Ieri alla rivisteria di Trento
poi almeno sei passato al caffè italia a vedere se ci stavano gli amici?
Ieri alla rivisteria di Trento
poi almeno sei passato al caffè italia a vedere se ci stavano gli amici?
quasi quasi propongo al walter di cambiare nome al bar.
caffè italia non mi piace: dobbiamo chiamarlo... caffè Forza italia
Allora mi sa che il cappuccino me lo prendo altrove mannaggialuigino
sto alle ultimissime pagine de "Lo stato delle cose" di R. Ford. Corrente americana. 540 pagine per raccontare 3 giorni della sua vita, vi potete immaginare con quali dettagli e particolari. doveva trovare il modo di riempire tutte quelle pagine vuote. io più della metà le avrei lasciate bianche, senza creare nessun danno al romanzo.
E la madre, chiudendo il libro del dovere,
se ne andava contenta e fiera; non vedeva
negli occhi azzurri e sotto la fronte prominente,
l'anima di suo figlio colma di ripugnanza.
Tutto il giorno sudava obbedienza; era molto
intelligente; eppure tic neri e qualche tratto
rivelavano in lui un'acre ipocrisia.
Nei corridoi oscuri dai parati muffosi,
faceva le boccacce, stringendo i suoi due pugni
all'inguine, e negli occhi chiusi vedeva punti.
Una porta s'apriva nella sala: alla lampada
lo si vedeva, là, rantolar sulla rampa,
sotto un golfo di luce che pendeva dal tetto.
L'estate, vinto, ottuso, si ostinava caparbio
a rinchiudersi dentro la frescura dei cessi:
lì pensava tranquillo, dilatando le nari.
E quando, ripulito dagli odori del giorno,
l'orto dietro la casa, d'inverno, si illunava,
seduto accanto a un muro, sepolto nella marna
e schiacciandosi gli occhi per avere visioni,
udiva il brulicare delle spalliere putride.
Che pietà! Suoi compagni eran solo quei bimbi
che, grami, a fronte nuda, con gli occhi liquescenti,
celavano i ditini, gialli e neri di fango,
sotto vecchi vestiti che puzzavan di sciolta,
e parlavan coi modi timidi degli idioti.
Se, dopo averlo colto in turpi compassioni,
sua madre sbigottiva, la grande tenerezza
del bimbo si sfogava sopra quello stupore.
Era bello. Ella aveva lo sguardo blu, - che mente!
A sett'anni faceva romanzi sulla vita
dei deserti, ove splende la Libertà rapita,
foreste, soli, rive, savane! - Si aiutava
coi giornali illustrati, sui qualli tutto rosso
egli guardava ridere Spagnole ed Italiane.
Quando (occhi bruni, folle, vestita di cotone)
veniva la bambina dei vicini operai,
e lei quasi brutale addosso gli saltava
sulla schiena, in un angolo, e scuoteva le trecce,
standole chino sotto le mordeva le natiche:
dato che mutandine, quella, non ne portava;
lui, pesto ed ammaccato da pugni e da pedate,
portava quel sapore di pelle nella camera.
Temeva le domeniche beffarde di dicembre,
allora, impomatato, su un tavolo di mogano,
leggeva in una Bibbia dal taglio verde cavolo.
l'opprimevano i sogni nell'alcova, ogni notte.
Non adorava Dio; amava invece gli uomini
che nella sera fulva, neri, dentro la blusa,
rientravano ai sobborghi dove dei banditori
fanno, coi loro editti, ridere e urlar la folla.
Sognava praterie ebbre d'amore, dove
onde di luce, balsami, pubescenze dorate,
fanno un rumore calmo e prendono lo slancio!
Egli prediligeva le cose tenebrose;
se nella stanza nuda dalle persiane chiuse,
alta e azzurra, pervasa di un'acre umidità,
leggeva un suo romanzo da sempre meditato,
cieli pesanti d'ocra, foreste immense e ancora
fiori di carne ai boschi astrali si schiudevano,
scoscendimenti, rotte, vertigine e pietà!
Mentre già si animavano i suoni del quartiere,
solo e steso supino su dei pezzi di tela
grezza, egli presentiva violentemente il mare!
i poeti di sette anni
Nel maggio 1871 Arthur Rimbaud aveva 17 anni.
se volevi umiliare..ci sei riuscito!
No, no. Se ci voleva umiliare, la postava direttamente in francese.
sa che non sappiamo leggere manco l'italiano...;)
code di paglia!
beccata!
sto leggendo "La futura classe dirigente" edito minimum fax. giovane scrittore napoletano di 28 anni con rara padronanza e originalità di scrittura.
che ritratto ne emerge?
io non ho letto il libro, ma così a occhio, mi pare di vedere come futura classe dirigente i figli della vecchia classe dirigente.
The Lamb Enters the Dreaming, di Robert Kenny.
Un saggio storico che e' insieme antropologico e di storia delle religioni, fresco vincitore del Premio del Primo ministro australiano. Perche' Kenny e' australiano e parla di quando i bianchi cristiani sono entrati nel mondo degli aborigeni: e lo hanno sconvolto! Solo che - e' questa la tesi piuttosto innovativa di Kenny - a distruggere quel mondo - reale e simbolico - non sono stati tanto gli uomini quanto gli animali che hanno portato con loro. Gli agnelli, soprattutto gli agnelli (e anche tutti gli altri quadrupedi, enormi rispetto agli animali australiani): che erano si' di carne e d'ossa, ma che erano anche presenti - nelle parole e nelle immagini - nelle bibbie dei missionari cristiani.
Z
tra allunaggi pontini e
culti della personalità
grotteschi e imbarazzanti
risulta alquanto impervio
rendere il gusto e il piacere,
come pane appena sfornato,
di assaporare intenso
un brano di opera che si va compiendo
direttamente dalla fonte.
rischio allora il ridicolo
e il pericolo di parolacce varie,
ma tant'è gli artisti sono come bambini
e ci tengono ad essere considerati tali,
e ringrazio di tanta grazia.
che ritratto ne emerge?
io non ho letto il libro, ma così a occhio, mi pare di vedere come futura classe dirigente i figli della vecchia classe dirigente.
a parte i figli di, gli altri sono velleitari creativi con ansia da prestazione, non solo a letto. risultato ansia, stress, tic nervosi e gastrite. un ritratto interessante e psicotico.
letto (meglio tardi che mai!) le -cronache marziane- e sono incerta se azzannare il meglio di Scarpa(premio strega)o Anna Karenina!
Battle Royale - di Koushun Takami
Nello stato totalitario chiamato Repubblica della Grande Asia dell'Est, ogni anno viene tenuto un gioco mortale.
Gli alunni di terza media di alcune terze medie vengono sorteggiati. L'intera classe viene narcotizzata e portata su un'isola. Qui, gli alunni hanno pochi giorni di tempo per ammazzarsi a vicenda e, se allo scadere del tempo resta più di un sopravvissuto, i collari imbottiti di esplosivo al collo dei ragazzi vengono fatti detonare.
Queste sono le premesse di un romanzo che in giappone è diventato un vero e proprio marchio ombrello con fumetti, cartoni animati e film al proprio attivo.
E' un romanzo che, pur soffrendo di qualche pecca nella caratterizzazione dei personaggi e di qualche ingenuità, resta un'allucinante vicenda corale ricca di momenti di grande durezza.
Molto, molto meglio dell'adattamento a fumetti.
Terrificante.
Effettivamente sì.
Peccato che, a parte il romanzo, l'idea sia stata sputtanata in fase di realizzazione.
Ho iniziato a leggere il Fasciocomunista (chiedo perdono per l'incredibile ritardo... ). I capitoli del seminario mi hanno spiazziato: neanche una parolaccia!
Be', mica era andato in seminario a Cisterna.
Più vado avanti e più mi piace. Mi ha stregato. Davvero bello.
Nella piccola gita c'ho fatto Livorno ho praticato le librerie. Quella storica sotto i portici della Via Grande si è dimezzata, c'hanno fatto al mezzo un bel muro e nella parte ricavata ci vendono videogiochi.
Quella vecchia con gli scaffali di legno è tutta schiacciata verso la piazza della Repubblica.
Poi sono andato alla libreria Lazzeri a piazza Guerrazzi, bella, grande, ricavata nel vecchio teatro restaurato a cercare un catalogo di Corcos, invano.
Alla Gaia Scienza di via di Franco un simpatico commesso mi ha consigliato un garzanti , gli elefanti, tutte le poesie, Giorgio Caproni.
Pe sei euro 'npiù di quello, qui c'è proprio tutto.
E io mi son fidato di Lui.
Questo Caproni è un grande spirito, veramente.
Quello che ha potuto scrivere per la sua mamma, Anna Picchi, è commovente.
E l'altro pure.
Pure a Lucca ho girato per la Edison di via Roma, bella, piena e densa di turisti.
Infine alla Venezia, dietro alla Fortezza, in una bella galleria di cui non ricordo il nome ho comprato: Livorno crocevia di culture ed etnie diverse: razzismi ed incontri possibili, edizioni San Benedetto 1992.
Testo conclusivo del progetto del circolo culturale Gramsci, della Coop. San Banedetto, dell'A.R.C.I., dell'Associazione per la Pace, della Coop. Toscana Lazio, del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco, della Commisione Solidarietà della 1° Circoscrizione.
Bello. Soprattutto i temi dei ragazzi delle scuole e l'articolo finale di Andrea Salvini.
Li ho preso pure un testo di lotta di un certo Umberto Vivaldi: Bandiere Rosse e Morti Bianche, Bandecchi e Vivaldi editori, 2001.
Umberto Vivaldi è un combattente cui voler bene, tanto bene.
letto -i doni della vita- Irene Nemirovsky. niente di esaltante.
Pars vite et reviens tard,
da noi
Parti in fretta e non tornare.
Fred Vargas- stile libero, einaudi, 2001.
Un tacconto su la peste, sull'immaginazione della peste.
Cito, Longe fugeas et Tarde redeas, consiglio utile non solo per la peste.
Fred, Vargas in onore della contessa scalza del 54, si dice sia molto amica di Cesare Battisti.
Scrive un libro ogni estate, durante le vacanze, che la vacanza dopo sarà letto.
mele marce - marbella noir
juan madrid
e/o - 2009
Di questo autore MVM diceva:
Credo che i veri autori di noir spagnoli siano così pochi che Juan Madrid è uno dei due.
Madrid scrive libri cattivi, dove sono tutti cattivi, dove i buoni muoiono subito prima dei cattivi.
ovviamente -secondo Manuel Vasquez Montalban- l'altro autore di noir è Alicia Giménez-Bartlett...
Io sto leggendo il primo libro di Fer "Come cammina un uomo senza gambe?"... e mi piace molto...
qualsiasi idea positiva ci siamo fatti su di te, sfuma inesorabilmente.
Si certo, la coppia dell'Ispettore Petra Delicado e del baffuto e ciccione Garzon.
Ma non è cattiva. Petra-Alicia pensa in modo non maschile, e dunque non indulge sul male, più che altro è "mandra" fiacca.
Suggerisco Juan Marsè o pure Francisco Gonzalo Ledesma.
Rappresentano una Spagna ben diversa da quella divulgata nella vacanza globale.
Ma il Migliore è sempre MVM.
Non si discute.
Quà si può curiosare un poco:
http://www.clubcultura.com/clubliteratura/clubescritores/marse/home.htm#
oppure
http://www.liberonweb.com/frassinelli/noche_oscura.asp
la collana della HadoLyria Sumbolovich
oppure
http://www.alacranedizioni.it/hp.php
e infine
http://www.vespito.net/mvm/indita.html
è chiaro che scherzavo sulla dichiarazione di MVM
è vero AG-B non è cattiva ma spesso è solo di cattiveria che parla anche se filtrata attraverso il "pensiero non maschile" del suo personaggio.
secondo me il migliore non "è" bensì "è stato" MVM e non perchè non è più tra noi ma perchè quella cattiveria di cui parla urbano la riconosco solo nella prima stagione di Pepe Carvalho.
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