@A. Guarda che gioco anch'io e mi diverto pure.
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COSA HO SCRITTO OGGI
(768 articoli)-
Pubblicato 13 anni fa #
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@A. Guarda che gioco anch'io e mi diverto pure.
Pubblicato 13 anni fa # -
Occazzo Zaph, e con chi stavi in Israele, con Oggionni?
Pubblicato 13 anni fa # -
No, Oggionni non l'ho visto, però io non sono passato dall'ambasciata, seguivo una madre che non voleva tornare a casa per paura di ricevere la notizia che il figlio era morto in guerra...
Pubblicato 13 anni fa # -
A me, di Grossman, è dolorosamente piaciuto Col corpo capisco. Bellissimo anche A un cerbiatto somiglia il mio amore. Qualcuno con cui correre molto meglio il libro del film, ma questo succede quasi sempre.
Vedi alla voce Amore non è allo stesso livello, secondo me.
Pubblicato 13 anni fa # -
http://www.strane-storie.blogspot.com/
Il mio blog di racconti, appena aperto.
Pubblicato 13 anni fa # -
Tata', niente in contrario contro i blog, ma visto che sei un Anonimo praticante dovresti esserti accorto che abbiamo messo in piedi un'operazione denominata Arcipelago Anonima che serve proprio per pubblicare - e soprattutto condividere e commentare - i racconti che andiamo scrivendo. Siamo in fase Beta e tante cose verranno migliorate, ma ti consiglio di darci un'occhiata e apportare il tuo contributo.
Pubblicato 13 anni fa # -
bello che ognuno esprima la propria opinione.
Pubblicato 13 anni fa # -
oddio...io di blog non so più neanche quanti ne ho...
comunque con lo pseudonimo Hector Farasi seguirò tataka.
...e poi ci si vede anche in arcipelago, ovviamente.Pubblicato 13 anni fa # -
Sul Pontile. Demolition blues
(poi lo posto...)
Pubblicato 13 anni fa # -
Mandalo subito anche a LatinaOggi.
Pubblicato 13 anni fa # -
Ok, lo faccio subito...
Pubblicato 13 anni fa # -
Sul numero di Settembre 2011 del mensile Elle, è finalmente uscita una Lettera a mia figlia sull'amore che avevano chiesto qualche mese fa a quattro scrittori (Biondillo, Cirri, Licalzi, Pennacchi). Il titolo collettivo è adesso divenuto: L'amore spiegato a mia figlia. Il pezzo mio è alle pagine 292-293. Ve lo posto qui sotto, con una particolare dedica ad A.
a.p.
LETTERA A MIA FIGLIA SULL’AMORENon ho nessunissima intenzione di scrivere una lettera a mia figlia sull’amore. Prima di tutto perché quella è permalosa come una scimmia, e se solo sbaglio una parola, chissà dopo che cosa mi succede. Secondo poi perché fin da piccola, ogni volta che le ho detto qualche cosa, quella ha sempre fatto regolarmente il contrario di quanto dicevo io. Figùrati se adesso mi metto a darle pure consigli sull’amore. Facesse come le pare e stiamo a posto tutti quanti. Dice: “Vabbe’, e la lettera?”. Ecco, la lettera posso scriverla alle figlie sue, le nipoti mie. Procediamo, quindi.
Care nipoti, amate (amate ovviamente nel senso di amate! – imperativo-esortativo – non nel senso di aggettivo, ossia amate da me, poiché questo si dava per scontato). Amate senza timore alcuno.
Dice San Giovanni di Dio che quando ci presenteremo di là, al cruciale appuntamento dopo questa vita, una cosa sola ci verrà chiesta. Non ci sarà chiesto di che razza, colore e religione eravamo, che cosa abbiamo fatto o non abbiamo fatto, ma ci verrà domandato solo: “Dimmi quanto hai amato”. Ama con tutte le tue forze. Spenditi. Datti senza risparmio agli altri. Non attendere che gli altri t’amino, amali tu per primo e ama tutto ciò che ti circonda, dagli alberi e dagli eucalypti agli animali, ad ogni forma della vita. Ama pure i sassi e l’asfalto delle strade su cui cammini. Ama le tue strade, il tuo lavoro. Ama il tuo amore. Ed ogni amore che avrai dato agli altri, ritornerà a te. Amali – gli altri – a prescindere, amali per rispetto a te, prima ancora che a loro. Dice: “Ma se loro non m’amano?”. Che te ne frega a te? Loro facessero quello che gli pare, ma tu mettiti in regola con l’abbonamento tuo. Amali uguale, e peggio per loro.
Per quanto riguarda invece quel tipo d’amore che unisce due persone anche con la passione e l’eros, è sicuramente meglio che voi cerchiate di costruirvi un amore che duri tutta la vita e pure oltre. E’ quello che si chiama amore coniugale, e non sta scritto da nessuna parte che gli interessati debbano essere per forza di sesso diverso, ma non va confuso con l’innamoramento o la sola passione. La passione – è ovvio – è la precondizione direi fondamentale per costruire l’amore, ma non è la stessa cosa. La passione è subitanea: attrae ed unisce i corpi; ma è l’amore che lega le anime, e si costruisce man mano. E’ l’amore coniugale, che può salvarvi e soccorrervi nel tempo. Da vecchi, sotto le lenzuola, all’improvviso cercherete il suo piede o la sua mano, e trovandoli penserete: “Lui, comunque va, sta dalla parte mia”. O da ammalati in ospedale, quando tutto intorno vi sembrerà buio e sul punto di cascarvi addosso, all’improvviso vi passerà tutto quanto – vi rassenerete – e sorriderete al solo comparire dalla porta il viso della persona amata. Questo è l’amor coniugale: se la vita è un viaggio, è sempre meglio viaggiare insieme che viaggiar da soli. Teniamoci per mano, amore mio.
Due consigli, però.
Il primo: fidanzamenti brevi. Non fate fidanzamenti lunghi che durino anni, perché nuocciono alla costruzione dell’amore. Durano solo finché dura la passione. Se state per anni fidanzati senza vivere insieme, voi vi pigliate solo il meglio del partner – lo zucchero – mentre i difetti, le intemperanze, le idiosincrasie e l’amaro lo lasciate tutto ai genitori. Poi quando finalmente – fra una decina d’anni, ma quando purtroppo pure la passione sarà scemata – andrete a vivere assieme, quei difetti vi sommergeranno nell’improvvisa disabitudine, e non riuscendo magari a sopportare come lui/lei lascia il dentifricio sul lavandino, o il modo in cui affetta il pane, ve ne andrete.
Se invece il passo della convivenza lo fate prima, lo fate quasi subito, quando la passione è ancora cogente e voi il partner ve lo sognate pure la notte, allora in nome della passione neanche ci farete caso al dentifricio – “Ma che mi frega a me del dentifricio?” – e vi plasmerete a forma sua, per accoglierne, insieme al corpo, anche l’anima e le abitudini. E lui/lei si modellerà alla forma vostra, e l’incastro sarà perfetto. Ma è un incastro da costruire subito – fin che la passione è verde, appunto – come fanno i falegnami: tolgono una parte di legno ad un’asse ed altrettanta a un’altra, poi le uniscono ad incastro, combacianti al massimo, e diviene un’asse sola. E’ così che anche da vecchi – di tanto in tanto – quella passione riemergerà verde tuttora. Di tanto in tanto, ma riemergerà.
L’altra condizione è: per sempre! Quando avrete trovato la persona giusta – quella con cui condividere la vita – voi nipoti mie dovrete dire a voi stesse: “E’ per sempre! Io resterò qui per sempre, qualunque cosa accada”. Se invece avrete detto, sposandovi o comunque unendovi: “Se non funziona me ne vado”, allora sarete già nei guai. Non si possono lasciare tutte le porte aperte. Alla prima contrarietà, al primo dramma, prenderete su e ve ne andrete.
Se invece “è per sempre!”, voi si sederete lì, attorno al tavolo, e troverete la soluzione che sempre c’è, a qualunque guaio o problema che la vita vi porrà davanti. Arriveranno anche i dolori, poiché anche quelli fanno parte della vita, ma anche quelli affrontateli assieme. Guai ad andare a piangere ognuno per suo conto. Piangete assieme, parlate parlate parlate, non nascondetevi niente, ed ogni lagrima versata assieme cementerà ancora più il vostro amore.E fate figli – se potete – e fateli presto. Non state a pensare: “Il lavoro, la carriera, faccio questo e faccio quell’altro”. Fate figli (sempre se potete), perché un figlio non “toglie” mai, t’aggiunge sempre. “T’arricca”, diceva un mio compagno di fabbrica: “Ogni figlio t’arricca”, poiché dopo ogni figlio non sei più la stessa persona e scopri, di te, zone emozioni e sentimenti che non pensavi d’avere. E se proprio non potete farli, adottateli.
Ciao, nipoti mie. Buona fortuna.
POSTILLA – Prima di consegnarlo, l’ho fatto leggere a mia moglie e mia figlia, che all’unisono hanno esclamato: “E questo saresti tu?”. Io giuro che sono così. Ma la figlia ha fatto subito alla madre: “Tu pensa, mamma, a quelli che lo leggeranno e che diranno: oh, ma che bravo marito! Beata quella che ce l’ha. Ama pure quelli che non l’amano”. “Ma questo è mister Hyde”, le ha rifatto la madre.
Io giuro che sono proprio così. E le amo pure se loro non m’amano. Evidentemente.
a.p. – 4/5 luglio 2011
Pubblicato 13 anni fa # -
Molto bello.
Grazie per il buon inizio di giornata.Pubblicato 13 anni fa # -
Grazie, K, è molto bello...
Pubblicato 13 anni fa # -
bellissimo, davvero.
Pubblicato 13 anni fa # -
grazie K, sinceramente grazie.
Pubblicato 13 anni fa # -
Grazie un cazzo, A: lei deve cambiare analista.
Uno non si può cercare gli analisti che gli danno sempre ragione.Pubblicato 13 anni fa # -
"Sempre se potete" mi pare il baricentro del pezzo. Bello l'amore, i figli, due cuori e una capanna, il gatto sul sofà e la tavolata di famiglia a Natale. Tutto bello, sempre se potete.
Pubblicato 13 anni fa # -
La barzelletta Italia alla resa dei conti
by Agoravox.it
La situazione politico-economica è ormai insostenibile. Bisogna tornare a votare al più presto.
Il Presidente del Consiglio si è recato oggi al Quirinale, per essere ricevuto dal Presidente della Repubblica. L’incontro tra Berlusconi e Napolitano è avvenuto nel giorno del via libera definitivo - con la fiducia a Montecitorio - sulla manovra economica, cioè il giorno seguente la missione in Europa del Presidente del Consiglio.
Come sempre Berlusconi brilla per il suo attivismo, ma il cittadino comune, quello che si sveglia alle 6:00 e appena esce di casa deve affrontare il carobenzina per andare a lavorare o, peggio, a cercare un lavoro, continua a non toccare con mano i risultati della sua azione di governo. La cartina di tornasole della situazione è rappresentata dai giornali. Basta passare all’edicola per imbattersi in queste tipologie di notizie: la cronaca nera, utilissima al potere per distogliere l’attenzione dai reali problemi del Paese; la cronaca sportiva, sempre enfatizzata in linea con la logica antica del panem et circenses; le notizie economiche, più fumose che mai, dispensate con un linguaggio volutamente criptico, da mettere in discussione ora dopo ora. Alle news culturali vanno naturalmente le briciole, dato che in Italia la cultura con la c maiuscola è morta da tempo né esprime più intellettuali carismatici, salvo sporadiche eccezioni.
Un popolo di sconfitti o di complici? - Il cittadino è però temprato – o forse rassegnato -, sopporta e metabolizza tutto, si lascia amministrare e tace. Ma poi va a fare la spesa e continua a vedere prezzi in aumento e a pagare con la carta di credito (forse dovremmo ribattezzarla carta di debito). Continua nell’indebitamento ad oltranza che è lo stesso di un Paesetto, l’Italia, che galleggia da anni grazie a titoli di Stato venduti all’estero. Senza capire che sta sprofondando in un baratro dal quale non uscirà più. Se Sparta piange, Atene non fa certo sorridere: il sindaco di Napoli De Magistris ha pensato bene di seguire il Napoli nella trasferta di Manchester (primo turno di Champions League 2011/2012). Si tratterrà in Inghilterra per due giorni, attirando gli inevitabili strali dell’opposizione, che parla di oltraggio ai problemi della città (“Ha ha fatto annullare due delicatissimi consigli comunali!” denunciano, ma la circostanza è da verificare).
Punto di non ritorno - I politici, si sa, vivono di consenso, che si trasforma quasi automaticamente in voti e preferenze, dunque la scelta di De Magistris non deve stupire. Perché l’inquadratura del sindaco sulle tribune dello stadio, al seguito dell’amatissima squadra di calcio, ha un peso specifico che, paradossalmente, sarà apprezzato dalla maggioranza dei cittadini-elettori-tifosi: potete starne certi. Della serie: i cittadini hanno i governanti che meritano. Perché la colpa, la responsabilità della decennale involuzione sociale, economica e politica che abbiamo sotto gli occhi è di tutti: di quanti hanno avallato, col loro voto, un'intera classe politica che esisteva più sugli ingannevoli palcoscenici mediatici che sulle scomode, polverose strade della realtà. Perché il dato reale, 15-16 anni dopo, ci dice che il governo guidato da quello che oggi è un anziano imprenditore a fine carriera, che i problemi sono aumentati e sembrano sempre più insolubili.
Purtroppo per noi, il brillante comunicatore self-made man che risponde al nome di Silvio Berlusconi, non ha saputo trasformare i sogni e i proclami (“Un milione di posti di lavoro!”) in verità di fatto. Oggi l’Italia è un Paese povero, provinciale, rovinato dall'Euro, che scoppia di evasori fiscali e viaggia su due binari: uno visibile, quello dell’economia legale-ufficiale, e quello Gomorra-style in mano alla criminalità organizzata, chiamiamola Mafia o come preferite, che ovviamente fa affari d’oro.
A questo punto sono due i principali quesiti che dobbiamo porci: quanti, oggi, potendo tornare indietro, rivoterebbero questi governanti? E soprattutto qual è, ora, l’alternativa? Personalmente non so rispondere, ma da cittadino esausto e demotivato mi sento di dire che è venuto il momento di staccare la spina a questo governo depotenziato e di provare a individuare figure giovani e nuove di riferimento, per lavorare tutti insieme alla costruzione di un Paese moderno e finalmente efficiente, capace di realizzare il disatteso dettato costituzionale che ci vuole tutti sostanzialmente uguali e di erogare servizi al passo dei tempi, attraverso una nuova politica di sviluppo economico-finanziario capace di rimodulare il ruolo delle Banche, da sempre spina dorsale delle piccole e medie imprese che sono il vero motore della nostra economia. Un motore che oggi ha bisogno di essere riparato e anche in fretta. Ai Soloni dell’Economia il compito di provvedere. Meno ricette e più guarigioni, grazie. A questo punto l'unica cura è il voto.
(Fer)
Pubblicato 13 anni fa # -
Mi pare un bel mix di luoghi comuni e banalità, in contrasto - oltre tutto - anche gli uni con gli altri. Manco al mare da Topo Bestia, se sentono ste stronzate.
Pubblicato 13 anni fa # -
Opinioni.
Questo il commento del sor De Magistris alla due giorni in Inghilterra, tratto da Agoravox.
"Dall’Inghilterra due buone notizie: due tappe di Coppa America e il pareggio del Napoli
Dall'Inghilterra riportiamo a Napoli due regate dell'America's Cup e il pareggio della squadra di calcio sul campo del City. Una iniezione di fiducia enorme per tutta la cittadinanza e per tutti coloro che amano la città e il Napoli.
Mai come in questo momento città e squadra di calcio sono la medesima cosa. La squadra di Mazzarri con le giuste risorse ma ben gestite dal presidente De Laurentis è oggi ambasciatrice della città nel mondo. Al Manchester City Stadium si è cantato solo napoletano, anche nei momenti di difficoltà i tifosi non hanno mai smesso di incoraggiare i ragazzi in campo.
Contemporaneamente da Quarto un amico mi mandava mms che raccontavano una piazza piena davanti un megaschermo. So che la città ha emesso un boato enorme dopo il goal di Cavani, se andassimo a verificare gli ideogrammi dell'osservatorio vesuviano forse noteremmo una vibrazione anomala: l'esultanza di una città intera che si scrolla di dosso l'onta dell'immobilità e si presenta all'Europa per il proprio coraggio, per la propria organizzazione ed enorme dignità.
Dalla tribuna ho molto apprezzato la tenacia dei difensori, anche quando erano tutti e tre ammoniti Campagnaro e Cannavaro non hanno smesso di anticipare ben più blasonati attaccanti. La notte da protagonista di Aronica sembra quasi una piacevole favola, non ha solo assolto il suo ruolo ma ha buttato il cuore oltre l'ostacolo correndo avanti nei momenti in cui bisognava lottare contro il tempo per arrivare indenni alla fine della partita.
È bello essere sotto pressione, in politica come nel calcio. Triangolare, tenere il campo, quando sembra scontato che la partita la debbano fare gli altri è l'atteggiamento giusto. In politica in troppi voglio che Napoli continui ad essere immobile, ma come la squadra di calcio a noi tocca sorprendere, tenere il pallino e determinare un nuovo tempo per la città. Il Napoli sta dando fiducia a tutti i napoletani. Sarà più facile ottimizzare questa energia e trasformarla in riscatto cittadino. Forza Napoli."
Luigi De Magistris
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"Mai come in questo momento città e squadra di calcio sono la medesima cosa."
Chissà se i napoletani sono d'accordo.
Pubblicato 13 anni fa # -
Ma vaffanculo Ze', ma sei diventato matto? Ma manco Zanoni, mannaggia a te!
Fatti sentire, bello de zio, che mica me piaci, messo così.Pubblicato 13 anni fa # -
Ho risposto de là...
l'articolo è - un po' appositamente - da matto.Pubblicato 13 anni fa # -
Pubblicato 13 anni fa #
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Latina come l'Ammerica. Cianno tanti soldi (?) e porca memoria. Magari, secondo loro, hanno fatto un'azione ecological-correct.
Pubblicato 13 anni fa # -
Però è vero che a Latina la gente è pronta a tutto pur di non ammettere di avere sbagliato e chiedere scusa, parola che nel vocabolario latinese non c'è.
Semo burini, che ce volete fa'.Pubblicato 13 anni fa # -
No Lulla, attenzione, l'hanno presentata come operazione ecologically-correct ma a Latina soldi ce ne stanno pochi e allora si tenta di far girare quelli che sono disponibili dai progetti esterni. Lo smantellamento della centrale nucleare di Borgo Sabotino ne è un esempio tipico.
La Sogin (vado a braccio e a memoria a parte alcune cose che ho verificato e linkerò pertanto chiunque abbia precisazioni e contributi da dare faccia pure) - che vuol dire Società Gestione Impianti Nucleari - allo stato attuale ha solo un compito da svolgere: dismettere gli impianti esistenti e nel frattempo curarne la sicurezza. Allo scopo dovrebbe essere stata dotata di tutti i poteri necessari e anche della necessaria copertura finanziaria.
La centrale nucleare di Borgo Sabotino va smontata e messa in luogo sicuro. Questo significa che ci sono delle parti "contaminate" che non le puoi lasciare in mezzo a un campo mentre aspetti che arrivino i camion a portarle via. Devi prima costruire un deposito locale di stoccaggio temporaneo dei pezzi mano mano che li smonti e poi - imballati bene bene e con tutte le accortezze del caso - li devi portare in un deposito nazionale estremamente sicuro dove non ci saranno solo i pezzi di quella di Sabotino, ma pure di quella del Garigliano e di tutte le altre. Sto deposito avevano deciso di farlo a Scanzano Ionico, però gli abitanti del posto non erano d'accordo e hanno montato un casino. Adesso nessuno ha voglia di prendere in mano sta patata bollente e si fa finta di niente.
Così come si fa finta di niente a Borgo Sabotino. Logica vorrebbe che si costruisse questo deposito temporaneo e si iniziasse a smontare la centrale. (A proposito, gira da un po' di tempo una leggenda metropolitana che vedrebbe nei due cassapanconi marcati Terna appena eretti lì di fianco proprio il fantomatico deposito temporaneo, se non addirittura il famigerato "deposito nazionale").
Dunque bisognerebbe smontare la centrale.
E secondo voi l nostra "giunta ombra" che si sta ancora insediando è in grado di prendere una decisione in merito? E la Sogin, che di fatto quando dovesse aver finito il compito di smantellare tutto avrebbe anche cessato la sua ragione di esistere, ha qualche interesse nell'accelerare le pratiche e suscitare un vespaio?
No, molto meglio destinare una parte dei fondi che vanno spesi a operazioni di facciata che diano l'impressione di marciare nella direzione voluta (la dismissione) e che facciano lavorare qualche impresa, meglio se locale.
E allora ecco che si decide di buttare giù il pontile e - udite udite! - la struttura del Cirene, e se ne dà pure l'annuncio in pompa magna(eccolo qui), senza che nessuno - manco l'opposizione, tanto meno i verdi - abbia il coraggio di dire niente perché non puoi metterti "contro lo smantellamento della nucleare".
Il pontile adesso è andato, lo piangiamo e ne conserviamo memoria. Ma il Cirene?
Il Cirene - che molti a vederlo credono sia proprio la centrale nucleare perché cià quel cuppolone bianco che ricorda quella dei Simpson - è un edificio totalmente innocuo e - a ben vedere - di importanza storico-scientifica notevole. Innocuo perché non è mai entrato in funzione e neanche un isotopo radioattivo è mai venuto a contatto con la sua struttura. Ma soprattutto importante perché doveva essere la nave ammiraglia del nucleare made in Italy. Un progetto e la realizzazione di una centrale nucleare interamente realizzata in Italia (credo iniziato e voluto proprio da Enrico Mattei) che è stata bloccata dal referendum del 1986 proprio quando stava per essere messa in funzione (eccola qua).
E adesso questo fiore all'occhiello tu lo vuoi demolire solo perché ti hanno dato i soldi per farlo e sei sicuro che nessuno ti dice niente? Ma - direbbe un amico mio - che ti dice la capoccia?
Ci dovresti fare il Museo Pontino della Scienza e della Tecnica. Portarci le scuole in visita. Un Centro Studi e Documentazione sul Nucleare nel Mondo (compresi, ovviamente, documentari e testimonianze sugli incidenti e i fallimenti). Dovresti fare un documentario "Da via Panisperna a Borgo Sabotino: il nucleare è roba nostra."
E invece decidi di demolirlo il Cirene. Spendendoci pure un sacco di soldi.
Che qualcuno vada a dirlo da parte mia a Di Giorgi e a quelli della Sogin: rsparmiateli sti soldi, e utilizzateli per il famoso deposito temporaneo, se proprio avete deciso di demolirlo il Cirene, fatemi un fischio, li conosco io un paio di ragazzi che trattano in ferrovecchio, basta che dite ai guardiani di girarsi un paio di giorni dall'altra parte e del Cirene non vi trovate più neanche le fondamenta. A costo zero. E fate lavorare comunque manodopera locale.Pubblicato 13 anni fa # -
Non sapevo che si chiamasse Cirene ed è bellissima. Si decisamente a Latina non sanno che esiste la cosiddetta archeologia industriale, che questi spazi possono essere recuperati per far altro. Me la ricordo la cupola! Fa parte ormai del paesaggio ed era affascinante stare tra le rovine romane nell'acqua di Tor Caldara (?non mi viene il nome) e vedere da lontano quella strana bolla che inquietava. Sai che macello adesso! Avebbero dovuto, secondo me, stoccare la roba radioattiva, come e dove non so, tenere la cupola per eventi e lasciare che la natura si riprendesse tranquillamente il resto. Come a Rangun in Birmania. Pulito, veloce, non costoso e fascinoso, ma scandaloso, almeno per la mentalità corrente. Non sono matta, prova a pensarci.
Pubblicato 13 anni fa #
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