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la fine del Berlusconismo

(593 articoli)

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  1. zanoni

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    qui non si sta processando berlusconi: qui si sta sovvertendo il parlamento nato dall'antifascismo con gli stessi metodi del fascismo.

    il fascismo? ma quale fascismo, qui siamo all'inquisizione: tizio ha detto che caio ha visto che sempronio ha fatto, per di piu' parole in liberta' al telefono. tu pm accusi Berlusconi di essersi scopato la minorenne? e allora porta le prove: e io voglio il lenzuolo col DNA, o almeno qualche filmato (vabbe', questi sarebero capaci di piazzare le telecamere in camera da letto). e poi, le maggiorenni che vanno con Berlusconi perche' sarebbero 'prostitute'? un po' mignotte forse si': ma non credo che un magistrato possa esprimere giudizi del genere.

    approfitto di questa replica per precisare a tanaka che NON sono berlusconiano (l'unico berlusconiano irriducibile qui dentro e' Sensi). certo, Berlusconi e' diventato IMPRESENTABILE, non puo' essere il volto dell'Italia nel mondo: ma Berlusconi va superato con la politica, non con processi mediatici o comunque ideologicamente orientati. io voglio lo stato di diritto, non voglio il giacobinismo...

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. Berlusconi & Puttanopoli, riflessioni

    A volte, magari la sera, prima di scivolare nel sonno, mi sorprendo a domandarmi come diavolo farò, tra 20 o 30 anni, a spiegare a figli o nipoti, ai quali avremo consegnato un Paese impresentabile e superindebitato, cos’è stata, in concreto, l’Italia berlusconiana.

    Non sarà facile, amici lettori, perché le loro domande saranno, inevitabilmente “Perché non ve ne liberavate? Perché non si dimetteva?”. Forse la risposta più veritiera sarà: “Perché eravamo una massa di stronzi.” o un più dimesso “Perché era tutto inutile”. Oppure: “Perché non c’era un’opposizione all’altezza della situazione”. Ma la cosa peggiore è che ormai ne abbiamo viste talmente tante, che viene il dubbio che Mr. B., tra 20-30 anni, possa essere ancora lì, alla faccia nostra.

    IL FENOMENO BERLUSCA - Oggi è diverso, sappiamo tutti di cosa parliamo e c’è ben poco da spiegare: volenti o nolenti, abbiamo imparato a sondare le sfumature del berlusconismo, un micidiale sistema di potere che si autoalimenta, perché poggia sulla costante e sicura grancassa di una pletora di Media amici. Un sistema di potere che è ogni giorno più ricco. E noi ci siamo in mezzo fino al collo, anche se tante cose sarebbe forse meglio non saperle, come appunto la “vicenda Ruby”. In realtà è riduttivo definirla così: sempre che i fatti contestati dalla Magistratura vengano provati, le dorate stanze del potere venivano frequentate, non sempre in posizione verticale, non da una singola donna, ma da una variegata fauna umana dai labili equilibri interiori, incline alla compravendita di anime e corpi.

    Penso a quelle serate e, chissà perché, la prima immagine che mi salta in mente è la celebre opera “Guernica” di Picasso: uomini e bestie insieme, ammassati, tori e relative vacche più vittime che attori di una macabra, surreale danza di morte. Penso a quella tela, più che alle scene del film di Kubrick (la famosa orgia nel castello) che molti stanno rispolverando in queste ore. Ore nelle quali non vi è chi non senta il bisogno di inginocchiarsi nel buio, per sbirciare dal buco della serratura e cogliere l’indicibile, nemmeno fossimo scivolati in un filmetto anni ‘80 con Alvaro Vitali e la Fenech, attenzione: nuda sì, ma non volgare, sotto la doccia. Perché gli italiani, gelosissimi della loro privacy, quando si tratta del diritto alla riservatezza degli altri non fanno sconti. Non si accontentano di venire a conoscenza di eventuali rapporti sessuali più o meno consumati. Vogliono le prove, manco fossero loro, i giudici. Pretendono di ascoltare le intercettazioni, vedere le foto delle prescelte a corte, conoscere i retroscena del Bunga Bunga, respirare olezzi segreti ed estrapolare varianti proibite augurandosi, forse, di ritrovare nel reale certe pagine di De Sade, che devono averli molto turbati. Vogliono il sangue, fino all’ultima goccia. E non è tutto. Chiedono le cifre, i tariffari delle prestazioni – “300 Euro a pompino!” -, magari rubate al pettegolo dell’ultim’ora, che svela chi si inchiappetta chi e dove e alla presenza di quali spettatori compiacenti…

    Cos’è, tutto questo, se non lo Schifo assoluto? Cos’è tutto questo, se non la mercificazione più sottoculturale possibile della dignità della figura femminile? È necessario spiegare perché?

    Eppure, a ben guardare, anche questo ambaradam è poca cosa rispetto alla complessità delle molteplici faccende entrate, negli anni, nell’orbita del fantasmagorico pianeta Berlusconi: solo l’ultimo anello di una catena di vicende che avrebbero fatto arricchire qualsiasi romanziere.

    GLI INIZI - Tutto cominciò dall’inchiesta di Tangentopoli. Ricordate Antonio Di Pietro, fasciato dall’allora inseparabile toga, che puntava l’indice accusatorio contro mezzo mondo? Chi di noi non ha creduto/sperato d’essere giunti a un punto di svolta finalmente positivo per l’Italietta demosocialista del Caf? E invece proprio ciò che doveva affossare Berlusconi è diventato, paradossalmente, la fortuna di un grande imprenditore del nord, improvvisamente obbligato dalle circostanze a “scendere in campo”, per salvare il salvabile, ad accettare i rischi della competizione politica ai massimi livelli di responsabilità. Una sfida vinta alla grande, anche grazie a capacità di autopromozione indiscutibili e a slogan populisti che oggi ci farebbero ridere – se non ci facessero piangere – come: “Un milione di posti di lavorooo…”, ma anche grazie a un’invasione di manifesti, lettere, volantini, spot televisivi che non tutti potevano permettersi…

    ASPETTARE LE CONDANNE – Sul caso Ruby il giudizio dello scrivente resta però sospeso, perché è comunque necessario, almeno per noi cittadini, rispettare i principi della Costituzione ed essere quindi garantisti fino in fondo, cioè fino a quando non scenderà il definitivo sipario su queste vicende, vale a dire quando una sentenza definitiva, emessa dal competente giudice, stabilirà, una volta per tutte, come sono andate davvero le cose, accertando le singole responsabilità penali.

    Oggi è troppo facile criticare un uomo che, ci piaccia o no, governa l’Italia per il semplice fatto che gli italiani gli hanno dato i voti necessari.

    Il punto più dolente è un altro: sono anni che molti osservatori vanno urlando/scrivendo contro Berlusconi parole al curaro, e per vicende ben più gravi delle scopatine a pagamento ipotizzate a carico dei soggetti coinvolti a vario titolo in un’inchiesta che diventerà – ahinoi - il tormentone delle prossime settimane, eppure il Paese non ha saputo costruire un’alternativa credibile e soprattutto sostenibile in concreto, per tentare quel riscatto, quell’elettrochoc collettivo del quale avremmo avuto tutti bisogno per resettare i disastri visti negli ultimi 15 anni: disastri economici infiniti, con un esercito di precari che campano alla giornata e padri di famiglia che finiscono a spasso da un giorno all’altro, mentre i loro figli vivono “a rate” e forse nemmeno capiscono quale fossa si stanno scavando con le loro stesse mani; disastri culturali di gravità inaudita, con giornali asserviti al potere, autentiche veline del potente finanziatore di turno, e un sistema televisivo che propone trasmissioni che andrebbero bene per un pubblico di cerebrolesi, con tutto il rispetto per i cerebrolesi, ma anche una scuola che propone di tutto e non lascia in mano nulla di veramente utile, che renda giustizia ai sacrifici affrontati da intere famiglie per accompagnare un figlio alla laurea.

    SCENARI GIA’ VISTI – Può, uno che si considera il Ramses del terzo millennio, avere paura di quello che deve apparirgli come un misero scandaletto, cioè Puttanopoli? Può l’uomo di Hardcore pensare di perdere parte del suo enorme potere proprio a causa della sua sbandierata esuberanza di latin-lover? No, e infatti il semidio è ancora lì, sorridente e pronto alla battuta. “Io mi sto divertendo.” ha detto, anche nel giorno, dolorosissimo, dell’ennesimo militare caduto nel nuovo, assurdo Vietnam, di una guerra/missione di pace che non ha più senso combattere: quella in Afghanistan.

    C’è chi invoca le dimissioni del Premier. Ma quante volte abbiamo sentito questo disco? Quante volte lo abbiamo visto all’angolo, vacillare sotto i colpi bassi dei pochi media nemici o gli avvisi di garanzia da infarto, che non lo hanno neppure scalfito? Quest’uomo è sopravvissuto a tutto e di più, ha incassato perfino la separazione dalla moglie senza battere ciglio e ricevuto un pesante oggetto in faccia (ricordate Tartaglia, vero?). Be’, dopo 20 secondi era già in piedi, col viso insanguinato, pronto alla pugna. E ora dovrebbe farsi da parte, per qualcosa che non può fargli che il solletico? No, levatevelo dalla testa. Berlusconi non si dimetterà mai e continuerà a proclamarsi vittima di cervellotici complotti comunisti.

    Con questa Sinistra, non c’è da meravigliarsi: se non hai avversari, vinci facile.

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. tataka

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    ma Berlusconi va superato con la politica, non con processi mediatici o comunque ideologicamente orientati. io voglio lo stato di diritto, non voglio il giacobinismo...

    Appunto. Nello stato di diritto chi commette reati, viene indagato, poi riceve un regolare processo, viene condannato e va in galera. Lo ha detto anche Fini.

    Non è colpa mia se Berlusconi commette reati pure quando sta in camera da letto.

    Comunque qua ci sono tutte le prove dell'ultimo scandalo.

    http://violapost.files.wordpress.com/2011/01/intercettazioni1.pdf

    Buona lettura.

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. A.

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    Moderatore

    Giorgio Stracquadanio grida già vittoria: “Finché non c’è un leader delll’opposizione che le… cavalchi, mi scuso per la parola ma è quella giusta, le storie delle intercettazioni e delle ragazze restano confinate sui giornali. Il grande pubblico apprende solo che c’è un tentativo di golpe. Stamattina un signore abbassa il finestrino e mi fa: ‘A’ Giò, te seguo: mena, mena!’. Funziona”.

    Pare Sensi

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. zanoni

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    Membro

    Comunque qua ci sono tutte le prove dell'ultimo scandalo

    'prove', Tata'? sicuro che si tratta proprio di 'prove'? tizio ha detto che cazio ha visto che sempronio ha fatto... e' una prova?

    guarda, ti voglio dare una notizia in anteprima: i tribunali dell'Inquisizione sono stati soppressi!

    piu' seriamente, posso chiederti da dove deriva questa tua fede cieca nei giudici? che, fino a prova contraria, sono degli esseri umani: e in quanto tale commettono errori (soprattutto quando hanno obiettivi politici)...

    Pubblicato 14 anni fa #
  6. k

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    Membro

    Scusami, Zano': ma solo con Battisti invece non hanno commesso nessunissimo errore né umano né divino e soprattutto non avevano obiettivi politici?

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. A.

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    Moderatore

    Questa canzone di una grande cantautrice italiana ben si attaglia a questa fine di regime.

    Get the Video Player

    Pubblicato 14 anni fa #
  8. A.

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    Moderatore

    Vorrei chiedere ai berluscones del forum, come giustificano questo:

    Ruby, Cicchitto: "Abbassare la maggiore età". Così si pensa di salvare Berlusconi

    http://www.net1news.org/

    Portare la maggiore età da 18 anni a 17 o addirittura a 16 anni. Questa l'ipotesi che sta crescendo tra le file del Pdl per salvare il premier Silvio Berlusconi dall'accusa di prostituzione minorile nel caso Ruby: far diventare Ruby maggiorenne con una legge, ovviamente retroattiva. Una scandalosa mossa da scacco, ma non da scacco matto visto che sul tavolo rimarrebbe comunque l'accusa di concussione. L'idea porta la firma di Gaetano Pecorella, uno degli avvocati-deputati del Pdl. Oggi quella che era sembrata una bislacca boutade, prende peso visto che a rilanciarla è il capo dei deputati del Popolo della Libertà.

    L'ipotesi di abbassare la maggiore età "è fra le questione sul tavolo ma non è la questione più urgente" ha confermato il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, si legge in un'agenzia Ansa, e trattandosi di un argomento molto delicato quella che può sembrare una fredda conferma, in realtà può essere letta come un mancigno, un imperativo assoluto e urgentissimo perchè i pm di Milano, sulla strada del giudizio immediato, vanno avanti molto velocemente. Troppo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  9. sensi da trento

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    Membro

    Ruby, Cicchitto: "Abbassare la maggiore età". Così si pensa di salvare Berlusconi

    http://www.net1news.org/

    scritta così sembra più che vi stiano prendendo per il culo che una proposta seria.

    Pubblicato 14 anni fa #
  10. sensi da trento

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    Membro

    Scusami, Zano': ma solo con Battisti invece non hanno commesso nessunissimo errore né umano né divino e soprattutto non avevano obiettivi politici?

    interessante.
    oggi scopro una cosa nuova, e cioè che la magistratura commette errori e che questi errori possono anche essere giustificati da obiettivi politici.

    e vabbè!! che battisti torni in italia!! se è davvero innocente, potrà dimostrarlo e prendersi la soddisfazione di sbugiardare i suoi persecutori.

    oppure adesso non funziona più così ??

    Pubblicato 14 anni fa #
  11. A.

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    Moderatore

    Un mio amico penalista mi scrive:

    Credo (spero) di sbagliarmi, ma penso che se volessero evitare di far rientrare il fatto su cui si indaga nella fattispecie di cui all'art. 600-bis c.p. non gli basterebbe abbassare il limite per il raggiungimento della "maggiore età". Infatti, in quell'articolo, rubricato "Prostituzione minorile", non si fa nessun riferimento ad una generica "minore età", ed anzi, è l'articolo 600-bis medesimo che sostanzia, con riferimento alla fattispecie tipica, il concetto di "minorile", stabilendo precisi limiti di età. Quindi, in teoria, dovrebbero modificare anche l'articolo in questione. Il diritto, poi, è passibile di infinite interpretazioni, ma il contenuto dell'art. 600-bis c.p. mi sembra molto chiaro...

    Art. 600-bis Prostituzione minorile(1)
    Chiunque induce alla prostituzione una persona di età inferiore agli anni diciotto ovvero ne favorisce o sfrutta la prostituzione è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da €15.493 a €154.937.

    Salvo il fatto costituisca più grave reato, chiunque compie atti sessuali con un minore di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni, in cambio di denaro o di altra utilità economica, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa non inferiore a € 5.164.(2)

    Nel caso in cui il fatto al secondo comma sia commesso nei confronti di persona che non abbia compiuto gli anni sedici, si applica la pena della reclusione da due a cinque anni.(2)

    Se l’autore del fatto di cui al secondo comma è persona minore di anni diciotto si applica la pena della reclusione o della multa, ridotta da un terzo a due terzi.(2)

    (1)Art.inserito ex l. 3/8/1998 n.269;(2)Comma secondo così sostituito ex l. 6/2/2006 n.38

    Pubblicato 14 anni fa #
  12. A.

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    Moderatore

    Sensi, io che penalista non sono ti dico: prendiamo esempio dal ex governatore della sicilia che ha aspettato il suo responso in devoto atteggiamento di prece dentro una chiesa, e poi ha accettato la sentenza con cristiana rassegnazione, benedicendo la stessa in rispettoso ossequio nei contronti dell'istituzione costituzionalmente preposta a svolgere, per noi e per tutti, la funzione di esercizio del potere giudiziario.

    Salvezze Illimitate

    questa è la destra che ti dovrebbe piacere, no, Sensuccio? o ti piace questa:

    http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=195757710441358&id=100001861097095

    Pubblicato 14 anni fa #
  13. sensi da trento

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    Membro

    questa è la destra che ti dovrebbe piacere, no, Sensuccio?

    no.
    questo è il centro democristiano che negli anni '90 vendette il culo alla gioiosa macchina da guerra della sinistra.

    berlusconi è l'ultimo baluardo che c'è tra la democrazia e chi invece vuole il partito unico.
    I magistrati non stanno processando berlusconi, ma stanno processando il mio diritto a votare per un partito diverso da quello che appoggiano loro.
    partito che oggi è il PD, ma che domani potrebbe essere quello di di pietro o un altro ancora.
    berlusconi oggi sta lì a difendere me e il mio voto.
    ma la sua battaglia serve di più a te, perchè sai bene cosa succede quando all'interno della sinistra si va alla resa dei conti.

    Pubblicato 14 anni fa #
  14. A.

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    Moderatore

    Difendere se stesso, magari.

    Pubblicato 14 anni fa #
  15. A.

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    Moderatore

    Avevo scritto una lunga risposta a Sensi. Ma non servirebbe a nulla.

    Pubblicato 14 anni fa #
  16. A.

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    Moderatore

    Il vero "orrore" è isolare i magistrati
    di ROBERTO SAVIANO
    Ho ricevuto la laurea honoris causa in Giurisprudenza, mi è stata conferita dall'Università di Genova; è stata una giornata per me indimenticabile. Credevo fosse fondamentale impostare la lezione, che viene chiesta ad ogni laureato, partendo proprio dall'importanza che il racconto della realtà ha nell'affermazione del diritto.

    Soprattutto quando il racconto descrive i poteri criminali. Senza racconto non esiste diritto. Proprio per questo ho voluto dedicare la laurea honoris causa ai magistrati Boccassini, Forno e Sangermano del pool di Milano. Marina Berlusconi dichiara che le fa orrore che parlando di diritto si difenda un magistrato. Così facendo avrei rinnegato ciò per cui ho sempre proclamato di battermi. Così dice, ma forse Marina Berlusconi non conosce la storia della lotta alle mafie, perché difendere magistrati che da anni espongono loro stessi nel contrasto all'imprenditoria criminale del narcotraffico non vuol dire affatto rinnegare. Non c'è contraddizione nel dedicare una laurea in Giurisprudenza a chi attraverso il diritto cerca di trovare spiegazioni a ciò che sta accadendo nel nostro Paese. Mi avrebbe fatto piacere ascoltare nelle parole di un editore l'espressione "orrore" non verso di me, per una dedica di una laurea in Legge fatta ai magistrati. Mi avrebbe fatto piacere che la parola "orrore" fosse stata spesa per tutti quegli episodi di corruzione e di criminalità che da anni avvengono in questo paese, dalla strage di Castelvolturno sino alla conquista della 'ndrine di molti affari in Lombardia. Ma verso questi episodi è stato scelto invece il silenzio.

    Orrore mi fa chi sta colpevolmente e coscientemente cercando di delegittimare e isolare coloro che in questi anni hanno contrastato più di ogni altro le mafie. Ilda Boccassini, coordinatrice della Dda di Milano, ha chiuso le inchieste più importanti di sempre sulle mafie al Nord. Pietro Forno è un pm che ha affrontato la difficile inchiesta sulla P2 ed ha permesso un salto di qualità nelle indagini sugli abusi sessuali, abusi su minori. Antonio Sangermano, il più giovane, ha un'esperienza passata da magistrato a Messina, recentemente ha coordinato un'inchiesta, una delle prime in Italia, sulle "smart drugs", le nuove droghe. Accusarli, isolari, delegittimarli, minacciare punizioni significa inevitabilmente indebolire la forza della magistratura in Italia, vuol dire togliere terreno al diritto. Favorire le mafie. Ecco perché ho dedicato a loro la lezione di cui, qui di seguito, potete leggere un ampio stralcio.

    * * *

    È difficilissimo in questa fase storica italiana parlare al grande pubblico di come la parola possa contrastare un potere fatto di grandi capitali, di eversione, di forza militare, di grandi investimenti internazionali. Ogni volta che mi trovo a parlare nelle università piuttosto che in tv, c'è sempre dell'incredulità: come è possibile che lobby così potenti possano avere paura della parola?

    In realtà forse la dinamica è un po' più complessa. Non è la parola in sé, scritta, pronunciata, dichiarata, ripresa, quella che fa paura. È la parola ascoltata, sono le persone che ascoltano e che fanno di quella parola le proprie parole. È questo che incute timore alle organizzazioni criminali. Paura che non riguarda semplicemente la repressione, loro la mettono in conto, come mettono in conto il carcere. Ma quasi mai mettono in conto l'attenzione nazionale e internazionale. Che poi significa semplicemente una cosa: significa dire che queste storie non riguardano solo gli addetti ai lavori, i politici locali, i magistrati, i cronisti, ma riguardano anche noi. Quelle storie sono le nostre storie, quel problema è il nostro problema, e va risolto perché è come risolvere la nostra stessa esistenza.

    Raccontare è parte necessaria e fondamentale del diritto. Non raccontare è come mettere in discussione il diritto. Può sembrare un pensiero astratto ma quando si entra in conflitto con le organizzazioni, il loro potere, il loro modo di fare, allora si inizia a capire. E si capisce perché, non solo in Italia, c'è chi investe energie e interviene non sul racconto delle cose, ma su chi le racconta. Come se il narratore fosse responsabile dei fatti che sta narrando. Si invita per esempio a non raccontare l'emergenza rifiuti a Napoli per non delegittimare la città: quindi non sono i rifiuti che delegittimano la città ma chi li racconta. Se un problema non lo racconti, e soprattutto se non lo racconti in televisione, quel problema non esiste. È una sorta di teoria dell'immateriale, ma in realtà fa capire quanto sia fondamentale la necessità di raccontare.

    Non è una particolarità italiana, dicevo. Nel 2010 sono stati 110 in tutto il mondo i giornalisti uccisi. Solo in Messico, per esempio, 14 negli ultimi sei mesi: ragazzi che avevano aperto dei blog, che avevano fondato delle radio, giornalisti delle testate più importanti. Caduti per mano del narcotraffico, che è oggi il più potente del mondo e che ha deciso di impedire la comunicazione di quello che sta succedendo in Messico con una scelta totalitaria, nell'eliminazione sistematica di chiunque tenti non solo di raccontare. Qualsiasi persona che inizi a raccontare diventa immediatamente un nemico, un pericolo perché accende la luce, anche piccola, ma che può interessare.
    Ricordo una persona che ho molto stimato, e avevo conosciuto quando decise di esprimermi solidarietà nei momenti più difficili della mia vita: Christian Poveda. Aveva deciso di andare in Salvador a raccontare la Mara Salvatrucha, potentissime bande di strada che controllano lo spaccio della coca. Poveda li riprende con il loro consenso e ne fa un documentario dal titolo La vida loca, meravigliosamente tragico, forte perché anche lì c'è quel principio: queste storie diventano le storie di tutti. Ebbene Poveda con questo documentario comincia ad accendere luci ovunque, anche sui rapporti tra le Maras e la politica. Iniziano ad arrivare i giornalisti. E il 20 settembre del 2009 sparano in testa a Christian, che muore in totale silenzio, sia in Italia che in Europa, lasciando in qualche modo una sorta di ormai fisiologica accettazione: hai scritto di queste cose, o meglio hai ripreso questo cose, non puoi che essere condannato.

    Spesso la morte non è neanche la cosa peggiore. Chi prende questa posizione, chi usa la parola per raccontare, per trasformare, paga un prezzo altissimo, nella delegittimazione, nell'isolamento e in quello che devono pagare i loro cari. La poetessa russa Anna Achmatova vive il periodo della rivoluzione bolscevica, il regime la considera una dissidente, una sorta di scarto della società del passato da modificare. Il suo ex marito che è un grandissimo poeta, viene fucilato, bisognava indebolirla in tutti i modi. Lei era già diventata una poetessa di fama soprattutto in Francia, quindi era difficile toccarla senza dare un'immagine repressiva della Russia sovietica. La prima cosa che fanno è cercare di spezzarle la schiena poetica: le arrestano il figlio. Lei è disposta a scambiare la vita del figlio con la sua. Non serve a molto, lui resta in carcere e lei racconta una scena bellissima: ogni mattina migliaia di donne si mettevano in fila davanti alle carceri sovietiche portando dei pacchi, spesso vuoti, soltanto per vedere l'espressione del secondino. Se il secondino accettava il pacco significava che la persona, marito, figlio, fratello, padre, era viva. Se non lo accettavano era stata fucilata. Quando lei si presenta il secondino la riconosce: "Ma lei è Anna Achmatova". Lei fa cenno di sì, e la persona che sta dietro: "Ma lei è una poetessa, quindi può raccontare tutto questo". Lì c'è una poetessa, piccola magra, devastata dai suoi drammi, che diventa all'improvviso la speranza. I versi diventano la speranza: può raccontare, può far esistere, cioè può trasformare.

    Mi sono sempre chiesto come si fa a vivere così, come hanno fatto queste persone a sopportare decenni di delegittimazione, per aver scritto poesie o anche solo delle canzoni. Come è successo a Miriam Makeba, a cui il governo bianco sudafricano ha inflitto trent'anni di esilio per il disco "Pata pata", una canzone che racconta di una ragazza che vuole solo danzare, divertirsi, che vuole essere felice. Ma questo fa paura, voler vivere meglio fa paura, Miriam Makeba fa paura. E più canta nei teatri di tutto il mondo, più l'Africa intera si riconosce in quella canzone, che non parla di indipendenza, di lotta ai bianchi, ma di voglia di vivere e felicità. Fin quando non arriva il governo Mandela che la richiama in Sudafrica. È anche questa l'incredibile potenza della parola. Per questo sono convinto che il racconto sia parte del diritto, non può esistere il diritto senza racconto. Ma oggi, e non è solo la mia opinione, in Italia chi racconta ha paura. Certo, siamo in una democrazia, non abbiamo a che fare con un regime, con le carceri. Non siamo in Cina. Ma non si può negare che chiunque oggi decida di prendere in Italia una posizione critica contro il potere, contro il governo, rischia la delegittimazione, rischia di essere travolto dalla macchina del fango. Quando accende il computer per iniziare a scrivere sa già cosa gli può succedere. La formula è scientifica e collaudata: "Se tu racconti quello che dai magistrati è considerato un mio crimine, io racconto il tuo privato. Tutti hanno scheletri nell'armadio, quindi meglio che abbassiate lo sguardo e molliate la presa".

    Ma per gli intellettuali raccontare è una necessità, comunque la si pensi. E in queste ore il loro compito è quello di dire che non siamo tutti uguali, non facciamo tutti le stesse cose. Certo, tutti abbiamo debolezze e contraddizioni, ma diverso è l'errore dal crimine, diversa è la corruzione dalla debolezza. Mentre si cerca di far passare il concetto che siamo tutti "storti" per coprire le storture di qualcuno. Oggi si parla molto di gossip e il gossip è rischioso, perché lo si usa per nascondere i fatti emersi dalle inchieste e per dimostrare che "fanno tutti schifo". E il compito, ancora una volta, delle persone che ascoltano, che scrivono e che poi parlano, è quello di discernere, di capire, ovunque esse siano, con i figli a tavola, nei bar, comunque la pensino.

    C'è una bellissima preghiera di Tommaso Moro: Dio aiutami ad avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, di sopportare le cose che non posso cambiare ma soprattutto dammi l'intelligenza per capire la differenza. Questo è il momento in cui in noi possiamo trovare la forza di cambiare e comprendere finalmente che non dobbiamo credere che tutto quello che accade sia inevitabile e quindi soltanto sopportare.

    Infine, dedico questa laurea e questa giornata, che ovviamente non dimenticherò per tutta la vita, a tre magistrati: alla Boccassini, a Forno e a Sangermano, che stanno vivendo, credo, giornate complicate solo per aver fatto il loro mestiere di giustizia.

    (23 gennaio 2011)

    Pubblicato 14 anni fa #
  17. tataka

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    prove', Tata'? sicuro che si tratta proprio di 'prove'? tizio ha detto che cazio ha visto che sempronio ha fatto... e' una prova?

    Se tu avessi letto quei verbali, avresti scoperto che oltre alle telefonate ci sono le prove della presenza di Ruby e compagnia bella a casa di Berlusconi (celle telefoniche), i video pubblicati anche dal settimanale Oggi delle ragazze che entrano ed escono da casa di Berlusconi, le ragazze che dopo le notti di Arcore andavano a vivere nelle palazzine di Milano 2 di proprietà di Berlusconi, la mitica telefonata alla questura per rilasciare la nipote di Mubarak.

    Guarda ti voglio dare una notizia in anteprima: la legge è uguale per tutti.

    Pubblicato 14 anni fa #
  18. sensi da trento

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    Membro

    Se tu avessi letto quei verbali, avresti scoperto che oltre alle telefonate ci sono le prove della presenza di Ruby e compagnia bella a casa di Berlusconi (celle telefoniche), i video pubblicati anche dal settimanale Oggi delle ragazze che entrano ed escono da casa di Berlusconi, le ragazze che dopo le notti di Arcore andavano a vivere nelle palazzine di Milano 2 di proprietà di Berlusconi, la mitica telefonata alla questura per rilasciare la nipote di Mubarak

    quando trovate pure la prova che re silvio ha trombato ruby, ripassa da noi.
    al momento re silvio ha la testimonianza (di ruby) che ruby è vergine.
    mi sa che vi dovete mettere a pecora un'altra volta.

    a proposito: ti ricordi l'assoluzione di previti? pare che dovesse essere processato a perugia anzichè a milano.
    beh, secondo me finisce allo stesso modo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  19. Sensi, mi sa che l'aria del Trentino ti sta facendo male, così come le frequentazioni 'sinistre' che A. sostiene tu abbia lassù. Mi spieghi come mai Tataka è obbligato a portare le prove che Silvio s'è trombato Ruby e noi dovremmo credere a quello che Signorini ha fatto dire a Ruby - l'espressione ha messo in bocca non la uso, per i facili doppi sensi che potrebbe assumere nella fattispecie - durante una trasmissione dal credito giornalistico pari a zero?

    Ci portasse le prove Ruby, che è vergine. Che poi voglio dire, basterebbe una brevissima perizia medica. E il fidanzato - quello finto - può essere che ancora stanno a bacetti e petting vario?

    Mi sa che questa volta, il bunga bunga Berlusconi lo vivrà in maniera passiva. E a farlo saranno tutti gli italiani.

    Pubblicato 14 anni fa #
  20. A.

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    Moderatore

    Prima di eclissarmi per un lungo periodo di riflessione e dieta internettiana, volevo suggerire la lettura della vera fonte paradossale di notizie quasi autentiche in rete. (vedi allegato 1). Buona continuazione, ci risentiamo in tarda primavera.

    Salvezze Illimitate
    A.

    allegato 1:
    Fonte: dagospia del 26.01.10

    1- QUANTO MANCA AL GOVERNO TREMONTI-LETTA? GIULIETTO HA L’APPOGGIO DELLA LEGA, DELL’EUROPA, DELLE BANCHE ED È PRONTO A RICEVERE IL NULLA OSTA PIÙ OSTICO, QUELLO DEL VATICANO. DALL’OPUS DEI A CL, DALLO IOR DI (LIN)GOTTI TEDESCHI AL CARDINALE SCOLA PASSANDO PER ’’L’OSSERVATORE ROMANO’’ DI VIAN, LA TELA DEL "COMMECIARLISTA DEGLI EVASORI FISCALI" (COPY D’ALEMA) ARRIVA FINO A PAPA RATZINGER
    2- SILENZIOSO E RISERVATO, LETTA-LETTA HA INIZIATO LA MANOVRA DI SMARCAMENTO DAL SULTANO CON LA POMPETTA, CHE SE N’è FREGATO DI TUTTI I SUOI CONSIGLI: DALL’ABBANDONO DELLE SERATE ZOCCOLECCE ALLA TUTELA DELL’ASSE COL QUIRINALE, ALL’ACCORDO CON L’UDC. E QUALCUNO NEL PDL SOSPETTA DELLA SUA MANINA DIETRO I SERVIZI…
    3- LETTA PORTA IN DOTE AL NUOVO GOVERNO IL SOSTEGNO DEL TERZO POLO FINI-CASINI-RUTELLI E PUÒ RASSICURARE ANCHE “LIBERAMENTE” (FRATTINI, GELMINI, BONDI, PRESTIGIACOMO)
    4- GARANTE DEL MESCOLONE, IL QUIRINALE DI NONNO NAPOLITANO, CHE CONCEDEREBBE SUBITO LA POLIZZA ASSICURATIVA AL NUOVO GOVERNO: UN BEL SALVACONDOTTO GIUDIZIARIO AL CAVALIERE DEL CULO DI RUBY CON LA NOMINA A SENATORE A VITA...
    5- EMMA MARCEGAGLIA VA DA FAZIO: AFFONDA BERLUSCONI E APRE A TREMENDINO PREMIER

    Pubblicato 14 anni fa #
  21. Ma come, proprio ieri m'avevi detto che volevi inoltrarti per Nuovi Territori Inesplorati... m'hai pure invitato - e iscritto coattamente -... che hai fatto... hai rinunciato?

    Pubblicato 14 anni fa #
  22. sensi da trento

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    Mi spieghi come mai Tataka è obbligato a portare le prove che Silvio s'è trombato Ruby

    perchè da che mondo è mondo è l'accusa che deve portare le prove del reato avvenuto.
    finora la prova non l'ha portata nessuno, mentre a verbale c'è la testimonianza di ruby che dice di non avere avuto rapporti con re silvio.
    se poi la testimonianza di ruby non ha credibilità, allora non deve valere in nessun caso e non solo quando accusa berlusconi.
    perchè in quel caso, allora, qualcuno potrebbe interpretare l'inchiesta della bocassini come un tentativo di colpo di stato.

    Pubblicato 14 anni fa #
  23. sensi da trento

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    Membro

    1- QUANTO MANCA AL GOVERNO TREMONTI-LETTA? GIULIETTO HA L’APPOGGIO DELLA LEGA, DELL’EUROPA, DELLE BANCHE ED È PRONTO A RICEVERE IL NULLA OSTA PIÙ OSTICO, QUELLO DEL VATICANO. DALL’OPUS DEI A CL, DALLO IOR DI (LIN)GOTTI TEDESCHI AL CARDINALE SCOLA PASSANDO PER ’’L’OSSERVATORE ROMANO’’ DI VIAN, LA TELA DEL "COMMECIARLISTA DEGLI EVASORI FISCALI" (COPY D’ALEMA) ARRIVA FINO A PAPA RATZINGER
    2- SILENZIOSO E RISERVATO, LETTA-LETTA HA INIZIATO LA MANOVRA DI SMARCAMENTO DAL SULTANO CON LA POMPETTA, CHE SE N’è FREGATO DI TUTTI I SUOI CONSIGLI: DALL’ABBANDONO DELLE SERATE ZOCCOLECCE ALLA TUTELA DELL’ASSE COL QUIRINALE, ALL’ACCORDO CON L’UDC. E QUALCUNO NEL PDL SOSPETTA DELLA SUA MANINA DIETRO I SERVIZI…
    3- LETTA PORTA IN DOTE AL NUOVO GOVERNO IL SOSTEGNO DEL TERZO POLO FINI-CASINI-RUTELLI E PUÒ RASSICURARE ANCHE “LIBERAMENTE” (FRATTINI, GELMINI, BONDI, PRESTIGIACOMO)
    4- GARANTE DEL MESCOLONE, IL QUIRINALE DI NONNO NAPOLITANO, CHE CONCEDEREBBE SUBITO LA POLIZZA ASSICURATIVA AL NUOVO GOVERNO: UN BEL SALVACONDOTTO GIUDIZIARIO AL CAVALIERE DEL CULO DI RUBY CON LA NOMINA A SENATORE A VITA...
    5- EMMA MARCEGAGLIA VA DA FAZIO: AFFONDA BERLUSCONI E APRE A TREMENDINO PREMIER

    6- UN PENTITO SI RICORDA DOPO TANTI ANNI CHE IL REFERENTE CHE LA MAFIA AVEVA IN POLITICA SI CHIAMA GIULIO, MA NON è GIULIO ANDREOTTI, COME FINORA AVEVANO PENSATO ERRONEAMENTE I MAGISTRATI, MA è GIULIO TREMONTI.
    "aho! lo chiamavamo tutti zio giulio. che cazzo ne sapevamo noi del cognome? però ricordo benissimo di averlo visto mentre baciava totò riina"

    Pubblicato 14 anni fa #
  24. Spetta. Ruby puo' dire quel che vuole, dipende dove. La questione e' differente: una cosa e' dire quel che vuole in una trasmissione di uno dei maggiori spin doctor del Presidente del Consiglio, accusato dalla sue stesse dichiarazioni. Una cosa e' quel che puo' dire al telefono, un'altra cosa ancora e' quella che dice in Procura.

    Pubblicato 14 anni fa #
  25. la lavandaia

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    pure qua stamo a parlà di Ruby?
    compro i giornali e leggo di Ruby, accendo la tv e sento parlare di Ruby, ma per leggere altre notizie che devo fa? ... compro topolino?

    Pubblicato 14 anni fa #
  26. big one

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    chissà se Ilaria s'addormenta pure con questa?

    Get the Video Player

    Pubblicato 14 anni fa #
  27. urbano

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    Che bella! Cuore del '67, minigolf, vita bassa, zampa larga e brufoli.
    Who could hang a name on you?

    Chi è capace di tradurre le parole?

    She would never say where she came from
    Yesterday don't matter if it's gone
    While the sun is bright
    Or in the darkest night
    No one knows
    She comes and goes
    Goodbye, Ruby Tuesday
    Who could hang a name on you?
    When you change with every new day
    Still I'm gonna miss you...
    Don't question why she needs to be so free
    She'll tell you it's the only way to be
    She just can't be chained
    To a life where nothing's gained
    And nothing's lost
    At such a cost
    There's no time to lose, I heard her say
    Catch your dreams before they slip away
    Dying all the time
    Lose your dreams
    And you will lose your mind.
    Ain't life unkind?
    Goodbye, Ruby Tuesday
    Who could hang a name on you?
    When you change with every new day
    Still I'm gonna miss you...

    Pubblicato 14 anni fa #
  28. tataka

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    finora la prova non l'ha portata nessuno, mentre a verbale c'è la testimonianza di ruby che dice di non avere avuto rapporti con re silvio.

    Intanto dalle prove emerse sui giornali, salta fuori che c'è uno strano giro di donne intorno ad Arcore. Ammesso anche da Fede ("Non portavo io quelle ragazze da Berlusconi") e dallo stesso Silvio ("Mi diverto, che male c'è?").

    Sta a Berlusconi spiegare cosa c'è dietro questo giro e spetta sempre a lui spiegare perché riempe di denaro queste ragazze. Per il suo buon cuore? E come mai aiuta solo donne strafighe con la settima di reggiseno?

    Ah e comunque Previti è stato condannato.

    http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/cronaca/cassazione-previti/lodo-condanna/lodo-condanna.html

    Pubblicato 14 anni fa #
  29. zanoni

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    Se l’autore del fatto di cui al secondo comma è persona minore di anni diciotto si applica la pena della reclusione o della multa, ridotta da un terzo a due terzi.

    al di la' della 'questione Berlusconi'.... ma chi sono i coglioni che hanno proposto, scritto e poi approvato questo abominio giuridico? cioe', se un 17enne porta a cena fuori una compagna di classe e poi se la tromba... se e' lui che ha pagato il conto del ristorante puo' essere accusato di favoreggiamento della prostituzione minorile????????

    roba da pazzi!!!

    Pubblicato 14 anni fa #
  30. zanoni

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    Membro

    Guarda ti voglio dare una notizia in anteprima: la legge è uguale per tutti.

    andai a visitare, qualche anno fa, il complesso monastico dei Girolomini a Napoli, proprio davanti al Duomo. un posto fantastico, che conserva una ricchissima (e purtroppo disatsrata) biblioteca in cui sono conservati manoscritti musicali inediti e non catalogati del barocco napoletano. il chiostro del seicento racchiude un giardino coltivato ad aranceto: e al suo ingresso, dal lato della biblioteca, trovai affisso un foglio di carta con su scritto, a caratteri cubitali, 'vietato l'ingresso', e piu' in basso, con caratteri piu' piccoli, 'N. B.: il divieto e' valido per TUTTI' ('tutti' in maiuscolo, in grassetto e sottolineato).

    perche' si sono sentiti in dovere di specificare? semplice: perche' le autoattribuzioni di permessi speciali ed esentivi fioccavano! perche' qualcuno si sente in dovere di specificare che la legge e' uguale per tutti? perche' non lo e'! non lo e' e non puo' esserlo: perche' la legge astratta deve trovare un a sua applicazione conreta e ques'applicazione concreta e' decisa da esseri umani fallibili e corruttibili (dalle persone come dagli eventi). tra l'altro, le prove che ogni tanto emergono contro l'Italia dei favori di Di Pietro e che vengono prontamente insabbiate dalla magistratura, quelle non contano, vero?

    con questo non voglio sostenere che berlusconi e' innocente: ma che per accusarlo formalmente sono nmecessarie prove MATERIALI inoppugnabili! esistono queste prove? no, non esistono: e allor ha ragione Sensi, stiamo assistendo a un vero e proprio colpo di Stato (che poi, io ritengo Berlusconi politicamente finito e anche dannoso: ma bisogna costruire un'alternativa politica, le scorcitoie sono pericolosissime).

    Pubblicato 14 anni fa #

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