Ah certo. Gli puoi pure leggere la divina commedia di maw.
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Canale Mussolini
(382 articoli)-
Pubblicato 14 anni fa #
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Questo potrebbe essere troppo.
Pubblicato 14 anni fa # -
- Se uno mi blocca con la macchina in seconda fila e poi mi dice che non è colpa sua ma dell'8 settembre?
- Gli puoi leggere la divina commedia di maw.
è decisamente meglio il carro attrezziPubblicato 14 anni fa # -
grazie... prego, grazie, scusi, tornerò.
Son contento, maladéti i Zorzi Vila.Pubblicato 14 anni fa # -
il link nn si collega...
Pubblicato 14 anni fa # -
Il Campiello, lo Strega... ma questi sono premi minori! Sono sicuro che nella cinquina del premio 'Editori pontini' non c'entrera' mai...
Pubblicato 14 anni fa # -
e pensa invece se ci entra.
Pubblicato 14 anni fa # -
grande 11 su 11!
Pubblicato 14 anni fa # -
cam, lì ci entrerebbe stretto però...appoggio l'ironia del zanoni ( e della sorte)
Pubblicato 14 anni fa # -
Ma la Commedia di Maw poi è entrata nella cinquina del Campiello?
Pubblicato 14 anni fa # -
Da Il tempo di oggi:
Undici giurati su 11, al primo colpo, hanno scelto «Canale Mussolini» del fasciocomunista pontino Antonio Pennacchi per il Campiello. Anzi, il regista Giuseppe Tornatore ha detto: «È un'opera importantissima».
Lo scontroso Pennacchi finalista a un premio letterario?
«Tutti parlano male dei premi, vediamo questo come va a finire: se lo perdo parlerò male pure io, se lo vinco no».
Al Campiello forse perché era già perdente per lo Strega?
«Strega? Guardi io non so come funzionano queste cose, se dipende dalle case editrici o meno, se ci sono dietrologie...ma certo che se 11 giurati insieme hanno scelto non si può parlare nemmeno di ideologie ma che il libro vale».
Canale Mussolini migliore dei precedenti?
«No, io credo che anche Mammut, il Fascicomunista e Palude avrebbero meritato, ma i premi fanno parte dell'industria del racconto, delle dinamiche delle case editrici...Se poi ci sono imbrogli o meno è così dai tempi di Marziale e dei Certamen...La differenza la farà il giudizio del pubblico».
L'epopea dei pionieri che fondarono Littoria non è ormai "lontana"?
«Alla gente interessano le storie belle e raccontate bene perché sono sempre attuali ed universali. Nel mio libro si parla di un'emigrazione di massa che a Latina non è finita nel '32».
E sempre per fame?
«L'uomo quando nasce parte alla conquista del mondo ma poi si muove sempre per sfuggire alla fame, per avere di meglio come noi disperati cispadani...».
Ha letto i libri concorrenti?
«Non tutti...non sto molto bene, sono stato operato, sono stato sotto choc per la morte di mio fratello (il collega Gianni, ndr)... Mi è piaciuto quello della Avallone, sul lavoro, la fabbrica, molto di più di un'opera prima».
Qualche autore dopo la prima sparisce...
«Non siate frettolosi, ci vuole tempo per scrivere libri se si vuole farli bene».
Vale anche per lei?
«Ora non mi piace più di scrivere una riga...spero di riprendermi...finito un libro mi viene da morì».
Perché?
«E che ne so, è il senso di privazione...mi chiedo "e mo' che devo fa?" che altro posso dire?»
Come vede la crisi amministrativa di Latina?
«Io farei una lista fasciocomunista e mi candiderei ma non ho tempo da perdere... I sindaci si devono ammazzare in consiglio comunale non per procura dal notaio...ma questa è la prima conseguenza della guerra Berlusconi-Fini. Invece di litigare pensassero a salvare la Nexans, la mia ex fabbrica».
Che c'entra Berlusconi?
«Perché è una scorporata della francese Alcatel e Berlusconi ha firmato l'accordo con Sarkozy per il nucleare e nel nucleare francese c'è anche Alcatel...I cavi servono sempre, gli operai vanno salvati».
Canale Mussolini è un tributo ai suoi avi?
«Sì, penso di aver fatto il mio dovere, mi sento in pace con i miei morti e i miei familiari. Ora vediamo che diranno i lettori e per il Campiello che vinca il migliore. Speriamo io».
Pubblicato 14 anni fa # -
Lorenzo Reggiani su Brescia Oggi:
Il Canale Mussolini guida la cinquina scelta al Campiello
Il Campiello 2010 ha già un supervincitore, prima del verdetto finale dei 300 lettori: è Antonio Pennacchi, che con Canale Mussolini (Mondadori) ha avuto i voti di tutti i componenti della giuria dei letterati, undici, riunitisi nell'aula magna Galileo Galilei dell'Università di Padova, al Bo, per la cerimonia di selezione della cinquina finalista nell'edizione numero 48 del premio letterario di Confindustria Veneto. Evento unico, nella storia del premio, quello di una votazione plebiscitaria per un autore e dell'uscita di una cinquina al primo colpo, in pochi minuti, senza divisioni e tentennamenti.
Alle spalle di Pennacchi, si sono piazzati Gad Lerner con Scintille-Una storia di anime vagabonde (Feltrinelli) con 8 voti; Gianrico Carofiglio con Le perfezioni provvisorie (Sellerio), 7; Laura Pariani con Milano è una selva oscura (Einaudi), 7; Michela Murgia con Accabadora (Einaudi), con 6 voti. «Speravo in una votazione compatta», commenta a caldo il regista Giuseppe Tornatore, presidente di giuria, «perché volevo evitare baruffe pubbliche, ma pensavo non ci saremmo arrivati. Invece, ecco, è venuta fuori una cinquina non preordinata alla vigilia, ma frutto del lavoro fatto da tutti i giurati in questi mesi».
Lerner si addentra nel suo «gilgul» familiare. Carofiglio mette in scena l'avvocato Guido Guerrieri alle prese con una nuova indagine. Pariani racconta, in dialetto, del Dante che vagabonda per la sua Milano. Murgia rievoca la sarda «accabadora», colei che finisce, l'ultima madre. Del libro di Pennacchi, Tornatore dice: «È un'opera importantissima, un grande romanzo epico e insieme saggio antropologico, tessuto con grande tensione. È una storia reale di emigrazione, ma non come ce la siamo immaginata. Si avverte il lavoro fatto dall'autore, incredibile; spero di incontrarlo per complimentarmi con lui». Pennacchi racconta l'esodo di 30mila contadini dal Nord alle Paludi Pontine per la bonifica. «Storia dal respiro epico ma avvincente come un giallo», aggiunge Tornatore, che sulla annata letteraria osserva: «È stata veramente positiva, come hanno detto tutti i miei colleghi giurati. C'erano almeno altri cinque titoli meritevoli come quelli scelti».
Quanto alla sua esperienza alla guida della giuria dei letterati, Tornatore la definisce «entusiasmante. Da quattro mesi prevalentemente dedicati alla lettura», afferma, «sono uscito vivificato. Mi porterò nel cuore molti personaggi, molte storie. E mi sono accorto che molti scrittori hanno un'urgenza di rivolgersi al lettore».
Da Tornatore agli altri giurati. Tocca a Silvio Ramat tracciare il consueto bilancio dell'annata letteraria. «C'è qualche capolavoro? Forse no, ma a me sembra che quest'anno il livello delle opere sia medio-alto; un'annata di grazia, insomma, in cui i testi hanno in comune una qualità sul piano dello stile della scrittura. Talvolta l'intreccio avvince e non si riesce a smettere la lettura fino all'ultima pagina. Ha ricominciato a scorrere», aggiunge Ramat, «la vena della biografia e dell'autobiografia, e c'è qualcosa di epico in alcuni romanzi. Il romanzo è morto, come si sostiene? Non mi sembra, sarà malato, ma sta prendendo buone medicine e ha una tempra robusta».
Nelle dichiarazioni dei giurati, che esprimono una prima rosa di preferenze, c'è un piccolo sussulto quando Philippe Daverio dice che «c'è una nuvola acida sulla giuria», dovuta al giornale Il Fatto quotidiano, che ha sollevato dubbi sull'indipendenza della giuria, con un articolo che «voleva essere un tentativo di assassinio di Alain Elkann», afferma Daverio, «nessuno di noi è qua perché rappresenta qualcun altro, ma solo la propria testa, ed è già un bel pasticcio. Io sosterrò Elkann». Applausi del pubblico. Alla fine Elkann prende tre voti. «Polemica ingigantita», dirà poi alla fine Tornatore. Nel rito della selezione della cinquina, che, come sottolinea Andrea Tomat, presidente della fondazione Campiello, «si rinnova da anni uguale e diverso al contempo», c'è spazio per una illustrazione di quello che si fa nelle retrovie da parte del presidente del comitato tecnico Giorgio Pullini, e per «un ricordo commosso e riconoscente» da parte del decano della giuria Lorenzo Mondo di quattro scrittori scomparsi quest'anno: Cesarina Vighy (Campiello opera prima 2009), Edoardo Sanguineti, Carlo Sgorlon e Nico Orengo.Pubblicato 14 anni fa # -
Ecco un po' di link per leggere e confrontare notizie e commenti sull'unanimità della giuria del Campiello a favore di Canale Mussolini. Da notare il fatto che è la prima volta che succede nella storia del premio stesso.
Pubblicato 14 anni fa # -
Complimenti di cuore ad Antonio Pennacchi
Pubblicato 14 anni fa # -
mi sento in qualche modo orgogliona
p.s
finito finalmente di leggere il Canale, a breve una mia piccola e personalissima opinionePubblicato 14 anni fa # -
Maramaw perchè sei morto, pane e vin non ti mancava, l'insalata era nell'orto...Maramaw perchè sei morto?
Pubblicato 14 anni fa # -
Get the Video Player Pubblicato 14 anni fa #