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Politiche pontine

(380 articoli)
  1. A.

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    qui l'articolo.

    Pubblicato 13 anni fa #
  2. zaphod

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    Non so a che punto siano i futuristi nella loro lotta contro le indecisioni e la ragionpolitica, però - pur senza essere assurta ai clamori della cronaca - questa lista qua è stata messa su da un uomo di destra (anzi leghista) e ha deciso di appoggiare Moscardelli per mandare a casa i professionisti del malaffare pontino.
    Qualora i futuristi continuino nei loro tentennamenti penso sia un buon consiglio di voto da dare a tutti i vostri amici di destra (e non solo)

    Domenica scorsa pare abbia messo su il suo gazebo al mare e appena ha visto quelli del Pdl che iniziavano a piantare il loro gli si è fatto sotto. "L'avete pagato il permesso?" Quelli hanno sgranato gli occhi. Lui ha cacciato il tagliandino della ricevuta del versamento e giel'ha sventolato sotto al naso. Poi ha minacciato di chiamare le forze dell'ordine e quelli hanno tagliato la corda.
    A volte basta poco.

    Pubblicato 13 anni fa #
  3. zanoni

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    Zaphod, me la puoi dare l'email di questo tizio di sabotino che vorrei contattarlo? da quello che ho letto, gia' mi piace...

    Pubblicato 13 anni fa #
  4. zaphod

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    Pubblicato 13 anni fa #
  5. Questa lista è la prova che il fasciocomunismo esiste, che ci piaccia o meno.

    Pubblicato 13 anni fa #
  6. k

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    Franco Cardini, uno dei più importanti intellettuali italiani (il più importante, tra i cosiddetti "di destra") e storico medievista di fama mondiale, ha scritto un articolo su Europa Quotidiano che mi permetto di postare:

    Franco Cardini
    IO STO CON PENNACCHI

    Questo paese ha bisogno di tante cose. Forse di toccare sul serio il fondo. Ci siamo vicini: con al governo un pagliaccio affetto da turbe sessuali senili che si compra i deputati un tanto al chilo e un’opinione pubblica che non ha più la forza di scandalizzarsi di nulla. Quel che le servirebbe, sarebbe solo un evidente e magari drammatico ribaltone economico: uno di quelli che aprisse sul serio gli occhi agli italiani e mostrasse loro in che mondo vivono.
    Ho anch’io, come altri, sperato per un istante – qualche mese fa – che dall’impennata d’orgoglio di Gianfranco Fini potesse uscire qualcosa di nuovo. E qualche segnale c’era. Lo so che i “manifesti”, in questo paese di firmaioli velleitari e un pochino anche vigliacchi, lasciano il tempo che trovano. Ma qui, finalmente e vivaddio, qualcosa di nuovo c’era. Un appello redatto da alcuni giovani intellettuali di destra e sottoscritto, tra gli altri, da personaggi come Giulio Giorello, Giacomo Marramao, Nadia Fusini: che accidenti se sono “di sinistra”, e se sono rappresentativi. E la voglia di buttar tutto per aria, di abbattere gli steccati, di far circolare aria nuova.
    Credevamo – ed eravamo pochi, ma non pochissimi, a crederlo – che l’abiezione in cui Berlusconi ha gettato il parlamento e il paese avesse alla fine provocato una sferzata di disperato orgoglio in questo popolo di abulici, d’ignoranti, di voltagabbana e di quacquaracquà. Bastava vergognarci, bastava parare il sacco al sexypaperone e alle sue manìe, alla sua ridicola corte di riciclati, di ricattati, di venduti, di magnaccia, di puttanone e di puttanelle travestiti e travestite da ministri, da sottosegretari e da “onorevoli” (?!).
    Eravamo convinti che un bello scossone davvero trasversale sarebbe servito anche a svegliare le persone nonostante tutto per bene (e ce ne sono, anche nel pdl) che perseverano a restar al fianco del Berlusca, un po’ tornaconto forse, ma soprattutto per paura del peggio che potrebbe venire, ad esempio del vuoto politico. Ma ci voleva “caso” da creare, un’occasione, un laboratorio concreto.
    E dopo mesi di perdite di tempo, di giri di walzer, di “faccio-politica-ma-non-mi-schiodo dalle-poltrone”, di appelli generici e di nessuna concreta scelta coraggiosa, ecco che alla fine era uscito fuori qualcosa. E avrebbe potuto essere una bomba.
    Lui, Pennaccia Antonio. Umbrolaziale per nascita e per dialetto, arcipontino di Latina e quindi con ascendenti venetopadani, baffi bianchi e occhiali tondi da professore ma berretto “alla spartachista” e sciarpa rossa, una laurea strappata sul serio sgobbando duro la sera e la notte e portandosi sul groppone con scanzonata dignità una vita da operaio che ha visto sul serio la catena di montaggio in faccia. Uno che ha lavorato e ha studiato, uno che la vita la conosce in tutto il suo peso, che si è guadagnato le idee che ha e il coraggio di portarle avanti: non un compagnuccio della parrocchietta né un fighetto da salotto e da terrazza, e tantomeno un intellettuale da gauche-caviar. Era dai tempi di Romano Bilenchi, sissignori, che non si vedeva uno come lui.
    Pennacchi ha vinto lo Strega nel 2010: e l’ha vinto alla grande, con Canale Mussolini: una saga dei Forsyte e un Placido Don giocato tra il Po e la Palude Pontina, l’epopea di tutto un popolo di contadini rissosi e violenti, aspri e duri come la terra. Pennacchi ci parla di fascismo e di comunismo perché questa è la nostra storia, la storia della nostra gente, la storia delle nostre illusioni e dei nostri fallimenti, del nostro cadere e del nostro risorgere.
    E finalmente il miracolo. Da questo mondo di politici cresciuti nel portaborsismo e nel cabotaggio trasformistico spunta fuori – hai visto mai? – un’idea nuova, qualcosa da rovesciare la nostra vita civile come un calzino vecchio. Un gruppo di “finiani”, affezionati al comunista Pennacchi perché lui, sessantenne, è memore della sua giovanile militanza neofascista e non ne ha mai rinnegato l’originaria buona fede, la pulizia dei suoi intenti, gli propone di scendere in campo nella sua Latina, candidato sindaco d’una lista di coraggiosa, in apparenza paradossale convergenza: una lista che sia il risultato dell’alleanza di un po’ del “popolo della sinistra” con alcuni postneofascisti più e più volte pentiti, quelli del fli, insomma i “finiani” – che avranno pur conservato da qualche parte un po’ del loro senso dello stato, della loro vocazione sociale, di quel che insomma nel MSI (si dica e si pensi quel che si vuole) c’era eccome.
    Gli esponenti più intelligenti e coraggiosi del fli – Granata, Croppi, la Perina: ma pare, almeno sulle prime, lo stesso Urso – incoraggiano il romanziere, che alla fine smbra starci. E’ un combattente, il Pennacchi: viene da una famiglia di militanti socialisti di quelli duri, poi di legionari fiumani e di squadristi. E’ una pellaccia, ma è anche uno con una parola sola e un cuore grande così. Uno capace ancora, a sessant’anni, con i capelli bianchi e la cervicale, di entusiasmarsi. E’ quello che, col suo romanzo, ha ridato voce e orgoglio ai vecchi bonificatori della palude e ai loro discendenti. Vuol mettere insieme “fascisti” e “comunisti”? Ma sì: chi se ne frega! La posta è alta: bisogna cominciar da qualche parte a liberar l’Italia dalla berlusconite, a spazzar via ipocrisie, disonestà e privilegi. E’ ora di svegliarsi: e una bella scossa è proprio quel che ci vuole.
    Ma era troppo bello per esser vero. Sono subito arrivate le Maestrine dalla Penna Rossa, le suffragette del veteroantifascismo e quelle del veteroanticomunismo, i sacerdoti del “non-si-fa-non-si-può-non-si-deve”, le cariatidi che credono ancora che in questo porco paese, e in pieno marasma senile della globalizzazione, abbia ancora un senso appellarsi a categorie di Destra e di Sinistra già morte e sepolte da decenni.
    Mancanza di coraggio, mancanza d’onestà, mancanza di cultura. Che cosa volete mai dire alle Signorinelle Pallide nostalgiche della Prima Repubblica, che cianciano di fascismo e di comunismo ma non hanno mai letto né il Manifesto di Marx ed Engels, né la Carta del Quarnaro, né la Carta del Lavoro, né la Lettera ai fratelli in camicia nera? L’ultranovantenne Ajmone Finestra, guru storico dei veterofascisti pontini, sentenzia: “Mai con i traditori (Fini, traditore due volte: del fascismo e di Berlusconi) e i comunisti”. Certo: meglio restare con i ladri, i ruffiani e le nipotine di Mubarak. Gli fa eco, dall’altra parte della barricata, il pd Moscardelli, che si trincera dietro un tanto originale quanto articolato “inaccettabile”. Continuate così, Compagni e Camerati: continuate a fare del male a voi e al paese. Continuate a non capire che se le persone oneste e di buona volontà perseverano nella politica dello struzzo o si ostinano a giocare ai guelfi e ai ghibellini, l’estate resterà nelle mani dei gangsters che la stanno facendo a pezzi con la loro maggioranza parlamentare di venduti e di comprati.
    Ma tu, Antonio, tieni duro: perdinci, ora sì che è il caso di dirlo sul serio, Boiachimolla. E se ti fai una lista nella tua Latina, se mi ci vuoi mi candido anch’io. Le conosco bene codeste parti: ci ho fatto il militare, amo Casamari e Fossanova, i feudi dei Caetani e dei Colonna li conosco da bravo medievista. Bisogna bene che qualcuno cominci sul serio a dir basta. Anche agli schemi decrepiti, ai manicheismi di cartapesta, alle risse tra vecchi gallinacci. La battaglia, ora, è una sola. Bisogna buttar fuori Berlusconi e chi gli regge il sacco. Con ogni mezzo. A Latina, se ci fosse chi ha il coraggio di farla, anche con una lista “fasciocomunista”.

    Franco Cardini

    Pubblicato 13 anni fa #
  7. zanoni

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    grazie Zaphod (provo a contattarlo seduta stante), grande Cardini...

    Pubblicato 13 anni fa #
  8. zaphod

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    calma zanna senza fretta

    Pubblicato 13 anni fa #
  9. Si, Zanò... mo te conviè pensà an Instant(bul).

    Pubblicato 13 anni fa #
  10. allys

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    lo so che dovrei scrivere una lettera a tutta l'anonima, una lettera lunga un paio di anni...

    ho letto l'articolo di cardini e mi sono detto: sì, anto', una lista fasciocomunista, un cuneo, un piede di porco che scardina, una rottura.
    ecco, se v'è bisogno di portatori d'acqua consideratemi fra quelli...

    [vi ricordo tutti con molto affetto e nostalgia.]

    Pubblicato 13 anni fa #
  11. zaphod

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    mica siamo morti, noi stiamo sempre qua. Un abbraccio Allys

    Pubblicato 13 anni fa #
  12. zaphod

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    Antonio Pennacchi stasera su La7 alle invasioni barbariche.

    Pubblicato 13 anni fa #
  13. zero71

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    Grazie. Questo devo dire ad Antonio. E spero tanto che lo legga qui sopra. La sola persona che sento parlare in tv di valori universali. Che dice come lo sviluppo del paese dipenda dal rispetto della persona umana. E che, soprattutto, parla di LAVORO. Il lavoro che riempie di senso e che ci migliora. Il lavoro così lontano dalla classe dirigente che crede di lavorare e guidare il paese.
    Grazie.

    Pubblicato 13 anni fa #
  14. rindindin

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    visto ora, direi che l'invasione questa volta la fatta k alla Bignardi! mica le faceva fare sto' benedetto passo indietro!

    Pubblicato 13 anni fa #
  15. lulla

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    visto anch'io e mi sono anche preoccupata per l'eccesivo rossore del suo viso. Non so che dirvi, non so se sono così d'accordo con lui, certo che non son d'accordo neanche con la Bianca B. che continua insistere che Berl. va fatto fuori a forza di programmi. E chi li conosce sti programmi? Io mi sono anche data la briga di leggerli e sono i soliti programmi grigi, giustamente grigi, certo non promettono bunga bunga e ponti per tutti, almeno spero. Ma forse qualcosina in più si potrebbe fare e dire. Io a qualche riunione del PD ci sono andata e mi sono anche annoiata a morte. Niente di nuovo, niente di un pò brillante. Odore di muffa. E' che tutto è cambiato e io vorrei essere da un'altra parte. Forse scapperò dalla Colonia e me ne andrò al mare o in montagna a vedere lì che aria tira. Saranno cazzi dei miei figli! Ciao da una dolcissima madre

    Pubblicato 13 anni fa #
  16. lulla

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    Poi io sono una che è contro il progresso. Penso che bisognerebbe ridurre i consumi al massimo, ridurre ulteriormente le nascite soprattutto dei palazzinari, incrementare la ricerca per produrre di meno e consumare di meno, studiare di più. Adoro il mio aggiusta scarpe che è laureato in filosofia e va estremamente fiero dei suoi studi e del suo lavoro. Odio la filosofia del fare. Istruire la filosofia del non fare così come si istruisce lo spirito del fare. Elevare l'indecisione fino a conferirle dignità politica. Porla in equilibrio con il potere. etc. ma queste due ultime non sono farina del mio sacco. L'ho rubate a un filosofo giardiniere francese.

    Pubblicato 13 anni fa #
  17. A.

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    Qui l'intervista di Antonio alle invasioni barbariche.
    http://www.la7.it/invasionibarbariche/pvideo-stream?id=i404480

    Pubblicato 13 anni fa #
  18. urbano

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    Proverbi.
    Il buon giorno si vede dal mattino, dice un proverbio, e di mattino passando per il parcheggio di via dei mille ho visto un faccione appeso alla cortina d'ingresso delle piscine del palabianchini. Poi continuando di buon mattino la gita ho visto la stessa facciona sui prati comunali, quelli appena espropriati.
    Roba pubblica partigiana? Non si fa, perchè poi si pensa male il pubblico è di tutti, non di giorgi.
    Se tanto mi da tanto, dice un altro proverbio, dal lampante significato.
    Politiche pontine.
    Proverbiali.
    Dimenticavo quell'atro proverbio, quello che dice: ancora non è nato e già si chiama renato.

    Pubblicato 13 anni fa #
  19. k

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    Vabbe', allora, Urba': che fai? Ti candidi anche tu con noi? (ma è meglio di no, però, mi sa. Sai i voti che ci fai perdere? A te è meglio averti contro che a favore...)

    (Bisogna che prima o poi qualcuno mi spieghi come si mettono le faccine)

    Un saluto a Zero e ad Allys. Ahò, ti ci è voluto Cardini per tornare qui sopra, te possin'ammazzà.

    Pubblicato 13 anni fa #
  20. A.

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    Moderatore

    Questo e-vento sta facendo attivare tutta una serie di reazioni entusiastiche in rete. Leggevo esternazioni molto positive nella bacheca di fB di Flavia Perina.

    Ps. K, per le faccine bisogna digitare in alto a destra quando si scrive, dove c'è la faccina gialla. Si apre una serie di cose. E tra le cose c'è una ventiduina di faccine da scegliere
    Comunque la più facile è quella due punti e parentesi chiusa : ) (senza spazio) oppure : mrgreen : (sempre senza spazi)

    peace and love

    Pubblicato 13 anni fa #
  21. la lavandaia

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    ... quindi a Latina ci sono soltanto due candidati? Moscardelli da una parte e Di Giorgi dall'altra?
    Solo due???
    intelligenti pauca!

    Pubblicato 13 anni fa #
  22. No, ce ne sono piu' di due. E c'e' pure Cosignani, fasciocomunista.

    Pubblicato 13 anni fa #
  23. la lavandaia

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    ed in caso di ballottaggio andrà ad appoggiare il centro sinistra ovvero il democristiano Moscardelli?

    Concordo quando si dice che bisogna guardare "oltre"; concordo quando si parla di superamento dei pregiudizi etc etc etc.
    E' vero che per vincere una "partita" elettorale bisogna contare su due elementi sostanziali: numeri e rapporti di forza. Ma è altrettanto vero che si può vincere anche perdendo, quantomeno non svendendo la dignità.
    Però la mia domanda rimane sempre la stessa ed ancora oggi nessuno ha saputo darmi una risposta: in caso di vittoria di Moscardelli cosa succederà? si dimette da consigliere regionale e si dedica completamente alla città oppure fa come l'asso di bastone e pija tutto?
    Sarà un sindaco del territorio e sul territorio?
    Amme sembra di tornare anni indietro... alla vecchia Dc che è risaputo, ad oggi, non ha prodotto grandi risultati!

    Pubblicato 13 anni fa #
  24. rindindin

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    Membro

    io mi sà che la firmo questa lista...

    Pubblicato 13 anni fa #
  25. Se vince si dimette. E' una ipotesi che vale anche per Di Giorgi, candidato di centrodestra.

    Pubblicato 13 anni fa #
  26. A.

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    lavandara, che la dc non abbia fatto nulla è una altra leggenda metropolitana di voi ex socialisti ora grillini.
    Se non era per la Dc (sana) e il Pci sto paese sarebbe come sta oggi, con un pazzo che si ritiene stocazzo e "ho dato soldi a ruby perchè non si prostituisse" (sic)

    Pubblicato 13 anni fa #
  27. sensi da trento

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    Ma è altrettanto vero che si può vincere anche perdendo

    no.
    quando hai perso, hai perso e basta.

    Pubblicato 13 anni fa #
  28. la lavandaia

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    e la coerenza?
    svendiamo pure quella per una poltrona?
    e poi l'elezioni non finiscono con lo scrutinio finale, ma casomai cominciano. La gente, la signora Maria, il tabaccaio sotto casa, il popolo, 'ste cose le guarda.
    Esimio A per la precisione io non sono ex socialista io SONO SOCIALISTA!

    Pubblicato 13 anni fa #
  29. la lavandaia

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    Membro

    ... liste civiche, no eh? troppo libere oppure troppo pretenziose?
    aripeto, intelligenti pauca!

    Pubblicato 13 anni fa #
  30. A.

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    Moderatore

    liste a cinque stelle magari? guarda che ci stanno i grillini a latina, lavandà.

    Pubblicato 13 anni fa #

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