mi ha fatto sorridere...
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(1417 articoli)-
Pubblicato 15 anni fa #
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Perche' cerchiobottista, l'articolo (magari mettilo anche nel topic su Pennacchi a venezia)? A me sembra che faccia fare la bella figura a qualcuno e la figura del fesso a qualcun'altro (e dopotutto non fu questo qualcun'altro a telefonare a un direttore di quotidiano per invitarlo a presenziare a una conferenza? e non ci fece la figura del fesso anche quella volta?)
Z
Pubblicato 15 anni fa # -
STORIA D’ITALIA
Vi siete mai chiesti perché l’Italia non ha avuta, in
tutta la sua storia – da Roma ad oggi – una sola vera
rivoluzione? La risposta chiave che apre molte
porte è forse la storia d’Italia in poche righe.
Gli italiani non sono parricidi, sono fratricidi. Romolo
e Remo, Ferruccio e Maramaldo, Badoglio e
Graziani…. “Combatteremo”, fece stampare quest’ultimo
in un suomanifesto “fratelli contro fratelli”
(Favorito, non determinato, dalle circostanze, fu un
grido del cuore, il grido di uno che – diventato chiaro
a sé stesso – finalmente si sfoghi). Gli italiani sono
l’unico popolo (credo) che abbiano, alla base della
loro storia (o della loro leggenda) un fratricidio. Ed
è solo col parricidio (uccisione del vecchio) che si
inizia una rivoluzione. Gli italiani vogliono darsi al
padre, ed avere da lui, in cambio, il permesso di uccidere
i fratelli.
Umberto Saba, Scorciatoie e Raccontini,
1944-1946Pubblicato 15 anni fa # -
a NON presenziare, ovviamente...
Z
io non ho capito una cosa: ma le modifiche si possono fare oppure no? una volta mi e' capitato di farne, stavolta non ho l'opzione! boh...
Pubblicato 15 anni fa # -
un articolo su Latina Oggi abominevole.
Pubblicato 15 anni fa # -
Su Latina Oggi del 30 ottobre:
«Caro Presidente, con la
presente voglio parteciparti
la mia solidarietà per quanto
ti è accaduto in questi giorni.
Non condivido assolutamente
il clamore mediatico e politico
che si è scatenato per
una vicenda che giudico
esclusivamente personale e
riservata. Ritengo che non si
debba mai consentire che il
valore di una persona venga
misurato su fatti privati anzichè
sulle capacità professionali
dimostrate. Al di là delle
vedute politiche ed ideologiche
che ci separano, sento la
necessità di esprimerti il mio
personale sostegno come uomo
e padre di famiglia e ti
invito a reagire con fermezza
e con orgoglio di persona integra
e capace. Certo che superai
con decisione questo
momento, ti saluto cordialmente ».
Salvatore De MonacoPubblicato 15 anni fa # -
L'azzurro del cielo
Georges Bataille
Einaudi
Dice nella presentazione che più o meno ognuno di noi è legato ai racconti, ai romanzi che gli rivelano la moteplice verità della vita. Solo i racconti, letti a volte come in delirio, lo pongono davanti al destino.
Questo poi è proprio quasi un coma etilico.
Londra, Parigi e Barcellona erano il mondo in rivolta, e il personaggio è uno che sa che in fondo in fondo non c'entra granchè con quello che avviene mentre è immerso perdutamente in quello che sente. Si salverà coi soldi.
Chissà perchè in gioventù ne facemmo il titolo di un programma di radio locale.Pubblicato 15 anni fa # -
dal blog di luttazzi
"...Berlusconi: “In caso di decesso non mi dimetterò.” (massimo unali)..."Pubblicato 15 anni fa # -
La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni e una violazione alla libertà di religione degli alunni. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo accogliendo il ricorso presentato da una cittadina italiana.
Che bella notizia!
Pubblicato 15 anni fa # -
Bella notizia, non credo. quando c'e' qualcuno che - non importa se a torto o a ragione - vuole imporre a qualcun altro come vivere a casa propria, di solito suscita l'effetto contrario. Nel senso che, ad esempio, io che non sono filo-vaticano (ma neanche anti-clericale) alla prima manifestazione pro-crocefisso saro' in prima fila!
Eccheccazzo, ma davvero davvero il primo che si alza la mattina vorrebbe imporre il proprio punto di vista a una nazione intera?
Z
Pubblicato 15 anni fa # -
Beh, siete voi - proclericali e filovaticanisti - ad imporre la vostra visione ad un paese intero. Il crocifisso, se volete, potete sempre portarlo al collo. D'altronde dite sempre: "la romanità di qua", "la romanità di là". Beh, non vorrei deludervi ma i romani, ai filovaticanisti e ai proclericali, gli facevano fare una brutta fine.
Pubblicato 15 anni fa # -
a) E' il crocifisso a rappresentare imposizione ed esclusione, è la presenza di qualsiasi simbolo del genere a tracciare una linea fra chi è dentro e chi è fuori, e non parlo solo di musulmani o rappresentanti di altre religioni. E' uno stato laico? Bene, luoghi pubblici e d'istruzione privi di qualsivoglia simbolo.
b) Non darei per scontato che sia la maggioranza degli italiani a volere il crocifisso nelle aule.
c) Mi piacerebbe, se la domenica mattina non avessi di meglio da fare, fare un giro fuori dalle chiese e verificare quanti di questi infervorati difensori della fede vanno a messa.
Pubblicato 15 anni fa # -
Io non sono difensore della fede - men che mai infervorato.
Solo che davvero non riesco a capire che male puo' fare un crocefisso in un'aula scolastica, anche perche' poi lo stesso simbolo - per ragioni storico/culturali e non necessariamente religiose - te lo ritrovi ovunque.
In ogni caso, vorrei far riflettere sulla profonda differenza tra esibire un oggetto dove prima non c'e' e all'eliminarlo da dove invece c'e'. L'impatto di queste due situazioni e' diverso, molto diverso.
Z
Pubblicato 15 anni fa # -
Il legnetto, magari oggi anche finto legno e solo oggetto replastic, è solo un simbolo.
Sta lì ad attestare che?
La scuola è una istituzione Italiana e non Vaticana.
Se il legnetto sta li ogni adoratore di qualcos'altro è in diritto di chiedere il suo simboletto.
Io ad esempio sono un adoratore della Cosa, e quando vado nei luoghi pubblici la santa bernarda mi piace vederla attaccata dietro le scrivanie.
Ai preti non gliene importa niente del significato ma gli interessa solo del simbolo infatti protestano quando si parla di levarlo difendono un privilegio e non una fede, che è cosa interna e personale e dunque estranea al concetto di difesa.
Infine se pure è vero che lo spazio in Italia è permeato alquanto, ma non del tutto, dalla prepotente presenza della simbologia cattolica nel caso del legnetto delle scuole esso è in quanto elemento di arredo al pari della cattedra o del copriwater una superfetazione eliminabile, la fede resterà intatta e non distratta.
Ah, e poi il legnetto in ossequio alla UE e per logica conseguenza andrà eliminato da ogni luogo della Amministrazione Pubblica.
Lo puoi tenere, se vuoi, a capo del letto, quello tuo.Pubblicato 15 anni fa # -
Non mi riferivo a te, Zanoni, con quella definizione, ma a quelli che si riscoprono cristiani a seconda delle mode.
Il crocifisso nei luoghi pubblici ha un preciso significato, non mi interessa se lo si vede al collo delle persone o in chiesa, sono contesti diversi, ma gli uffici pubblici, le scuole pubbliche e i luoghi di lavoro dove esso non ci sia condivisione unanime devono essere liberi da ogni simbolo.
Un crocifisso sopra la lavagna diventa un riferimento imposto, alla parete della lavagna ci deve stare soltanto chi impartisce la lezione con i relativi strumenti didattici, null'altro.
L'impatto fra le due situazioni è diverso, è vero, ma il cambiamento non è per forza negativo, soprattutto in questo caso visto che si passa a una situazione di allargamento culturale, seppur molto sfumata.
(per inciso, si dovrebbero mantenere i ritratti di Stalin e i simboli di falce e martello nella russia postcomunista?)
Pubblicato 15 anni fa # -
Ecco, nuda e cruda ricostruzione della genesi del simbolo
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orribile!Pubblicato 15 anni fa # -
A me è arrivato per mail
inquieta
come uno di quei film da catastrofe
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http://mercatoliberonews.blogspot.com/2009/11/influenza-suina-ultime-news-di-jean.htmlmah!
certo che il settembre sta diventando un mese porta sfiga.Pubblicato 15 anni fa # -
perche' togliere un simbolo che ha un valore storico e culturale dovrebbe avere un valore di 'allargamento culturale'?
ti ripeto: io non dico che quel simbolo deve esserci, dico solo che non capisco il motivo per il quale dovrebbe essere eliminato (come se, per l'appunto, avesse chissa' quale impatto negativo).
tra l'altro, qualcuno ha sostenuto: ma tutte quelle letture che si fanno a scuola e che hanno una spiccata ispirazione cristiana (tipo un paio di libri che parlano di Inferno-Purgatorio-Paradiso oppure di Provvidenza) ce li teniamo oppure li buttiamo via in nome dell'allargamento culturale o della condivisione unanime?
scusa, eh: ma questa posizione cosi' estrema e cosi' poco costruttiva mi sembra piu' dannosa che altro (proposta molto piu' convincente e' quella dell'ora di INTERreligione del comune di Roma)...
Z
Pubblicato 15 anni fa # -
L'impatto negativo lo ha, per esempio, su di me e su molti che la pensano come me.
I luoghi pubblici, e i luoghi di istruzione in particolare, dovrebbero essere in questo senso neutri e aperti anche a chi ha una sensibilità diversa, cosa che non si verifica in presenza di un qualsivoglia simbolo politico o religioso posto sopra la lavagna, dove tutti devono per certi versi accettarlo. Un conto è studiare scritti ispirati alla cultura cristiana quali La Divina Commedia, la materia di studio non implica lo stesso grado di accettazione e riconoscimento di cui sopra.
E' la stessa differenza che corre fra lo studiare la seconda guerra mondiale e avere un ritratto di Hitler sopra la lavagna.
Quando andavo al liceo in classe decidemmo di comune accordo di toglierlo, il crocifisso, in quanto, detto fuori dai denti, messo dov'era ci stava sui coglioni.
Togliere il crocifisso non è solo costruttivo, è un inizio simbolico a mio avviso importante.
Personalmente appoggio in pieno la decisione.Pubblicato 15 anni fa # -
Faust, a scuola si studia la seconda guerra mondiale, non Mein Kampf!!!
In ogni caso, non riesco a capire di cosa la presenza del crocefisso implichi l'accettazione...
Z
Pubblicato 15 anni fa # -
Ecco quello che scrive Filippo Gentiloni su Il Manifesto di oggi:
Il crocefisso ridotto a bandiera nazionale.
“Settimana del crocefisso quella che si è conclusa. Non se ne era mai parlato tanto. Dopo la sentenza europea che proibisce il crocefisso nei luoghi pubblici come le scuole si sono moltiplicati gli argomenti pro e contro. Moltiplicati e ripetuti.
A favore del crocefisso, più o meno decisamente, tutte le forze politiche di destra e di sinistra. A favore della sentenza
di Strasburgo non soltanto i classici pochi «anticlericali» ma anche non pochi credenti cristiani. Convinti, questi ultimi, cattolici e protestanti, che il crocefisso debba stare al posto che è veramente suo, nel rispetto della laicità. Così in un comunicato di «Noi siamo chiesa»: «Il crocefisso è un simbolo religioso su cui meditare nel raccoglimento della propria preghiera personale e comunitaria. Come simbolo (improprio) della identità e della cultura nazionale esso viene usato strumentalmente da tutta la destra miscredente (quella degli atei devoti e di quelli che adorano il Dio Po) e da quella cristiana fondamentalista ».
Fanno riflettere anche gli argomenti delle autorità cattoliche contro la sentenza di Strasburgo. Il crocefisso si dovrebbe mantenere perché simbolo non tanto di una vicenda religiosa quanto dellunità e della cultura nazionale. Una sorta di declassazione. Non più il Gesù storico, dunque, ma un simbolo nazionale, portatore di unità tradizionale. Un po come la lingua o il costume. O la bandiera.
Uno spostamento di prospettiva che rappresenta una vera e propria degradazione del crocefisso. Gesù destoricizzato perché sia «di tutti». È il prezzo che lautorità cattolica è pronta a pagare per mantenere la sua universalità? Se ne può discutere.”Pubblicato 15 anni fa # -
Quando nel 1988 uscì il film
ci fu qualcuno che voleva addirittura ucciderlo Scorsese
a me piacque la storia dell'uomo che cerca la felicità e viene salvato, anche da se stesso.Get the Flash Videos La fine poi chiarisce che il desiderio è una opzione, basta volerla.
Mentre lui e l'angelo si allontanano dal monte la croce resta da sola, vuota, nessuno della folla si accorge del vuoto di quel simbolo che resta li a indicare ciò che è: uno strumento di tortura.
A combattere per sempre contro la tentazione del bene.Pubblicato 15 anni fa # -
Se è per quello, Zanoni, a scuola si studia la Divina Commedia e non la Bibbia.
A ogni modo, secondo te la posizione del crocifisso sopra la lavagna non implica nulla?
Pubblicato 15 anni fa # -
ma voi al liceo non l'avete mai fatto il giochino di togliere il crocefisso ed apporre il cartello "torno subito" ?
non si può togliere agli studenti un sano divertimento!
Pubblicato 15 anni fa # -
cos'e' che dovrebbe implicare? nulla di piu' o nulla di meno rispetto a quello che implicano i crocefisi in cui ci si imbatte passeggiando in una qualsiasi citta' italiana 8qualcuno ha anche simpaticamente parlato delle CROCI di piu' di qualche bandiera di paesi europei)...
Z
Pubblicato 15 anni fa # -
Si me lo ricordo.
Al Turriziani facevamo così:
alla quinta ora,
uno di noi andava alla cattedra e mettendosi dietro le spalle del prete professore
dava un colpettino con l'indice alla base del crocefisso
imprimendogli un moto a pendolo
allora cantava
guarda come dondolo
guarda come dondolo
ta a ta tàPubblicato 15 anni fa # -
Mi permetto di dissentire, Zanoni.
Un crocifisso al collo di una persona è libera espressione di religiosità da parte del singolo, un crocifisso su una chiesa è un simbolo sacro perfettamente nel proprio contesto, un crocifisso in un luogo pubblico, in particolar modo sopra la lavagna, è un punto di riferimento imposto.
Pubblicato 15 anni fa # -
Faust for president!
Pubblicato 15 anni fa # -
Zano', hai cagato il cazzo. Il crocifisso è un simbolo religioso. Stop. Tu invece dici che è il simbolo della tradizione italiana. Non voglio dire che menti artatamente, ma quanto meno falsifichi o confondi. Il simbolo - come spero tu sappia - è soprattutto questione di percezione. Io non metto quindi in discussione che tu lo percepisca come simbolo di pace e tradizione. Però noi siamo una repubblica democratica e il simbolo che rappresenta l'intera comunità nazionale è quello della Repubblica Italiana appunto, fondata sul lavoro, con la ruota dentata. Quello rappresenta sia me che te, mentre a me invece il crocifisso tuo non rappresenta la pace, l'amore e la tradizione, e non rappresenta nemmeno più purtroppo - e da diversi secoli - il sacrificio e la passione del gesù Cristo storico, ma rappresenta la costante e violenta invadenza del potere ecclesiastico sulla comunità nazionale e sulle masse degli sfruttati. Non stare più a cagare il cazzo: mettilo in chiesa, mettilo al collo ma non pretendere di metterlo per forza davanti agli occhi miei dentro gli uffici pubblici. Questa reazione a un deliberato semplicissimo degli organismi Ue dimostra davvero la vostra riottosità a capire il nuovo, la modernità e soprattutto il rispetto degli altri e del loro più elementare diritto a non farsi calpestare da voi e dalle vostre credenze. La religione attiene all'individuo in democrazia, e lo Stato li deve difendere tutti questi individui, compresi quelli che non riconoscono alcuna religione o che ne riconoscano qualcuna diversa dalla tua. Voi non siete fasci: siete solo stronzi arroganti. Monti e Tognetti chiedono ancora vendetta.
Pubblicato 15 anni fa # -
a me il crocifisso non mi ha mai dato fastidio a scuola. era solo un pezzo di legno e lo è tuttora.
Pubblicato 15 anni fa #
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