...c'è il piccolo particolare però che a quella cerimonia d'inaugurazione non c'era colui che l'aveva ideata Carbonia, voluta, intrapresa, diretta e realizzata fin nell'ultima pietra, ossia Guido Segre, l'imprenditore fascistissimo della prima ora ed amico personale del Duce con cui si dava ai vecchi tempi anche del tu. E non c'era perché in quell'anno di cui parla dal balcone qui il Duce - intercorso tra l'inizio e la fine dei lavori di Carbonia e l'inaugurazione - al Duce gli era venuto pure in mente all'improvviso, per far piacere a un nuovo amico suo con i baffetti in Germania, di mettere fuori legge e bandire dalla vita civile gli ebrei: "Eri amico mio e fascista della prima ora", ha detto a Guido Segre, "ti sei inventato per me di sana pianta l'industria del carbone italiana e Carbonia stessa? Mi frega stocazzo, tu sei ebreo e mo' gli ebrei li ho messi fuori legge: vattela a pigliànderculo".
Guido Segre morirà di crepacuore in Vaticano nel 1944, con la Gestapo che gli fa le poste sotto il portone.
Ecco Sensi, se mi fa la cortesia di far avere questo commento al suo corrispondente facebook, forse fa una cortesia anche a lui. Ma sicuramente pure alla memoria di Guido Segre, il vero "pater patriae" di Carbonia.
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LIBERTA' DI STAMPA E PLURALITA' DELL'INFORMAZIONE
(295 articoli)-
Pubblicato 15 anni fa #
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glielo invio subito.
la storia di Guido Segre la sapevo (per averla sentita da lei).
non ricordavo che avesse (tra l'altro) inventato anche Carbonia.Pubblicato 15 anni fa # -
Su su Torque non ti infervorare che ti sale la pressione. Ho solo detto che non avevo tempo e modo di rispondere ma che avevo considerato la tua opinione...e meno male che ero io quello senza senso dello "humor"
Pubblicato 15 anni fa # -
Caro Leon (grazie del caro), la rabbia che tu senti penso sia più che legittima. Anche la contestazione dello status quo che tu fai è più che legittima. Come appare altrettanto legittima la volontà del sindacato di far rispettare le leggi . Quando si forma una redazione c'è una visita del sindacato che si mette d'accordo(mi fa molto piacere): "qui dentro, per l'attività che fate, bisogna assumerne 4-5 o 6 con contratto di apprendistati, altrettanti con l'articolo 2. Al massimo puoi aver 10-11 co.co.pro. In nero o a gratis non se ne parla proprio"(e questa è più o meno a sommi capi la regola). Tant'è che al mio giornale, per esempio, ci può essere gente che ritiene di prendere poco, ma gente che non prende niente o che prende i soldi a nero escludo che ci sia. Perché? Proprio perché, qualche tempo fa - circa un tre-quattro anni fa - venne la FNSI o chi per lei a trattare con l'editore (quindi a conseguenza di cio...e quindi non avevo sbagliato quando dicevo che forse la situazione era diversa prima della trattiva, almeno è questo che io ho capito da questo discorso). I giornalisti che stanno lì dentro, a cui prima è stato fatto un contratto di apprendistato e poi sono passati ad essere giornalisti professionisti, non credi che siano contenti dell'intervento del sindacato dei giornalisti(dipende....come stavano prima?)? Io credo proprio di sì. Qualcuno che ha ritenuto, in passato, siano stati lesi i suoi diritti, si è rivolto alla magistratura e, almeno in un caso, ha ottenuto quello che gli spettava. Fila liscio.
A lavoro, quell'altro in Telecom intendo, un sindacalista una volta, mentre gli segnalavo il caso di un collega che era stato demansionato immotivatamente, mi disse: "adesso che lo so, posso intervenire".(che bravi questi sindacalisti...meno male che ci sono...)
A che pro questo esempio? Tu potrai anche pensare che i sindacati siano tutti, dal primo all'ultimo sindacalista, espressione della feccia della società(mai detto questo) - però poi ci spieghi come fai a definirti di sinistra(e qui il punto vero....perché dovrei essere di sinistra? ho dato questa impressione? e sopratutto....chissenefrega della sinistra?) -. Alle volte la questione è più semplice. I sindacalisti non sanno le cose - perché le segnalazioni le dovremmo fare noi - e non intervengono proprio perché non pensano di doverlo fare(mmm...fammi pensare. Qunidi se uno lavora in nero tu ritieni che lo faccia perché si diverte a farlo e non perché ci è costretto...e guarda un po', quando uno è costretto tende a non denunicare nessuno altrimenti poi perde il lavoro....è per questo che esiste lo sfruttamento ora; èè come dire che l'antiraket apre un ufficio e aspetta che tutti vadano a denunciare...non oabdicherebbe ad una parte del proprio lavoro che è quello di stanare gli sfruttatori? Tu dirai. "ma no, questo è un lavoro della polizia" e io rispondo "vero, e chi ha detto il contrario?". Nel momento in cui tu li avvisi, devono fare qualcosa. Poi magari fanno la cazzata. Ma qualcosa fanno.
Meno legittima, dal punto di vista legale, è la volontà degli editori di tirar su giornali quasi 'a costo zero'. Certo. Ce ne sono a frotte di esempi, ma è anche vero che non succede sempre ed in ogni luogo quello che dici te(io non ho detto che succede sempre ed in ogni luogo, ho detto che succede...lo dici pure te qundi siamo d'accordo...). La soluzione potrebbe essere più semplice: e se invece di lamentarci di un sistema che ci stritola, non iniziassimo a rimboccare le maniche e a denunciare quello che non va?(non ho capito la frase...a chi le dobbiamo rimboccare le maniche? e poi pensi che in due o tre cambiamo il sistema? e poi, e compito nostro cambiarlo...ma poi, perché stiamo parlando di questo che non centra nulla con il problema iniziale, ovvero la ciatronaggine di certa stampa?)
Comunque. Sta di fatto che in Italia la libertà di stampa non c'è per motivi diretti - uno è di fatto il proprietario di 5 televisioni e mezzo - e per motivi indiretti - i giornalisti, per un milione di motivi, alle volte arrivano all'autocensura(e la differenza sta nel fatto che i giornalisti si censuravano anche prima del Berlusca) -. Non c'è da mettere in mezzo dati storici, considerazioni filosofiche o materiali sistemici(hai ragione, prescindiamo da tutto e facciamo un bel discorso da bar). Basta osservare la realtà, senza l'illusione ottica di qualche lente ideologica.
Ma scusa, di quale ideologia parli? spero che non ti riferisca a me perché era ben chiaro che qui di sinistra ci sei te, mentre io non ho dichiarato nulla in merito alla mia cosidetta "ideologia".
Per finire: non capisco perché parliamo di sindacati quando si parlava di giornalisti e non capisco perché parliamo di sinistra quando parlavamo di informazione. Forse è proprio questo il problema: confondere la stampa con la politica e viceversa. Io posso rispondere poco spesso perché sono molto fuori casa in questo periodo e sono pure senza internet a casa ma non fa nulla. Seguo con passione e dedizione.
Pubblicato 15 anni fa # -
No, Leon. Quando uno lavora in nero è sfruttato. Quando uno lavora a gratis non posso non pensare che lo faccia per puro piacere personale.
Pubblicato 15 anni fa # -
Ma scusa, di quale ideologia parli? spero che non ti riferisca a me perché era ben chiaro che qui di sinistra ci sei te, mentre io non ho dichiarato nulla in merito alla mia cosidetta "ideologia".
Per finire: non capisco perché parliamo di sindacati quando si parlava di giornalisti e non capisco perché parliamo di sinistra quando parlavamo di informazione. Forse è proprio questo il problema: confondere la stampa con la politica e viceversa. Io posso rispondere poco spesso perché sono molto fuori casa in questo periodo e sono pure senza internet a casa ma non fa nulla. Seguo con passione e dedizione.
Ideologia è tutta quella mole di convinzioni - di destra di sinistra di centro di su di giù ma anche di niente - che uno ha prima ancora di affrontare un argomento. Nella fattispecie, la lente ideologica può essere anche determinata dalle tue vicende personali. Sei tu che colleghi ideologia a ideologia politica.
La sinistra ci va di mezzo a causa della manifestazione. Probabilmente, conoscendoti, m'ero fatto la convinzione che fossi di sinistra. Ho sbagliato, chiedo venia. I sindacati, però, l'hai chiamati in causa te, dicendo che non facevano il loro dovere. In particolare perché non difendevano i diritti di chi è sfruttato, privilegiando questioni di principio che non sono poi così tanto urgenti. Vorrei far notare che la manifestazione in difesa della libertà di stampa - quindi siamo nel campo dell'informazione e, in maniera ancor più specifica, della libera informazione ed è anche il titolo del topic - l'ha indetta la Federazione nazionale sindacati dell'informazione (FNSI).
tanto dovevo, Leon. Però mo basta. Non mi pare che hai voglia di discutere da pari a pari. Se vuoi, correggi anche questo (e non è una metafora, mi riferivo al post)
Pubblicato 15 anni fa # -
glielo invio subito.
la storia di Guido Segre la sapevo (per averla sentita da lei).
non ricordavo che avesse (tra l'altro) inventato anche Carbonia.Sensi, ma tu i libri di ap non li leggi, come dice K c'è già scritto tutto là.
Anche se eccepirei che Mussolini abbia fatto le leggi razziali solo per far piacere a Hitler. Anche , certo, ma non solo. altrimenti si giustificherebbe una presunta non autoctonia dell'antisemitismo del regime, reiterando il mito (già arendtiano della presunta "bontà" degli italiani". Mussolini, forse no (aveva avuto l'amante ebrea), ma il suo entourage sì. E soprattutto quell'osceno manifesto della razza, che getta disonore della accademia scientifica italiana. E poi, ancora, il fatto che a parte la moglie di Cesare Battisti (la Bittanti, donna eccezionale) quasi nessuno si sollevò quando furono emanate le leggi.
Ma in questo seguo i libri di Michele Sarfatti (link 1 e 2). Anni prima del 38 era già stato vietato il madamato nelle colonie. Rectius: il madamato rimaneva, (vedi ad esempio Montanelli), quello che era vietato era i matrimoni misti, per non contaminare il sangue. Vabbè, quisquilie. Mi sono fatto una mia idea. Oggi la legge sull'emigrazione de facto li vieta ancora. E nessuno , o pochi, lo ha notato.Pubblicato 15 anni fa # -
Ci sono alcune inesattezze nella sua ricostruzione e soprattutto troppe lacune. Ora però non ho il tempo per farle un saggio specifico sulla questione ebraica nell'Italia fascista. Un'altra volta, magari. In ogni caso sappia che almeno Italo Balbo e De Bono si fecero reggere, in Gran Consiglio, contro l'emanazione delle leggi razziali e che gli ebrei italiani parteciparono in primissima fila sia alla guerra del 1915-18 sia alla marcia su Roma e fondazione del fascismo sia alla guerra d'Etiopia, in cui al seguito delle truppe c'erano - oltre ai cappellani cattolici - i regolamentari rabbini nominati dal Rabbinato militare di concerto con l?unione delle comunità ebraiche (cfr. G. CECINI, I soldati ebrei di Mussolini, Mursia, Milano 2008; cfr. anche, per curiosità, il saggetto dell'umile sottoscritto "Camillo Barany e il Prefetto Giacone", previsto in uscita nel prossimo numero di Limes, credo intorno al 24. Poi magari ne fa un sunto e glielo racconta a voce al Sensi. Grazie).
Pubblicato 15 anni fa # -
Per quanto riguarda destra e sinistra credo che non ci sia assolutamente nulla di male nel fatto che qualcuno dica: "Non sono di sinistra". Sarà di destra, e anche in questo ovviamente non c'è niente di male, non è che destra e sinistra siano due categorie morali per cui - magari - chi è di sinistra è puro, intelligente e santo e chi è di destra invece è maligno, malvagio ed inintelligente. No. Destra e sinistra sono due categorie politiche, storico-sociali cioè, e non sono quelli che in filosofia teoretica vengono definiti "concetti puri" ma concetti "empirici" o "pseudoconcetti" come li definisce Croce, che pur non essendo concetti puri hanno però fondamentale importanza "classificatoria" per la collocazione e identità di ciascun individuo umano nel suo rapporto con gli altri e con il mondo (e forse A e Zanoni potrebbero aggiungere anche qualcos'altro di meglio). Morale o meno è - eventualmente - solo il modo in cui si sta dentro a queste categorie, non in quale categoria si sta. Tertium non datur però - destra o sinistra - perché è la presunzione di ritenersi superomisticamente al di sopra di queste categorie che colloca chi lo fa, sempre ed irrimediabilmente, al di sotto. Ben al di sotto - diceva un amico mio - del bene e del male.
Pubblicato 15 anni fa # -
quando a capodanno emigrerò a madrid
mi incatenerò all'orso della puerta del sol
dalla parte del madrono
e con un corbezzolo in mano
chiederò asilo apolitico
al rePubblicato 15 anni fa # -
K , lo so, lo so. Il problema del rapporto tra il regime e l'ebraismo è complesso, e anche Sarfatti lo ammette.Come ammette la delusione che certi ebrei fascisti ante e post marcia ebbero dalle leggi del 38.leggerò molto volentieri il testo su limes, come sempre imparando un sacco.
saluti comunisti
Get the Video Widget Pubblicato 15 anni fa # -
L'asilo "apolitico" è bello, e pure il corbezzolo in mano. L'autore però rimane un testa de..., uno che ama come un ossesso tutte le altre patrie purché non siano la sua. Io invece - se permetti - odio-amo solo la mia e non mi passa neanche per l'anticamera del cervello che a Madrid potrei essere più felice (al massimo potrei essere più anestetizzato) che a Littoria, se no ci sarei già andato subito, non starei ad aspettare Capodanno.
(Comunque è veramente la poesia più bella ed incisiva che tu abbia fatto. Pregnanza, sintesi, densità, allusività. Complimenti. Ci sono gli echi di Baroni, direi.)Pubblicato 15 anni fa # -
...il giudizio è naturalmente estetico e non morale, perché se uno non sapesse già a monte che si tratta quasi sicurissimamente d'una resa vera, è portato però a leggerla come la dolorosissima parodia d'una presa di distacco e resa.
Pubblicato 15 anni fa # -
...e comunque più la rileggo e più mi piace. Veramente bella, Urba', e probabilmente tutte le altre cose che ho detto sono pure ingiuste. Forse era solo invidia, chissà...
Nelle prossime ore cercherò, se mi riesce, di farla girare. Fammi sapere se - eventualmente - me la posso rivendere a firma Urbano o a firma L.B. Grazie e ciao. Scrivine di più.
Pubblicato 15 anni fa # -
grazie a te.
Pubblicato 15 anni fa # -
scopro in questo momento Urbano poeta...anche.
Pubblicato 15 anni fa # -
ritornando in tema, ma santoro lo invita il trans di marrazzo
?
Z
Pubblicato 15 anni fa # -
Ancora con sto trans? Ma ciài solo sto pensiero fisso in mente? Ma niente niente fossi proprio tu, Zano', che dentro l'animo tuo ti volessi far inculare da un trans?
Pubblicato 15 anni fa # -
Con tutto il rispetto per il brillante sor Urbano:
Secondo me, che di poesia nulla so, 'asilo apolitico' riporta a una sorta di comicità involontaria che inficia, con effetti paradossali, l'incipit disperante e certo originale, che incuriosisce. 'Asilo apolitico' resta una genialata degna della miglior Euridice.
'Emigrerò' è verbo che mi suona poco poetico, si può trovare un sinonimo? Lo trovo grossolano. Si fa fatica a pronunciarlo. 'Al re' lo trovo superfluo, non aggiunge nulla. Puoi fare di più.
Pubblicato 15 anni fa # -
Lei non capisce un cazzo.
Pubblicato 15 anni fa # -
no, no: io il trans (anzi da quello che ho capito si tratta di transsss, al plurale: che marrazzo se li faceva tutti!!!) lo voglio vedere intervistato da santoro in prima serata. o devo pensare che certi trattamenti valgono solo per berlusconi? che quelli cioe' che si riempiono la bocca di liberta' di stampa in realta' hanno in mente solo la liberta' di sputtanare berlusconi?
essu', come si fa a lasciarsi scappare una storia del genere? io ci cambierei addirittura l'iscrizione al pantheon: piero e natali' suona anche meglio di silvio e patrizia, no
?
Z
Pubblicato 15 anni fa # -
il dibattito con santoro non si farà mai, e io lo ritengo giusto per una forma di rispetto dialettico dell'avversario.
sarebbe troppo facile, per il giornalista di turno, rispondere a marrazzo (che magari cerca di redarguirlo o farlo tacere) :"caro marrazzo, non sono un uomo a sua disposizione!"Pubblicato 15 anni fa # -
http://www.wilditaly.net/le-differenze.html
Articolo che spiega bene perchè il caso d'addario è di interesse pubblico mentre quello marrazzo no.
Pubblicato 15 anni fa # -
Get the Video Widget Pubblicato 15 anni fa # -
Articolo che spiega bene perchè il caso d'addario è di interesse pubblico mentre quello marrazzo no.
veramente a me sembra un articolo un po' deboluccio e generico che non spiega assolutamente niente.
vediamo un po'....
"La differenza più rilevante però, che pone al di fuori dell’ambito della violazione della vita privata una delle due storie, è che le donne che hanno allietato e allietano le notti del Premier, ce le siamo trovate sedute su poltrone Ministeriali e nelle liste di mezza Italia a rappresentare la cosa (e i soldi) pubblici, frenate a suo tempo solo dalle dichiarazioni della moglie Veronica, mentre non risulta che uno o più, dei transessuali frequentati dal governatore del Lazio, siano candidati in qualche lista elettorale per ottenere incarichi pubblici ….."
veramente a me non risulta che noemi, d'addario o chi altro siano diventate ministre.
e non mi risulta neanche che abbiano mai partecipato alla scuola politica del PDL, che è quella che ogni aspirante candidato deve frequentare prima di essere candidato a qualsiasi incarico.
la stessa d'addario ha ammesso ad annozero di non aver partecipato a quella scuola.
se a te risulta il contrario, prego postare fonti."Un ultima differenza potrebbe essere la conclusione della storia politica, infatti, in queste ore si parla più insistentemente della possibilità di dimissioni da parte del governatore del Lazio, mentre al nostro Premier, di spostare la sua dimora e il lettone di Putin, non è mai passato per la mente.."
e pure qua mi sembra un tantino... come dire... in malafede.
la sinistra ha provato (con la complicità di fini) a far cadere berlusconi.
poi, fini conta come il due di briscola e allora ha abbassato le orecchie e è tornato a casa, chè i primi a coglioneggiarlo sono stati i suoi colonnelli.nel caso marrazzo, il padrone di casa lo ha sfiduciato e marrazzo (che è stato messo lì come una d'addario qualsiasi) ha dovuto prenderne atto e dimettersi.
Pubblicato 15 anni fa # -
adesso però la domanda è una sola: il diritto alla privacy, per un politico, esiste o no?
poi passiamo al caso della moglie di marrazzo, che la sera in cui l'ansa lanciava la notizia dirigeva il tg3 notte.
ebbene, a lancio avvenuto, la presentatrice del tg3 (ancora in onda) ha omesso una notizi che riguardava il marito (e guarda caso compagno di partito).
c'è stata una censura della stampa oppure no?veniamo al caso di repubblica e corriere, che per tutta la giornata di ieri parlava genericamente di "persona" anzichè transessuale.
mi domando: se libero non avesse dato la notizia nella sua interezza, quanto sarebbe durata ancora la censura dell'informazione?a me sembrano domande non gravi e del tutto risibili: insomma, a me non me ne frega niente.
però, sulle stesse domande franceschini e bersani hanno cercato di rivitalizzare un partito di morti.
l'anomalia e le differenze con il caso d'addario sono tutte in queste ultime due frasi.Pubblicato 15 anni fa # -
Però l'orientamento sessuale è dominio della persona
dominio esclusivo
è più che privato
è personale
se lo si tira in ballo si è gia abbondantemente in un territorio di merda
l'attivazione dei protocolli di pruderie morbosa è l'unica cosa capace di suscitare l'attenzione?Pubblicato 15 anni fa # -
caro urbano
a me la vita ha insegnato due cose:
san giovanni non fa ingannie soprattutto
sant'anna il giusto rimanna
Pubblicato 15 anni fa # -
E la casa di via Gradoli.
Sempre quella?Pubblicato 15 anni fa # -
gia', la casa e' sempre quella: semplice coincidenza o qualcosa di diverso (anche in relazione al tragico passato)?
riguardo le questioni politiche, pero' (ed evitando di perder tempo con il ridicolo scritto segnalato da tataka, che magari potrebbe dedicarsi a piu' proficue letture), la questione e' molto semplice: la sinistra forcaiola e antidemocratica (che, in perfetto stile staliniano, accetta il responso delle urne solo quando vince) ha inscenato una vergognosa campagna di delegittimazione contro Berlusconi, per costringerlo alle dimissioni. campagna miseramente fallita, data la ridicolaggine delle accuse mosse e il palese accanimento che ha provocato un'ondata di rigetto da parte del paese (faziosi a oltranza a parte, ovviamente).
ora che e' un esponente della sinistra a trovarsi in una situazione questa si' d'estrema gravita', tra trans e ricatti, pretendo dai forcaioli mediatici la stessa enfasi espressa nei confronti di Berlusconi.
oppure devo forse pensare che liberta' di stampa, d'espressione bla bla bla, le 10 domande, le risposte da dare bla bla bla sono a senzo unico? che sono cioe' uno strumento della lotta politica utilizzato come un manganello (ops, quello era Lapo...) contro i propri avversari e SOLO contro i propri avversari?
io PRETENDO il trans ad annozero, altrimenti hanno perfettamente ragione Belpietro e Feltri: basta pagare il canone rai fin quando ci saranno trasmissioni di becera propaganda a senso unico...
Z
Pubblicato 15 anni fa #
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