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LA MASCHERA DELLA MORTE

(267 articoli)
  • Avviato 13 anni fa da maw
  • Ultima replica da parte di FernandoBassoli
  1. sensi da trento

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    quello che scrivo, che può essere non condiviso, ma non certo banale e sorpassabile con facilità.

    il fatto è che sei l'unico a vedere tutta questa genialità nella tua opera

    pensi che sia solo una coincidenza??

    Pubblicato 13 anni fa #
  2. rindindin

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    mi diverte assai, forse come leggere le diatribe con mr darcy. maw è un grande complimento, nn sottovalutarlo.

    Pubblicato 13 anni fa #
  3. k

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    No, Rindi, questo purtroppo non è solo scemo, ma è sopratutto una gran testa di cazzo. Ma come ti permetti, grandissimo pezzo di merda, di esprimere giudizi sugli altri ("voi non capite l'Italia, la capisco solo io, solo io capisco il malaffare") senza esserti letto una sola riga di tutto quello che hanno scritto loro? Tu vieni qua – su un sito esplicitatamente "di scrittori" – e senza leggerti assolutamente un cazzo di tutto ciò che costoro hanno eventualmente scritto, cominci a pontificare e a pretendere che tutti loro partano a ripartano (ma non solo loro: il mondo intero!) dalle verità escatologiche che per primo nella storia avresti scritto tu, senza esserti sottoposto peraltro a nessunissima verifica o conferma con il mondo esterno o con la comunità di chi scrive? Ma vaffanculovà, sparisci da qua, non ti far vedere più, vai a farti le pippe da solo dentro la tua stanza, mangiati la tua merda e non rompere più i coglioni. Io non vorrei insultare i tuoi genitori, ma probabilmente questi ancora non si sono accorti che tu sei proprio grave – oltre che gran maleducato – tu sei da prozac, e la colpa non può non essere che la loro, che a furia di dirti "Quanto sei bravo!" da bambino, sono riusciti a fartelo credere e a farti diventare lo stronzo mitomane che sei, irrispettoso d'ogni altra cosa a questo mondo che non sia il suo ego puzzolente di merda. Che il dio Eucalytpo vi s'inculi.

    Pubblicato 13 anni fa #
  4. k

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    Per Torque, Zaphod e il primo cerchio

    Ma non sarebbe il caso di bannarlo?

    Pubblicato 13 anni fa #
  5. Woltaired

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    Maw dice:

    ...non leggetemi e dunque non rispondetemi...

    qui sta in parte la soluzione di questa e ben altre storie...

    se non c'è aria il fuoco si spegne e la cenere, dopo breve tempo, si disperde nell'aria e sul terreno ricresce erba vergine.

    Pubblicato 13 anni fa #
  6. K è una soluzione al vaglio dei cugini, quella di bannare Maw. Procederei con calma, però. Perché sarebbe più interessante se agli scritti di questo autocertificato genio della scrittura incomprensibile e di scarto - sembra raccogliere termini desueti e creare neologismi senza lo straccio di un senso, se non logico, almeno linguistico - non venissero commentati. Se alla sue provocazioni non rispondesse nessuno. Se ai suoi fendenti nell'aria non prestassimo attenzione. Se riuscissimo a farlo andare lì dov'è venuto - malàdeto A e il giorno che l'ha portato - probabilmente ne guadagneremmo tutti. Non è detto che uno entra al bar, inizia a scoreggiare e offendere, e visto che si tratta appunto di un bar, c'è l'obbligo di doverlo tollerare. Chiaro che se qualcuno l'ha portato - dicendogli: "perché non vieni ad insultare pure un po' al bar nostro? Vedrai, i miei amici saranno contenti" - noi lo prendiamo da parte e gli diciamo: "ma che sei scemo? Portatelo via, prima che lo prendiamo a calci in culo". E lo facciamo più per lui, il nostro amico, che per quell'altro. E allora, con tanta pazienza, se il nostro amico è il primo ad essersi offeso e ad essersene andato - "guarda, fa il guaio e manco ci mette rimedio" - la prima cosa che dobbiamo fare è fargli capire che lui non è ben gradito nel bar, che lo abbiamo tollerato proprio perché era amico dell'amico. E quindi il caffè non glielo diamo più, non lo facciamo mettere a sedere, se ci chiede un tramezzino o una pizzetta non lo consideriamo proprio. Nemmeno al bagno lo facciamo andare. "Chiama la finanza" si troverà a gridare ogni tanto, da solo. "Chiama chitte pare" la risposta randomica da uno dei tavoli.

    Pubblicato 13 anni fa #
  7. "Tu, mamma, credi alla letteratura?"
    "A quella del secolo scorso sì."

    da Zona Ombra, Italo Cremona, Einaudi, pag. 153

    Pubblicato 13 anni fa #
  8. cameriere

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    bah!
    contesto la messa al bando di maw.
    contesto anche solo l'ipotesi di discorso.
    contesto l'intenzione di bannarlo.
    contesto soprattutto A che s'è nominato tutore di maw.
    per quanto a me, io ce lo pago il caffè,
    la sedia no, ché sono pigro.

    maw,
    'n da retta,
    tuorna a 'sta casa.

    Pubblicato 13 anni fa #
  9. zanoni

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    K è una soluzione al vaglio dei cugini, quella di bannare Maw.

    dai, non esageriamo. tutto sommato se ne sta nel suo recinto. poi ovviamente se non gli rispondiamo, prima o poi si stanca. dopotutto se n'e' reso conto anche lui che i libri non glieli compriamo

    Pubblicato 13 anni fa #
  10. big one

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    per quanto a me, io ce lo pago il caffè,

    eccolo!
    è lui il poeta!

    Pubblicato 13 anni fa #
  11. Ma lo si potrebbe pure bannare, o no, sinceramente il fatto ch Maw sia qui o meno mi cambia poco. Certo, è lui che non può più lamentarsi se gli tiriamo le arachidi che serviamo con il campari col bianco o se ogni tanto invece che tirare le freccette sul bersaglio appeso al muro glie le tiriamo in una coscia.

    S'è comportato da clown, anzi, da buffone, queste sono le conseguenze.

    Pubblicato 13 anni fa #
  12. maw

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    A me gli improperi piacciono, mi fanno ridere.
    Infatti K secondo me è un grande scrittore, perché si vede che li sa usare con maestria comica.
    Io sono pigro come un gatto, e molto distratto – accade insomma che pesti i piedi ad amici inavvertiti... Magari, voglio dire, mi sono messo a trillare qui da voi che la pensate alla stessa maniera mia: piuttosto che chiedere scusa allora dirò che avreste potuto tutti confermarmi le vostre intenzioni, ed avreste anche potuto rimandarmi ai luoghi dove le vostre parole esplicitassero l’accordo sostanziale con il sottoscritto.
    Insomma dico, magari! ...swauuuuu…!
    Non cercavo altro.
    Io ho soltanto messo il mio personale terremoto a vostra disposizione.
    Certe volte i pensieri più importanti infatti, quelli ancora soltanto presupposti, hanno bisogno di essere esplicati attraverso esperienze umane - bestiali mi piace dippiù... -, le quali diano a quei pensieri la vivezza del sangue rosso. Questa potenza caratteriale volevano infondere le mie poesie a tutti i possibili ragionamenti affini...
    Maw insomma voleva soltanto dire di aver visti personalmente molti potenti, certo gli artisti acclamati - crede anche i politicanti... -, come tutti siano corrotti in reti di spionaggio, le quali con i mezzi del bastone amaro e della carotina molce, esse gestisce loro nella coscienza di una prigionia metafisica che i supposti signori accettino più o meno benevolentieri. Allora, per fare un esempio solo, mi hanno bastonato minacciandomi di morte... No, nessuno voleva ammazzarmi per davvero!, però mi sussurrarono cose maletette nelle orecchie, congiutamente ad occasioni che dimostrassero il loro spiarmi, la loro conoscenza dei fattacci miei. Nel 2000 un tizio mi seguiva, lo riconobbi alle mie spalle in molti luoghi di una grande città come Roma, ed una notte mi accompagnò fin sotto casa. Una vocina mi disse che quell’uomo era lì per proteggermi. Io pensai: “proteggermi da chi?”.
    Poi ad un corso di filosofia avanzata, alla seconda università della stessa città, mi si siede accanto una femmina che avevo caricato in macchina, la sera precedente, sulla Colombo... Insomma, che minchione che ero stato a non offrirle un caffè accettandola in dono – dopo che ci eravano sorbiti le interessanti prolusioni sul buon Wittgenstein... -. E giù a fumare come un treno a Singapore su rotaie di perversione...
    AHIC! ...rivoluzionare lo spirito nazionale che mi voleva appunto ridicolo sul palcoscenico dell’arte della vita! ...il pollo che non s’era strascopata la troietta del profeta di turno, condita al sibilo mafioso da accogliere nei padiglioni auricolari del cuore mekkaniko dell’opera divina in corso mia.
    “A pollo!” dicono a Roma: chè forse non hai il diritto di interpretare gli accadimenti della tua vita, e di accusare dunque un poliziotto, un pissicologo, un magistrato, comunque l’associato di una cerchia delinquente?
    [Ma forse gli scherzi me li ha fatti un vicino di casa, il quale non immaginava un modo più divertente per passare le ore sue.]
    SE NON SEI COME LORO SEI UN PERSONAGGIO DELLA FANTASIA: SEI UN PAZZO AD ESEMPIO!
    Ecco perché Maw dice quel cazzo che vuole!
    Se voi avete denuciate le storture antropologiche di questa nostra antica nazione, molto ruffiana e creativa, amica soltanto degli amici, allora, che quel coglione di Giuseppe Bonafede vi legga!, e lo faccia volentieri; egli non aspetta altro che il tempo in cui potere disporre delle sue combattive convinzioni e farne un’esperienza comune sulla quale la collettività voglia riflettere anche soltanto un attimino.
    [Certo quel mio vicino di casa avrebbe fatto lo scherzo pure a voi! ...propinandovi le mie paranoiche poesie d’amore della verità.]
    [[O forse il paranoico che in effetti sono, egli ubbidisce masochisticamente ai suoi ricattatori, i quali ordinerebbero alla mia penna le denunce che fa.]]
    In ogni caso sembreranno di una folle minoranza le mie pretese, sino a quando non avrò alleati del torace. Per fortuna, almeno, dico sempre, che io non ho mai voluto pensare bene, ma soltanto scrivere bello:

    GOMMAWDASKANGELLARRE
    di g.b.bonafede

    Vado ad alti e bassi come un maremoto. Sotto la mia pelle culturale trattengo un cosmo divampato, però imploso in una sorta di fissità positiva. Insomma come sarebbe l’uomo raggiunto al cerchio inverso della saggezza. Penso al culto nichilista per le piccole cose, i minimi sapori nella fuga del tempo, le gioie di amicizia e remissione, temperate da buona aria di campagna.
    Sarebbe una sconfitta questo mio pensare.
    In effetti, bramare il successo, ficca sol tanto stoltezza nella mente dell’aspirante saggio.
    Ma io non ho problema, è stato già risolto; io nichilista lo sono nichilista lo sono già per sempre; al meno io ci provo ad essere raggiante: insomma vi fotto tutti quanti, dormo e cago sano. Sto in casa e guardo la TV, poi a periodi mi sveglio, salgo dall’Africa al Sud, e mozzico un poco di città.
    Mio padre mi mantiene, e soprattutto non ho bisogno d’amore. Nonostante tutto riesco ancora a fingere bene una sorta di nostalgia dell’afflato complice ancestrale, come di chi sventurato non trovi gemella.
    I palazzi dell’eterna traguardano orizzonti di cellule affamate.
    Certo io sono un artista incompreso, e questa cosa, al cerchio di Giordano, significa che il mondo mi apprende negativamente. Sono uno scrittore che non conosce troppe parole, da sempre affilo l’assonanze attraverso una sorta di censura istintiva, che non ammetta insomma dizioni alternative, le quali occludano la musicalità strutturale della mia lingua veramente poetessa.
    Il mondo sa benissimo che sfido i migliori, e mi ripaga molto bene con l’acedia un po’ invidiosa del monaco antico, oppure con il simpatico rispetto del prete moderno. Insomma, sono tutti in abito al mio cospetto – forse porto jella...

    In un altro Tempo, molti uomini e donne impazziranno il Grande Architetto dico; molti moltissimi difuggerieanno le metropoli Gazzose: domani una guerra sostanziale, a traffici di Buesse, cosperà Clessidre accoppiate con Armi.

    Ieri, però, alla stazione Termini, una portoricana figlia di mammà, ubriaca come un coccodrillo, a vent’anni esperta nell’arte di scroccare una cena per scherzo, allora si è fatta ficcare due tre gamberi sgusciati nella bocca, poi s’è fatta tastare il culo e le tette – e dopo avermi promesso di barcollare fino a casa mia, allora se l’è cavata con mezzo bacio di lingua, e tanta tenerezza...
    Poi avrei voluto fare a botte, scatenai un po’ di rabbia dunque alla fermata del bus, a calci al palo degli orari violenti... dopo ancora ho fulminato qualche occhio per vendetta... Ma non sono riuscito nella stupida impresa di farmi bastonare: <<Non ho mai avuto una donna!>> Pensavo. <<...ma non è colpa di quel tizio che potrei tritare...>> Toccandomi la scimmia che sono: <<Perché dovrei farla pestare da quei romanisti là?>>

    Soprattutto dovrei dire che non ho trovato nessun motivo per alzare le mani o, intanto, sputare qualche improperio a destra o a manca.

    Oggi penso che ho fatto bene. Infatti quel tipo innamorato mi fa un poco pena; ha scelto la droga sbagliata lui...

    Io sono più furbo: sessualmente parlando mi faccio di crack!

    E dunque l’idea sarebbe quella di fischiare a mio padre un altro centone, spenderne cinquanta per una bella sega; poi stracena al McD.
    Punto.
    Una bella spia mi fissa maliziosa intanto, alla fermata di un semaforo. A piedi tutti e due, siamo; lei è ricciolina, magra, sinuosa, alta abbastanza, elegante, eccezionale – una vera femmina d’amare...
    Io sono soltanto un porco, un uomo veramente libero cioè, a guinzaglio di nessuna ipotesi cristiana - bestiale veramente.
    Lei, la psicospia, allora allude evidentemente alla sega che voglio mostrare alla buttana brasiliana. Io infatti continuo a ripromettermi che non la farò nemmeno spogliare. <<Voglio farmi soltanto una sega!>> Frasi di questo tipo penso preparatorie. Poi secerno memorie enfatiche del tipo: <<Mi calo i calzoni, la tengo in piedi, a distanza... Non togliere i calzoni alle caviglie!, mostrare fretta!, la strinzastrònza deve guardare tutto l’orgasmo!!!! ...fino alla fine dell’ultimo spasmo in faccia!!!!!!!!!!!!>>
    Verde.

    Cioccolatina non è stronza neanche un po’, ha un’amica tutta bianca di Brasilia.
    E insomma, mentre lecco i piedi di una, l’altra mi sculaccia – vai col centone...!
    Poi mi faccio maltrattare dalla bianca, e lecco il culo alla nera.
    Sono due gigantesse. [Addio McD.] Peccato continuino ad esprimere, troppo di mestiere insomma, i motivi presunti della mia eccitazione <<Leccami il culo!>> fa una; anche la nera entra nella parte, per questo mi impedisce di baciarle i piedi, per mostrare un po’ di dispetto lo fa... però così non funziona.
    Se vinco bene alla SNAI dovrò farmi inculare allora dico prima di andar via: <<Mentre tu mi pisci sulla faccia...>> indico la nera.
    Dice sì con sobria convinzione, intanto la bianca mi sbaciucchia sulla porta – c’è un altro furbone là fuori, che deve svuotare i coglioni per bene.

    Quando riprendo l’Appia mi accendo un’altra sigaretta. Roma fa sole. Roma fa meriggio. Roma fa ancora celeste.
    Domani ho un appuntamento con Vittorio Sgarbi.
    Sono il migliore poeta che c’è in circolazione:

    se giglio lacustre de la calma
    espande fondissima la notte
    dolci maledette noticine
    gagliardi stupori ne la gola
    spinte da riflussi orgasmi suoni
    a stelle si bejno strapizze
    veloci che sfiorino beltezza
    al bàcino molcezze vanitose
    mani tra le dita àncora tema
    spiri della pace àncori volta
    a godensi mortifer che si muti; e balli
    d’acquatile impressione...
    <<lo spazio allo tempo traccian solchi...>>
    come distorsa fuochi ’l celeste
    storie d’angeli brami vi sanno
    fiumi d’imprese volgono verse
    peli sereni Venere dorma

    Ho una Musa, straniera si chiama, dolce come il latte e il cioccolato blu.

    Pubblicato 13 anni fa #
  13. k

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    Questo cià pure le manie di persecuzione!
    No, no, compari miei: se gli volete fare solo un po' di bene, la soluzione non è tollerarlo in un modo o nell'altro, poichè così in ogni caso lo alimentate. L'unica è bannarlo e mandarlo fuori - nel suo interesse, non tanto nel nostro - perchè solo così, a soluzioni drastiche, è forse ancora in grado di rendersi conto che ha bisogno di aiuto specialistico, aiuto che noi non siamo in grado di dargli.

    Pubblicato 13 anni fa #
  14. Sospendiamolo per 15 giorni come accadde per Bastianazzo.

    Pubblicato 13 anni fa #
  15. tataka

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    Se lo bannate lo farete solo contento...non aspetta altro. La soluzione migliore è ignorarlo completamente, lasciarlo solo a gridare nel deserto. Allora toglierà il disturbo di sua spontanea volontà senza potersi vantare di esser stato cacciato per aver scandalizzato le nostre menti borghesi e conformiste.

    Pubblicato 13 anni fa #
  16. cameriere

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    con te non ha funzionato.

    Pubblicato 13 anni fa #
  17. tataka

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    con te non ha funzionato.

    Potevate bannarmi

    Pubblicato 13 anni fa #
  18. Io credo che una seconda possibilità non si deve negare a nessuno. Errare è umawano.

    Pubblicato 13 anni fa #
  19. Mi sa che il Cameriere ce l'aveva con Bassoli

    Pubblicato 13 anni fa #
  20. k

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    Sì Tata', ce l'aveva con Bassoli.
    Anche se dopo che ti sei fatto dipietrista t'avrei bannato io. Anzi, t'avrei pure menato.

    Pubblicato 13 anni fa #
  21. Io non sono mai stato sospeso ragazzi. Sfanculato sì, ma sospeso no.

    Pubblicato 13 anni fa #
  22. Me so' speso bene.

    Pubblicato 13 anni fa #
  23. k

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    No, no, lei s'è regalato fino a adesso.
    Anzi, sarebbe proprio ora che cominciasse a spendersi per davvero.
    Cominci a farlo in Colonia, pezzo di taccagno, e cominci a farlo con Ursula. Si cimenti sul campo col Cameriere. Le garantisco imparzialità di giudizio. Anzi, in dubio pro Fer. Gli debbo ancora far scontare Bologna a quello là.

    Pubblicato 13 anni fa #
  24. k

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    Comunicazione di servizio

    Zanoni fatti sentire.

    Pubblicato 13 anni fa #
  25. Non sono un taccagno, sono oculato

    Pubblicato 13 anni fa #
  26. cameriere

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    Membro

    no no,
    non ce l'avevo affatto col fer.

    Pubblicato 13 anni fa #
  27. k

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    E che t'ha preso, mo', il morbo di bdm? A quello almeno aveva sottratto i ragazzini, a te mica t'ha fatto ancora un cazzo ad Ursula.

    Pubblicato 13 anni fa #
  28. tataka

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    Quest'ostilità spiega molte cose.

    Pubblicato 13 anni fa #
  29. k

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    Quali cose, Tata'? E mo' bisogna che mi spieghi. Che t'hanno fatto, bello di zio? Raccontami tutto quanto per filo e per segno, dalla a alla zeta, perché io non so niente. Oppure t'ha preso la mania di persecuzione pure a te come a maw?
    CHE CAZZO T'HANNO FATTO, TATA'?

    Pubblicato 13 anni fa #
  30. tataka

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    Niente, niente, solo una sensazione. Ma ora che la battaglia è iniziata, dite a quello là che se stesse attento.

    Come scrisse qualcuno qualche anno fa:

    Le cronache difatti riportano che la sera di quel fatidico giorno, prima di rientrare a Cisterna, i butteri vincitori andarono a festeggiare lungamente in una osteria alla batteria Trionfale e, "venuti a diverbio fra loro, uno di essi fu ferito a coltellate". Si desse una regolata. Sabato lo aspettano i nipoti. Sempre butteri sono. E cisternesi.

    Pubblicato 13 anni fa #

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