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la fine del Berlusconismo

(593 articoli)

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  1. leon8oo3

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    Aznar ha perso le elezioni perché ha detto bugie e fatto nascondere informazioni per accreditarsi maggiormente agli occhi della cittadinanza come grande nemico di Eta. Non ho detto che ha perso per quelle domande perché questa intervista è stata fatta in campagna elettorale- se no sbaglio- quando quasi tutto era già consumato. In Spagna nei giorni immediatamente successivi all'attentato- che precedeva di pochissimo le elezioni- si gridavano slogan davanti alla sede del PP (Partido Popular) come “¡España no se merece un gobierno que mienta!" La Spagna non merita un governo bugiardo. Il punto è che c'era la gente davanti alle sedi dei partiti a protestare perché "antes de votar queremos saber", prima di votare volevano sapere. In Italia questo non accade mai, qualsiasi cosa succeda; che siano le stragi degli anni 90 o il caso Ruby non cambia la musica. Mariano Rajoy ci ha provato a fare il discorsetto alla Cicchitto del genere "questi sono comportamenti anti-democratici per influenzare il voto" ma, come si dice in Spagna "No cuela" o come dicono quelli del circo "il lazzo è buono ma la maraja è loffia" che in pratica vuol dire che non hanno fregato nessuno. Io volevo sottolineare come il giornalismo in quel caso ha fatto il suo dovere, è andato a fondo- come ha fatto Monteleone con D'Alema-. Fosse successo in Italia ne staremo ancora parlando e forse sarebbe l'ennesima Ustica, Piazza fontana, stazione di Bologna eccetera eccetera (per dirla alla Gaber). Se in un paese normale il politico mente, il cane da guardia, che dovrebbe essere la stampa, abbaia e forse la gente se ne accorge. Da noi abbiamo molti cani da riporto e alcuni da esposizione ma di guardie se ne vedono pochine.
    A K posso solo rispondere che appare evidente come il tono ironico e scherzoso non passi su questo piano di conversazione e sopratutto su questo forum. E non parlo solo di Lei, magari stava scherzando ma stavolta non mi ha fatto neanche ridere un po'.
    Spero che nonostante il tono "Il delatore" Rizzo non mi neghi il piacere della sua compagnia ogni tanto.
    Ammetto comunque che il termine delatore, oltre essere carico di significati simbolici, era anche inappropriato nel contesto perché io volevo dire "ispiratore", come corrisponde più al vero. E lo dico solo per chiarezza.

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. urbano

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    Sul tema dell'aznarismo, Se interessa, se gnalo
    La Aznaridad
    Il potere e la boria
    Manuel Vazques Montalban
    Frassinelli 2004
    MVM lo definiva
    irrilevante, incolore, inodore, insipido, ripetitivo, poco abile quando cerca di raggiungere il livello dell'ironia e ancor meno quando sale sulle vette della trascendenza, campione da poco di una classe politica senza storia e senza idee, completamente soggiogata dal potere americano e boriosa e inorgoglita proprio da questa amicizia interessata.

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. Però c'è un punto: si confonde la causa - cioè l'attentato e l'onda emotiva che ha scatenato - con gli effetti. Per quanto a me non stia simpatico Berlusconi, il caso Ruby non è paragonabile con l'attentato avvenuto in Spagna. Magari le stragi di Piazza Fontana, di Ustica, della stazione di Bologna e altre. Ma lì, mi sa, è riuscita l'operazione che voleva fare Aznar in Spagna, cioè puntare sul terrorismo endogeno. Gli ha detto male, anche perché c'era di mezzo Al Queda (o come cazzo si scrive) e con i terroristi internazionali non si scherza come con quelli indigeni.

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. leon8oo3

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    Naturale che il caso Ruby non è paragonabile, ci mancherebbe altro, ma era per far capire che qualsiasi sia l'entità del danno, l'opinione pubblica italiana è sempre dormiente a meno che non si tratti di grandi manifestazioni popolari che raramente portano a qualcosa se non alla mera costatazione del fatto che una situazione non sta bene ad un certo numero di persone. Non capisco invece il punto controverso che pone in essere al principio della frase; la causa e gli effetti, cioè non capisco la controversia: Aznar voleva nascondere il fatto che si trattasse di di Al-Qaida (Al-Qāʿida in arabo: القاعدة, al-qāʿida, "la base" ; italianizzata in: al-Qaeda, el-Qaida o - erroneamente - in al-Quaida*)perché temeva probabilmente le ripercussioni negative del popolo nei confronti dell'interventismo militare che la sinistra aveva già cercato di alimentare con il suo forte dissenso alla guerra- quindi non è che l'hanno promesso dopo, era la loro proposta fin dal principio- e, visto che c'erano, per accreditarsi come grandi nemici di Eta in un periodo in cui ci si domandava se era il momento di dialogare oppure no. Per inciso Aznar aveva subito un attentato Eta nel 95 dal quale uscì con le sue gambe per grazia ricevuta e quindi non è del tutto impensabile che avesse il dente avvelenato di suo, ma questa è una divagazione personale. Aznar però ha dovuto forzare i servizi segreti e gli inquirenti civili affinché tenessero per loro le informazioni che avevano, che non rivelassero o almeno attenuassero la portata d'informazioni fondamentali arrivando a mandare istruzione alle ambasciate spagnole nel mondo per rafforzare la tesi di Eta e di far approvare addirittura un documento Onu in questo senso in poche ore, tutto questo, pur di accreditare una tesi che dai primi momenti dopo la confusione, le alte sfere investigative si sentivano di scartare, se non altro per il semplice fatto che Eta avvisa sempre prima dei suoi attentati. Non è che voglia avere ragione per forza, ma il punto è che la stampa ha fatto il proprio dovere mentre da noi, già mi sembra di vedere i titolo contrapposti di Libero e di Repubblica che, con tesi arbitrarie, cercherebbero di riportare "la verità" dalla loro parte senza tenerne minimamente conto. Del resto fu Montanelli ad insegnare che non sempre può succedere quello che vogliamo noi quando scrisse dei disordini in Ungheria che tutti dicevano essere una rivoluzione finalizzata a congiungersi al modello occidentale mentre Montanelli fece notare il fatto che, invece, si trattasse di una disperata richiesta riformatrice del vecchio regime comunista. Invece per Libero o Repubblica, per il Giornale o l'Unità e compagnia cantante ciò che è nero tale rimane qualsiasi cosa accada, qualsiasi siano le condizioni che lo rendono tali e a discapito delle tonalità grige che potrebbero comporlo. Anche fosse verde, se fa comodo alla propria parte, deve almeno sembrare nero. Al di là di Aznar e i dettagli che si possono conoscere bene o meno, il punto è che dove c'è una stampa funzionante e vitale c'è possibilità di controllo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. A.

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    Moderatore

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    Pubblicato 14 anni fa #
  6. zanoni

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    mah...

    insomma, un imbecillotto gioca a fare il provocatore per finire su youtube, con domande sommamente banali poste in modo un tantinello sgarbato... e qualcuno la giudica 'straordinaria'??? ho capito, anche Leon voleva provocare

    riguardo il tema ben piu' complesso delle elezioni spagnole del 2004, non bisogna dimenticare che il premier uscente Aznar aveva deciso di non ricandidarsi per un terzo mandato e al suo posto si era presentato lo scialbo Rajoy. che poi, si', Aznar ha compiuto un suicidio politico cercando di caricare sui separatisti baschi la responsabilita' per l'attentato di Atocha: ma questa follia si e' rivelata decisiva solo perche' il distacco tra i due partiti sarebbe stato in ogni caso minimo e perche' il Psoe schierava un candidato apparentemente credibile (che pero' si e' dimostrato un flop clamoroso) come Zapatero.

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. Poi c'è da dire che un caso come Ruby, e in generale il fenomeno premier-erotomane, nel nostro paese ha un effetto politico maggiore di tanti altri argomenti all'apparenza più pertinenti.

    Pubblicato 14 anni fa #
  8. sensi da trento

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    insomma, un imbecillotto gioca a fare il provocatore per finire su youtube, con domande sommamente banali poste in modo un tantinello sgarbato... e qualcuno la giudica 'straordinaria'???

    se è per questo anche la serracchiani ha fatto carriera per via di un suo discorsetto in cui anzichè attaccare berlusconi attaccava i vertici del partito.
    tra l'altro neanche doveva parlare lei, quel giorno. parlò solo perchè dovevano riequilibrare le quote rosa.

    il paese è assetato di emozioni usa e getta, più che di ideologie.

    Pubblicato 14 anni fa #
  9. sensi da trento

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    comunque il 14 dicembre verrà ricordato per la fine del gianfranchismo, più che del berlusconismo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  10. Anche del fenomeno Serracchiani potremmo parlarne a lungo. Sarà anche vero che, quel giorno, l'hanno fatta parlare per equilibrare le quote rosa ma è certo che tutti sapevano tutto. Sensi, vai a risentirti il discorso, lei ce l'ha con una non meglio identificata 'classe dirigente' con il PD come entità non meglio identificata. Veltroni lo difende e stanno lì tutti a guardare sta compagna sconosciuta. In genere, nei congressi o comunque in convention come quelle lì, quando parla il segretario di Pordenone i big stanno fuori a chiacchierare, a prendere un caffè, a fare telefonate. E invece, quella volta, erano tutti lì.

    Pure a Latina ci sono i 'rottamatori'. L'ho scoperti da poco. Fanno riferimento alla corrente 'Controcorrente'. Il capo è un certo Luciani, di Formia, che è tanto rottamatore che s'è messo ad andare pappa e ciccia con il nuovo - nuovissimo - segretario PD provinciale: Enrico Forte. Più che 'Controcorrente' questi mi sembra che vadano a 'Favoredicorrente'.

    Pubblicato 14 anni fa #
  11. Reset! Reset!

    Pubblicato 14 anni fa #
  12. zanoni

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    Anche del fenomeno Serracchiani potremmo parlarne a lungo.

    cioe', anche 'sta furbacchiotta e' una creazione veltroniana? come Calearo ?

    Sensi, tu invece sei soddisfatto della fiducia ottenuta grazie al movimento di responsabilita' nazionale e della possibile imbarcata di democristiani? ma non dovevamo fare, noi berlusconiani (irriducibili, o ex come il sottoscritto), la 'rivoluzione liberale'?

    Pubblicato 14 anni fa #
  13. A.

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    E’ evidente che il paese è paralizzato a causa delle paure di un solo uomo di finire in galera e/o radiato dai pubblici uffici e/o sul lastrico, lui e le sue aziende, qualora lasci la carica da premier.
    Ora la mia proposta è questa: facciamo davvero, tutti, in parlamento una legge ad personam nella quale si dà un’amnistia a personam o indulto (vedano i giuristi) per tutto ciò che attiene a Silvio Berlusconi nel passato, ma a patto che si ritiri a vita privata. Una specie di atto di pacificazione, come accadde in Sud Africa. L’obiezione sarebbe che sia incostituzionale. Ma il prezzo varrebbe la candela. Noi italiani stiamo pagando enormemente di più, a livello economico e morale, da quest’uomo, rispetto a quello che perderemmo in termini giuridici da una legge come questa.

    Pubblicato 14 anni fa #
  14. zanoni

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    E’ evidente che il paese è paralizzato a causa delle paure di un solo uomo di finire in galera e/o radiato dai pubblici uffici e/o sul lastrico, lui e le sue aziende, qualora lasci la carica da premier.

    ma perche' la tua personalissima opinione, del tutto sballata, dovrebbe essere qualcosa di 'evidente'? eppure Berlusconi e' al potere da 15 anni, non dovrebbe essere cosi' difficile capire che adora essere leader e che e' convintissimo della sua missione di cambiare l'Italia! invece ci sono i fessacchiotti (in amicizia, eh...) che continuano imperterriti co' 'sta storia della giustizia e delle aziende. non e' che il paese e' paralizzato a causa di questa ossessione antiberlusconiana?

    Pubblicato 14 anni fa #
  15. A.

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    Moderatore

    zanoni ma vattenaffanculo
    in amicizia s'intende

    allora non è affatto una ossessione, è seplicemente politica. un calcolo astratto e freddo del rapporto costi benefici.

    Pubblicato 14 anni fa #
  16. k

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    No, ha ragione Zan. Vede, A, quello che dice lei - il salvacondotto, però poi basta, ci mettiamo sotto e ricostruiamo tutti insieme il Paese - è esattamente la semplicissima cosa che voleva fare D'Alema ai tempi della Bicamerale, ma che non s'è potuta fare perchè tutti voi della sinistra fighetta e della sinistra pure non fighetta gli siete saltati addosso sbranandolo come cani. Mo' pigliatevela nel culo. E non stiamo nella merda solo perché avete sbranato D'Alema quella volta e così, se gli diamo il salvacondotto adesso, Berlusconi si leva di torno e noi possiamo ricostruire il paese, pure se con dieci o quindici anni di ritardo. Siamo nella merda per il semplice fatto che anche se lui se ne va non si risolve un cazzo, il Paese resta la merda che è e non riusciremo affatto a ricostruirlo perché voi siete quello che siete, incapacitati ed incapacitanti oramai ad agire. Ma lei si rende conto, ad esempio, che in Cina stanno per costruire i treni che vanno a mille chilometri all'ora? E mentre quelli fanno i treni da mille chilometri all'ora lei lo sa che la linea dell'alta velocità ferroviaria che secondo rigor di logica dovrebbe andare dal Portogallo a Pechino, lei lo sa qual è l'unico punto in cui la linea è ferma e non si sa se si riuscirà mai a progettare e costruire? Indovinato! E' la Val di Susa.
    MO' GLI VADA A DARE LA COLPA A D'ALEMA O A BERLUSCONI

    Pubblicato 14 anni fa #
  17. Purtroppo è vero che "anche se lui se ne va non si risolve un cazzo."
    Però almeno ci si potrebbe provare.
    Così invece siamo davvero impantanati nel nulla. Ormai si va dalle finanziarie pure per pagare il dentista, ma così non ci sarà mai uno sviluppo.
    Se la classe politica (sì, ma quale? L'ApiUdcFliMpa?) non dà mai uno scrollone all'economia con idee innovative, passeremo tutti la vita a tappare buchi. In questo modo non c'è crescita, diventa tutto un bluff.
    Voi direte: ma quali sono queste idee innovative?
    Ma io che cazzo ne so, mica prendo 10mila euro al mese per trovare soluzioni ai problemi micro&macroeconomici. Sono gli economisti che dovrebbero darci delle risposte.

    Pubblicato 14 anni fa #
  18. A.

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    Moderatore

    No, K, la cina va come un treno perchè il costo del lavoro è bassissimo (esattamente come negli anni 48-66 in italia, vedi boom), ed è bassissimo perchè non ci sono garanzie sindacali (che infatti , realizzazione della costituzione italiana["un frack cucito su un maiale", come dice Piero Calamandrei], costarono tanto ai Padroni, tanto che nel 69 dovettero iniziare a metterci le bombe per frenarne la realizzazione) - e (in Cina) c'è in fondo la negazione dei diritti del lavoro. Oltre che i diritti civili e politici (vedi Liu Xiabo, Tin an men, etc).
    Se lei dice che ci vuole Stalin, allora vabbè.
    Cioè, se venisse un nuovo Stalin, allora forse, con Piani quinquennali (e anche un po' di Gulag...) magari la Val di Susa, il Ponte sullo stretto, la Variante di valico, la centrale nucleare a borgosabotino, etc etc etc.
    Io non sono sinistra fighetta, sono per la Costituzione della Repubblica Italiana. Attuata integralmente.

    Però forse ha ragione lei. Però forse ho anche ragione io.

    Adesso, per esempio, io sono convinto che ci vogliano le centrali nucleari, e che il referendum è stato sbagliato. ma c'era stata Cernobyl. E lo volle Craxi. E se mi nonno c'aveva tre palle era un flipper.

    Pubblicato 14 anni fa #
  19. zanoni

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    sono per la Costituzione della Repubblica Italiana. Attuata integralmente

    ma non sara' mica che rispetto al 1946 il mondo e' leggerissimamente cambiato?

    cmq, per la gioia di Sensi... se questi sciagurati fanno davvero il 'Polo della Nazione' insieme a personaggi loschi e incapaci, mi ritocchera' votare per Berlusconi

    Pubblicato 14 anni fa #
  20. A.

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    Moderatore

    La costituzione è avanti cento anni.
    Il mondo è indietreggiato,non cambiato.
    Siamo tornati, grossomodo agli anni 80 dell'800.
    Tu hai pure studiato in Francia, mi dicono, saprai cosa intendo.
    Salut

    Pubblicato 14 anni fa #
  21. La Costituzione è rimasta una bella fiaba di Natale.

    Pubblicato 14 anni fa #
  22. rindindin

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    qui ci si dimentica sempre del potere di Mr Darcy...

    Pubblicato 14 anni fa #
  23. k

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    Fatela finita coi miti e le retoriche senza raziocinio. Quella Costituzione era nata sbagliata. Altro che "la Costituzione più bella del mondo”. Ecco, questa sì che era un'altra cazzata. Una costituzione non si misura dai principi che enuncia. E’ chiaro che i principi sono tutti belli. Ci mancherebbe altro. Il lavoro, la pace, i diritti di tutti gli individui? Ma non c’è una costituzione al mondo che non li difenda. Ma che hai visto mai, per caso, una costituzione che dica: “No. Noi siamo contro i diritti degli individui, siamo per la guerra, vogliamo la guerra a tutti i costi e agli individui gli vogliamo solo rompere il culo?”. No, anzi. Ce ne è una che dice proprio (mi pare quella americana): “Noi vogliamo per tutti il diritto alla felicità”. Si tratta poi di vedere se quella felicità promessa, questa costituzione te la dà davvero. Tu sei proprio sicuro che gli americani siano per davvero tutti quanti felici? Ergo, io ci andrei piano a dire che noi abbiamo la Costituzione più bella del mondo. E chi te lo ha detto, il mago Otelma? L’hai misurata col bilancino della Clerici? Una costituzione non si misura dai principi che enuncia, ma dalle forme e procedure che mette in campo per dare attuazione e realizzazione a quei principi. Se poi ci riesce è una buona costituzione, ma lo devi misurare dai fatti. Se invece non ci riesce è una costituzione del cazzo.
    Ora io che ti debbo dire? A me non mi pare proprio – visti i risultati – che la nostra sia proprio una buona costituzione. E se era cattiva che ci succedeva, ci ammazzavano tutti nella culla tre giorni dopo che eravamo nati? Giusto Erode ci voleva per una situazione un po’ peggio della nostra. Non è difatti Berlusconi che ha ucciso la costituzione e la democrazia italiana. E' questa costituzione che non sola ha consentito, ma soprattutto ha determinato la crisi della prima repubblica e la situazione attuale, ivi compreso l'accesso, la conquista della maggioranza, l'imperium quasi assoluto di Berlusconi e l'impasse totale del Paese. Era quella - con quel potere dei partiti, con il proporzionale, con nessuna separazione di poteri tra legislativo ed esecutivo, con un esecutivo completamente in ostaggio degli altri poteri, col giudiziario storicamente colluso - che ci ha portati qua. Dobbiamo uscirne? (sempre che ne siamo capaci). Be', non possiamo uscirne tornando là. Torniamo alla prima repubblica? Curiamo il nostro male re-inoculandocelo? Ma mi faccia il piacere. Quella costituzione è morta, e se non ce ne sbarazziamo in tempo ci ammazza a tutti quanti. Ce ne vuole una nuova, A, una nuova di zecca.

    Pubblicato 14 anni fa #
  24. cameriere

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    non sono d’accordo. non è la costituzione che ha determinato la fine della prima repubblica e l’imperium di berlusconi.
    la costituzione, anzi, l’ha evitato l’imperium.
    la costituente del 1946 si guardò bene dal dare troppi poteri al governo ed al presidente della repubblica. memore del ventennio trascorso e della variegata compagine politica del dopoguerra (democristiani, comunisti, socialisti e liberali), non potè che generare un sistema votato al proporzionale.
    meglio un governo non troppo forte, si pensò; che poi, nel 1922 fu proprio la debolezza del governo a favorire l’ascesa di mussolini.
    tornando a noi, la costituzione è quindi strutturata perché l’imperium di uno non sia possibile. per questo berlusconi la vuole modificare. troppi controllori e controlli che gli sfuggono; in realtà uno solo, il potere giudiziario.
    ed allora è stato ed è il potere giudiziario che ha fatto da argine all’imperium di berlusconi.
    li vedo i nasi storti. non confondete il potere giudiziario con la magistratura. il primo è un potere dello stato, un cardine che la costituzione ha creato distinto dagli altri poteri (legislativo e esecutivo). senza la sua totale autonomia crolla il sistema. la magistratura lo compone. qualche stronzo ci sarà pure ma non si può per questo buttare tutta la tinozza col bambino dentro.
    la storia, poi è andata come è andata. riporto:
    <<con quel potere dei partiti, con il proporzionale, con nessuna separazione di poteri tra legislativo ed esecutivo, con un esecutivo completamente in ostaggio degli altri poteri, col giudiziario storicamente colluso - che ci ha portati qua>>.
    ma la storia è andata così non per colpa della costituzione (che sarà pure bella come tutti dicono, ma come dice k bella quanto tutte le altre) piuttosto a causa di una serie di contingenze storiche che hanno condizionato la vita politica e sociale dal dopoguerra fino agli anni ottanta. per esempio la coesistenza del più forte partito comunista in terra occidentale e di una democrazia cristiana condizionata dalla chiesa.
    nonostante togliatti non avesse, pare, intenzioni rivoluzionarie né de gasperi amava l’eccessiva ingerenza della chiesa, ugualmente si è venuto a creare una situazione che, allo scopo di tenere più possibile lontano lo ‘spettro’ comunista, ha determinato l’ingessatura del paese. l’assoluta mancanza di alternanza ha creato la lottizzazione di ogni posizione da parte dei politici. dalle cariche statali, alle banche, l’iri, cassa del mezzogiorno, fino all’ultimo dei comitati condominiali, tutto è diventato terreno di controllo elettorale all’unico scopo di amministrare quanti più voti possibile. questo ordine di cose è nato e degenerato per tutti gli anni cinquanta. e ancora lo viviamo.

    quindi è pur vero che dire che ciabbiamo la più bella costituzione del mondo è retorico, ma non è corretto dire che sia da buttare e che è stata lei la causa di come stiamo oggi. noi stiamo come stiamo, semmai, proprio a causa della mancata applicazione della costituzione, per non dire delle prassi totalmente illegali e anticostituzionali.
    per dirne una: sebbene la costituzione imponga che ogni legge abbia copertura finanziaria, fin dagli anni cinquanta i partiti al governo se ne sono fregati. hanno emanato leggi ‘scoperte’ a rotta di collo. eccovi servito il peggio debito pubblico di occidente ed il peggio accidente che ci grava a tutti dalla culla.
    e mo’ venitemi a dire che è stata la costituzione.
    un’altra, ma è l’ultima, ché devo andare a lavorare:
    federalismo. la costituzione già l’aveva stabilito. 20 regioni autonome. mai applicato.
    averlo applicato ci saremo risparmiati pure a bossi e suo figlio.
    ciao

    Pubblicato 14 anni fa #
  25. sensi da trento

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    uno sta due anni nel partito di di pietro e nessuno sa niente e nessuno si accorge di niente. poi, magari, sempre la stessa persona viene folgorata sulla via di damasco e vota la fiducia a berlusconi e i suoi (ex) amici dell'unità cosa fanno?? si ricordano all'improvviso che questo calearo e proprio un fior di briccone.
    un mafioso, insomma.

    http://www.unita.it/italia/scilipoti-dalla-ndrangheta-a-palazzo-grazioli-1.260869

    speriamo che ora che il compagno fini non serve più alla sinistra, nessuno si sogni di apostrofarlo come "FASCISTAAAAAA !!! ".

    Pubblicato 14 anni fa #
  26. big one

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    Membro

    hai proprio ragione
    ho detto le stesse cose anche io quando ho letto cosa scrive da qualche mese "il giornale" su fini
    e quando ho sentito fini e bocchino parlare del berlusca
    (e in questi casi gli anni passati assieme erano quindici)

    la verità è che dovremmo prima toglierci la pagliuzza dall'occhio.

    Pubblicato 14 anni fa #
  27. sensi da trento

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    Membro

    a fini gli hanno detto solo venduto, non gli hanno detto anche mafioso.
    per l'unità invece i mafiosi erano quelli di forza italia: berlusconi vinceva in sicilia grazie ai voti della mafia... forza italia era una creatura di riina (nei giorni dispari) o di provenzano (nei giorni pari)... la strage di capaci era stata organizzata da andreotti (fino al 2001) ... la strage di capaci era stata organizzata da berlusconi (dopo il 2001) e così via.

    oggi invece abbiamo una chiamata di correità: signori, i voti della mafia in sicilia li prendono anche gli alleati del PD.
    a me non sembra una svolta da poco.

    Pubblicato 14 anni fa #
  28. big one

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    Membro

    senza polemica, Sensi.
    mi sembra che fini si sia meritato ben altra gogna
    quando ha cominciato a criticare il capo.

    il resto è un ritornello
    già sentito.

    l'unica certezza è la condanna a dell'utri.

    Pubblicato 14 anni fa #
  29. urbano

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    Membro

    Le fini delle ere sono eventi speciali, corrispondono a momenti di grande fermento. Purtroppo l'era berlusconiana è ben lontana dalla fine. Anche volendo sperare nella natura Berlusconi ha 74 anni e gli indicatori della banca mondiale danno per l'italia un'aspettativa di vita di 81,9 anni. Significa almeno altri sette prima che vada in lista di attesa. E poi che cosa mai succederebbe? Tutti i suoi consoli e cortigiani sono quasi tutti più giovani di lui. Figurati! Si può sperare in un bell'accidente, una malattia infettiva, e dopo in una rapida e fulminea faida.
    Nel nostro paese sempre più medievale, la successione sarà terribile.
    La democrazia è proprietà privata.

    Pubblicato 14 anni fa #
  30. A.

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    Moderatore

    ma mo' bossi perchè se ne è uscito così?

    ps. link fotografico dell'amore di Sensi

    pps. Sensi, e comunque Scilipoti è il tuo sosia nel senso proprio fisico

    Pubblicato 14 anni fa #

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