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(1464 articoli)
  • Avviato 15 anni fa da Faust Cornelius Mob
  • Ultima replica da parte di FernandoBassoli
  1. A.

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    ha ragione, sì.

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    Pubblicato 14 anni fa #
  2. "Il cigno nero" di Darren Aronofsky

    Proseguendo il percorso concettuale di "The Wrestler", Aronofsky torna a raccontare, questa volta attraverso la danza, il punto di rottura fra passione e realtà quotidiana, il momento in cui la prima brucia i ponti con la seconda buttandola senza tanti complimenti fuori dalla carreggiata. Allontanatosi dai ritmi lenti e funzionali all'introspezione della pellicola precedente, Aronofsky mette in scena una narrazione tesa che ricorda da vicino, nei modi e nei tempi, il thriller. La tensione è sempre alta, non c'è un calo nemmeno a cercarlo con il lanternino e i momenti onirici che strizzano l'occhio a Cronenberg sono messi nei punti giusti e senza mai esagerare. Davvero un bel film.

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. k

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    MA VAI A FARE IN CULO, FAUST!

    Il Cigno nero?
    Due coglioni così.
    E una cagata pazzesca.

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. :O

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. la lavandaia

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    Concordo con Kappa!

    P.S non ho visto Report, chi mi fa un sunto?

    Pubblicato 14 anni fa #
  6. urbano

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    Pubblicato 14 anni fa #
  7. UN ALTRO CASO PER L'INDAGATORE DELL'INCUBO: IL SUO FILM.

    Colpa mia. Non posso cercare scusanti. Tiziana me l'aveva detto che Dylan Dog era una “stronzata”. E che non fosse un capolavoro me l'aspettavo pure io. Già il trailer m'aveva lasciato perplesso. E qualche spoiler – le anticipazioni – letto qua e là m'aveva lasciato temere il peggio. La scelta di affidare l'interpretazione di Dylan Dog all'attore che aveva già interpretato l'uomo d'acciaio, cioè Superman, nell'ultimo fallimentare episodio, doveva convincermi a lasciar stare, risparmiando i 16 euri. E invece i ricordi dell'adolescenza, l'attesa bisettimanale per comperare l'albo, la lettura vorace delle storie, una dopo l'altra, dal numero 1 al numero 98, hanno avuto la meglio. Eh, la nostalgia. Che brutta bestia. Mi ricordo che per comperare la prima ristampa del numero 1 – l'Alba dei Morti Viventi – andai fino a Roma, in treno e da solo. Poi ho smesso di comprarlo e di leggerlo, questo è vero. Però la patina del tempo, come per ogni altra cosa, si posa di più sui ricordi brutti, nascondendoli e lasciando in evidenza solo quelli belli e piacevoli. L'avevo aspettato per anni il film di Dylan Dog. Si leggevano ogni tanto notizie false e tendenziose, sulla imminente uscita. E, per ingannare l'attesa, m'ero pure cercato di far piacere quella squallida pellicola di Dellamorte Dellamore (1994), regia di Michele Soavi con Rupert Everett – a cui i disegnatori di Dylan Dog si sono ispirati – e una giovanissima Anna Falchi.
    Anni di attesa buttati al vento, perché il film Dylan Dog, uscito dopo 25 anni dall'invenzione del personaggio, è davvero ributtante. I motivi principali sono due: a) col fumetto c'entra poco e niente; b) anche dal punto di vista del genere horror è pochissima cosa.

    a) Dylan Dog, il fumetto, è ambientato a Londra. Caratteristiche del personaggio sono l'aspetto dinoccolato, il maggiolone vecchio modello bianco, il collaboratore Groucho che è del tutto simile, nel fisico e nella comicità, a Groucho Marx. E' un horror in cui c'è poca azione e c'è tanta riflessione, coll'indagatore dell'incubo che sugli incubi, appunto, prova ad indagare, a ragionare, a farsi domande e, marzullianamente, a darsi delle risposte. Dylan Dog il film è ambientato in una New Orleans dove si trovano i classici mostri della letteratura e della filmografia horror, cioè vampiri, licantropi e zombie. L'investigatore privato ha l'aspetto muscoloso di Superman, veste abbigliamento casual e fresco e moderno – ritorna alla giacca nera e alla camicia rossa solo alla fine –, ha un maggiolone nero e ha pure cambiato assistente. Mena e spara come 'n fijo de na mignotta che pare un incrocio tra Bruce Lee e Neo di Matrix. Riflessioni poche, i mostri trattati come tali. L'attore, come direbbe il buon René Ferretti, è un cane. Un cane assoluto, cane anche quando non compare in scena. Il top della parodia – perché ormai mi sto sempre più convincendo che abbiano fatto uscire la parodia di Dylan Dog – si tocca quando il protagonista, volto di piombo, esclama, non ricordo più bene per quale motivo, “Giuda ballerino”, tipica esclamazione di stupore del fumetto.

    b) Ho smesso da un po' di scrivere di vampiri. Però sono un appassionato del sottogenere horror. Chiaro che il vampiro, come metafora, rappresenta l'uomo assetato di potere - e perché no, pure di soldi – che cerca di succhiare energie ai soggetti considerati – da lui – deboli, inferiori. Una critica al capitalismo sfrenato, se vogliamo. Senza contare la meravigliosa variante di 'Io sono leggenda' di Richard Matheson. Oppure il collegamento storico con la figura di Vlad Tepes, l'impalatore, così come immortalato dal romanzo di Bram Stoker e dal bel film di Francis Ford Coppola. Possibile che, dopo tanti anni e tante varianti messe in gioco, questi non sono riusciti a inventarsi nient'altro che la classica guerra tra vampiri e licantropi, con gli zombie ad assistere inebetiti? Nemmeno nei B movie hanno più il coraggio di riproporre puttanate del genere.

    Abbiamo dato un gioiello dell'horror nostrano in mano agli americani e ci siamo ritrovati una sbobbetta che non è credibile nemmeno un po'. Ho letto – sto cercando la fonte ma ciò sonno e fatico a trovarla – che l'industria di Hollywood gioca soltanto sui remake, i sequel e i prequel. Sono riusciti a rovinare anche un capolavoro della BBC Three come Being Human – una serie tv – rendendola una pappetta disgustosa e ridicola. Sono abituati così: prendono i migliori prodotti altrui e li masticano tanto per renderli digeribili agli 'americani'. Chissà perchè, ma 7 su 10 sono boiate clamorose. Altro che la “Corazzata Potemkin” di Fantozzi. Avete presente Troy? Ecco. Un incubo, come Dylan Dog. E chissà che l'indagatore, prima o poi, non voglia metterci il naso.

    Pubblicato 14 anni fa #
  8. Subodoravo la cazzata, me lo procurerò e giudicherò.

    Pubblicato 14 anni fa #
  • big one

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    cool!

    Pubblicato 14 anni fa #
  • sensi da trento

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    1911 - 2011.
    le cose in Italia non cambiano mai: neanche in 100 anni.

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    Pubblicato 14 anni fa #
  • Faust Cornelius Mob

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    "L'illusionista" di Sylvain Chomet

    Lungometraggio animato nato da una sceneggiatura di Jacques Tati, "L'Illusionista" è semplicemente stupendo. Delicato, scritto in punta di penna e al tempo stesso doloroso. Coraggiosa la scelta di lavorare pressochè senza dialoghi lasciando che la caratterizzazione dei personaggi, riuscitissimi quelli di contorno, venga delineata dal linguaggio non verbale. La scrittura è solida e profonda, capace di mettere in scena in maniera semplice ed efficace la caducità umana, di raccontarne la miseria e la solitudine pur senza rinunciare alla speranza, almeno nelle intenzioni di Chomet che afferma di aver voluto smussare alcuni spigoli dello scritto originale.
    Da vedere.

    Pubblicato 14 anni fa #
  • k

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    Non mi ricordo se ve l'ho già detto o no che ho visto Rango. Una cosa da non credere. Stupendo. Ci siamo quasi divertiti più Ivana ed io che Lucrezia (ma s'è divertita parecchio pure lei). Citazioni continue di Sergio Leone. Poi c'è pure Apocalypse Now e guerre stellari. Andateci.

    Pubblicato 14 anni fa #
  • rindindin

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    -sei straano, hai gli occhi straaani
    -anche tu sei straana
    questo pezzo di Rango è sublime!

    Pubblicato 14 anni fa #
  • la lavandaia

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    L'ho visto la scorsa settimana
    "Chi controlla l'acqua controlla tutto"... incredibile, stupendo.

    Giuro su Dio che quando siamo usciti dal cinema ho commentato " Rango lo dovrebbe vedere K" ed il mio uomo - che essendo uomo capisce meno di me- replica " ma figurati se K va a vedè sto coso... ".

    Kappa TU sei un grande!!!

    Pubblicato 14 anni fa #
  • k

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    so' andato a vedé pure Amici miei de christian de sica

    Pubblicato 14 anni fa #
  • Woltaired

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    ti devo spedire pure il filmino della comunione di Faust?

    Pubblicato 14 anni fa #
  • k

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    No. Però ho visto anche 'Nessuno mi può giudicare' e l'ho trovato un bel filmetto. La Cortellesi è brava, Rocco Papaleo pure e lo storia è scritta bene. Amici miei è da menaje. T'ammoscia. Nun fa ride.

    Pubblicato 14 anni fa #
  • A.

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    Moderatore

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    Pubblicato 14 anni fa #
  • k

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    Quanto meno, un minimo di filologia, però. Dica a questi stronzi che non è l'inaugurazione di Littoria (che è di due anni precedente, ossia 18 dicembre 1932) ma la proclamazione dell'omonima Provincia (18 dicembre 1934).

    Pubblicato 14 anni fa #
  • cameriere

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    e mi sembrava, infatti!

    Pubblicato 14 anni fa #
  • A.

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    Come dice Faustus, qui quando si parla di storia spacchiamo il culo ai passeri

    Pubblicato 14 anni fa #
  • Faust Cornelius Mob

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    Sucker Punch, di Zack Snyder

    prendi un regista dal talento prodigioso e con la sensibilità di un sasso. Dategli un sacco di soldi e cinque minuti per scrivere una sceneggiatura su un tovagliolo di carta. Sucker Punch è il risultato. Quasi inesistente sul piano narrativo, estremamente divertente su quello visivo. Più un giocattolone che un film. Se lo si prende come una sbruffonata ci si diverte.

    Pubblicato 14 anni fa #
  • k

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    Oggi ho visto il Cam,
    un puffo nella notte,
    che pigolava: "Astronzi!
    Perché non me chiamate?"

    Mavaffanculovà,
    eri entrato in latitanza.
    Se mo' te sei stufato,
    perché nce chiami tu?

    Pubblicato 14 anni fa #
  • cameriere

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    ti voglio bene anche io.
    allora chiamo io,
    restiamo così.

    però a quei fetenti di torque e darcy
    io ce lo avevo detto a loro
    <<chiamatemi compagni>>,
    a darcy ce lo avevo detto
    proprio domenica, davanti al mimì
    <<oh, rizzo, se lunedì passeggiate
    passatemi a prendere>>.
    <<come no>> ha detto lui.

    e infatti.

    Pubblicato 14 anni fa #
  • Mr Darcy

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    Promessa elettorale era

    Pubblicato 14 anni fa #
  • k

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    "Passatemi a prendere"?
    E chi cazzo sei,
    la nipote de mubarak?
    Ma pàssace a prende tu,
    che nciài manco nber culo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  • urbano

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    Ho visto la nuova libreria di Latina.
    La bella Feltrinelli a due piani che nessun altro,che non sia Roma, nel Lazio ha.
    Bella tutta rossa e nera. Con tutti indaffarati a mettere libri sugli scaffali nel giusto ordine, libri, musica e cinema.
    Auguri a loro e auguri a noi che ci andremo varcando finalmente la soglia di una normalità promessa.
    Un piccolo manifesto rosso su rosso spiega che l’appuntamento è per il prossimo 28 aprile, ed un piccolo bollino nero ricorda che il razzismo è una brutta storia.
    Piccola asserzione che in questi tempi ci si aspetterebbe da altri oltre che da una libreria.
    Mi piace pensare che la data non sia un caso, e se lo fosse comunque sarebbe un caso felice, la vedo una inaugurazione per risarcire tre anni alla deriva, 28 aprile 2008 fine della XVI legislatura 28 aprile proprio qui a Latina, ora, prima che diventi un cretto di palude, aprire una libreria, una Feltrinelli.
    Un buon auspicio per il nuovo che dovrà venire a fine maggio.
    Un buon motivo per ricordare un altro 28 aprile di tanti anni fa, sessantasei anni che non possono essere passati invano.

    Pubblicato 14 anni fa #
  • A.

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    https://www.facebook.com/video/?id=1151702027

    Pubblicato 14 anni fa #
  • Lizardo

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    Per chi ha commentato Suker Punch, il film si potrebbe riassumere anche così: parecchia figa.

    E per continuare con le recensioni sintetiche, Habemus Papam: poche scene con Moretti.

    Pubblicato 14 anni fa #

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