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Politiche pontine
(380 articoli)-
Pubblicato 14 anni fa #
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ma che silenzio...
Pubblicato 14 anni fa # -
L'intervista che segue è stata pubblicata venerdì scorso, 29 aprile, sul settimanale Gli Altri e ripresa sul sito del web magazine Il Fondo.
ANTONIO PENNACCHI
SFIDA A BERLUSCONI
a cura di Miro RenzagliaHa bisogno di presentazioni Antonio Pennacchi? Probabilmente no, ma due righe per rinfrescare la memoria converrà scriverle, ma giusto due. Nell’essenziale: è l’autore del romanzo Il fasciocomunista (Mondadori, 2003), da cui è stata tratta la non fedelissima sceneggiatura per il film Mio fratello è figlio unico (2007), è il vincitore in carica dell’ultimo Premio Strega con l’ormai celebratissimo Canale Mussolini (Mondadori, 2010), ha ripubblicato quest’anno il suo romanzo d’esordio Mammut (sempre Mondadori, 2011). Una certa passionaccia per la politica ce l’ha sempre avuta: prima militando nel Msi, poi in Servire il Popolo e, da qui, nel Pci, nel Psi, nella Cgil. Vanta un primato assoluto: quello di essere stato espulso da tutte le organizzazioni di cui ha fatto parte. Ora ha in tasca la tessera del Pd ma la vocazione all’eresia non l’ha persa. A Latina-Littoria – come la chiama lui con rigore storiografico – ha proposto per le amministrative di maggio una lista fasciocomunista: “Pennacchi per Latina-Fli”. Dove per Fli è intesa la neoformazione dei finiani fuoriusciti dal Pdl e dove, insieme ai suoi amici “bolscevici neomaoisti” hanno aderito, tra gli altri e in ordine sparso: l’ex direttore del Secolo d’Italia Luciano Lanna, Filippo Rossi, lo storico medievalista Franco Cardini, i deputati Fabio Granata e Claudio Barbaro, il neo-futurista autore di “Rosso Trevi” Graziano Cecchini. Ovviamente, era proprio di quest’ultima iniziativa che volevo chiedergli, ma lui mi ha stoppato sul nascere: «Basta che nun parlamo de politica». E così mi sono rassegnato.
Parliamo di Latina, allora, la protagonista assoluta dei...
Intanto pe’ comincia’, chiama le cose col loro nome: Latina-Littoria. De dove sei tu? De Roma? Ecco: vorrei vede’ te se a un certo punto te cambiassero er nome della città tua. Dice: “Sì, ma Roma mica l’ha fondata Mussolini. E Littoria sa troppo de fascismo”. E che vor di’? Allora, te rispondo che Romolo era un assassino del fratello suo. Che famo? A Romolo che ha fondato Roma e j’ha dato il nome, jela mandamo bona e a Mussolini che ha inventato Littoria, invece lo volemo cancella’ dalla storia cambiando er nome alla citta sua? Poi, vabbè, ormai so’ sessant’anni che se chiama Latina: più tempo de quanto se sia chiamata Littoria. Pe’ questo se vinco le elezioni vojo er doppio nome: Latina-Littoria... Vaffanlippa, va: m’hai fatto perde’ er filo der discorso. Che volevi sape’ de ‘sta città?Osservavo che Latina-Littoria è la protagonista dei suoi romanzi e che…
Ah! sì: me ricordo. Stamme a senti’. ‘Sta città l’avemo fatta in due: Mussolini e io. Lui c’ha messo prima de tutto la bonifica. Poi: le case, la torre, la chiesa, le strade e le piazze. Lui c’ha messo la materia, insomma. Ma io, con la mia scrittura, coi miei romanzi, j’ho dato l’anima. E tie’ presente che nei romanzi mia, e pure nelle altre cose che ho scritto, nun me so’ inventato niente. Perché io scrivo solo de quello che so’ direttamente, perché la mia è una famija de coloni, e su quello che me raccontano i testimoni delle vicende che narro. E se qualcosa nun la so’, prima de scrive fregnacce, me informo bene, io… Me rimproverano de ave’ fatto una lista mettendoci dentro gente che non è de Littoria… Aho! Ma candidato nella lista mia ce sta Franco Cardini, uno storico di fama mondiale. Vojo proprio vede’ quanti latinesi puri sanno de Littoria più de quello che sa lui. Ma nun me rompessero i cojoni…
Nel suo romanzo, Il fasciocomunista si nota una…
Il fasciocomunismo è una metafora poetica. Mo’ tu che fai er giornalista, de metafore che cazzo ne sai? Te lo spiego io. Metti il caso di Latina-Littoria: Mussolini ha levato la terra ai ricchi e l’ha data ai poveri, ai coloni. ‘Sta cosa è de destra o de sinistra? E’ chiaro che ‘ste due categorie non servono a defini’ la questione. Quando le parole secche non bastano a chiarire uno stato di cose, i poeti, colle metafore, risolvono er deficit de comprensione. Dice: “Sì, ma i comunisti e i fascisti se so’ massacrati per un secolo intero e mo’ arrivi tu e je voj fa’ fare pace colle metafore tue”. Non è che lo dico: io j’ho proprio fatto fa’ pace qui a Latina-Littoria. Quando ho presentato la lista, il 20 aprile scorso, seduti fianco a fianco c’erano Massimiliano Lanzidei che c’ha ancora in tasca la tessera de Rifondazione comunista (ma mo’ me sa che lo buttano fuori) e Luciano Lanna, l’ex direttore del Secolo d’Italia. E so’ tutti e due candidati della lista mia. Allora: j’ho fatto fa pace o no? E lo sai perché vojo che fanno pace? Perché fascisti e comunisti c’hanno il senso dello stato. E oggi la disputa è fra lo stato e l’antistato. L’antistato è quello de Berlusconi e de Gasparri. E lo stato, invece, semo noi… Hai capito quello che vojo di’?Credo di sì. Comunque, i personaggi di Canale Mussolini sembrano calcati dalla…
Non “sembrano calcati”: so’ proprio ripresi dalla realtà. D’inventato ci sono solo i nomi. Compa’: io so’ nato pe’ scrive’ ‘sto romanzo. Mo’ è vero che, mannaggia a me, me so’ ributtato un’altra volta in politica. Ma me dici tu se nun ce provavo io a riporta’ i fasci a sinistra chi ce provava? Quelli dovevano torna’ a sinistra da dove so’ partiti: a Piazza San Sepolcro, nel 1919. Io vojo ricuci’ lo strappo del 1914. Ma tu l’hai letto il programma dei “Fasci di Combattimento”? No che nun l’hai letto. Tu fai il giornalista: che cazzo te ne frega a te della storia? Io, invece, l’ho letto. Embè, c’aveva ragione Togliatti, quando nel 1936 scriveva la lettera ai “Fratelli in camicia nera”. Voi sapé che je scriveva? T’accontento subito: «Fascisti della vecchia guardia! Giovani fascisti! Noi proclamiamo che siamo disposti a combattere assieme a voi ed a tutto il popolo italiano per la realizzazione del programma fascista del 1919». Dice: “Sì, vabbè! Ma poi mica se ne è fatto niente”. E che vor di’? Se vede che non erano maturi i tempi: nun è che quella cosa che ha scritto Togliatti se nun s’è potuta fa’allora è diventata una scemenza. No! Quella cosa è ancora valida. Io ce riprovo: se er popolo me segue, bene e sennò se l’andasse a pija’ ‘nterculo…Però, la recente ripubblicazione del suo romanzo d’esordio, Mammut…
Nun ce se crede… Prima nun lo voleva nessuno e mo’ le case editrici se lo litigano. Ma non è questo il punto. Il punto è che in quel romanzo raccontavo le storie de quando facevo l’operaio all’Alcatelcavi e c’era ancora un senso di appartenenza dei lavoratori con l’impresa. Sì, vabbè: facevamo pure la lotta di classe contro il padrone. Però, quando finivamo er turno, se avevamo fatto un bel lavoro eravamo contenti. Se, invece, qualche cosa era andato storto, ce rodeva er culo. Insomma, padrone o non padrone, a noi er lavoro nostro ce piaceva fallo e fallo bene. Me dici te che cazzo gliene frega oggi a un precario de un call center de fa’ bene er lavoro suo? Nun bastano i disoccupati, i cassintegrati, i morti e gli invalidi sul lavoro… nun basta che hanno reintrodotto pure la schiavitù per i lavoratori immigrati, clandestini e no… c’hanno pure levato la soddisfazione de fa’ bene er lavoro nostro. Poi dice che uno s’inventa una lista fascio-bolscevica neomaoista, come ho fatto io a Littoria mia…
La ringrazio, l’intervista è finita.
Bravo, nun m’hai fatto neanche una domanda de politica: sei stato de parola. Che cazzo me ne frega a me della politica? Io so’ uno scrittore: vojo parla’ solo de letteratura… Senti, compa’: ma che, niente niente, t’andrebbe de candidatte colla lista mia?
Pubblicato 14 anni fa # -
fantastico!
Pubblicato 14 anni fa # -
stasera, in piazza del Popolo alle 21.30, ci sarà la presentazione de 'il futurista'. Con Filippo Rossi, Miro Renzaglia, Antonio Pennacchi e Fabio Granata. Oltre al sottoscritto e tutti i candidati 'anonimi'. E al candidato sindaco della lista Pennacchi per Latina - Futuro e Libertà, Filippo Cosignani.
Pubblicato 14 anni fa # -
segnalo un'iniziativa abbastanza simile a olbia, pur non avendo le stesse motivazioni storiche.
Pubblicato 14 anni fa # -
SE NON ORA QUANDO? SALVIAMO LA NOSTRA CITTA'!
(Appello di Antonio Pennacchi)Dopo avere portato Latina-Littoria al coma profondo di oggi, c’è chi immagina una città da trecentomila abitanti domani, per cui costruire – magari con capitali camorristi o fondani – ancora nuove case. Ma di quale lavoro dovranno vivere questi abitanti – senza pensare ai nostri giovani, già disoccupati oggi – nessuno si preoccupa. L’importante, per loro, è far colare il cemento.
Il primo punto del nostro programma è quindi: “A casa questa classe dirigente. Andè in malora, fiòi de can!”.
Noi vogliamo una città in cui ci sia lavoro e qualità della vita per tutti, una città bella, fiera della sue tradizioni e della sua epopea bonificatrice, ma che guarda al futuro con senso di giustizia sociale, rispetto delle leggi e primato della comunità su ogni furbo interesse individuale o di parte.Noi vogliamo una nuova industrializzazione del territorio per poter dare lavoro stabile ai giovani ed ai disoccupati. Basta con la precarietà.
Noi vogliamo nuove e grandi fabbriche a Latina-Littoria, con investimenti produttivi e non assistenziali. Creeremo quindi una task force per andare a cercare questi investimenti in tutto il mondo, compresi i paesi emergenti a nuova accumulazione di capitale.Per una nuova qualità della vita, vogliamo una nuova estetica della città e un nuovo modo di viverla. In particolare vogliamo:
Ciclabilità Latina-Borghi. Ogni Borgo – come era una volta – deve essere raggiungibile tranquillamente in bicicletta.
Rimboschimento delle fasce frangivento. Ripiantare gli eucalypti dappertutto, sia di fianco alle strade che su tutti i canali.
Cimiteri di Borgo. Ogni Borgo deve avere il suo cimitero. Perché la gente – solo per garantire i monopoli – dopo essere vissuta sempre in campagna, dopo morta deve andare in città, lontana dai suoi cari?
La nostra idea di piano regolatore non è quindi – come loro – un marchingegno dei costruttori per fabbricare e guadagnare di più, ma un’idea e un progetto di città davvero a misura d’uomo, che integri armonicamente la città con la campagna e i Borghi.
E’ l’ora di una nuova bonifica. Bisogna ribonificare, attraverso il tessuto edilizio e urbano, anche l’anima, la socializzazione e l’etica di Latina-Littoria.
Bisogna riqualificare i Borghi e i quartieri dormitorio-speculativi come Q4 e Q5, con soluzioni che “aprano” le strade cieche e che diano ossigeno alla circolazione e alla socialità dei condomini-ghetto. Bisogna creare spazi pubblici, piazze, laboratori urbani di animazione culturale e cortili non recintati, in cui le persone possano incontrarsi e vivere comunitariamente la città, i quartieri e i borghi, e non delegare questa funzione solo ai centri commerciali e agli oratori.Vogliamo Latina Mare bella e a basso costo.
La riqualificazione della marina si può fare subito e spendendo poco, senza tutte quelle promessa false e faraoniche di terme, porti, “borghi marinari” e investimenti turistici che sono serviti solo a prenderci in giro per anni o – come le famose “difese” della spiaggia – a portare la sabbia in un posto e a toglierla in un altro (ci ha guadagnato Foceverde, ma ci hanno rimesso di là, fino a Sabaudia).Noi vogliamo che tutto il lungomare da Capoportiere a Foceverde – tutti i fabbricati sul lato terra – venga interamente verniciato di bianco.
La monocromìa, l’assoluta ma compatta macchia di colore, renderà di fatto indistinguibili tutte le differenze e le brutture eventuali degli attuali corpi di fabbrica, rendendoli un tutto unico, perfettamente in linea con il concetto e il senso della “mediterraneità”. Latina Mare come Ischia, come Capri. Come una Sperlonga senza Cusani.Noi vogliamo inoltre la “passeggiata turistica” da Capoportiere a Foce Verde, con il completamento del marciapiede e il recupero degli accessi al mare ostruiti dalle villette sul lato spiaggia. La concessione demaniale delle villette non riguardava infatti il terreno su cui sorgono, che rimaneva pubblico, ma il solo “costruito”, e per questo furono realizzate su pilastri. La terra sotto resta pubblica. Si tengano quindi le case i singoli proprietari – se non abbiamo i soldi per espropriargliele – ma ci restituiscano, per passeggiarci sotto, la duna recintata. Latina Mare diventerà così – tutta bianca e una passeggiata lunghissima, piena di giovani a sera – una vera attrazione turistica. E allora sì, che arriveranno pure gli investimenti.
Noi vogliamo infine che venga reso onore ed eterna memoria all’epica bonifica della Paludi Pontine, operata dai nostri Padri.
Vogliamo innanzitutto un monumento al fondatore della città, il vero Pater Patriae di Latina-Littoria, il conte Valentino Orsolini Cencelli che la ideò e la volle contro tutto e contro tutti. Ogni città ha il monumento al suo fondatore, e un monumento equestre, a cavallo. E’ ora che Latina-Littoria paghi il suo debito, con un monumento in piazza del Popolo, al centro della città, con Valentino Orsolini Cencelli a cavallo, come a cavallo solcava le Paludi Pontine in via di bonificazione. Un monumento non di marmo o di bronzo però – che è roba antica – ma di plastica, un monumento pop che riporti Latina alla ribalta dell’arte contemporanea nazionale e internazionale
Vogliamo poi un monumento enorme alla bonifica, visibile dalla Mediana, lungo almeno 70 metri ed alto 10, che rechi in ogni sua faccia scolpite le più gloriose immagini della nostra epopea, dallo scavo dei canali alle lestre, dai bufali e dai cavalli alle serre, alle trebbiatrici, alle ciminiere delle fabbriche, come in America il grande monumento alla nazione indiana. E dentro il monumento – con a fianco un grande parco, pieno di eucalypti, che la gente possa scendere dalle macchine e farci giocare i ragazzini – il Museo della Bonifica ed il Museo stesso dell’Unità d’Italia.
Queste poche cose noi vogliamo fare, ma queste poche cose sono le uniche che possono sollevare la città dalla palude morale e civile, economica e sociale, in cui bande di politici inetti se non indegni – che il proprio candidato a sindaco se lo vanno a far benedire a Roma, o peggio ancora a Fondi – hanno gettato.
E’ per questo che ho dato il mio nome e tutto il mio impegno alla lista “PENNACCHI PER LATINA – FUTURO E LIBERTA’” con Filippo Cosignani sindaco. Chiedo pertanto a tutte le donne e agli uomini di buona volontà di dare il loro voto e sostegno ai trentadue candidati consiglieri, veri “capitani coraggiosi”, che superando i vecchi steccati della destra e della sinistra hanno risposto al mio appello.
In nome della mia città,
Antonio Pennacchi, 6 maggio 2011Pubblicato 14 anni fa # -
Pennacchi La amo!
Pubblicato 14 anni fa # -
Si contenga, la prego. Non esageriamo.
Pubblicato 13 anni fa # -
Quello di dipingere di bianco e di rendere passeggiabile da capo portiere a Rio martino è geniale. oltyre il pathos generico della lettera,ovvio.
Aggiungerei, di far aggiustare la strada interrotta, e mettere dei volontari a pulirla sempre.Si pone il problema della mossa del governo sulle spiagge in concessione ai privati per 90 anni. Io direi che è una cazzata pazzesca. Tanto più che da Rio Martino al Circeo è Parco nazionale. Se diventasse tutto in mano ai privati vorrebbe dire che la mafia, la camorra e la ndrangheta sarebbero proprietari di tutti i litorali italiani. Che ne pensa?
Pubblicato 13 anni fa # -
non e' solo una cazzata, ma e' uno scandalo megagalattico! e noi eravamo quelli che volevamo la rivoluzione liberale: mavaffanculova'!
pero', A.: non e' che la camorra arriva perche' ci sono i privati, puo' arrivare benissimo col pubblico (soprattutto coi politici che ci ritroviamo noi a Latina) e non avvicinarsi neanche coi privati. non si puo' dire, non si puo' generalizzare. la cazzata e' che in questo modo ammazzi la competizione: al max ogni 10 anni si devono rinnovare le concessioni, su base competitiva!
la strada interrotta invece andrebbe smantellata; anzi, bisognerebbe smantellare tutta la strada sulla duna, da Capoportiere alla Bufalare! tutti a piedi, o in bicicletta: che il Parco sia autenticamente parco!
Pubblicato 13 anni fa # -
No, che abbattere, quella è una antica via romana si chiama credo via Severiana, che da Portus (l'odierna Fiumicino) arriva sino a Terracina.
Semmai ripristinarla. Ora non so, ma sicuramente K ne sa di più.Pubblicato 13 anni fa # -
Ricevo dal Torque:
Sul settimanale 'il futurista', in tutte le edicole dal 6 Maggio, c'è un'intervista di Francesco De Palo a Roberto Vecchioni, dal titolo Roberto Vecchioni: "Fuori dal gregge, per rifare l'Italia".
L'ultima domanda riguarda proprio il laboratorio fasciocomunista di Pennacchi a Latina. Ve la riporto:
Proprio per andare oltre le vecchie contrapposizioni, spicca per originalità l'esperimento fasciocomunista di Latina con Antonio Pennacchi: una provocazione, o un laboratorio da riproporre anche in chiave nazionale?
"Antonio è un mio amico, lui ama andare oltre le righe, è un 'personaggio'. E' così straordinariamente borbottone, un 'non schierato'. Una pecora nera nel senso buono della parola, uno che insomma non sta sicuramente nel gregge. La sua candidatura con Futuro e Libertà nell'agro pontino è un esperimento interessante e sta a significare proprio l'esistenza di convergenze notevolissime tra la 'parte buona' della destra e della sinistra. L'importante e non accontentarsi e non aspettare i comandi dall'alto. Ma reagire, come è sempre stato il principio della destra vera, non quello di Berlusconi. E della sinistra socialista..."
Vogliamo Vecchioni a Latina per il comizio di chiusura!Pubblicato 13 anni fa # -
Se riusciamo a farlo davvero siamo in quanto a stile battiamo il banco...
Pubblicato 13 anni fa # -
cicchitto parla di noi, a porta a porta in questo momento.
non in termini positivi, però
Pubblicato 13 anni fa # -
Mi faccia sapere con precisione che cosa ha detto, e poi gli rispondiamo.
Pubblicato 13 anni fa # -
porta a porta ancora non ha messo su youtube la puntata di ieri.
riproverò a cercare più tardi. La puntata si apre con l'intervento di cicchitto e dopo pochi minuti c'è l'accenno alla lista fasciocomunista a latina (lista su cui cicchitto spende alcune parole ironiche in risposta al rappresentante FLI alla trasmissione).vi farò sapere.
Pubblicato 13 anni fa # -
Oggi martedì 10 maggio 2011 alle ore 18.00 era atteso all'ex Opera Balilla di Latina-Littoria (attualmente museo Cambellotti) in piazza San Marco il prof. Franco Cardini, uno dei massimi storici del Medioevo, un'autorità mondiale, candidato alle elezioni comunali nella lista "Pennacchi per Latina - Futuro e Libertà". Solo che Franco Cardini non ne sapeva niente. Tutti lì a aspettarlo, ma quello che gli doveva telefonare a suo tempo per la conferma, non lo aveva fatto. S'era scordato. "Credevo che lo avessi fatto tu", ha detto a un altro.
Quella che segue è la lettera che ho quindi ritenuto di dover scrivere a Franco Cardini:
Caro Franco,
io ero sicuro di vederti oggi, poiché così m'avevano detto. Ma tu avrai capito, oramai, che questa lista Pennacchi-FLI a Latina non è esattamente una macchina da guerra, ma un'armata di sfigati che in quanto ad organizzazione avrebbe da imparare pure da Brancaleone. Ma queste sono le truppe, e con queste proviamo a combattere. Noi tutti ti siamo grati tantissimo di aver voluto spendere il tuo nome insieme a noi e ci dispiace proprio non averti potuto avere sul campo di battaglia. Ma il tuo nome c'è sempre. In ogni bar, in ogni posto in cui andiamo, non facciamo che ripetere: "Guardate che non siamo solo noi sfigati di Latina, perchè con noi c'è Franco Cardini". Ogni tanto qualcuno fa segno con il muso: "E chi è?". E allora noi aggiungiamo: "Il più grande medievista del mondo!". "Me cojoni!" fanno quelli, ma noi insistiamo: "E c'è pure Fabio Granata, Luciano Lanna, Filippo Rossi, Miro Renzaglia, Graziano Cecchini, Antonio Buonfiglio, Claudio Barbaro", come fosse la formazione della Roma.
Cosa dirti, Fra'? Io in teoria dovrei essere pentito di questa cosa, perché sto sotto stress, m'è aumentata la pressione, mi sono venute le afasie nominali (mi scordo tutti i nomi, ce li ho sulla punta della lingua ma non riesco a ricordarli; avevo paura che mi fosse venuto un tumore al cervello e sono andato pure a farmi visitare, ma è stress dice il dottore, solo stress, e mia moglie invece dice: "Ti sta bene"), litigo per strada con la gente e litigo soprattutto con i nostri per la disorganizzazione e non lavoro, soprattutto non lavoro e non scrivo più un rigo. Non vedo l'ora che finisca questa storia. Ma non sono per niente pentito, Fra'. Se non lo facevamo adesso, e quando lo dovevamo fare?
Prenderemo voti, non ne prenderemo? Ma che cazzo ce ne frega a noi? Facessero come gli pare. Noi gliela abbiamo data la possibilità al popolo di Latina e al popolo d'Italia di capire come stanno le cose e d'intraprendere la giusta strada - al di là delle tragiche divisioni del Novecento - per rifondare la città e ricostruire lo Stato e la nazione. Se ci ascoltano, bene. E se no se la pigliassero nel culo.
Ciao e un abbraccio fraterno anche da parte di Ivana.
VIVA L'UNITA' DI POPOLO FASCIOCOMUNISTA,
antonio pennacchi(Tu non t'offendi - no? - se questa mail la posto pure sul forum di Anonima Scrittori. Non sto scrivendo talmente niente, che quel poco che scrivo non lo posso mica buttare. Ciao. Come il maiale, no?)
Pubblicato 13 anni fa # -
Ma che fine ha fatto la Rindi? Tutto bene, Danie'?
(A proposito: ho incrociato Urbano ma non m'ha salutato. Ha fatto finta di non conoscermi. Chissà che cazzo gli avremo fatto...)
Pubblicato 13 anni fa # -
...sfigati un par di coglioni. Qua ci stanno un due o tre rincoglioniti che non sanno nemmeno come allacciarsi le scarpe. Stanno in tutte le organizzazioni, e di solito col tempo vengono messe in condizioni di non nuocere. E il tempo è l'unica cosa che ci manca.
Il resto di noi sta in trincea e combatte. Tutti i giorni. Fino a domenica. Chi vuole ci viene dietro. Gli altri possono fare corsi di aggiornamento su i lacci delle scarpe.Pubblicato 13 anni fa # -
Anche a me Urbano fa finta di non riconoscermi ma sarà almeno un anno...forse non mi riconosce davvero.
Per il resto quoto zaphod in pieno.
Pubblicato 13 anni fa # -
In effetti...se fossi residente a Latina, sicuramente, avrei votato Zaph con il voto incrociato.
Pubblicato 13 anni fa # -
perchè è bello?
In effetti io lo vedrei lanciato a livello nazionale il ZaffyPubblicato 13 anni fa # -
perchè è bellissimissimo
Pubblicato 13 anni fa # -
Ma è sposato, pasturella
Pubblicato 13 anni fa # -
Odo stridor di presa per i fondelli...
Pubblicato 13 anni fa # -
Bassoli, sappia che il suo seggio è monitorato. Se il suo voto mancherà all'appello ce ne accorgeremo.
Pubblicato 13 anni fa # -
Presa di fondelli?? un cazzo!
dico seriamente.
secondo me hai la grinta giusta, le capacità, e la giusta determinazione...e poi da quanto ho letto sei coerente con quello che scrivi e dici.
come già detto prima...se fossi residente lì t'avrei votato. ( il sindaco no, però...non mi piace come si pone, cosa dice, come lo dice, e via dicendo)Pubblicato 13 anni fa #
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