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Cosa hai visto ieri

(1464 articoli)
  • Avviato 15 anni fa da Faust Cornelius Mob
  • Ultima replica da parte di FernandoBassoli
  1. urbano

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    bagascia

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. Ieri ho visto "I lunedì al sole". Bel film con un superbo Javier Bardém sulla disoccupazione, la ricerca del nuovo lavoro, il disagio sociale in Spagna di qualche anno fa. Divertente e disperato. Da non perdere.

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. Per la Capria vajassa potrebbe avere origini caucasiche, come circassa.
    (Corsera di oggi, pag. 6)

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. Ho visto due partite della Roma. 45 minuti l'una. 0-2 è finita la prima. 3-0 la seconda.

    Ho visto un'azione (Menez) e un gol (Borriello) come non me ne capitava da anni. Spettacolare.

    Anche se l'azione (Falcao) e il gol (Pruzzo) più bello che ho visto, l'ho visto in una videocassetta celebrativa della Roma di Dino Viola, quella del Barone, di Bruno Conti, di Agostino Di Bartolomei.

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    Pubblicato 14 anni fa #
  5. k

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    "Tanto poi tutti insieme si andrà a fare un bagno rituale e purificatore nel sacro canale"
    A Urba', ma la fai finita ogni volta di pigliartela con me? La molazzesca tua consorteria fa i malanni, e la colpa poi la vuoi dividere con me? Ma vaffanculo va', so' amici, colleghi e sodali tuoi. Ma mo', secondo te, un eucalyptus gigantesco aveva meno diritti alla tutela della disposizione degli spazi in un ufficio di Mazzoni? L'eucalyptus sì, Mazzoni no? E solo perché dietro all'eucalytpus c'eri tu, dietro a Mazzoni gli altri? Mi pari Vendola: "Si può fare tutto, basta che lo faccia io. Se lo fanno gli altri invece no, nze po' fa' un cazzo".

    Ieri a Torino ho visto Brainweld e CiarlieBronte.

    Pubblicato 14 anni fa #
  6. zaphod

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    A proposito di Torino, pare che l'Anonima avrà un inviato speciale al Torino Film Festival.

    E che dicono i Brontes?

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. k

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    Dicono d'andàffanculo (soprattutto perchè io ho detto a loro che sono precettati in Colonia). Salutano tutti, comunque.

    Pubblicato 14 anni fa #
  8. urbano

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    La ricevitoria postale di Angiolo Mazzoni non si può ripiantare, e vale almeno quanto una spalletta di ponticello, o no?

    Pubblicato 14 anni fa #
  9. k

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    E allora pigliati una sedia, montaci sopra e vai a strillare pure tu con il megafono in Piazza del Popolo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  10. urbano

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    e pe che fà?

    Pubblicato 14 anni fa #
  11. zaphod

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    è questa la differenza tra la spalletta di un ponte e le poste di mazzoni...

    Pubblicato 14 anni fa #
  12. Crimen Perfecto, film spagnolo che, secondo me, imita un po' lo stile dei film di Ben Stiller. Una commedia ben riuscita, molto amata dai cinofili nostrani, che però se fosse stata girata dagli americani - uguale uguale, senza nessuna variazione - avrebbe ottenuto un unico commento: "la solita americanata". Sta di fatto che commedie del genere, sia americane che spagnole, in Italia non se ne vedono da un po'. Noi ormai siamo schiavi dei cine-panettoni che rischiano, ogni anno, di andarci di traverso. Per il resto, siamo orientati più a filmoni tragici e strappalacrime, che parlano un bel po' della fuffa. Il dramma vero - chissà i CentoAutori cosa ne pensano - è che proprio con gli incassi dei cine-panettoni che si regge buona parte del cinema italiano. Lunga vita ai Vanzina, quindi, anche se siamo costretti, proprio grazie a loro, a sorbirci tutte le cazzate che passano in mente a Rulli e Petraglia.

    Pubblicato 14 anni fa #
  13. big one

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    però non dimenticare che per questa stagione il film italiano più visto è "Benvenuti al Sud" e che neanche sommati gli incassi dei due cinepanettoni che stanno per uscire raggiungeranno i quasi 30 milioni del film con Bisio.
    secondo me questo significa che il pubblico è spesso costretto ad accontentarsi di quello che offre il mercato e che basta un prodotto leggermente superiore - per quanto remake di una pellicola francese e quindi non originale - per far gridare al miracolo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  14. rindindin

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    vero...

    Pubblicato 14 anni fa #
  15. k

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    per quanto remake di una pellicola francese e quindi non originale

    Appunto. E lui, il Torque, che cosa ti stava a dire? Che il cinema italiano non vale un cazzo. E se il migliore film italiano l'hai copiato pari pari dai francesi, scusa Big, ma non ti pare che ciabbia proprio ragione il Torque? In Italia, il meglio che ti resta rimane sempre Vanzina.

    Pubblicato 14 anni fa #
  16. big one

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    no.

    siamo talmente abituati ad identificare il cinema natalizio con i Vanzina che abbiamo perso di vista che l'ultimo cinepanettone dei fratelli risale al 2006 (Olè) ed è stato un disastro totale.

    se invece vogliamo parlare dei cinecocomeri , nel 2009, i due hanno sfornato "Un'estate ai Caraibi", definito al box office un mezzo flop mentre "Un'estate al mare", (2008) aveva avuto un discreto riscontro di pubblico ovviamente proporzionato al periodo estivo dove il flusso degli spettatori si riduce in maniera drastica.
    quindi l'ultimo successo di pubblico (la critica li boccia ormai da tempo) è riconducibile a "Vacanze di Natale 2000" (1999), sono passati oltre 10 anni dall'ultimo lavoro degno di incasso degli sdirazzati figli di Steno.

    per una maggiore precisione:
    nei primi 20 posti della classifica dei maggiori incassi di film italiani di autori e attori in attività (altrimenti dovremmo citare "Trinità" e tutti i film di Leone) non c'è un film dei Vanzina.
    ci sono Aldo, Giovanni e Giacomo al 3°, 12°, e 13°. c'è Benigni al 1°, 6°. c'è Pieraccioni al 5°, 7°, 8,° e 16°. ma soprattutto c'è Christian De Sica (con Neri Parenti) al 4°,9°, 10°, 11°, 14°, 15° e 16°. quindi quando si parla di "cinepanettone" bisogno fare capo solo a Parenti e De Sica. neanche a Boldi che dopo lo scioglimento del sodalizio ha incassato solo flop.
    affermare quindi che il cinema italiano sia sostenuto dagli incassi dei Vanzina è sbagliato. il loro ultimo film (La vita è una cosa meravigliosa ) non ha raggiunto i 5 milioni di euro. tanto per avere un metro, il film di Verdone "Il mio miglior nemico", al 20° posto della classifica prima citata, ha incassato 18 milioni e mezzo di euro.

    "Benvenuti al Sud" invece è al 2° posto con oltre 28 milioni e mezzo e non ci trovo niente di scandaloso se i nostri sceneggiatori sono riusciti ad adattare al nostro paese, da un'idea non originale, un prodotto qualificato. sarebbe come dire che non possiamo riconoscere l'Oscar ad Al Pacino per "Scent of Woman" perché lo stesso personaggio era stato già interpretato da Vittorio Gassman in "Profumo di donna".

    (la classifica degli incassi è riscontrabile su Wikipedia)

    Pubblicato 14 anni fa #
  17. big one

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    due piccole correzioni:
    a Pieraccioni va aggiunto anche il 17° posto.
    alla coppia De Sica-Parenti va sostituito il 16° posto col 18°.
    per completare la classifica bisogna aggiungere "manuale d'amore 2" al 19°posto.

    Pubblicato 14 anni fa #
  18. urbano

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    Wikileaks
    Però che tipo Julian Assange!
    A ben vedere non sono tanto le notizie sul nostro capo del governo:
    "incapace, vanitoso e inefficace come leader europeo moderno", "fisicamente e politicamente debole", "le cui ''frequenti lunghe nottate e l'inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza" autore di "feste selvagge " e di "regali generosi, contratti energetici redditizi. Berlusconi sembra essere il portavoce di Putin in Europa" o i suoi colleghi, dopo la leakata le cose sono solo un tantino più in fila, ma comunque erano note, purtroppo.
    Allora che scandalo c'è? Minimizzano gli interessati stessi.
    Già ma allora perchè mezzo mondo cerca di arrestare Assange?
    Pare abbia detto che c’è una correlazione fra la trasparenza per cui combatte e una società giusta. Che cosa significa? Gli ha chiesto l'intervistatore: le riforme sono possibili soltanto quando le ingiustizie vengono svelate. Opporsi a un piano iniquo prima che venga realizzato è un modo per fermare le ingiustizie.
    E ancora: durante il Vietnam Nixon definì Daniel Ellsberg, l’informatore dei Pentagon Papers, l’uomo più pericoloso d’America. Oggi lei è l’uomo più pericoloso o più in pericolo? Risposta: gli uomini più pericolosi sono quelli responsabili delle guerre. E bisogna fermarli. Se questo mi rende pericoloso ai loro occhi, ebbene, che sia!
    Beh!
    Alla fine la domanda canonica(ma chi te lo fa fare): Avrebbe potuto avviare una società nella Silicon Valley e vivere in una casa con piscina a Palo Alto. Perché, invece, ha deciso di dedicarsi a Wikileaks?
    Si vive una volta sola. E perciò siamo obbligati a fare un buon uso del tempo che abbiamo, a impiegarlo per cose che abbiano un significato e diano soddisfazione. Wikileaks è qualcosa che ha significato e mi dà soddisfazione. Io sono così, mi piace creare sistemi su grande scala, aiutare la gente vulnerabile e schiacciare i bastardi. Quindi il mio è un lavoro piacevole.
    Insidiosissima risposta tipica dell'eroe fiammeggiante.

    Pubblicato 14 anni fa #
  19. Un Genio questo Assange. Personalmente m'era capitato di intuire la predisposizione del nostro prime minister alle feste selvagge. Solo una sensazione ciavevo avuto, niente di piu'. Ma e' arrivato lui a confermarlo.
    Mi giunge inaspettata pero', la notizia che sia alleato con Putin. Non vorrei che l'ultimo comunista sulla Terra gli avesse addirittura regalato un lettone, al nostro prime minister.

    Pubblicato 14 anni fa #
  20. cameriere

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    io
    ancora
    non ci posso credere.

    Pubblicato 14 anni fa #
  21. urbano

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    Un hacker. Magari genio ma hacker. Con la mania dello svelamento.
    Bit dell'avvenire? E' un bel tema quello della liceità dello svelare segreti. Come pure la liceità dell'occultare. Una volta si diceva controinformazione, mezzi e media erano diversi. Credo che mi piaccia questo uichimondo dalle velocissime increspature. Assange mi fa venire in mente i trovatori. E poi il fatto che un pianeta lo cerca, sarà esagerato ma fa il suo bel mito. Io se vuole lo ospito.

    Pubblicato 14 anni fa #
  22. Fino a stamattina consideravo Assange un criminale. O almeno un irresponsabile.
    Ma da alcune ore mi sono ricreduto.
    Se svelerà i segreti delle banche voglio il suo poster sopra il letto.

    Daje Assange, daje!

    Pubblicato 14 anni fa #
  23. A.

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    a Mario, il più grande e vero regista italiano.
    Ciao

    Pubblicato 14 anni fa #
  24. Ha scelto di andarsene come fece anche suo padre...

    Pubblicato 14 anni fa #
  25. ... e comunque per me ha fatto una stronzata. Che non è una colpa. Ma una cosa oggettivamente sbagliata.

    Pubblicato 14 anni fa #
  26. sensi da trento

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    Ha scelto di andarsene come fece anche suo padre...

    certe cose ti segnano per la vita, e una volta che hai visto che il sistema funziona, secondo me anche incosciamente sei portato a utilizzarlo anche te, prima o poi.

    penso in particolare a g. p.; dopo qualche anno si è sucidato anche il figlio del fratello.

    Pubblicato 14 anni fa #
  27. "Post Mortem", di Pablo Larrain.

    Sullo sfondo di un Cile che sta vivendo i giorni del golpe di Pinochet ha luogo la storia d'amore tra un funzionario dell'obitorio e una ballerina dalla carriera in fase declinante. Film amaro e dal ritmo molto lento, "Post Mortem" è impressionante nel rappresentare lo squallore e l'apatia che caratterizzano la vita di Mario, il protagonista, totalmente impermeabile alla situazione del suo paese e scosso solo dalla presenza dell'amata Nancy.
    Durissimo il ritratto di un Cile ferito, in più di un caso esplicito (i morti per strada, l'autopsia del corpo di Allende), il film risente, ma questo è fisiologico, dei propri temi narrativi pur restando un'opera molto forte.

    Pubblicato 14 anni fa #
  28. urbano

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    Ho visto roma, ieri mattina e poi l'ho rivista la sera nei telegiornali.
    Ma dunque, ribellarsi è giusto?
    Non sono stato capace di cambiare niente, se non qualche volta la residenza e la macchina. Oserei quasi dire non siamo. Che pena! Ieri ho rivisto i miei colori compagni, ho risentito la mia gola bruciata e la mia voce finita, ho riannusato il mio sudore di corsa umidiccio e bollente.
    Sono stato in qualunque di quei corpi che ancora sono li a fare cose che feci.
    Che pena amici miei, che spreco di vita. Affranto ero e guardavo la vetrina di moda sfondata, l'alfa grigio topo bruciata, il fumo che saliva nelle vie. Ma ribellarsi è giusto?
    Tutti hanno detto di no perchè si diventa teppisti, squadristi ci si fa male da soli. Tutti in cerchio intorno a stringere chi protesta fuori dai canoni. E rompe.
    Mio figlio guardava lo schermo mangiando una mela, guardava la macchina la vetrina la ressa dei politici. Io guardavo lui e pensavo che il suo futuro, come lo fu una volta il mio, vale infinitamente di più di un'alfa grigio topo, di una vetrina, di un gradino rotto e di un cielo sporco.
    Si si ribellarsi è giusto.
    Mi è piaciuto tanto chi portava la copertina cartello con su scritto: Lolita e sotto, quasi a sottolineare ironicamente la differenza con mubarak, Nabokov.
    Quelli che nei salotti tv non sanno che pesci prendere sanno che quei teppisti ribelli conoscono questo
    Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli. Morire, dormire, nulla di più, e con un sonno dirsi che poniamo fine al cordoglio e alle infinite miserie naturale retaggio della carne, è soluzione da accogliere a mani giunte.
    Morire, dormire, sognare forse: ma qui é l'ostacolo, quali sogni possano assalirci in quel sonno di morte quando siamo già sdipanati dal groviglio mortale, ci trattiene: é la remora questa che di tanto prolunga la vita ai nostri tormenti.
    Chi vorrebbe, se no, sopportar le frustate e gli insulti del tempo, le angherie del tiranno, il disprezzo dell'uomo borioso, le angosce del respinto amore, gli indugi della legge, la tracotanza dei grandi, i calci in faccia che il merito paziente riceve dai mediocri, quando di mano propria potrebbe saldare il suo conto
    con due dita di pugnale? Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e sudando sotto il peso di tutta una vita stracca, se non fosse il timore di qualche cosa, dopo la morte, la terra inesplorata donde mai non tornò alcun viaggiatore, a sgomentare la nostra volontà e a persuaderci di sopportare i nostri mali piuttosto che correre in cerca d'altri che non conosciamo? Così ci fa vigliacchi la coscienza; così l'incarnato naturale della determinazione si scolora al cospetto del pallido pensiero. E così imprese di grande importanza e rilievo sono distratte dal loro naturale corso:
    e dell'azione perdono anche il nome...
    Invece di difenderli, li temono.

    Pubblicato 14 anni fa #
  29. la lavandaia

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    Ribellarsi è più che giusto, ma ieri non era ribellione... più semplicemente quattro teste di cazzo che non conoscono la differenza tra diritto e dovere hanno scatenato l'inferno.

    imbecilli che pensano che la violenza sterile, con le bombette e gli slogan triti e ritriti, porti buon frutto.

    idioti che magari non hanno mai aperto un libro in vita loro però si sentono "uomini liberi e rivoluzionari" sol perchè hanno visto qualche film in tv.

    La vera ribellione non è rompere le vetrine, non è bruciare le macchine, non è prendere a calci un poliziotto sol perchè sta facendo il suo lavoro e si trova dall'altro lato della barricata.

    ieri c'ero e sinceramente mi sono schifata di essere accomunata a questa pseudosinistra ignorante del cazzo!!!

    Se tutti, e dico tutti, riuscissimo a prendere le distanze da questi animali, probabilmente ci sarebbe più coesione tra chi pensa e crede che il diritto ha lo stesso valore del dovere!

    Non è possibile chiedere diritti senza fare il proprio dovere qualunque esso sia.
    ogni vite anche la più piccola è utile nell'intero ingranaggio.

    Pubblicato 14 anni fa #
  30. A.

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    Innanzitutto bisogna vedere se veramente i provocatori fossero autentici manifestanti, o infiltrati messi apposta per fare casino (il morto no. Si è infatti visto che quando l'ignaro finanziere ha tirato fiori il ferro, improvvisamente un manifestante si è palesato essere un polizotto (o comunque uno che stava dalla parte del finaziere, lo ha fermato, e poi abbracciato per proteggerlo, in maniera tecnica: quindi il morto non lo volevano. casino si. per far parlare oggi di questo. E infatti che stamo a fa'?).
    Ma se fossero autentici, neppure di questo ci sarebbe da meravigliarsi . Anzi, sarebbe strano il contrario. La Gente non ha lavoro, e quando c'è la crisi economica che raggiunge questa soglia, a fronte di classi dirigenti incapaci (strutturalmente incapaci. Ci poteva essere anche Giolitti, sta crisi non la fermavi) beh allora è inevitabile questo scatto di jacquerie. Rivoluzione no, per quella ci vuole la coscienza di classe.
    (adesso , mentre aspetto i soliti interventi qualunquisti dell'intellettuale post-anarchico bassoli, e la solita firmetta da penna nera del camerata Zanoni, vi allego questo: )

    ______________________________________________
    di Giacomo Russo Spena

    Roma - "Il limone, qualcuno mi dia il limone. Non ci vedo più". Il suo scudo-libro "Uno nessuno e centomila" è finito per terra, travolto dal fuggi fuggi generale. Per la carica della celere che non si risparmia nel lancio dei lacrimogeni CS. E adesso i suoi occhi sono gonfi come mai. Semichiusi dal bruciore. Sono da poco superate le 13, gli studenti hanno appena provato a sfondare il blocco delle forze dell'ordine per riuscire ad arrivare fino a Montecitorio. "Per chiedere le dimissioni di quel fantoccio" urla un giovane dal microfono. Avanti gli studenti universitari coi loro scudi-libro, la fantasia dei titoli ormai non ha più limiti, dietro i medi. Vanno per Corso Rinascimento, dove trovano chiusa la strada da tre blindati messi di traverso. Iniziano a lanciare ortaggi, prima, e petardi, poi. Scena tra l'altro simile a quella già vista mezz'ora prima a Piazza Venezia, quando l'obiettivo era arrivare sotto Palazzo Grazioli. Ma stavolta gli studenti sono di più e più decisi. La celere carica pesantemente per far indietreggiare i giovani e rimandarli a Corso Vittorio Emanuele. Qui i primi feriti e fermati. Tutto finito, penso. Adesso sarà un corteo pacifico fino a Piazza del Popolo. Presto mi ricredo.

    Le banche che si incontrano sul percorso vengono prese di mire e "sanzionate". Vetrine spaccate, bancomat che prendono fuoco. E' solo l'antipasto di quello che succederà nel centro di Roma, un'ora dopo. Il clima è surriscaldato. Si diffonde la voce che Berlusconi sia stato sfiduciato, si esulta. Cori di giubilo. Un minuto dopo la doccia fredda. Arriva la notizia, quella vera. La risposta? Il coro "Vergogna, vergogna". Il corteo prosegue: le macchine di lusso vengono distrutte e qualche gruppo inizia a riempirsi gli zainetti di bottiglie vuote e sampietrini. Divelgono i cartelli stradali. Viene assalita la sede della Protezione Civile. E quando un tipo, coperto dalla testa ai piedi, lancia una sassata all'Ara Pacis viene aggredito da una sorta di servizio d'ordine. "E' un monumento, non una banca. Idiota!". Mi scappa una risata. Torno serio quando un vigile della polizia municipale decide di attraversare il corteo con la sua moto e sfiora una manifestante. Viene letteralmente assalito e linciato dalla folla. Riesce a scappare per miracolo. Intanto si arriva a Piazza del Popolo. I partecipanti sono decine di migliaia. Il corteo riuscito. Insieme studenti e il cartello "uniti contro la crisi", ovvero Fiom, partiti della sinistra radicale, i comitati di Terzigno e dell'Aquila e pezzi del Popolo Viola. Qui però i destini delle varie anime si dividono. Una parte del corteo decide di provare nuovamente ad arrivare a Montecitorio. Inizia a scontrarsi con la polizia a Via del Corso che sbarra loro la strada. La Fiom, i partiti e il popolo Viola lasciano la piazza. Anche se, al momento, non è arrivata nessuna dissociazione da quello che avverrà dalle 15 in poi nel centro della capitale. Ovvero una rivolta.

    Una guerriglia urbana dove il morto non ci scappa per puro caso perchè un finanziere, circondato dai manifestanti, tira fuori la pistola dalla fondina. Per fortuna non spara. Scontri così in Italia non si vedono dal G8 di Genova 2001. Se da una parte ci sono le forze dell'ordine, giusto chiedersi chi ci sia dall'altra. I Black Bloc? Forse un po' troppo riduttivo. In quella piazza rimangono infatti giovani, tanti giovani sono sotto i trent'anni. Ci sono gli universitari, riconoscibili dai loro scudi. Ci sono molti campani, forse di Terzigno. Ci sono i centri sociali romani e nazionali. Ma queste sigle fanno 10mila persone? Perchè di tante stiamo parlando nei momenti di scontro a piazza del Popolo. Non credo proprio. In quelle vie c'è una nuova generazione di ragazzi stanca di Berlusconi e delle sue politiche. "Oggi ci riprendiamo il nostro futuro" dice uno con casco in testa e mazza in mano. Qualche fila più dietro qualcuno intona "sfiduciare il governo dal basso assediando i palazzi del potere".

    Gli agenti lanciano lacrimogeni a volontà, non si respira: qualcuno vomita, altri si fanno prendere dal panico. Ma quella piazza resiste. Non indietreggia. Viene assalita una camionetta della Guardia di Finanza. Prende fuoco. E qui ritorno a Genova. La polizia è caricata da migliaiadi persone che lanciano oggetti e non temono il corpo a corpo. Agenti picchiati. Sembrano dinamiche da stadio, non credo ai miei occhi. I manifestanti non ci pensano proprio a tornare a casa. Le parole "rivolta" e "Londra" sono quelle più gettonate in piazza, oltre al classico "Roma libera, Roma libera". I duri fronteggiamenti avvengono prima a Via del Corso e poi, più volte, a Piazza del Popolo. Gli agenti riescono a sfollare lo slargo solo caricando con gli autoblindati. E neanche qui è finito tutto. A Piazzale Flaminio nuove mazzate. Il corteo si dirama in più direzioni. Al Muro Torto si giunge nuovamente a contatto coi finanzieri. Sul Lungotevere prende fuoco una volante. I cassonetti rigirati per strada e appiccati a fuoco. Roma è paralizzata. Il traffico in tilt. Si vede fumo nero in cielo. Si sentono le sirene di ambulanza e pompieri. Partono i rastrellamenti dei manifestanti, nascosti anche nei portoni degli edifici. Bilancio della giornata? Quasi cento feriti, 41 fermati, danni un po' ovunque, tanto spavento e una certezza: oggi in piazza non ho visto i Black Bloc.

    (14 dicembre 2010) Micromega On line

    Pubblicato 14 anni fa #

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