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Dal Dibattito su Canale Mussolini........

(123 articoli)
  • Avviato 13 anni fa da gianluca mattioli
  • Ultima replica da parte di tcd
  1. tcd

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    "la telenovela ovvero il racconto (il contenuto di Canale Mussolini) aiuta a capire il rapporto fra soggetto e Capo Carismatico?. Lasci perdere i giri di parole mi dica si o no."

    Oh, ma compratelo e leggitelo, e che diamine.

    "gradirei che ci fosse un dibattito serio e non da cazzeggio..."

    Anche noi l'avremmo gradito, ma se tu parti con TUTTI e due i piedi sbagliati, che ci possiamo fare?

    Pubblicato 13 anni fa #
  2. per semplificare riporto dal sito www.gmattioli.it

    Il Pionerismo in Agro Pontino

    Il contributo della psicoanalisi alla psicologia del pioniere nella formazione di Littoria e Latina .
    Parole chiave: assunti di base, mentalità e cultura di gruppo, gruppo nascente, setta, fascismo, democrazia.

    Si tratta di un contributo innovativo relativo all’applicazione del modello psicoanalitico presentato nel “La nuova frontiera della psicoanalisi: l’emozione si fa scienza” Edit Borla 2000 e vede l’estensione dello studio della matrice biologica delle emozioni applicato nella formazione di gruppi nascenti.Come fenomeno di gruppo viene preso in analisi il pionerismo: è il trasferimento del modello psicoanalitico nell’analisi della formazione di una collettività. La scelta del pionerismo è strategica: per Mattioli, essendo nato a Latina e vissuto gli anni dell’adolescenza, non è stato faticoso concentrarsi sulla storia e sulla psicologia dei risultati della colonizzazione e trasformazione sia dell’agro romano che dell’agro pontino. Vengono analizzati gli avvenimenti appartenenti ad epoche storiche studiate da diversi autori, il dibattito sulla materia ha raggiunto una vasta intesa. La scelta del pionerismo è, anche, dovuta al fatto che viene offerta la possibilità di analizzare il comportamento di soggetti che si aggregano sulla spinta di un riscatto e nella ricerca di modificazione di uno stato di precarietà: se vogliamo è un tema di forte attualità legata ai flussi migratori. Il gruppo dei pionieri è dunque un campo di studio che rispetta i criteri di attendibilità scientifica per la presenza di variabili costanti e prevedibili. Per Mattioli l’opera di ruralizzazione con la fondazione di nuove città, realizzate in seguito alla bonifica integrale del 1930, come Littoria, Sabaudia, Aprilia, Pontinia, rappresentava per il regime fascista il Laboratorio Psicosociologico della nascente società rivoluzionaria del ‘900. Ed è il motivo principale della scelta per l’applicazione del modello sul fascismo/pionerismo: si è trattato di delimitare un campo d’indagine su un campione omogeneo. Lo studio si è concentrato sulle modalità in cui il regime si è prodigato per la realizzazione dell’uomo nuovo, del terzo millennio. E’ emerso che il progetto fascista faceva leva sul carisma del pionerismo attraverso la strumentalizzazione dei sentimenti quali la sfida, la rivalsa, il riscatto dall’indigenza (contenenti il piacere paradossale della predatorietà). Il pionerismo con i risvolti emotivi e sentimentali è servito in molte occasione nell’aggregazione delle masse: basti pensare all’esperienza della colonizzazione americana. In Europa, dopo Mussolini è stata la volta di Hitler; ma chi ha saputo far tesoro dell’esperienza fascista è stato, senza ombra di dubbio, Stalin. Il regime comunista staliniano ha ripercorso tutte le tappe: prova ne sono le città della Siberia. Ancora oggi nei paesi comunisti sono chiamati pionieri proprio gli adolescenti che militano nel partito. Nell’avventura coloniale in Albania e in Africa il fascismo trasferì il progetto di ruralizzazione, dell’agro pontino: infatti nell’occasione sono stati realizzati duemila chilometri di strade. Sono i paesi africani che le conservano ancora come impianto viario essenziale. Ma il laboratorio sociologico fascista ha trovato la sua forza sul piacere paradossale della sfida, sull’enfasi della rivalsa. Per il regime le caratteristiche paradossali di piacere in esse contenute, non poteva che portare alla perdita del senso del pericolo e dunque alla disfatta della guerra. La mentalità di gruppo del fascismo (sintetizzato nei concetti del credere, obbedire, combattere) ha condotto la nazione alla formazione della setta. La psicoanalisi con W. Bion in seguito denominerà tali modalità di formazione di gruppo nella modalità di dipendenza, di attacco e fuga e dell’accoppiamento. Stile di vita o filosofia che non ha nulla a che fare con la cultura di gruppo tipica delle democrazie. Il modello psicoanalitico entra nei fatti storici e offre così la possibilità di analizzare i retroscena tattici utilizzati da Mussolini nella scelta dei suoi collaboratori per l’opera di ruralizzazione dell’agro pontino. Lo studio si concentra sul ruolo svolto dal condottiero della battaglia: il Conte Valentino Orsolini Cencelli. Personaggio emblematico chiamato e scelto per costruire in sei mesi Littoria: una città nuova che doveva essere anche bella. Dopo due anni venne fondata Sabaudia. Dopo la disfatta della guerra la comunità di Littoria ha cercato di far tesoro dell’esperienza come fondazione del Laboratorio Sociologico Ideologico e si è impegnata nel prenderne le distanze. Il primo atto è stato di cambiare nome: da Littoria in Latina.
    Ma è anche l’epoca in cui emerge il ruolo, come guida spirituale, di Santa Maria Goretti,la Santa bambina del Novecento: emblema della stato di ricatto abusante sul minore, sul fragile. La figura della Santa diventa il simbolo del riscatto dell’indigente (bonificatore,pioniere, colono) dalla precarietà e dall’indigenza attraverso il valore della dignità nei confronti della scorciatoia opportunistica di chi si concede per ottenere vantaggi economici (vallettopoli ecc.). Ma il rischio, attuale, per la città consiste ancora nel fatto che, nonostante gli sforzi, la popolazione possa rimanere impigliata nella mentalità di gruppo del fanatismo delle origini, del piacere paradossale della rivalsa e della scorciatoia alla Cenerentola.Da qui, la tensione e la crescita attuale. “Il Pionerismo in Agro Pontino” è un testo nuovo, affronta la problematica esistenziale del singolo e la coniuga con la collettività in maniera nuova, singolare. Il volume nonostante la complessità dell’argomento risulta accessibile e di facile lettura: si presta per un dibattito sul comportamento umano e sulle basi della neurobiologia dei sentimenti del benessere e del disagio ed inoltre affronta un tema sinora trascurato: il piacere paradossale apprezzabile sia nel singolo che nel gruppo.

    Pubblicato 13 anni fa #
  3. "Anche noi l'avremmo gradito, ma se tu parti con TUTTI e due i piedi sbagliati, che ci possiamo fare?"

    HELP...... mi sento minacciato. Dov'è il dibattito? Per favore calmatevi.....

    Pubblicato 13 anni fa #
  4. tcd

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    grazie, ma potevamo leggercelo da noi sul tuo sito... Tu comunque continui a non voler ammettere di aver letto o no "Canale Mussolini".

    Niente niente, sarai mica un sezzese?

    Pubblicato 13 anni fa #
  5. sensi da trento

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    salve a tutti.
    non ho ancora letto tutto il thread, però, prima che la cosa degeneri in insulti personali (stile caciottaro ) volevo informarvi che gianluca mattioli, oltre che un mio caro amico (cosa che vuol dire poco) è stato anche un amico di infanzia e di gioventù di Pennacchi.
    Mattioli inoltre è un ilustre neurologo che ha all'attivo numerose pubblicazioni sul pionierismo a latina.

    se ci fate caso, verso la fine di Canale Mussolini, don pericle peruzzi scrive qualcosa del tipo (cito a memoria)

    c'è un mio amico neurologo che sostiene che uno che viene a latina a lottare contro la malaria non è normale;
    insomma, quell'amico neurologo è un po' l'ispiratore di quella teoria sui figli dei giganti di cui parla in questi giorni pennacchi.

    se volete sapere chi è quell'amico neurologo... beh, lo state insultando in questo momento

    Pubblicato 13 anni fa #
  6. sensi da trento

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    Membro

    Niente niente, sarai mica un sezzese?

    no, noo !! noi a sezze gente come questa non la vogliamo.

    è umbro, comunque, dello stsso paese del papà di pennacchi (poi vedi te se ti va di insultarlo per le sue... origini )

    Pubblicato 13 anni fa #
  7. "E comunque, da quel che so io (occhiometricamente), i campani (sia camorristi che non) a Latina ci sono arrivati parecchio dopo l'epoca in cui è ambientato il libro.
    Anche per questo chiedevo: Hai letto il libro? "

    se ho letto il libro??? Dunque quando dico telenovela e soap opera lo dico a vanvera...?? Il punto centrale che nasconde Canale Mussolini che il Laboratorio Sociologico era la mafia e la camorra.....fra loro c'era anche gente onesta (rari) ma il futuro l'ha segnato la mentalità predatoria del modello dell'uomo nuovo fascista, perchè è diventato fascio comunista sempre pronto a saltare sul carro del vincitore e a essere opportunista (vedi la discarica del Montello) e infine è l'evidenza del fanatismo di cui l'autore di Canale Mussolini ne è l'emblema locale....che vi debbo fare l'elenco? Se volete lo faccio.....Per il momneto rciordate Setiapolis....una truffa emblematica

    Pubblicato 13 anni fa #
  8. Le paludi bonificate tra Hall e Stendhal

    In realtà la frase "Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire" sembra non sia stata mai né detta né scritta da Voltaire. L'unica testimonianza viene dalla scrittrice inglese Evelyn Beatrice Hall in The Friends of Voltaire del 1906, ripresa nel successivo Voltaire in his letters (1919). Per chiudere ogni diatriba in merito a questa attribuzione dovette intervenire, nel 1994, Charles Wirz, conservatore de "l'Institut et Musée Voltaire" di Ginevra. La Hall s'era sbagliata a virgolettare una sua opinione nelle due opere dedicate all'autore di Candido. Lo riconobbe - la Hall stessa - in una lettera del 9 Maggio 1939, pubblicata poi nel 1943, nel libro Voltaire never said it.

    Dice: "vabbè, la frase è bella uguale". Certo. Non l'avrà inventata Voltaire, la frase, ma è sempre un bel modo di pensare. Uno, le cose che pensa, è giusto che le dica. Un diritto che dovrebbero avere i comunisti, i fascisti, gli psicanalisti, gli scrittori, gli studenti, gli operai, i lacché e i padroni, insomma chiunque. E' pure vero, però, che se qualcuno spara stronzate, è giusto che qualcun altro gliele faccia notare. "Qui hai detto sta cazzata", "qui hai detto quest'altra". Avrà i suoi buoni motivi, per fare le affermazioni che fa - "ognuno gà le proprie razòn" - ma non è detto che abbia ragione. Anzi, è mio dovere democratico controbattere a qualsiasi cosa che non credo sia giusta. Perché come lui ha il diritto alla parola e all'espressione del suo pensiero, ce l'avrò pure io, no?

    A me pare che sia il dottor Mattioli a non accettare critiche. Appena si prova a dire qualcosa che contrasta con le sue tesi, magari pure ironicamente, salta su e tira in mezzo la buon'anima di Don Boschin e la camorra e la mafia e il sindaco decapitato e il Cristo e la Madonna. Se il post proseguirà, come prevedo, andremo a finire sulla Centrale Nucleare e il terrorismo islamico. Ma noi, da bravi democratici, lo continuiamo a far esprimere. Giusto così, finché non esagera. Perché è vero che puoi dire quel che ti pare, ma insultare no. E' vietato. Il Forum è nostro e facciamo quel che gli pare.

    Dicevo: "ognuno gà le proprie razòn". Ed è vero. Nonostante possano apparire strane e imprecise le sue obiezioni, Mattioli le farà per un motivo preciso. Avrà anche lui le sue ragioni. A me è venuto in mente Stendhal. Ne Les mémoires d'un touriste, Stendhal parla dei sentimenti moderni, frutto dell'universale vanità: "l'invidia, la gelosia e l'odio impotente". E, secondo me, sono proprio questi tre sentimenti che animano il commento di Mattioli. Sprizzano da ogni singola parola. Perché Pennacchi ha scritto un bel libro, perché ha vinto il Premio Strega, perché quando parla della Bonifica e della gente che l'ha fatta molti gli danno retta, ci si riconoscono - gli dicono "abbiamo vinto" - mentre per Mattioli immagino non avvenga la stessa cosa. Che ce lo dice a fare a noi che siamo sodali e compagni di Pennacchi? Se pensi che Totti è na pippa, devi andare proprio in Curva Sud ad argomentare le tue ragioni, facendo pure lo spavaldo?

    E' una missione kamikaze? E' l'evangelizzazione dell'anti-pennacchianesimo? No, più semplicemente, Mattioli vuole - e la cosa non deve far sorridere - che Pennacchi intervenga e gli dica: "si, Gianluca, ciai ragione. Ho fatto proprio quello che dici tu". E' un sogno o un incubo. C'è tanta gente, nella palude bonificata, che è abituata a fare così. Forse lo fanno un po' tutti, in tutta Italia. Si diventa grandi, scegliendosi un avversario grande. Lo fanno tanti critici letterari (Belpoliti, Cortellessa, Cordelli), figurati se non lo può fare uno che si vede sfilare sotto gli occhi, quasi tutti i giorni, il mediatore del suo desiderio. E credo che la speranza sia proprio quella: il riconoscimento della propria grandezza.

    C'è odio e amore, nelle parole di Mattioli. Così come per ogni mediatore del desiderio. Lui sogna la grandezza e in questo momento, la grandezza, è rappresentata da Antonio. Un mediatore vicino a lui, con cui magari s'è rapportato in passato. Succede un po' come nell'Eterno Marito di Dostoevskij tra Pavel Pavlovic e Vel'caninov. Guardate che s'inventa per innalzare ancor di più l'importanza di Antonio, ad un livello quasi da film 007: Pennacchi diventa strumento e ideatore di una trappola infernale per dare più nerbo alla ideologia berlusconiana, e lo fa parlando di Mussolini. Manco alla Cia gli vengono in mente di 'ste cose. A lui si, per amore/odio nei confronti di Antonio.

    P.S.: Appena risponde se il libro l'ha letto, fornirò una risposta pertinente anche sulle obiezioni che fa all'ideologia dell'opera.

    Pubblicato 13 anni fa #
  9. zero71

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    A onor del vero, Gianlu' tu sei entrato dentro al nostro bar- che per altro io amo frequentare silente da un po' ma mi hai leggermente stizzito - con la mazza da baseball, hai rotto la vetrina dei tramezzini e poi hai chiesto agli avventori di parlarne. Ora se uno invece di accettare il dialogo ti dà un cazzotto in faccia e la mazza te la brucia tu non puoi lamentarti. Il tuo netto giudizio e il tuo pretendere dagli altri di qualificarsi prima di esprimersi è francamente a dir poco maleducato. Tieni conto poi che i tuoi modi ti hanno impedito di notare che qui nel forum, se accendi la miccia, prima ti prendono un po' per culo ma poi (vedrai)ti lisciano il pelo argomentando scientificamente (c'è gente che, ti assicuro, puo' insegnarti molto su studio delle fonti, analisi e sintesi storica). Detto questo, se vuoi parlare seriamente, comincia ad argomentare su quali basi ritieni che esista questa storia del laboratorio sociologico. Secondo me, documenti alla mano, sei completamente fuori strada ma abbandonando categorie pregiudiziali, i labili assunti che riferisci sembrano basarsi su una storiografia datata e demolita da tempo, si sul ruolo di Cencelli (chiamato e scelto per costruire in sei mesi Littoria? sì solo che Mussolini non voleva una città come tu credi e basta riferirsi alle altre 147 fondazioni che ti sfuggono e che proprio Pennacchi ha dimostrato essere parte di un ben preciso progetto politico sociale). Tra le altre cose Canale Mussolini chiarisce molti aspetti sociologici che si ripercuotono ancor oggi sugli abitanti, sui loro rapporti ma il libro bisogna leggerlo prima e poi farsi venire le idee. Se uno prima si fa venire le idee e poi legge o raccoglie i dati TOPPA sempre.

    Pubblicato 13 anni fa #
  10. A

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    "di cui... ne è l'emblema"

    per curosità, a che scuola psicanalitica appartiene? Chì è stato il suo supervisore? Dove esercita? Quando prende a seduta? No, così per sapere, sa. Non sia mai qualcuno di noi avesse bisogno dei suoi buoni uffici.

    Comunque io insegno freccette a casa mia, lo fo gratis. Ho anche un blog, si chiama "inseguendo i pipernesi con la clava". E' una metafora!

    Viva SUSO!!

    Pubblicato 13 anni fa #
  11. tcd

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    Sensi, questo tuo amico per quanto possa esser pregevole o gradevole o che sia dal "vivo", su internet ha lo stesso charme di un rinoceronte ubriaco in un negozio di cristalli di Murano.

    Mi spiace per lui che, su fakebook, sia andato ad approcciare proprio una delle nipoti piu' scorbutiche (io) partendo pure male ma male proprio.

    Ma in tutta onesta', ne deve convenire pure lei, caro Sensi, che per non saper ne' leggere ne' mangiare, il suo amico ha fatto di tutto per sembrare un troll.

    Pubblicato 13 anni fa #
  12. A

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    Torquemada sei un genio!

    Pubblicato 13 anni fa #
  13. sensi da trento

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    provo a rispondere io, per quel poco che valgo come critico

    Pennacchi dice che era il fascismo di snistra propone una trappola perchè mente sapendo di mentire: Littoria era un Laboratorio Sociologico e la realtà di oggi ne è la conferma perchè è impostata ancora sul Credere Ubbidire e Combattere,

    assolutamente no.
    la teoria del fascismo come dottrina di sinistra non nasce con pennacchi autore mondadori, ma nasce praticamente con pennacchi autore, fin dal primo libro edito da donzelli, che non può certo essere ascritto a muss... ehm berlusconi. questo gli ha procurato molti nemici anche a sinistra (l'ultimo è proprio emiliani, su l'unità). A mio parere Littoria come laboratorio sociologico è errato.
    latina è diventato laboratorio quando ha vinto finestra e i politologi hanno iniziato a chiedersi come mai a ogni elezione latina riuscisse ad anticipare in maniera scientifica quanto sarebbe accaduto nel resto d'italia mesi dopo.

    nè del resto interessava a mussolini avere a diposizione un punto di osservazioe politico privilegiato, visto che il problema del consenso non si poneva.

    sul fatto che siamo ancòra... ancoràti al credere obbedire combattere ti do quasi ragione. Qui si è fedeli alla linea fino all'ultimo, ma anche qui ogin tanto scazziamo e allora sono cazzi anche per i nostri referenti politici: a suo tempo, storace e michelini persero proprio perchè qui mancarono i voti decisivi per conquistare la regione; cionondimeno, il pdl ha vinto sempre e solo quando qui a lt ha fatto DAVVERO il pieno.

    una (amichevole) tirata d'orecchie sul fatto che pennacchi giocasse in casa: in realtà era il gruppo rcs (con romiti e mieli) che giocava in casa e la vittoria di pennacchi è stat un lieto evento.
    per fortuna, anche omero qualche volta si addormenta...
    (o era zeus?? )

    Pubblicato 13 anni fa #
  14. zero71

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    a teoria del fascismo come dottrina di sinistra non nasce con pennacchi autore mondadori, ma nasce praticamente con pennacchi autore, fin dal primo libro edito da donzelli, che non può certo essere ascritto a muss... ehm berlusconi.

    Bella Sensi.
    p.s. ...era Priapo

    Pubblicato 13 anni fa #
  15. Woltaired

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    sensi da trento dice:

    è stato anche un amico di infanzia e di gioventù di Pennacchi.

    ...allora l'ho azzeccata! è tutta una vecchia storia di merende rubate all'asilo.

    Pubblicato 13 anni fa #
  16. Il fascismo non ha bonificato le paludi pontine, l'esperimento nasce con la bonifica dell'agro romano dove per la prima volta nel 1884 (credo) viene utilizzata l'elettricità e le idrovore. Il fascismo ha il merito di aggiungere che la bonifca non solo è di pubblcia utilità ma deve essere "integrale" ovvero che accanto alla bonifica agraria ci deve essere quella della gente: ovvero il Laboratorio Sociologico che nomino io così oggi, all'epoca si diceva appunto bonifica integrale terreno e persone. Ma la bonifica dell'Agro Romano offriva al giovane Musoslini lo prosecuzione dello spunto dei Savoia. Che dove proseguire con lo sfruttamento dell'indigente come adepto potenziale che potrà formare l'uomo nuovo del XX° (da qui l'idea sulle famose leggi razziali di Mussolini). Ci sono invece oggi degli stupidi che sostengono che l'olocausto non era nel progetto dell'uomo nuovo del XX° secolo. Mussolini inizia il suo progetto lentamente che si conclude , appunto, con le pontine e magistralmente organizza tutta la coreografia mediatica per esaltare l'evento, arrivando addirittura a sostenere che "lui" non voleva fare città ed era per la politica rurale (ha costruito 147 città ...sic) insomma peggio di Berlusconi che come città nuove voleva fare anche l'Aquila. Littoria aveva un illustre precedente base ed era Mussolinia in Sardegna. Era la prima applicazione del modello che ripeteva il protocollo della bonifica dell'Agro Romano. Per farlo originale gli dato il suo nome Mussolinia. In sintesi si voleva sfruttare l'indigente per farlo diventare adepto del Capo Carismatico. E Mussolini c'è riusicto proprio grazie alle sue conoscenze della psicologia sociale: Credere, Ubbidire, Combattere contengono e sono i tre cardini scoperti dalla psicoanali classica neglia nni 50 sulla psicologia di gruppo.
    Ma erano stati anticipati da Mussolini trenta anni prima!!!!. Ecco il Laboratorio Sociologico: Littoria quale esempio di società in progreso ripreso dagli americani nel New Deal. Queste cose note anche in Canale Mussolini ma l'aspetto nocciolo della questione è la matrice del consenso che avveniva grazie al fascino del fanatismo che ha, inevitabilmente, come sviluppo il consociativismo mafioso. Cosa hanno dato la mentalità veneta alla città??? Dal modello originale hanno prodotto il Sindaco Delio Redi, principe del consociativismo andreottiano e sbardelliano e frutto del gruppo di fondazione, a sinistra abbiamo avuto la Floriana Giancotti moglie del Procuratore Aggiunto della città. Chi pagava la loro campagna elettorale?.Il consociativismo amministartivo fra malamministrazione e malagisutizia combinati fra loro. Solo che la stupiddità cittadina non se ne accorgeva, anzi faceva finta.....come succedeva nel Laboratorio Sociologico del XX° secolo. Onestamente vi chiedo: c'è mai stato dibattito su questi temi pubblicati nel tempo? Ed oggi dobbiamo accettare la telenovela di Canale Mussolini per far parlare di Latina. E ci sto, perchè serve per tutti sapere che c'è stato un premio Strega che ci riguarda, ma nel dibattito locale invece credo che dobbiamo essere sinceri e meno ipocriti e dire come stanno le cose: non siamo figli di giganti e di semidei ma di gente che per sopravvivere è stata costretta a mentire su se stessa e si è sacrificata per noi......ma il marcio c'è e deriva dal fanatismo delle origini che è contagioso e ne vediamo gli effetti nella mutazione degli esseri......perciò leggendo il testo ho trovato la telenovela e tutto il resto...ed è mio dovere di medico indicare le patologie e le aberrazioni..............

    Pubblicato 13 anni fa #
  17. A proposito di: "la teoria del fascismo come dottrina di sinistra non nasce con pennacchi autore mondadori, ma nasce praticamente con pennacchi autore, fin dal primo libro edito da donzelli, che non può certo essere ascritto a muss... ehm berlusconi."

    una teoria delirante e strumentale che serviva solo a omaggiaree a dare enfasi al Capo Carismatico (sia di destra di sinistra o cattolico ecc.). Una volta presentata, ovviamente, ovvero dopo chi ne aveva bisogno l'ha utilizzata.....sempre al servzio del Capo Carismatico e guarda caso....chi è il Capo Carismatico in Italia? E' forse Brander???

    Pubblicato 13 anni fa #
  18. A proposito : "...allora l'ho azzeccata! è tutta una vecchia storia di merende rubate all'asilo."

    Ma lei è bravo .....è un vero psicoanalista, ha fatto la scuola di Psicoanalisi al SERT del SM Goretti forse???? . I miei complimenti.....la merenda era un cornetto che c'aveva sempre il Pennacchi che era cittadino , io che venivo dalla campagna c'avevo l'ovo fritto e la pancetta fra due fette di pane fatto in casa da lì l'invidia del cornetto del Pennacchi cittadino....Io ero Cispadano e lui Marocchino....

    Pubblicato 13 anni fa #
  19. A proposito di: di cui... ne è l'emblema"

    "per curosità, a che scuola psicanalitica appartiene? Chì è stato il suo supervisore? Dove esercita? Quando prende a seduta? No, così per sapere, sa. Non sia mai qualcuno di noi avesse bisogno dei suoi buoni uffici.Comunque io insegno freccette a casa mia, lo fo gratis. Ho anche un blog, si chiama "inseguendo i pipernesi con la clava". E' una metafora!Viva SUSO!!"

    Facevo il pilota militare e così decisi di fare medicina...la formazione psicoanalitica è stata classica, analisi persoanle freudiana, supervisioni, ecc. il mio maestro era A. Ferrari. Fine anni '70 iniziai a formalizzare la ricerca sul cervello degli animali (gatti, conigli, ecc.) poi ci fu l'evoluzione clinica che approdò alla psicologia del pioniere nel 1984. Era l'ultimo stadio del modello, quello sociale, perciò c'è un'evoluzione dallo sperimentale, poi clinico e poi psicosociale. Il nucleo è stata la scoperta nel cervello animale del Piacere Paradossale dimostrandone l'esistenza anche nell'uomo (fase clinica) e infine tale presenza è stata descritta presente anche nei gruppi (piscologia del pionere). Quindi il mio lavoro è un contributo scientifico di sviluppo del modello psicoanalitico originato da Freud, migliorato dalla Klein, e ulteriormente ripulito da W. Bion e oggi confermato nella sua essenza dai miei lavori. Attualmente i miei interlocutori e allievi sono sparsi per il mondo, in Italia mi confronto e collaboro con il Prof. I. Majore (Decano della Psicoanalisi) e V.Lusetti (Cannibalismo e la nascita della coscienza Edit Armando Armando 2009). Per il resto rimango un professionista che fa ricerca sul cervello oramai solo clinicamnte e nei gruppi. Il Laboratorio sperimentale all'università"La Sapienza" è stato chiuso nel '98. Nello specifico oggi mi occupo di Caravaggio, del sogno, di cinema, e di psicosomatica ....oltre che di Latina e dei latinensi....

    Pubblicato 13 anni fa #
  20. urbano

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    Membro

    Certo una storia,
    la epica storia
    di un eterogeneo gruppo di emigranti tradotti da casa a qui
    che quando arrivano stanchi affamati poveri e senza mezzi creano un mondo
    come forse direbbe il dottore lo cosificano
    eh si, sarebbe un bel leggere. Davvero.
    Gli ingredienti per mangiarsi alfine le origini ci stanno tutti.
    Invece il bello del racconto è il constante flashback del narratore
    quello narrato
    quello che dice la storia delle razon
    piano piano si forma la sua figura
    in quel granitico mondo di macisti
    nasce dalla donna delle api
    quella estranea che inseguendo la passione
    oltre il credere, l’obbedire, il combattere trovò
    se non il capire
    almeno il sentire
    e generò
    tutti i suoi figli
    per essere poi scacciata dal gruppo del dovere.
    Cosa successe al piccolo figlio delle api?
    Non si sa bene con quali pensieri
    forse impaurito dal nero manto della nonna
    forse a risarcire una morte originaria
    sceglierà senza dir niente a nessuno, a nessuno dei lettori, di farsi prete e vivrà la sua vita.
    Ricordando, sapendo.
    Alla fine la storia la racconta
    lui prete
    figlio sentito bastardo
    lui prete
    sterile per scelta
    quasi a voler farla finita.

    Pubblicato 13 anni fa #
  21. la lavandaia

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    Membro

    ahhahaha ma li mortacci vostri... ancora con sta pseudopolemica con l'Ermete Trismegisto dei poveri

    Pubblicato 13 anni fa #
  22. la lavandaia

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    Membro

    A mannaggia a te. Leggendoti mi sono strozzata con la sigaretta

    Pubblicato 13 anni fa #
  23. A proposito di:

    [i]"Ne Les mémoires d'un touriste, Stendhal parla dei sentimenti moderni, frutto dell'universale vanità: "l'invidia, la gelosia e l'odio impotente". E, secondo me, sono proprio questi tre sentimenti che animano il commento di Mattioli."

    Ma lei è proprio bravo, non sapevo che era Sthendal che aveva scoperto i tre sentimenti moderni: "invidia,gelosia,e odio impotente" ora vado a casa e brucio tutto, anche la biblioteca....lei è stato illuminante grazie.

    "Sprizzano da ogni singola parola. Perché Pennacchi ha scritto un bel libro, perché ha vinto il Premio Strega, perché quando parla della Bonifica e della gente che l'ha fatta molti gli danno retta, ci si riconoscono - gli dicono "abbiamo vinto" - mentre per Mattioli immagino non avvenga la stessa cosa."

    La prego non mi lasci con il fiato sospeso ci dica cosa immagino io.....cosa avverrebbe nella mia immaginazione?????.....si sbrighi....ce lo dica.....

    "Che ce lo dice a fare a noi che siamo sodali e compagni di Pennacchi? Se pensi che Totti è na pippa, devi andare proprio in Curva Sud ad argomentare le tue ragioni, facendo pure lo spavaldo?

    Già mi sono sbagliato...credevo di essere in un sito di Scrittori, di intellettuali non in una setta solidaristica di mutuo soccorso ad un singolo....e allora ho capito bene: sono capitato nel regno di un Capo Carismatico....Grazie del contributo... Guardi che io Canale Mussolini l'ammiro: è una telenovela, un bel racconto frutto di fantasia molto fertile, ha vinto il premio Strega e ne sono strafelice...volevo solo far presente che non ha niente a che vedere con noi con la nostra realtà....e lasciamo da parte la claque...lei posisbile che non si è accorto che vengo citato in Canale Mussolini?????

    "E' una missione kamikaze? E' l'evangelizzazione dell'anti-pennacchianesimo? No, più semplicemente, Mattioli vuole - e la cosa non deve far sorridere - che Pennacchi intervenga e gli dica: "si, Gianluca, ciai ragione. Ho fatto proprio quello che dici tu". E' un sogno o un incubo. C'è tanta gente, nella palude bonificata, che è abituata a fare così. Forse lo fanno un po' tutti, in tutta Italia."

    Glielo ripeto sono stato pure citato nel racconto di Pennacchi....non cerco pubblicità (amche perchè nel mio ambiente non ne ho bisogno) ma cerco rispetto per la gente di Littoria/Latina che si vedono ancora una volta sfrutatti per interessi diversi dalla conoscenza e dallo studio. Possibile che noi dobbiamo sempre rapprentare e servire come gli adepti dei Capi Carismatici?. L'operazione Canale Mussolini serve solo a rinforzare e dare enfasi al modello culturale del Capo Carismatico che ieri è servito a Mussolini e oggi serve, grazie al bel racconto, all'Editore.....Premier....E infine è vero che ancora oggi c'è gente che cerca il Capo Carismatico per il consociativismo....

    Pubblicato 13 anni fa #
  24. la lavandaia

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    Membro

    Ho perso il conto delle volte che hai scritto "Capo Carismatico".
    Ma sarà mica che soffri di un chiaro ed evidente complesso d'inferiorità?

    Pubblicato 13 anni fa #
  25. A

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    Membro

    Beh, interessante come percorso.

    Ma lasci stare l'Olocauto, per carità. Grazie.

    Pubblicato 13 anni fa #
  26. zaphod

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    Fondatore

    cerco rispetto per la gente di Littoria/Latina che si vedono ancora una volta sfrutatti per interessi diversi dalla conoscenza e dallo studio

    ah... ho capito... quindi per conoscenza e studio è legittimo essere sfruttati?
    Complimenti dottor Mattioli, bell'esempio di lapsus.
    Qui non è questione di merende rubate all'asilo (quella frattura probabilmente è sanata dalla citazione nell'opera) qua è qualcosa di peggio. Ma come mai, ma in che mondo siamo? Adesso i romanzieri, parolai da quattro soldi, prendono a occuparsi della costruzione dell'identità e nessuno dà retta agli studiosi degli antropofagi dell'Agro Pontino?
    Ma come? Sono anni che mi aggiro per Piazza del Popolo come Malinowski alle Trobriand e adesso Berlusconi mi pubblica alle spalle un tomo di cinquecento pagine senza avvisarmi prima?

    Ha ragione, dottore, convengo con lei che lo sgarbo è enorme e chiede soddisfazione e spero che non mene vorrà se dopo averla presa bonariamente per il culo passo a spiegarle brevemente che Canale Mussolini non è una telenovela, ma un poema epico, e come tale va giudicato e studiato, dal punto di vista letterario.
    Lei non crederà mica che Ulisse si è nascosto davvero dentro un cavallo di legno e i troiani se lo sono tirato dentro senza accorgersi che era stipato di nemici? O magari le salta in mente che quello è la personificazione dell'Astuzia, della Scorrettezza o di quello che vuole lei e pertanto è una maschera universale che - in quanto tale - è stata tramandata nei millenni fino a noi?
    Lo dice lei che Mussolini è il capo carismatico. E se il narratore (don Pericle, non Pennacchi), lo racconta in quanto tale poi si lamenta? Ma che le dice la capoccia? E' una conferma della grandezza del romanzo, semmai.
    Poi lei dice che l'Agro Pontino è un esperimento sociologico. Ora, io sono un materialista storico, fondamentalmente, e pure marxista, alla fine e quindi la puttanata che dice lei è sovrastrutturale alquanto, e uno più colto di me come A magari glielo spiega meglio. Però io lo capisco che lei - per deformazione professionale - vede l'origine di tutto dagli scontri delle sinapsi e dei neuroni che - non lo nego - probabilmente hanno la loro importanza da un punto di vista di cura della patologia e nuropsichico, ma che quando vanno a inserirsi in un contesto sociale, si scontrano con questioni che hanno a che fare con identità, situazioni, ambientali e culturali e un sacco di cose che se adesso riuscissi ad esporre con ordine farei parte come lei dei notabili "scientifici" invece di vendere il pesce la mattina alle sei per trovarmi poi a tarda sera a ragionare di psicanalisi e identità con un cacciatore di gloria a tradimento come lei è apparso fin dal suo esordio in questo forum.

    Forse si sta svegliando la bimba. Quella mia.
    Aprrofitto per fare gli auguri a nonno K, a Lucrezia Marta e Riccardo.
    Buonanotte.

    Pubblicato 13 anni fa #
  27. A

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    Membro

    Comunque, dal punto di vista storico, le sue affernmazioni sono anacronistiche. Il mussolinismo che avrebbe portato al consociativismo mafioso?
    Ma che davero? ma li conosce i libri di Salvatore Lupo? Ma lo sa che gli faceva Mussolini alla Mafia? Lo sa chi era Mori?
    http://books.google.com/books?id=LU88NcBnr0kC&lpg=PP1&dq=Lupo%20storia%20della%20mafia&hl=it&pg=PA175#v=onepage&q&f=false

    Sullo stesso argomento, ovvero il rapporto tra la storia e la mentalità clientelar-mafiosa, un recentissimo articolo di Scarpinato su Micromega 5/20/2010 che si puà scaricare e leggere a questo link
    http://www.chiarelettere.it//allegatidef/0610_Micromega67499.pdf

    chiedo scusa, ma mi sono un po' irritato
    notte
    ale

    Pubblicato 13 anni fa #
  28. "Ma lasci stare l'Olocauto, per carità. Grazie."

    Ma stiamo scherzando??. l'Olocausto è il perno centrale, in Polonia gli ebrei avevano belle case, erano commercianti, erano benestanti...e i lager erano li a due passi solo che la gente non vedeva l'ora di entare in quelle case, di prenderle in possesso. Sono le stesse dinamiche del Credere Ubbidire e Combattere che venivano applicate attarevrso fanatsiose telenovele che dicevano che i campi di sterminio non c'erano. L'Olocausto è la forza del Capo Carismatico perchè costringe le persone a subire fatti e violenze terribili sul filo del ricatto: il popolo tedesco così diventava complice e dunque sempre adepto nel gioco di ricerca di potenza planetaria (noi siamo i migliori). Pensiamoci bene: è la strumentalizzazione del fanatismo che è poi la forma più elementare del Piacere Paradossale dove si maschera l'odio, la rabbia e la vendetta sociale. Un Carabiniere che salta in aria con una bomba russa nella stazione carabinieri di Latina e gli fanno i funerali di Stato cosa vuol dire??? E un sindaco che viene macellato in piazza a testa in giù dove tutti sghignazzano cosa è ? Una lezione di democrazia???. E infine un decreto ingiuntivo di 4,5 milioni di euro che si perde cosa è la magia dei giganti fondatori oppure è mafia???. E i nostri figli che si sfracellano per la velocità cosa sono i figli dei giganti o degli stupidi che hanno perso (per fanatismo) il senso del pericolo??.Perchè non si deve parlare della voglia latinensne di saltare sul carro del vincitore e del Capo Carismatico....Perchè vi arrabbiate se vi parlo del pericolo del Capo carismatico....chiedo solo un dibattito.....

    Pubblicato 13 anni fa #
  29. tataka

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    Membro

    Rimpiango Maw. Era più divertente.

    Pubblicato 13 anni fa #
  30. tcd

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    Membro

    'A gianlu', ma 'ndo cazzo lo vedi il capo carismatico, suvvia?

    Io a leggerlo, nel libro, c'ho trovato solo un Mussolini che stringi stringi, se pur ammirato e venerato da molti, veniva comunque narrato come quello che "metteva gli occhi sul sedere di Sora Peruzzi".

    Poi che ti aggrappi al fatto che sia stato pubblicato dalla casa editrice di Marina Berlusconi, tira qui tira la' ti fa sembrare piu' che altro un fanatico delle teorie dei complotti.

    Col che non si vuole mica negare che la camorra ormai si stia annidando a Latina e Dintorni, basti pensare allo scandalo del comune di Fondi che doveva essere commissariato e invece al Governo hanno fatto talmente tanto melina che hanno dato il tempo a quei bastardi di dimettersi per ricandidarsi candidi candidi poi poco piu' tardi.

    Ma pretendi che nel libro ci "debbano" essere tracce di quel che verra' dopo... Non ti sembra di esagerare?

    Senti, veniamo al sodo che i tuoi voli pindarici e graforreici mi hanno un po' fatto venire il nervoso...

    Cosa vuoi concludere?

    Ti e' piaciuto il libro? Si o no?

    Non ti è piaciuto perché ha trattato il tema della bonifica in un modo che tu ritieni storiograficamente inesatto?

    Oppure pretendevi che trattasse i suoi personaggi come un ricercatore tratta la sua materia di studio?

    Diobo, e' un cazzo di romanzo, mica deve bussare a millemila porte diverse per ottenere finanziamenti per le sue ricerche come fai tu.

    Da un romanzo non si pretende "conoscenza e studio". Si pretende che come lo apri ti prenda per gli occhi e non ti lasci piu' andare finche' non hai girato l'ultima pagina. Poi che ci abbia azzeccato o no, questo possono saperlo solo i "diretti interessati", quelli che sono stati effettivamente narrati da Antonio.

    Pubblicato 13 anni fa #

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