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LIBERTA' DI STAMPA E PLURALITA' DELL'INFORMAZIONE

(295 articoli)
  1. sensi da trento

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    Per Leon: il problema vero è che la libertà di stampa ce la vogliono togliere. Capisci cosa significa equiparare un blog a un giornale? Oggi i giudici, davanti a quattro cazzate scritte in un blog, si fanno una risata. Domani dovrebbero trattare quelle quattro cazzate GIURIDICAMENTE, PENALMENTE come se fossero state scritte da un giornalista professionista sul Corsera!!!

    e fanno più che bene.
    purtroppo, oggi, molti blog creano leggende metropolitane (ad esempio su berlusconi) e queste leggende vengono poi rilanciate, di blog in blog, fino a diventare notizia e finire su una testata nazionale.

    ti faccio un esempio: mesi fa un demente (che si firmava agente italiano) scrisse un libro di fantascienza in cui "dimostrava" che berlusconi aveva truccato le elezioni del 2006, facendo sparire le schede bianche. il golpe fallì perchè all'ultimo, come ebbe a dire l'agente italiano, "berlusconi si agitava come un gatto e pisanu, col suo fiuto democristiano, aveva capito che era un gatto morto".

    una frase senza senso, sia da un punto di vista grammaticale che politico.
    ma tanto è bstato a deaglio per fare del "giornalismo".
    e se vai in giro, trovi ancora tante persone che (in buona fede) credono davvero che berlusconi abbia veramente tentato il golpe.
    sta di fatto, però, che più di qualcuno voleva imbracciare un fucile e andare a difendere la democrazia messa in pericolo dal gatto morto.

    tu, un minchione del genere, non lo manderesti in galera per qualche decina di reati che vanno dalla propaganda sovversiva al vilipendio delle istituzioni?

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. Sensi, ma che diavolo di credibilità vuoi che abbia un blogger che si firma Agente italiano?
    C'è un livello non ufficiale, dove il web è solo un videogame, come si fa a prenderlo sul serio?
    Il web è serio quando visiti il sito di un quotidiano, quando navighi nel sito della tua banca. Nemmeno wikipedia è attendibile - avevano messo perfino me, tra le persone celebri di Latina, ti rendi conto? - ma quando si tratta di blog, forum et similia... si è costantemente su un livello di cazzeggio... TU lo sai benissimo!

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. k

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    COMUNICAZIONE PER LEON

    Lei ha finito il suo bonus. Questa è l'ultima volta che mi fa perdere tempo:

    1) - C'è un poeta americano che si chiama Ezra Pound e che era pure un po' fascista che diceva però - lui scriveva negli anni trenta e quaranta, in cui il cosiddetto mass media più importante non era ancora la tv ma la radio - che "la libertà di parola, se non è correlata in una grande democrazia moderna alla libertà di poterla esprimere davanti al microfono della radio, è in realtà una non-libertà". Se lei non condivide o non capisce, io non le posso proprio fare più niente.

    2) - E' statisticamente comprovato da tutti i maggiori centri di ricerca specializzati, che oltre il 60 per cento della popolazione italiana non solo non legge giornali, riviste o alcuna altra trasmissione di approfondimento, ma forma le sue opinioni sulla base esclusiva delle informazioni che riceve tramite Tg1 o Tg5. Tg1 e Tg5 - ripeto - coprono da soli l'intera sfera dell'informazione di oltre il 60 per cento della popolazione italiana. Se lei non coglie o non capisce la portata e le inferenze di questi dati, io non le posso proprio fare più niente.

    3) - Sotto il concetto di libertà di stampa - almeno nelle accezioni che se ne danno nelle democrazie compiute dell'occidente ed in quelle dei cosiddetti 'diritti umani' - non c'è solo quello di poter andare in una qualunque tipografia e farsi stampare ciò che si vuole, ma c'è soprattutto quello di avere accesso e poter ricevere dalla globalità degli organi di informazione in ogni loro specifico settore (stampa, radio e soprattutto tv) la più completa, plurale e pluralistica informazione. Ergo: poter sentire approfonditamente e nello stesso modo tutte le diverse campane. Se lei non condivide o non capisce che in un etere in cui su sei televisioni generaliste ben cinque e mezza sono nelle mani assolute del premier è un grave vulnus di quella libertà intesa nel suo senso più ampio - non solo di stampa cioè, ma di completezza dell'informazione - io non le posso fare niente.

    4) - Lei sembra sostenere però che le eventuali colpe - ammesso come dice lei che la libertà di stampa comunque ci sia - le eventuali colpe sono tutte dei giornalisti che si sono asserviti e non di chi li ha resi servi, anzi, che pure i contratti di lavoro e le condizioni di sfruttamento sono del sindacato e non dei padroni, perché se c'era lei: "Ah, le facevo vedere io, signora mia". Ergo, le colpe e lo storture di questo Paese sono tutte dei giornalisti che c'erano prima di lei, perché solo lei sa fare e fa il giornalismo giusto. Bene, bravo, bis: lei è il meglio di tutti. Non è il primo narcisista che capiti qui sopra ma non è questo il punto (anche se - lei mi consentirà - Sensi e il Darcy hanno almeno molto più humour, che attenua fortissimamente quel senso di fastidio che il narcisismo altrui pure ci dà. Lei per sua sfortuna no). Il punto è che se lei poi non capisce quando uno tenta gentilmente di dirle, ma tanto gentilmente senza chiamare tutte le cose con il proprio nome nel preciso intento di non offenderla: "Vabbene, va': fammi vedere come fai il giornalismo tu, fammi vedere la completezza dell'informazione che dà il tuo giornale, la assoluta non manipolazione delle notizie a partire proprio dai titoli", io non le posso fare niente. Ma come, il suo giornale ha per esempio dato di uno specifico ciclo d'eventi chiamato giallolatino una serie impressionante di lanci e commenti esclusivamente più che entusiastici, poi qui emergono testimonianze assoluatmente contrastanti, uno le dice: "Vabbene, va': hic Rhodus hic salta, facci vedere la tua valentia corretto-giornalistica" e lei dice: "Ma che cazzo c'entra questo?". E vada a quel paese, va': con me ha chiuso.

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. Pantofola selvaggia

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    Il lodo Alfano è stato bocciato. Dovrei essere contento. Ma non riesco a sorridere. Non c'è da stare allegri a sentire la vacuità dei discorsi che sento fare da una parte e dall'altra. Siamo davvero un triste paese.

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. Ma vi rendete conto che c'è voluta la Corte costituzionale per stabilire se è giusto o meno che tutti i cittadini siano uguali davanti alla legge? Capite a che punto siamo, sì? E c'è pure chi si meraviglia che l'abbiano dichiarato illegittimo, il Lodo! Ma ci vuole tanto a capire che se il Presidente della Repubblica o il Premier una sera impazziscono, prendono il mitra e fanno una strage, poi è giusto che vengano processati?

    Pubblicato 14 anni fa #
  6. A

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    1 Giustificare l'ingiudicabilità in virtù del consenso elettorale è il dispositivo meno democratico che esista. E' come i re che si consideravano legibus solutis perchè investiti da Dio. La democrazia è proceduralità, dove la forma è la sostanza stessa.
    2 Un leader schiavo della "bianca" sputtana l'Italia.. Nella esternazione post voto della consulta di ieri, era palesemente sopra delle righe, ovvero, per usare un gergo giovanilistico, "strafatto". Meno male che coca c'è?
    3 Ormai il B. è pericoloso, perchè la bestia ferita, essendo per di più nichilista, prima di morire sbrana tutto ciò che gli capita sotto le grinfie. E purtroppo questo personaggio è stato posto dal 37 % degli Italiani, - percentuale che in virtù delle procedure su cui egli ora sputa gli vale la possibilità di poter usare le istituzioni, con la collusione di personalità deboli psichicamente- farà danni, e molti. Prepariamoci al peggio. Come dicono si sia espresso Napolitano in privato, "L'agonia del Berlusconismo potrebbe prendere forme non lineari"

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. A

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    "Berlusconi: farà vedere agli italiani di che pasta sono fatto" (fonte: http://www.repubblica.it/)

    commento: lo sanno di che pasta (si) è fatto

    Pubblicato 14 anni fa #
  8. urbano

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    Pubblicato 14 anni fa #
  9. A

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    Grazie Urbano, m'hai fatto venire in mente questo stupendo monologo, rigorosamente NON politicamente corretto (tra l'altro la traduzione ci perde, rispetto all'originale, dove "fuck" è usato come gergo, e dove, non si parla ad esempio di "ebrei ortodossi", ma di hassidim ultraortodossi. Che non è la stessissima cosa. comunque, merita.

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    Pubblicato 14 anni fa #
  10. leon8oo3

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    Cosa rispondi a Feltri che chiede la tua chiusura?
    “E’ singolare che sia stato definito un gran giornalista in piazza del Popolo. Per fortuna non credo all'ordine dei giornalisti, altrimenti, direi: su un direttore che chiede la chiusura di un programma si deve intervenire”.

    Anche Libero spara su voi, però poi invitate Belpietro.
    “La critica è legittima. Ma Belpietro ha un altro profilo rispetto a Feltri, e non vorrei parlarne troppo bene, per non metterlo nei guai. In ogni caso abbiamo intervistato anche Feltri”.

    Non sei stato contento della manifestazione di sabato?
    “Al contrario. Una piazza meravigliosa denunciava un pericolo per la democrazia. Mentre sul palco, a parte Saviano, si invocava solo un po' di tolleranza”.
    (intervista di Luca Telese a Michele Santoro)

    "Una piazza meravigliosa" così l'ha definita Michele Santoro la manifestazione con tutta quella gente che voleva senza alcun dubbio, denunciare una anomalia italiana non solo nell'informazione ma anche nella stessa democrazia. A parlare è un giornalista che più di molti altri ha subito attacchi pesantissimi da destra e da sinistra, nella totale indifferenza (quando non in collaborazione al linciaggio) degli organi e dalle rappresentanze dei giornalisti. Non stupisce quindi che abbia ravvisato delle anomalie e tradito un certo disinteresse per coloro che erano sul palco (a parte Saviano) che secondo il conduttore di Annozero (che è un po’ più inserito nell’ambiente e magari ci può far capire meglio) era intenta a chiedere un po’ di “tolleranza” che non è proprio un urlo di libertà.
    Lo scontro è duro, crudele, ma non posso smettere di pensare e fare paragoni con la realtà. La vicenda "Calciopoli" nel suo insieme aveva come protagonisti quasi più giornalisti che dirigenti calcistici. Nella vicenda Parmalat è dovuto intervenire un comico facendo fare una pessima figura non solo alle società di controllo ma anche alla stampa economica che si appiattiva sul "miracolo della industria di Callisto Tanzi" come anche per la Telecom e i 144 (non tutti se lo ricorderanno). Tangentopoli poi è stato un caso ancora più eclatante con una classe di giornalisti che ancora oggi scrivono per prestigiosi quotidiani che dicono "sapevano tutti". Se sapevano tutti perché nessuno ha fatto nulla? I delitti come il "giallo" di Cogne, il delitto di "Garlasco" e via dicendo, aprono uno spioncino completo sulla vita di singoli cittadini con tanto di appostamenti davanti casa e poi quella stessa stampa (molto spesso bi-partisan) si scandalizza per la volontà di conoscere le vicende dell'"escortiere" più famoso d'Italia. Le campagne per la libertà di stampa promosse dai radicali anticipano di decenni queste manifestazione ma la grande stampa se n’è sempre fregata; come mai secondo lei? Naturalmente in ogni singolo caso ci sono delle eccezioni ma la norma era questa e non credo di poter essere smentito. Nel film Quarto Potere si analizza forse per la prima volta l'importanza del giornalismo nella nostra società in una grande platea. Per la verità la vicenda si svolge come cornice nella vita del magnate interpretato da Orson Welles ma, nello stesso titolo, si lascia intendere che il giornalismo, come organo di controllo di tutti i poteri nel mondo moderno, ha un ruolo importantissimo nel regime democratico.
    Ora mi si dice: "lei vuole fare il sapientone,si crede meglio degli altri" ma io non credo che sia così. Io credo solo di essere di fronte al paradosso di parlare in un forum che per sua natura dovrebbe essere luogo di libero scambio di opinioni (a meno che anche in questa sede non occorra una tessera) e invece mi sento dire di aver "esaurito i miei bonus (manco stessi parlando con una slot macchine) di pazienza” di chi, suo malgrado, voleva insegnarmi qualcosa nella vita. Impariamo sempre dai nostri errori. Io continuo a ritenere che la libertà di stampa c'era e i giornalisti si sono auto-censurati venendo meno al loro primo dovere ovvero, quello di scrivere in nome e per conto prima di tutto per l'opinione pubblica, per quella stessa gente che era nella piazza. di sicuro altri poteri ci sono entrati ma la resistenza di una certa stampa è stata quanto meno risibile. Chi può prendere sul serio il Pd che nelle strade di Roma scrive la sua indignazione riguardo allo scudo fiscale quando bastava che non ci fossero più di venti assenteisti (anche illustri ma sembra che pagherà solo Gaglione)a far saltare la resistenza al disegno di legge? Lo stesso si dica per la libertà d'informazione.
    Per quanto riguarda la vicenda di Giallo Latino, io le devo ricordare che forse lei interpreta male il collaborare con una piccola testata che non vuol dire certo possederla. La differenza è lampante. Io ancora non possiedo nessun giornale ma se mai ne dirigessi uno di certo mi concentrerei sulle cose che hanno un effettivo riscontro nell'interesse della gente e tralascerei le beghe e le invidie da presentazioni letteraria che onestamente non mi riguardano e credo (ma è solo una mia opinione superficiale) interessi pochissimo anche agli altri . In egual misura io non scrivo titoli. Per il resto non do opinioni sul mio eventuale operato e lascio a lei il compito di lanciare “strali” nei confronti miei, della mia eventuale mancanza di umorismo, del mio narcisismo e se vogliamo (anche per metterla ancora un po’ di più nel personale) anche nella mia igiene corporale (già mi sembra di sentirlo: “lei è un puzzone, non si lava). Lascio a lei l’onore. Le assicuro per aiutarla che ho molti difetti ma la simpatia e lo humor mi mancano in maniera lampante.
    “L'articolo 2 della legge nell'ordine dei giornalisti precisa che è diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d'informazione e di critica, mentre è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede”. (Fonte: Wikipedia sull’ordine dei giornalisti).
    Da quanto tempo questo preciso dovere viene infranto da destra e da sinistra e per quanto tempo lo dovranno fare ancora? Ma poi, quali sono gli altri paesi che possiedono uno strumento come “l’ordine dei giornalisti?”

    Di sicuro io mi guardo bene dal dare tutta la colpa all'informazione. Ma se in casa sua le salta un tubo dell'acqua lei chiama un idraulico mica un agronomo. Ora, è la libertà di stampa ad essere saltata, e chi era che doveva vigilare insieme agli altri poteri perché ciò non accadesse? E chi ha permesso di far succedere le peggiori puttanate senza (quasi) mai fare nulla (salvo poche mirabili eccezioni che però sfortunatamente -Saviano a parte- non erano molto ben rappresentate sul palco di Piazza del Popolo)?
    Se lei non vuole o non può capire questo, io non ci posso fare proprio nulla. Riguardo alle chiusure, faccia come vuole, sarò sempre un suo ammirato lettore e (a volte) anche un suo stupefatto osservatore.

    Pubblicato 14 anni fa #
  11. sensi da trento

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    Ma vi rendete conto che c'è voluta la Corte costituzionale per stabilire se è giusto o meno che tutti i cittadini siano uguali davanti alla legge? Capite a che punto siamo, sì? E c'è pure chi si meraviglia che l'abbiano dichiarato illegittimo, il Lodo! Ma ci vuole tanto a capire che se il Presidente della Repubblica o il Premier una sera impazziscono, prendono il mitra e fanno una strage, poi è giusto che vengano processati?

    a me risulta che per oltre 50 anni i parlamentari hanno goduto dell'immunità parlamentare sancita dalla costituzione stessa.
    e di questa immunità si sono fatto scudo tanti, a sinistra, che nel frattempo andavano a mosca non certo a fare del turismo.
    a me risulta che tutt'oggi, al presidente della repubblica, sia garantita l'immunità in base all'articolo 93 della costituzione, tanto è vero che lo stesso scalfaro ha evitato le manette nonostante intascasse cento milioni extra al mese per non meglio specificati motivi.

    che facciamo? buttiamo nel cesso la costituzione e ne facciamo una nuova?

    Pubblicato 14 anni fa #
  12. sensi da trento

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    E' come i re che si consideravano legibus solutis perchè investiti da Dio. La democrazia è proceduralità, dove la forma è la sostanza stessa.

    non solo i re.
    anche i magistrati si considerano legibus solutis: ad esempio, quelli che mandarono l'avvertimento di garanzia a berlusconi durante il g8 non sono mai stati inquisiti per golpe, nonostante che silvio poi sia stato assolto.

    Pubblicato 14 anni fa #
  13. SCa

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    Ma basta sparare cazzate. Come si fa a mischiare le carte in questo modo?! Nemmeno sui banchetti di Porta Portese.
    A parte che l'articolo 93 dice tutt'altro, forse ti riferisci a questo:

    Art. 90.
    Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.
    In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri.

    che non è proprio il lodo Alfano.

    Pubblicato 14 anni fa #
  14. sensi da trento

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    perchè mai?
    mi sembra che garantisca l'impunità a un cittadino: il presidente della repubblica.
    proprio come il lodo alfano

    Pubblicato 14 anni fa #
  15. tataka

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    Gli "atti compiuti" nell'esercizio delle sue funzioni, si riferisce in pratica alla firma del Presidente della Repubblica sulla varie leggi di cui è "teoricamente" responsabile il ministro o il deputato proponente. Ben diverso quindi dai reati compiuti prima dell'esercizio delle funzioni, che però dato che il reo è diventato (per esempio) Presidente del Consiglio, non può più essere processato.

    Pubblicato 14 anni fa #
  16. sensi da trento

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    a takà?? non venì a rubbà in casa di ladri, perchè io nel 1994 c'ero, e ricordo benissimo che quando broccoletti accusò scalfaro di aver rubato (prima di diventare presidente della repubblica) i fondi sisde, scalfaro, forte dell'articolo 90 andò a reti unificate (lui sì, e non berlusconi) a ragliare "non ci sto, non ci sto, non ci sto" (tre volte).
    e il processo non si fece.

    Pubblicato 14 anni fa #
  17. leon8oo3

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    Bei tempi quelli, poco dopo la Padania dava del mafioso al Berlusca...bei tempi, magari tornassero.

    Pubblicato 14 anni fa #
  18. Intervengo dopo qualche giorno di assenza. Non sono andato in piazza a manifestare perché stavo studiando - Tecniche e linguaggi del cinema, andato bene -. M'ha telefonato pure il Cameriere quel giorno, per chiedermi che facevo. M'era venuta pure voglia di andarci, ma il dovere m'ha tenuto fermo e legato alla scrivania.

    Comunque. 'n c'è niente da fa'. La libertà di stampa non c'è. Zero. Dice: "addirittura? Manco gli studi ci danno così indietro. Siamo al 77° posto, siamo un paese parzialmente libero di scrivere e parlare. Parzialmente. L'avverbio parla chiaro".

    Penso che, in parecchi, di quel po' di libertà che ci rimane, non sappiamo che farcene. O per incapacità: la notizia non la so e quindi, pur volendo, non la posso dare. Per pigrizia: la saprei pure bene se facessi due o tre verifiche, ma chi me lo fa fare? Oppure per viltà. Spesso il giornalista, minacciato dai vari politici di denuncie, di querele, di ritorsioni velate o manifeste, rinuncia a scrivere le cose 'esattamente' come le sa. Ancora più spesso si mette a fare il favore all'amico. E se l'amico fa una iniziativa che va male, solo perché è amico non si mette a dire esattamente le cose come sono andate. O parla d'altro o mente. E qui parliamo della cosa meno grave.

    Per questo è stata importante la manifestazione dell'FNSI. Perché, almeno per una volta, un giornalista, bravo o meno che sia, si è sentito chiamato in causa. La domanda che mi facevo sabato era: "ma io l'ho sempre fatto bene il mio mestiere?". E badate che io parlo di Pontinia, che mi leggeranno un centinaio di persone al giorno se mi dice culo. Qualche volta il peso della responsabilità lo sento (qualche altra no). E se uno scrive per Repubblica? Corriere della Sera? Secolo d'Italia?

    Dice:"si, ma la questione dei contratti?". I contratti li fanno, quando li fanno, gli editori. Non il sindacato della stampa. Perché se il sindacato della stampa si mette ad andare ad ogni redazione, e denuncia chi non fa i contratti o chi li fa schiavistici, vogliamo scommettere che i primi a lamentarsi di non potersi più vantare - con gli amici, al bar e in discoteca - del titolo di giornalista sono proprio quei precari sfruttati?
    Ad esempio va molto di moda, ultimamente, il giornalismo aggratise. Tu lavori per una testata giornalistica e nessuno ti paga. Le telefonate le fai te, la benzina ce la metti te. L'editore ti dice, chiaro e tondo: "se vuoi io ti do la vetrina. Se ti sta bene scrivi, altrimenti ciccia". Se uno accetta le condizioni, di chi è la colpa?
    E io, Leon, non sono un bacchettone. Ci posso pure stare, per un periodo, a farmi il culo. "Imparati il mestiere, intanto" direbbe mio nonno. Esattamente così come tanti, pur lavorando otto ore davanti ad un computer a rispondere fino a 400 chiamate di gente incazzata, possono stare ai 550 euro al mese in fase di apprendistato. Apprendistato e periodo sono le parole chiave. Ti imparo per un anno, vediamo come va e poi, però, se sei bravo, ti assumo con un contratto in regola.

    Spesso succede che uno va nei giornali, sta lì e scrive per un lunghissimo periodo, ma poi nessuno gli da nemmeno i soldi per andarsi a comperare un gelato.

    E ti faccio una domanda io, a questo punto: chi è più colpevole: quello che sfrutta o quello che si fa sfruttare?

    Pubblicato 14 anni fa #
  19. Quello che si fa sfruttare. Punto. Se ti piace farlo lo devi fare senza lamentarti, se non ti piace non lo devi fare e ti devi cercare un altro tipo di lavoro. La vetrina, poi... ma quale vetrina d'Egitto? Tutte panzane.
    Quando ti si sfonda un dente e devi andare dal dentista con cosa lo paghi, con la vetrina?

    Il problema è solo che i contratti collettivi di lavoro, le tariffe stabilite dell'ordine, non se li incula quasi nessuno, questo è il problema. Il prezzo lo fa il mercato, come al solito.

    Pubblicato 14 anni fa #
  20. urbano

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    sostiene quagliarello
    "il lodo Alfano è una norma di diritto e di civiltà, rispetto alla quale la Consulta è chiamata soltanto a stabilire l'osservanza del dettato costituzionale e la rispondenza ai rilievi formulati nel 2004 dalla Corte stessa, rispondenza su cui in autorevoli sedi si sono avute già indicazioni piuttosto chiare.".

    Il provvedimento del governo aveva iniziato il suo percorso lo scorso anno con il via libera del Quirinale che aveva autorizzato l'esecutivo a presentare il testo alle Camere. Successivamente, Napolitano avrebbe promulgato la legge. Il "punto di riferimento" per la decisione del capo dello Stato era stato "la sentenza 24 del 2004" con cui la Corte ( la stessa corte) aveva bocciato il lodo Schifani. "A un primo esame, quale compete al capo dello Stato in questa fase - aveva scritto Napolitano - il ddl è risultato corrispondere ai rilievi formulati in quella sentenza".

    Chi ricorda la storia dell'altro lodo?
    Quello Schifani?

    Pubblicato 14 anni fa #
  21. Senti, Urbano, secondo te serve la Corte costituzionale per capire che se un Premier parcheggia in divieto di sosta deve pagare la multa come tutti gli altri senza fiatare?

    Pubblicato 14 anni fa #
  22. k

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    ...e soprattutto che se uno ruba e poi prende pure magari una montagna di voti, il fatto che abbia preso una montagna di voti non estingue il reato e lui debba andare in galera?

    Pubblicato 14 anni fa #
  23. ... e che comunque pure la Bindi sta lì perché ha preso un sacco di voti e quindi ha tutti i diritti di starci e di parlare in rappresentanza dell'elettorato?
    E che la bellezza non è un elemento costitutivo dell'uomo/donna politico?

    Pubblicato 14 anni fa #
  24. k

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    ...e che se questo invece va avanti di questo passo è capace davvero di gettare il Paese nella guerra civile, pur di non perdere una lira di tutto ciò che ha rubato?

    ...e che qualunque uomo di destra dotato d'un minimo di senso della Patria e dello Stato e consapevole di avercelo già gettato il Paese in una guerra civile - non più di sessant'anni fa, e tutto per avere acriticamente seguito e assecondato ogni delirio di potenza di un Duce autoproclamatosi infallibile - non dovrebbe assumersi la responsabilità di riportarcelo ancora, solo per consentire a un ladrone di conservare intatta la sua refurtiva.

    Pubblicato 14 anni fa #
  25. urbano

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    si
    va bene
    ma la consulta di mo
    non era pure quella di prima?
    Cosa è che è cambiato?

    Pubblicato 14 anni fa #
  26. zaphod

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    Fondatore

    Guarda Urba', io non ci capisco niente ma credo di aver capito che le cose siano andate così (e non so se questo risponde al tuo dubbio): il lodo Schifani era una cazzata talmente esagerata che la corte appena l'ha vista ha detto: "No, guarda questa è proprio una cazzata per questo, questo e quest'altro motivo". Poi è arrivato Alfano, ha studiato e ha portato la sua proposta. L'hanno guardata. "Hai visto, mo'se so'messi a fa le cose serie, almeno ce se so'impegnati." L'hanno analizzata. "Eh no, compa', stavolta l'hai scritta bene, ma sta cosa che dici tu non se po' fa. Co'le regole che ce stanno mo' non se po' fa, se proprio lo vuoi fare devi cambia' le regole".

    Pubblicato 14 anni fa #
  27. sensi da trento

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    Membro

    sentite, io ci posso pure stare che la sinistra non voglia berlusconi per qualche motivo.

    il punto però è che alla sinistra non sono andati bene:
    1) de gasperi, perchè aveva vinto le elezioni del 1948
    2) fanfani, perchè era basso
    3) segni perchè era golpista
    4) rumor, neanche a parlarne
    4) tambroni perchè a genova c'era il congresso
    5) forlani perchè forlaneggiava
    6) andreotti perchè ancora non si era venduto a sinistra
    7) craxi perchè ne capiva più di berlinguer
    amato perchè era socialista: poi nel 2000 ci hanno ripensato e sono andati a baciargli il culo e per poco non lo candidavano premier
    9) berlusconi perchè ne capisce più di d'alema e veltroni messi insieme.

    10) svariati altri che sicuramente ho dimenticato.

    in 60 anni di vita democratica alla sinistra non è mai andato bene nessun antagonista politico.
    adesso a me viene il dubbio che dietro questi attacchi pretestuosi ci sia (li sì) una certa allergia alle regole democratiche.
    e a me preoccupa più questo che il conflitto di interessi di berlusconi.

    Pubblicato 14 anni fa #
  28. Per Sensi:
    l'immunità garantita ai parlamentari è cosa completamente diversa. I parlamentari fanno le leggi, non fanno parte dell'esecutivo. Non so se ti è chiaro che l'esecutivo, il governo è formato da Presidente del Consiglio e singoli Ministri. Ti sembra una differenza da poco?

    L'immunità del Presidente della Repubblica riguarda invece un organo super partes che ha solo funzioni di garanzia e controllo. I suoi poteri sono ben pochi.

    Non so se mi sono spiegato.

    Pubblicato 14 anni fa #
  29. Pantofola selvaggia

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    «E' una trappola, mi sono sentito preso in giro dal capo dello Stato. Se Napolitano chiamava i giudici la legge passava». S. Berlusconi

    Ecco perché non voglio Berlusconi. Non è questione di ideologie, sinistra o destra, non c'è da scomodare i massimi sistemi per capire che è un uomo che, per sua natura e forma mentis, ha dei parametri di valutazione del reale costruiti su un unico sistema di valori: quello dell'impresa. Niente di male se fosse solo un imprenditore. Ma sfortunatamente è anche presidente del consiglio. Ed' è imbarazzante che consideri il Presidente della Repubblica al pari di un suo dipendente, un indisciplinato dirigente di un'azienda di sua proprietà che non ha voluto usare le sue "competenze" per aggiustare le cose, dimostrando scarso attaccamento al gruppo. La Corte Costituzionale paragonata all'Assessorato all'Urbanistica del Comune di Milano. Suvvia Assessore, quel permessino lo abbiamo firmato? E sua figlia, sempre precaria eh, le interesserebbe un provino al GF? Era quello che avrebbe dovuto fare Napolitano.

    Pubblicato 14 anni fa #
  30. k

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    ...Giusto ...e l'immunità parlamentare inoltre, sia quando c'era prima in Italia sia in tutto il resto del mondo cosiddetto democratico, copre gli eventuali reati connessi e commessi nell'esercizio delle funzioni, il parlamentare è cioè coperto da ogni reato d'opinione per esempio, ma non se va a fare una rapina. A maggior ragione l'immunità non può coprire mai - per il semplice fatto che t'hanno eletto - tutte le ruberie che hai fatto prima.

    Per il Sensi
    Destra o sinistra, in tutto il resto del mondo normalmente il posto dei ladri, dei ruffiani e dei pedofili è Rebibbia, non palazzo Chigi.

    Pubblicato 14 anni fa #

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