vergine di Norimberga l'ho vista. Impressionante. Si trova al Museo di Criminologia di Roma. Pazzesco strumento di morte e di tortura. Ti caghi addosso solo a vederla. Ma c'è di peggio: la Culla di Giuda, ancora mi ricordo il nome. Poi c'è pure una ghigliottina d'epoca. Trovarsela davanti fa riflettere. Ti gela il sangue. E poi nel museo c'è pure il plantare trovato nell'auto di Pasolini la sera dell'omicidio.
    In quel periodo c'era un bandito chiamato Johnny Lo Zingaro che usava un plantare perché era stato ferito a un piede... All'epoca però la Scientifica non aveva gli strumenti di oggi...

    Pubblicato 12 anni fa #
  10. k

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    Per Bassoli.

    Uno dei libri più belli di questa edizione 2012 del premio Strega – e il primo che lei dovrebbe leggere – è sicuramente Qualcosa di scritto di Emanuele Trevi (Ponte alle Grazie). Parla di Pasolini, di Petrolio, dei tempestosi rapporti del giovane Trevi – allora ai primi suoi lavori di ricerca – con l'odiamata Laura Betti, la nume tutelare del mito e dell'archivio di Pier Paolo Pasolini, chiamata spesso, nel libro, semplicemente "la Pazza". Qualcosa di scritto è quindi una specie di romanzo metaletterario, che parla anche di Emanuele Trevi e delle idee della vita e della letteratura che ha Emanuele Trevi.
    Queste idee non sono esattamente le mie, anzi sono proprio l'opposto (lui non è un narratore – o almeno così dice – ma un critico-letterato che aborre il "roman de geste" come quelli che provo a fare io), ma sono scritte in maniera stupenda, tanto che alla fine emergono non solo tutti i suoi tormenti ed angosce, ma pure la soavità dell'animo suo.
    Il libro, peraltro, non sembra essere stato accolto molto bene dai sacerdoti e cultori del mito di PPP, che hanno sempre ricercato e preferito nella costruzione di questo culto acritico - ideologico quasi, più che estetico – le lectio difficilior e le spy-stories. Trevi fa un lavoro diverso: non va a cercare fuori da Pier Paolo Pasolini e dalla sua opera – nelle spy-stories appunto, nelle lectio difficilior – le risposte, le ragioni e gli esiti che possono già trovarsi tutti, con lectio facilior da buoni filologi, dentro la vita e l'opera di PPP. E allora Petrolio diventa quello che davvero è: un romanzo – o l'abbozzo d'un romanzo – ma niente più di questo, il cui eventuale giudizio dovrebbe quindi essere solo estetico, e non spionistico-esoterico. Non è né il libro dell'Apocalisse né le profezie di Nostradamus, e tanto meno il rapporto riservato di un servizio di controinformazione. Non c'è un solo segreto là sopra – ed Emanuele Trevi lo dimostra pagina per pagina, vuoi per Cefis vuoi per l'Eni – che Pier Paolo Pasolini non abbia attinto da giornali o libri abbondantemente pubblicati già all'epoca. La valenza di Petrolio è quindi solo estetica, o eventualmente di costume. Volerci cercare qualcos'altro – magari la risposta a qualche Grande Mistero della Repubblica – è solo da creduloni: non stiamo più nella sfera estetico-letteraria, bensì in quella del magico-religioso. Stop.
    Certo rimane pesantemente sub iudice se il Pelosi fosse solo o ci fosse anche qualcun altro insieme a lui, quando Pier Paolo Pasolini venne ammazzato. Ma anche in questo caso la lectio facilior – il cercare spiegazioni o risposte, per quanto dolorose, dentro i sentieri stessi, per quanto oscuri, della vita e delle opere dell'autore – porta decisamente a escludere ogni fumisteria estrinseca, spionistico-complottesca. Senza voler citare per forza Salò o le 120 giornate di Sodoma, è purtroppo chiaro a tutti che dentro Pier Paolo Pasolini convivessero sia l'anima eccelsa d'un grande poeta ed artista, sia i più disperanti istinti dell'autodistruzione.
    Di quegli istinti e di quelle angosce, Emanuele Trevi si fa interprete fedele e immedesimato, prima ancora che esegeta critico. Non è un detrattore di PPP: egli lo ama con tutto l’amore dell’empatia, ma lo toglie finalmente dagli altarini dorati dei maghi-cultori di professione, per restituirlo alla sua vera natura di uomo e d’artista. Ma è da quella specifica e inscindibile natura di uomo e d’artista – angosciata e sofferta, sublime e disperante fino all’autodistruzione – che si sono prodotte sia le sue opere (e io credo fermamente che Accattone e Edipo re siano opere immortali), sia la sua vita e la sua morte.
    Sia chiaro però, infine, che il libro di Emanuele Trevi, Qualcosa di scritto, non è palloso come questa recensione. Il libro è scritto bene – è "soave" appunto – ed è pure divertente, specie tutte le volte che appare "la Pazza", Laura Betti; e menomale che appare spesso. Trevi s'offenderà, ma lì sembra proprio un narratore vero, che tra sfuriate, incidenti, crisi isteriche e persecuzioni deliranti costruisce un monumentum perenne alla sua amata, anche se terrifica, eroina. Secondo me, è uno stupendo soggetto cinematografico (ma deve essere un film leggero; non lo faccia fare a quelli che penso io).

    Pubblicato 12 anni fa #
  11. big one

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    Membro

    Sfrondato dei riferimenti a Bassoli
    che si ponga in home (col placet kappiano, naturalmente).

    Pubblicato 12 anni fa #
  12. zaphod

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    Fondatore

    Approvo e sottoscrivo. Aspettiamo benestare.

    Pubblicato 12 anni fa #
  13. zanoni

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    riguardo Petrolio e Mattei, il problema di fondo e' in sostanza uno solo: l'archivio politico di Mattei (sostanzialmente l'epistolario di Mattei) venne trasferito a casa del fratello a Matelica quando ci fu il passaggio al nuovo palazzo dell'Eur e poi scomparve (Cefis?), non e' che qualcuno di quei documenti arrivo' fino a Pasolini? e' solo un'ipotesi, ovviamente...

    Pubblicato 12 anni fa #
  14. Grazie K, lo leggerò senz'altro. Leggevo sempre Trevi sulla rivista "Pulp" e pensavo che fare il critico letterario in Italia non deve essere facile...
    Su "Petrolio" (il libro di PPP che mi è piaciuto meno, ma parliamo di un'opera incompiuta) e i suoi misteri, probabilmente avremmo potuto capire di più se... gli avessero dato il tempo di finirlo!

    A proposito di Pasolini, qualcuno ha per caso letto "Il contagio" di Walter Siti?

    Pubblicato 12 anni fa #
  15. Zanoni dixit:

    "l'archivio politico di Mattei (sostanzialmente l'epistolario di Mattei) venne trasferito a casa del fratello a Matelica quando ci fu il passaggio al nuovo palazzo dell'Eur e poi scomparve (Cefis?), non e' che qualcuno di quei documenti arrivo' fino a Pasolini?" O Pasolini stesse cercando di procurarseli o comunque di avere informazioni in merito????

    Da notare che, quando morì, Pasolini curava una seguitissima rubrica sul Corriere della Sera e dunque poteva vantare moltissimi contatti sia nel mondo del giornalismo tout court sia nel variegato sottobosco di venditori di informazioni particolari.
    Un'ipotesi investigativa è che non abbiano voluto dargli modo e tempo di avere certe informazioni "scottanti", ma ovviamente senza prove siamo sempre nell'iperuranio delle Spy-stories.

    Pubblicato 12 anni fa #
  16. A.

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    Moderatore

    Ecco Bassoli, il Corriere della Sera, appunto.
    Per quanto riguarda Cefis, sì, Zanoni, esatto pure questo (Cfr. Lo Bianco-Rizza, Profondo nero, Chiarelettere 2009; su PPP le pp. 185 - 271).
    Sul testo di K: bello, ma non convincente. Ma non dico perché, sennò veramente stavolta mi mena. Magari lo dirò al dibattito su Roth, dopo che avrò letto l'intero corpus delle sue opere, però...

    Pubblicato 12 anni fa #
  17. A.

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    Moderatore

    Ps. Bassoli, Ravenna non l'avevi nominata vero?

    Pubblicato 12 anni fa #
  18. No, ma è ovvio che tutta l'Emilia Romagna è a rischio.
    Comunque ragazzi la mia famiglia è originaria di Carpi e i parenti in zona ci dicono che la situazione è davvero drammatica sotto tutti i punti di vista, peggio di come ce la raccontano.
    Nella zona già c'era una forte crisi economica, ma ora ci sono intere famiglie che non sanno neanche quando potranno ricomiciare a lavorare. Un inferno. Inoltre la convivenza forzata nelle tendopoli pare sia tutt'altro che semplice...

    Pubblicato 12 anni fa #
  19. A.

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    Moderatore

    è ovvio? hai un dottorato in geofisica?

    Pubblicato 12 anni fa #
  20. Be' mio padre ha studiato Ingegneria mineraria e qualcosina mi ha spiegato sui terremoti.
    Infatti ieri l'altro ti stavo spiegando (ma poi non ho avuto tempo) che il fatto che si sia rotta una faglia invece di un'altra non significa un cavolo. La cosa non ti mette al riparo da rotture di altre faglie. Infatti questo terremoto di oggi al largo di Ravenna è provocato dalla rottura di una faglia diversa da quella che ha provocato i terremoti nel modenese. Gli Appennini si stanno muovendo e non si può fare una mazza. Devi solo sperare che non succeda.

    Pubblicato 12 anni fa #
  21. Oggi ho letto le prime 3 pagine di "Canale Mussolini" e devo dire che sti Zorzi Vila mi stanno troppo sulle palle. Ma che teste di cazzo.

    Pubblicato 12 anni fa #
  22. k

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    Membro

    No, le teste di cazzo siete voi. Ma se vi ho appena scritto che "Non c'è un solo segreto là sopra – ed Emanuele Trevi lo dimostra pagina per pagina, vuoi per Cefis vuoi per l'Eni – che Pier Paolo Pasolini non abbia attinto da giornali o libri abbondantemente pubblicati già all'epoca", come vi salta in mente di riuscirvene subito ancora fuori con PPP/007 alla ricerca o in possesso di fantomatici archivi o documenti supersegreti? Ma voi siete davvero come quei coglioni di ragazzini che quando gli racconti la favola di Cappuccetto Rosso e del lupo che se la mangia e gli dici subito, però, che è una fiaba inventata e che non è vero niente, quelli ti rispondono: "E chi lo ha detto che è inventata? Io dico che è tutto vero, è verità di Dio. Dimostrami tu, piuttosto, che non è vero!"
    Leggetevi il libro almeno, e provate - se ci riuscite - a smentire nei fatti e con le fonti ciò che dice Trevi. Imbesìli!

    Fer, mi complimento con lei: finalmente è arrivato a pag. 3 di Canale Mussolini? E che edizione ha preso, quella in olandese?

    Pubblicato 12 anni fa #
  23. Perché in olandese K?

    Pubblicato 12 anni fa #
  24. llux

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    Membro

    Fer, una sinossi ricca e argomentata di Canale Mussolini te la fanno i ragazzini miei, quando vuoi, altro che pagina 3!

    Pubblicato 12 anni fa #
  25. k

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    Membro

    Preferiva il tedesco?

    Pubblicato 12 anni fa #
  26. @ llux: Svegli 'sti ragazzini moderni vero?

    Pubblicato 12 anni fa #
  27. llux

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    Membro

    Molto piu' di quello che si crede, dipende da cio' che gli si offre:le cose belle le apprezzano d'istinto.

    Pubblicato 12 anni fa #
  28. sensi da trento

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    Membro

    pare che staino faccia sul serio:
    il sei giugno è successo questo fatto increscioso

    e a oggi ancora non si decide a farlo resuscitare

    ok, staino, adesso basta!
    lo scherzo è bello quando dura poco....

    Pubblicato 12 anni fa #
  29. Non ci si crede ragazzi, ma stavo leggendo su "La Provincia" di un tipo di Aprilia che è arrivato al punto di amputarsi il pollice della mano destra simulando un incidente domestico per avere 1 milione di euro di risarcimento all'assicurazione contro gli infortuni... A che punto siamo arrivati!

    Pubblicato 12 anni fa #
  30. zanoni

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    Membro

    caro K, gli archivi non sono fantomatici o i documenti supersegreti: l'inventario della corrispondenza politica di Mattei l'ho letto coi miei occhi, il documento che prova il trasferimento a casa del fratello fidatissimo a Matelica pure (con testimonianza diretta successiva)... poi il fratello ha dichiarato che dopo la morte di EM l'archivio sono venuti a prenderselo quelli dell'Eni: quando per l'appunto Cefis - personaggio particolarmente infido - era diventato il presidente.

    io non sostengo nessuna tesi in particolare, documenti scottanti non ne ho trovati: solo che qualcosa di poco chiaro c'e'...

    Pubblicato 12 anni fa #

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