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LIBERTA' DI STAMPA E PLURALITA' DELL'INFORMAZIONE

(295 articoli)
  1. sensi da trento

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    Per Sensi:
    l'immunità garantita ai parlamentari è cosa completamente diversa. I parlamentari fanno le leggi, non fanno parte dell'esecutivo.

    ma che minchia mi vieni a raccontare?
    i governi (almeno in italia da 60 anni a oggi) sono composti da parlamentari cooptati nell'esecutivo.
    in pratica, l'immunità parlamentare ti copre per tutta la legislatura, sia se sei parlamentare, sia se stai nell'esecutivo.

    Nè vale il discorso di K che dice che l'immunità parlamentare copre solo i reati di opinione: il mafioso andreotti (che sosteneva il governo prodi) è stato inquisito 27 volte e non per reati di opinione: si è sempre salvato con l'immunità parlamentare.
    i vari inquisiti degli scandali carceri d'oro, lenzuola d'oro, scandalo dei petroli ecc. ecc. si sono sempre salvati con l'immunità.
    persino il comandante valerio è stato mandato in parlamento fino a quando non è scattata la prescrizione.
    Non mi sembra di aver elencato neanche un reato di opinione.

    Pubblicato 15 anni fa #
  2. sensi da trento

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    "La Corte Costituzionale è una bizzarria, un organo che non si sa cosa sia e grazie alla istituzione del quale degli illustri cittadini verrebbero a essere collocati al di sopra di tutte le assemblee e di tutto il sistema della democrazia, per esserne i giudici"

    Pubblicato 15 anni fa #
  3. sensi da trento

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    ooopss, dimenticavo:
    la frase è di Palmiro Togliatti

    Pubblicato 15 anni fa #
  4. A me ha impressionato la frase di Berlusconi: "se non passa il lodo Alfano, non mi permettono di lavorare". In sostanza ci voleva far credere che delle due l'una: o si difende o si mette a lavorare per l'Italia. Ora, lasciando stare De Gasperi, Togliatti, Almirante e Berlinguer. Mettendo da parte il fascismo e il comunismo. Possibile che nessuno si renda conto di quant'è ridicola questa frase e di come essa, da sola, rappresenti tutta l'anomalia italiana?

    Se fosse seria, come frase intendo, probabilmente la potremmo sentir ripetere nelle aule di tribunale. Uno è accusato di omicidio o di furto o di stupro e dice, al giudice: "Vossignoria, devo mandare avanti la mia azienda o il Comune che amministro. Lasciatemelo fare, cosa volete che sia un omicidio o un furto o uno stupro. Per cortesia, se decidete diversamente dimostrate di non tenere né all'economia globale né a tutti i singoli cittadini di questo Paese".
    In più appare sempre più evidente come ci siano dei cittadini di serie A e dei cittadini di serie B e poi dei cittadini di C1 e C2. Proprio come nella Lega dei Professionisti. Alcuni non potrebbero essere processati mai. Altri sempre. Altri pure quando non c'entrano un cazzo e altri ancora non vanno nemmeno processati, bisogna condannarli subito e basta.
    A voi, questa cosa qui, vi pare garantismo?

    Pubblicato 15 anni fa #
  5. tataka

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    Era quello che avrebbe dovuto fare Napolitano.

    Napolitano avrebbe dovuto non firmare il Lodo Alfano. Secondo è umiliante per un Presidente della Repubblica vedere il Lodo respinto dalla Consulta con le stesse motivazioni di un coglione come Beppe Grillo...

    Pubblicato 15 anni fa #
  6. Per il caro Sensi:

    Ti ricordo che anche Berlusca è un parlamentare. Se godesse dell'immunità non avrebbe avuto bisogno del Lodo Alfano. Semplice, no?

    Pubblicato 15 anni fa #
  7. Pantofola selvaggia

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    Per Tataka

    Napolitano avrebbe dovuto non firmare il Lodo Alfano

    Forse hai ragione. Io credo che se non avesse firmato il lodo, la legge sarebbe ritornata alla Camera, sciacquata un pò e rimandata al Presidente sostanzialmete identica. A quel punto in forza dell'Art. 74 della Costituzione (Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione. Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata), avrebbe dovuto firmarlo comunque. Un secondo rifiuto infatti non è ammesso, se non a costo di innescare uno scontro istituzionale gravissimo e senza precedenti. Vale la pena ricordare quanto dichiarato da Napolitano nel caso dello scudo fiscale: "è inutile, che io non firmi non significa niente, me la rimandano dopo 15 giorni e debbo firmare per forza”. E' deprimente sentirlo dire, ma è la verità. Certo un rinvio alle camere comunque sarebbe stato almeno un segnale, pur se inutile. La scelta di Napolitano forse è stata quella di affidare il giudizio ad un organo più autorevole in materia, l'unico realmente investito del potere di stabilire la costituzionalità di una legge, in base all'art. 134 della Costituzione (la Corte costituzionale giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge, dello Stato e delle regioni). Il massimo risultato col minimo sforzo (e casino).

    Pubblicato 15 anni fa #
  8. rindindin

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    scusate l'ignoranza ma mi spiegate cosa significa Lodo Alfano? perchè questo nome?

    Pubblicato 15 anni fa #
  9. sensi da trento

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    A me ha impressionato la frase di Berlusconi: "se non passa il lodo Alfano, non mi permettono di lavorare". In sostanza ci voleva far credere che delle due l'una

    Ban Ki-moon: " buon giorno presidente berlusconi. sono il presidente dell'onu Ban Ki-moon. le ricordo che il 20 di questo mese ci riuniamo per discutere..."

    berlusconi: " buon giorno presidente Ban Ki-moon. La interrompo subito. purtroppo il 20 di questo mese sono impegnato a milano per il processo Mills e non posso venire."

    Ban Ki-moon: "nessun problema presidente. abbiamo una seconda sessione proprio il 25 di questo mese e vorrei preg... "

    berlusconi: " il 25 proprio mi è impossibile, presidente Ban Ki-moon. purtroppo un pentito di mafia ha rivelato che le stragi di mafia del 1992 non sono opera di andreotti ma opera mia e devo andare a palermo! "

    Ban Ki-moon: " davvero una disdetta presidente. ma ha provato a passare a sinistra? ho sentito dire che andreotti, rosi bindi, mino martinazzoli, gerardo bianco, scalfaro, andreatta, de mita, prodi e molti altri inquisiti della dc si sono andati a prostituire da quelle parti e da allora i loro reati sono stati dimenticati da certa magistratura! beh, buona sera"
    click

    berlusconi: "GHEDINIIIII !! VIENI QUI. HO IN MENTE VARARE UNA NUOVA LEGGE. LA CHIAMEREMO ... LODO BAN KI -MOON"

    Pubblicato 15 anni fa #
  10. Pantofola selvaggia

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    Anche io ignoravo il significato esatto di "lodo", così ho trovato questo:

    Significato del termine lodo

    Negli ultimi tempi, con i recenti fatti politici e giudiziari, è tornato in auge un termine proprio della lingua del diritto, lodo, usato, e talvolta abusato, nei giornali e in televisione, ma raramente spiegato al largo pubblico. Si tratta di una parola antica, derivante dal latino medievale laudum che aveva significato di ‘approvazione [data dal signore feudale]’, forma deverbale di lodare, verbo che è attestato nell’italiano antico con significato di ‘arbitrare’, nel 1353 ad Orvieto e nel 1374 in un documento amiatino; nel senso di ‘giudizio scritto’ laudum è attestato a Piacenza nel 976.

    Il significato di lodo riportato nel Grande Dizionario della Lingua Italiana fondato da S. Battaglia (Torino UTET, 1961-2002) è ‘decisione con cui un arbitro o un collegio di arbitri dirime (non di rado in via equitativa) una controversia; sentenza arbitrale. – Anche: compromesso, accordo fra parti aventi interessi contrastanti’. Bisogna precisare, seguendo il Nuovo Etimologico (a cura di M. Cortelazzo e P. Zolli, Bologna, Zanichelli, 2002), che il lodo, cioè la ‘decisione degli arbitri’ acquista efficacia di sentenza giudiziale quando sia dichiarata esecutiva con decreto del pretore. Nel Dizionario Etimologico Italiano (a cura di C. Battisti e G. Alessio, Firenze, Barbèra, 1975) si fa riferimento all’uso del termine nella vecchia amministrazione comunale veneta per regolamentare i rapporti delle proprietà confinanti.

    Nella storia della Repubblica italiana il primo caso di lodo fu il cosiddetto lodo De Gasperi, una soluzione mediatrice su questioni di politica agricola che si tradusse poi in legge. I recenti fatti di attualità, dopo il lodo Mondadori, hanno rilanciato il termine anche se resta incerta la forma con cui passerà alla storia la legge recentemente approvata, che prevede la sospensione dei processi per le cinque più alte cariche dello Stato (i presidenti della Repubblica, del Senato, della Camera, del Consiglio dei Ministri e della Corte Costituzionale). La prima formulazione della mediazione tra chi sosteneva la prosecuzione senza condizioni del processo a Berlusconi e chi invece mirava all’immunità e quindi impunità dell’imputato, è da attribuire a Maccanico e quindi la prima denominazione è stata quella di lodo Maccanico: nel tentativo di conciliare i due diversi schieramenti e di evitare i danni della legge Cirami (che poi è passata e ha provocato il temporaneo accantonamento del lodo Meccanico), Maccanico aveva proposto la sospensione del processo senza l’impunità formale. Si è passati poi, attraverso alcuni correttivi (il provvedimento non riguarda i coimputati per cui, ad esempio, il processo Previti continua; è prevista la continuazione delle indagini preliminari mentre viene sospesa la fase processuale) incoraggiati anche dall’avallo del Presidente della Repubblica prima dell’approvazione della legge in Parlamento, al lodo Schifani che poi è la legge effettivamente approvata e ormai in vigore. Nella stampa si alternano tutte le possibili varianti, da lodo Maccanico a lodo Ciampi a lodo Schifani e anche lodo Maccanico-Schifani, per cui non ci resta che aspettare per vedere quale sarà la forma che si affermerà o se invece la legge sarà annullata per incostituzionalità o abrogata attraverso referendum.

    Resta un ultimo interrogativo: perché si continua a chiamare lodo un provvedimento che ha compiuto l’iter di una legge vera e propria e ha adesso l’efficacia e la forma di una Legge dello Stato? Al momento della proposta iniziale si trattava effettivamente di lodo nella sua accezione di documento compromissorio e frutto di una mediazione tra parti diverse, e in questa forma è stato reso noto e diffuso dagli organi di stampa; secondo la normale consuetudine del linguaggio giornalistico è stato poi mantenuto questo termine che si è cristallizzato, nelle diverse forme che abbiamo visto, anche nel corso della sua evoluzione fino all’approvazione e trasformazione in legge. La scelta iniziale da parte degli organi di stampa di utilizzare questo termine ha determinato il processo identificativo, per cui lodo Maccanico rimandava a quel particolare provvedimento e, in questa forma, è stato diffuso e si è radicato anche nell’uso comune; passare dalla denominazione di lodo a quella di legge avrebbe creato ambiguità e la possibilità di un mancato riconoscimento dell’oggetto di riferimento da parte di tutti coloro che non hanno seguito la vicenda in tutti i suoi delicati e intricati passaggi.

    A cura di Raffaella Setti
    Redazione Consulenza Linguistica
    Accademia della Crusca

    Pubblicato 15 anni fa #
  11. SCa

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    Vale la pena ricordare quanto dichiarato da Napolitano nel caso dello scudo fiscale: "è inutile, che io non firmi non significa niente, me la rimandano dopo 15 giorni e debbo firmare per forza”. E' deprimente sentirlo dire, ma è la verità.

    E' molto grave quello che ha affermato il Capo dello Stato, che tra l'altro è il garante della Costituzione. E' come se avesse detto: "è assolutamente inutile che io stia qui, la mia carica non serve a niente, però l'ho accettata, non mi ricordo perché". E non è vero che sarebbe stato inutile non firmare quelle leggi.

    Pubblicato 15 anni fa #
  12. tataka

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    Concordo con SCa. Frase gravissima.

    Pubblicato 15 anni fa #
  13. rindindin

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    grazie Sca per la spiegazione...lodo-provvedimento-legge

    Pubblicato 15 anni fa #
  14. SCa

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    Di niente... anche perché dovresti ringraziare Pansel.

    Pubblicato 15 anni fa #
  15. leon8oo3

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    Rispondo a Torquemada: Onestamente trovo difficile rispondere a questa domanda dotata di lunga premessa. Non perché la risposta mi sfugga, anzi mi pare evidente. Ma le motivazioni che portano a spostare costantemente il discorso da una parte all’altra mi sfuggono. Qui si continua a parlare di comportamenti individuali, se siamo simpatici o antipatici, se siamo disposti a lavorare gratis oppure no, se abbiamo sense of Humor o siamo bacchettoni o se e quando diamo una notizia. Io non mi sento un giornalista onestamente. Non mi sento tale perché mi sento più un aspirante, un apprendista in cerca di maestri ma non certo un “sapiente” nell’arte di raccontare i fatti. Non ho dubbi comunque, quando penso alle colpe che la tua domanda chiama in causa e ti dico che ritengo che la colpa sia di chi ha il coltello dalla parte del manico. Hai mai preso una casa in affitto? Se l’hai presa saprai che hai dei diritti, come l’essere informato del cambio d’uso dell’appartamento che hai in affitto 90 giorni prima, diritti di proprietà transitoria ma effettiva e via dicendo. Ora se queste leggi non ci fossero i padroni di casa ti potrebbero sbattere fuori casa senza motivo da un giorno all’altro, potrebbero fare utilizzo del tuo spazio in affitto come fosse ancora loro in qualsiasi modo o far valere il fatto che se hai una casa di proprietà mentre io devo affittare vuol dire che io devo guardare i 10 euro mentre tu incassi. Le leggi, come molti sapranno meglio di me, sono fatte per impedire che le posizioni di tipo dominante si tramutino in posizioni dispotiche, ecco perché c’è stata una sostanziale regressione della qualità del lavoro per i giovani negli ultimi anni. Per via del cambiamento di alcune tipologie di contratti che permettono il transito di lavoro attraverso una zona opaca fatta di stage “Non retribuiti” “contratti a progetto” “co. Co.pro” e via delirando, dando vita a quello che si chiama “Lavoro grigio”. L’avere una passione per la carriera giornalistica non è una colpa, come non lo è il voler fare qualsiasi altra cosa. Per quanto improbabile sia il conseguimento dell’affermazione professionale in un contesto con molta domanda e poca offerta come quello del giornalismo la legge pone (o dovrebbe porre) dei limiti per arginare comportamenti dispotici nei confronti delle persone. La colpa è senz’altro, sempre e comunque di chi sfrutta, di chi se ne approfitta e di chi prende in giro. Dopo di che, possiamo anche dire che fare questa cosa gratis non è una scelta saggia ma non perdiamo la testa. I contratti collettivi di lavoro per i giornalisti non sono stait rinnovati per anni (non so ora) mentre ogni testata, anche la più piccola è un feudo dove comanda il ras di turno. Questo è il contrario della libertà. Come può scrivere liberamente un giornalista che nemmeno sa se verrà pagato o mandato via a pedate il giorno dopo? Come può scrivere liberamente un giornalista in un sistema dove tutto è bloccato, appiattito su una linea editoriale politica? Sono i piccoli giornalisti che fanno favori agli amici oppure i piccoli e grandi editori? Mi sembra che in quanto marchette certi editori non li batte proprio nessuno.
    Insomma, mi pare evidente che sto cercando di dire (magari con poco successo) che è il comportamento generale che mi crea delle perplessità e basta vedere l’attualità degli ultimi giorni.
    E qui viene la mia irritazione per la protesta. Non certo per i princìpi che la muovono e che hanno smosso migliaia di persone, ma per coloro che utilizzano questo consenso per una cosa certamente giusta, allo scopo di rifarsi una credibilità laddove questa non ha più possibilità di esistere. E' l'intera classe che mi crea problemi e non il singolo. Di sicuro Saviano non è andato li a fare il pollo ma temo che era una dei pochi veri, puri, forti in quel contesto. Tutto il resto (o quasi) e noia e non ho detto gioia.

    Pubblicato 15 anni fa #
  16. zanoni

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    sentenza politica. cos'altro c'e' da aggiungere? sentenza politica contro berlusconi e ANCHE contro napolitano: perche', inspiegabilmente, nella sentenza la corte costituzionale ha contraddetto se' stessa (napolitano aveva giustamente firmato la legge perche' la consulta, nel 2004, aveva chiaramente affermato che non era necessaria una legge costituzionale. il presidente della repubblica, in quanto organo di garanzia e non sovrano perche' e' il PARLAMENTO a detenere la sovranita', deve assicurare la legittimita' formale delle leggi e non altro). i giudici costituzionale in sostanza hanno detto: qui comandiamo noi!

    spero solo che la maggioranza in parlamento (perche' in Italia e' il PARLAMENTO a essere sovrano: il PARLAMENTO, non berlusconi, non il presidente della repubblica, non beppe grillo, non l'italia dei favori, non i magistrati politicamente orientati. il PARLAMENTO, cazzo) proceda alla prossima occasione utile al ripristino di quell'indispensabile istituto di civilta' politica che e' l'immunita' parlamentare (cancellato dalla nostra costituzione a causa dell'ondata forcaiola degli anni '90): indispensabile perche' evita che a dettare l'agenda politica siano non i legittimi rappresentanti del popolo ma i magistrati che pretendono di fare politica senza nessuna investitura da parte del corpo elettorale.

    e' davvero sconcertante constatare che l'odio antiburlusconiano impedisca a molti di valutare correttamente questi basilari principi della democrazia.

    Z

    Pubblicato 15 anni fa #
  17. k

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    No, quello che è davvero sconcertante è che il tuo odio antisinistra - al di là d'ogni marginale questione de codicillibus - impedisca a te di capire che dopo averci già portato sessant'anni fa alla guerra civile, tu preferisca riportarci proprio lì una seconda volta, pur di non ammettere che il ladro matricolato che ti sei scelto questa volta come capo s'è già fatto dittatore mediatico e golpista, violando e calpestando "pro sola domo sua" ogni legge, valore o principio d'una democrazia parlamentare moderna. I tiranni ladri, corruttori, ruffiani e pedofili, Zano', pure se hanno i voti vanno in galera, non al governo o sulle insegne d'una guerra santa.

    Pubblicato 15 anni fa #
  18. A

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    Sensi, siamo amici, è vero e ti voglio bene, ma ne scrivi di cazzate eh.
    Che poi, manco le pensi, per davvero. E alle elezioni politiche hai votato il PD.

    Cosa importante:
    a scuola, quando spiego educazione civica e faccio leggere la costituzione, ricordo sempre che la nostra non è una repubblica presidenziale. E che dire "mi ha eletto il popolo" è un errore da 3.
    Infatti dovresti dire: mi ha designato il Presidente della Repubblica e fiduciato il parlamento. Il "popolo" elegge il Parlamento a rappresentarlo
    "Mi ha eletto il popolo" è un errore imperdonabile.
    Irremissibile.

    Pubblicato 15 anni fa #
  19. Caro Leon, la rabbia che tu senti penso sia più che legittima. Anche la contestazione dello status quo che tu fai è più che legittima. Come appare altrettanto legittima la volontà del sindacato di far rispettare le leggi. Quando si forma una redazione c'è una visita del sindacato che si mette d'accordo: "qui dentro, per l'attività che fate, bisogna assumerne 4-5 o 6 con contratto di apprendistati, altrettanti con l'articolo 2. Al massimo puoi aver 10-11 co.co.pro. In nero o a gratis non se ne parla proprio". Tant'è che al mio giornale, per esempio, ci può essere gente che ritiene di prendere poco, ma gente che non prende niente o che prende i soldi a nero escludo che ci sia. Perché? Proprio perché, qualche tempo fa - circa un tre-quattro anni fa - venne la FNSI o chi per lei a trattare con l'editore. I giornalisti che stanno lì dentro, a cui prima è stato fatto un contratto di apprendistato e poi sono passati ad essere giornalisti professionisti, non credi che siano contenti dell'intervento del sindacato dei giornalisti? Io credo proprio di sì. Qualcuno che ha ritenuto, in passato, siano stati lesi i suoi diritti, si è rivolto alla magistratura e, almeno in un caso, ha ottenuto quello che gli spettava. Fila liscio.

    A lavoro, quell'altro in Telecom intendo, un sindacalista una volta, mentre gli segnalavo il caso di un collega che era stato demansionato immotivatamente, mi disse: "adesso che lo so, posso intervenire".

    A che pro questo esempio? Tu potrai anche pensare che i sindacati siano tutti, dal primo all'ultimo sindacalista, espressione della feccia della società - però poi ci spieghi come fai a definirti di sinistra -. Alle volte la questione è più semplice. I sindacalisti non sanno le cose - perché le segnalazioni le dovremmo fare noi - e non intervengono proprio perché non pensano di doverlo fare. Nel momento in cui tu li avvisi, devono fare qualcosa. Poi magari fanno la cazzata. Ma qualcosa fanno.

    Meno legittima, dal punto di vista legale, è la volontà degli editori di tirar su giornali quasi 'a costo zero'. Certo. Ce ne sono a frotte di esempi, ma è anche vero che non succede sempre ed in ogni luogo quello che dici te. La soluzione potrebbe essere più semplice: e se invece di lamentarci di un sistema che ci stritola, non iniziassimo a rimboccare le maniche e a denunciare quello che non va?

    Comunque. Sta di fatto che in Italia la libertà di stampa non c'è per motivi diretti - uno è di fatto il proprietario di 5 televisioni e mezzo - e per motivi indiretti - i giornalisti, per un milione di motivi, alle volte arrivano all'autocensura -. Non c'è da mettere in mezzo dati storici, considerazioni filosofiche o materiali sistemici. Basta osservare la realtà, senza l'illusione ottica di qualche lente ideologica.

    Pubblicato 15 anni fa #
  20. A

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    Siccome, come giustamente mi è stato fatto notare in privatissima sede, aprire un nuovo topic potrebbe sembare narcisistico (come se non sapessi già di esserlo, insomma, vabbè lasciamo stare...)vorrei avvalorare quanto dicevo circa l'errore che si sta accettando da parte della propaganda difensiva di Berlusconi circa il fatto che egli si proclami "eletto dal popolo". Trattasi di leggenda metropolitana, come quella , del resto, di una presunta "seconda Repubblica", troppe volte usata in senso giornalistico sì da diventare luogo comune. In realtà sintagma errato storicamente.
    Ma andiamo con calma.
    Intanto studiare, leggere, e meditare questo articolo illuminante di Ilvo Diamanti uscito oggi su La Repubblica, ovviamente per piacere, con calma, e se avete tempo da pardere.

    La leggenda del premier
    eletto dal popolo

    Pubblicato 15 anni fa #
  21. Pantofola selvaggia

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    Infatti dovresti dire: mi ha designato il Presidente della Repubblica e fiduciato il parlamento. Il "popolo" elegge il Parlamento a rappresentarlo
    "Mi ha eletto il popolo" è un errore imperdonabile.

    Tecnicamente ineccepibile. Il punto è che il popolo ha votato per una maggioranza che sosteneva esplicitamente la presidenza di Berlusconi. Quindi nella sostanza delle cose il popolo lo ha eletto. Non la maggioranza assoluta, non la quasi totalità degli italiani come vuol far credere lui, ma una maggioranza sufficiente a legittimare il suo stare a Palazzo Chigi. E' pericoloso voler combattere il berlusconismo sul piano della legittimità, perché questo significa distogliere l'attenzione da ciò che secondo me è il nodo cruciale della questione: Berlusconi non è il male, ma il sintomo più acuto del male stesso. Il male vero di cui soffre l'Italia è il declino di civiltà che ha colpito gli italiani da venti e più anni a questa parte, l'imbarbarimento sociale, l'omologazione culturale, il provincialismo di comodo, l'elevazione a sistema della corruttela, eccetera eccetera. Questa parabola discendente era davanti agli occhi di tutti, ma quasi tutti (Pasolini ad esempio è stato profetico in questo senso) non l'hanno vista o hanno fatto finta di non vederla. Sono stanco di sentire dire che la politica sta rovinando questo paese: sono gli italiani che lo hanno rovinato, sostenendo questa politica. Siamo noi italiani, gli artefici del nostro disastro. Io vivo in una terra in cui il presidente della regione festeggia perché una sentenza lo condanna "soltanto" di favoreggiamento semplice a Cosa Nostra, e noi tutti viviamo in un paese indifferente al fatto che quest'uomo è oggi in Commissione di Vigilanza Rai. Solo per fare un esempio.

    Pubblicato 15 anni fa #
  22. A

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    Indubbiamente non hai tutti i torti, giuseppe

    Pubblicato 15 anni fa #
  23. tutto ciò premesso, dire "Mi ha eletto il popolo." è una sciocchezza anche perché comunque il popolo (se davvero lo avesse eletto) non lo avrebbe fatto sine die, ma a tempo. Basta guardare la storia delle legislature per vedere che i governi in Italia durano mediamente poco. Insomma "noi ti diamo la possibilità di governare, ma se non si vedono risultati te ne devi andare e lasciare spazio ad altri". La democrazia è questa roba qui.

    A me Mr. B sembra il classico caso di persona anziana che non vuole lasciare spazio ai giovani. Vale in ogni settore. Voi pensate che a 73 anni, per fare un esempio, si possano veramente comprendere i problemi dei giovani, dei disoccupati, della scuola?

    Pubblicato 15 anni fa #
  24. Berlusconi in politica è stato semplicemente un'anomalia. Doveva starci 4-5 anni e poi basta, lasciare campo a politici tout court. E' proprio vero che il potere logora chi non ce l'ha. Va anche detto che ha ampiamente deluso. Sempre in prima linea in occasione di ogni catastrofe naturale, ha mostrato nei fatti di potere fare ben poco per incidere sulla vita del Paese.
    Il fatto che non sia stato capace, non Berlusconi-persona, ma Berlusconi-governo, di mantenere una piccola promessa fatta in campagna elettorale come l'abolizione del bollo auto, dice molte cose. Si è preferito eliminare l'Ici sulla prima casa (ville escluse, ricordiamocelo) ma così si è messo in grave difficoltà i Comuni. Insomma, questi gran geni a Palazzo Chigi non ci stanno... e aggiungo pure, per la par condicio, che non c'erano nemmeno nel governo precedente...

    Pubblicato 15 anni fa #
  25. ... e intanto l'Italia è diventata il Paese delle lotterie istantanee, del gratta e perdi, dei video-poker taroccati... delle slot-machine prese d'assalto da poveri fessi...

    ... siamo proprio un popolo di imbecilli.

    Pubblicato 15 anni fa #
  26. urbano

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    Membro

    gerontocrazia
    era il 1976

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    Pubblicato 15 anni fa #
  27. Pantofola selvaggia

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    Scusa la scarsa arguzia ma non ho capito il "Giuseppe".

    Pubblicato 15 anni fa #
  28. zanoni

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    Membro

    no, non e' stato eletto dal popolo! no, e' stato eletto direttamente dallo spirito santo!

    sentito mai parlare di costituzione formale e costituzione materiale?

    sui simboli ci sono i nomi, la gente vota per quei nomi: vota BERLUSCONI. e nella costituzione materiale (la prassi costituzionale), il presidente della repubblica affida l'incarico di formare il nuovo governo al leader - quello stampato nel simbolo e poi formalmente indicato nel corso delle consultazioni - del partito/schieramento che ha ottenuto la maggioranza dei consensi elettorali.

    e' una cosa talmente banale, ma pur di andar contro a berlusconi la gente s'arrampica poco dignitosamente sugli specchi. ma tanto si prepara una bella riforma costituzionale - finalmente in chiave presidenziale! - cosi' a questa gente scoppiera' il fegato

    Z

    Pubblicato 15 anni fa #
  29. A me poi sfugge il nesso fra "indispensabile istituto di civiltà" e "immunità parlamentare", specialmente per come la si vorrebbe qui da noi...

    Pubblicato 15 anni fa #
  30. zanoni

    offline
    Membro

    parlavo della separazione dei poteri: e del fatto che l'immunita' e' indispensabile per evitare che dei giudici politicamente orientati influenzino con indagini e provvedimenti pretestuosi e infondati (vedi il colpo di stato della magistratura contro berlusconi, nel 1994) il normale funzionamento degli altri poteri.

    Pubblicato 15 anni fa #

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