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Cosa hai visto ieri

(1464 articoli)
  • Avviato 15 anni fa da Faust Cornelius Mob
  • Ultima replica da parte di FernandoBassoli
  1. Urbano copio il tuo testo sulla Feltrinelli nel mio blog
    Vista anche io, da fuori, da uno strappo al centro dei manifesti in vetrina.
    Bellissimo. Come spiare la Fenech sotto la doccia dal buco della serratura. Quasi quasi la lascerei così, non la aprirei al pubblico. I manifesti sono rossi, ma gli scaffali sono neri. Va proprio di moda il fasciocomunismo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  2. k

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    Urba', ma una megalibreria così, un supermarket dei libri-novità, dei cd, ipod, ipad e il cazzochetisifrega, non è l'abietta e fascistissima - secondo te - "civiltà dei consumi"? Vaglielo a chiedere a Piermario - ma pure a Arrigo se vuoi - sennò cos'è.

    Pubblicato 14 anni fa #
  3. urbano

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    No è un luogo utile.
    Che gli dovrei dire a Piermario, o a Arrigo che non conosco.
    Coraggio, potete sempre fare meglio.

    Pubblicato 14 anni fa #
  4. Video da vedere per capire tante cose dell'Italia e del suo strano funzionamento:

    http://affaritaliani.libero.it/roma/fontana_di_trevi_iene_vigili280411.html?refresh_ce

    Pubblicato 14 anni fa #
  5. Ops vedo che il video è stato rimosso. Evidentemente troppo scomodo.

    Pubblicato 14 anni fa #
  6. Per sbaglio ho acceso la tv. Non fatelo. Sulla Rai ho subito beccato la Ventura che presentava una gara di lati b (= culi) delle ultime partecipanti dell'Isola dei non so che. Ecco, il livello è questo (con relativo video di culi). Ho staccato proprio la spina della tv.

    Pubblicato 14 anni fa #
  7. Machete.

    Che fosse un divertissement, un film spaccone ed eccessivo lo si sapeva da prima che cominciassero le riprese. Però, ragass, ritmo, cazzo, ci vuole più ritmo! Sembra che a un certo punto Rodriguez finisca le idee e vada avanti cazzeggiando tra una trovata e l'altra. O esageri bene o lasci perdere. Un paio di scene, comunque, hanno meritato l'applauso della sala.

    Pubblicato 13 anni fa #
  8. big one

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    Lo so, Rodriguez ci ha abituati a ben altri ritmi.
    Pero' la scena della fuga dalla finestra aggrappato all'intestino del nemico appena squartato vale da sola la visione del film!

    Pubblicato 13 anni fa #
  9. la lavandaia

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    Ho visto Red.
    John Malkovich è una garanzia!
    Andatelo a vedere è meritevole...oltre che divertente

    Pubblicato 13 anni fa #
  10. la scena della fuga dalla finestra aggrappato all'intestino del nemico appena squartato vale da sola la visione del film!

    Lì è scoppiato il primo applauso, il secondo sulla scena della piscina.

    Pubblicato 13 anni fa #
  11. Cinema

    Visto "Tatanka”. Di Giuseppe Gagliardi. Con Clemente Russo, vice-campione olimpico.
    Diciamo subito che non è un film sul pugilato, ma sulle sottoculture criminali, sui retroscena, su ciò che non si vede, sul rovescio della medaglia della società non ufficiale, su ciò che non si può/deve dire e soprattutto sulla Camorra, non a caso ispirato a un racconto di Roberto Saviano: “Tatanka scatenato” (da “La bellezza e l'inferno”, chiaro omaggio al famoso film “Toro scatenato”).
    Le atmosfere, per capirci e sintetizzare, sono quelle di Gomorra (il film).
    La "storia in movimento" parte subito forte, con due ragazzi inseguiti dalla polizia dopo una sparatoria, che trovano temporaneo rifugio in una palestra di pugilato.
    Qui uno dei due mostra di possedere un destro da k.o., degno del Tyson dei bei tempi, attirando l’attenzione del maestro.
    Segue una forte provocazione, che lascia intendere che i metodi di interrogare i sospettati da parte della Polizia possono essere - a volte - troppo duri. Per la scandalosa (inverosimile?) scena della tortura con l'acqua di mare versata in gola al "Rosso" (che muore per sfondamento della trachea e viene fatto trovare in spiaggia per simulare un annegamento) Clemente Russo è stato sospeso dal corpo militare dove presta servizio, ma la pena è stata poi ridotta per meriti sportivi. Una scelta che francamente non capisco: possibile che si confonda ancora la realtà con le fiction? Quali possono essere le responsabilità del singolo attore rispetto alle scelte di autore e regista?
    Il primo round di “Tatanka” ha tempi praticamente perfetti, con scene d’azione ben girate e suggestivi dialoghi in dialetto napoletano (con tanto di sottotitoli) che mettono bene a fuoco il saldo rapporto tra due giovani amici, che si trovano a dover crescere in un territorio inquinato, che sembra più una latrina, dove tutto contamina tutti...
    L’incoscienza, l'impulsività tipica dell’età spinge uno dei due: Michele Mucerino, alias Clemente Russo, a suoi agio nei panni di interprete anche grazie a una notevole fisicità, a compiere una scelta sbagliata, che lo porterà a scontare otto anni di carcere...
    Tornato in libertà, Mucerino ha un solo obiettivo: diventare un vero pugile, andare in nazionale prima e alle Olimpiadi poi. Ha capito che non può fare a meno di boxare, che quella è la sua strada.
    E qui cominciano i problemi, perché senza una palestra dove allenarsi bene e senza la giusta guida, diventa necessario andare a cercare dei santi in Paradiso, che spesso sono… diavoli travestiti.
    E' infatti la Camorra, che gestisce il mercato delle scommesse clandestine sugli incontri di boxe, a fiutare il business, sostenendo la prima parte della sua carriera. L’atleta è forte, ha colpi micidiali, è un tatanka, cioè un bisonte, ma non possiede ancora una buona tecnica: vince anche perché gli avversari recitano una parte prestabilita, che porta soldi alla Malavita organizzata. Un fiume di denaro, da reinvestire senza sosta, per arricchirsi a dismisura finché il giocattolo non si rompe…
    Quando il pugile scopre la verità, quando si ordina che sia lui, per una volta, a perdere apposta, a sorpresa sceglie di ribellarsi nel più plateale dei modi ma, per salvare la pelle, è costretto a fuggire in Germania.
    La seconda parte del film ha un ritmo più serrato: forse succedono troppe cose, finendo per approfondire poco e male alcune interessanti relazioni psicologiche tra i personaggi, come quella tra il boxeur e la sua allenatrice o la proprietaria del ristorante esclusivo che gli dà lavoro.
    Una volta tornato a casa, il nostro deve però fare i conti col suo passato difficile...
    Il messaggio dell’opera, che ci fa riflettere sull'importanza di rifiutare certi compromessi, è chiaro: se trovi la forza di dire no alla Camorra forse ti salvi, e perfino qualche camorrista può cambiare idea sulle sue scelte, perché l'esempio trascina. Ma se tutti dicono di sì, non cambierà niente di sicuro. Anche se c’è sempre un prezzo da pagare, vale la pena tentare.

    Pubblicato 13 anni fa #
  12. Stasera ho visto Silvio Berlusconi contestato davanti al Teatro di Latina. L'abile intervento di decine di poliziotti di dimensioni ragguardevoli ha circoscritto i contestatori pacifici e sottolineo pacifici ("Fuori la mafia dallo Stato!" - "La Costituzione non si tocca!" - "Vergogna!") sul marciapiede della Camera di commercio. Ma forse queste cose domattina i media non ve le racconteranno.

    Pubblicato 13 anni fa #
  13. Sensi da Arcore mi ha segnalato 'sta schifezza che dice molto su chi amministra le nostre città. E' uno di quei casi in cui le parole non servono. Basta guardare le foto. Ditemi voi se una città come Roma meritava quest'affronto estetico.

    http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/05/18/foto/statua_wojtyla-16440004/

    ps: la somiglianza inquietante con Sensi è puramente casuale.

    Pubblicato 13 anni fa #
  14. lulla

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    La guardiola del barbone

    Pubblicato 13 anni fa #
  15. Lizardo

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    Visto ieri sera The tree of life.
    Ho avuto qualche difficoltà l'ultima mezz'ora.
    Però bisogna ammettere che per tenere sù una pellicola che per le prime due ore ha forse venti minuti di dialoghi o sei parecchio bravo o sei parecchio bravo.

    Non mi piace l'aura di misticismo che permea tutto il film, non mi piace la vibrazione mistica, non piace alla mia parte razionale.
    Commuove invece la mia piccola e inculata parte irrazionale.

    Mi è molto piaciuto come Malick mette in scena i ricordi dell'infanzia, esattamente come sono almeno i miei: frammentati, confusi, con strane angolazioni.
    E le illuminazioni infantili che per certi versi ti abbandonano con l'adolescenza e tornano all'improvviso molto più tardi, anni dopo.

    Lungo.
    Ma non palloso (se non l'ultima mezz'ora).

    Pubblicato 13 anni fa #
  16. Tree of life è un film della madonna. E non è mistico. Presenta la natura per quel che è senza idealizzarla : dura, spietata, vitale e tenace. Il discorso sulla grazia e sull'amore non è idealizzato nè sposato, è anzi presentato in tutta la sua dolorosa contraddizione. Il passaggio sulla nascita dell'universo, poi, è da studiare per chiunque si occupi di narrazione. C'è una caduta di tono ma non voglio fare anticipazioni quindi casomai Lizardo ne parliamo quando ci troviamo a quattr'occhi.
    Incredibile poi la caratterizzazione del personaggio di Brad Pitt. Sai cosa pensa ancora prima che apra bocca. Se faceno un film ogni millemila anni viene fuori questa roba, ben venga una produzione diradata. Bravo bravo bravo Malick.

    Pubblicato 13 anni fa #
  17. Lizardo

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    Io credo, ma non posso esserne sicuro, che la "caduta di tono" a cui fai cenno sia esattamente quella a cui mi riferisco io, cioè una sequenza specifica.

    Dove, secondo me purtroppo, Malick perde l'equilibrio e ci dà la sua opinione, trasformando un film che si limitava a parlare della storia dell'universo e quindi dell'uomo, in un film che cerca anche di dare una risposta o almeno di consolare.
    E' una stonatura. In qualche modo è una lente che influisce su tutto il resto ed è per questo che alla fine ho avuto l'impressione che permeasse tutto il film.

    Non è però una stonatura così importante da intaccare un'opera davvero curata, davvero emozionante e davvero bella.

    Pubblicato 13 anni fa #
  18. Nono, è una cosa molto più prosaica, computer grafica mal realizzata.

    Pubblicato 13 anni fa #
  19. Genesis

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    Io ho rivisto "A beautiful mind" e credo sia in assoluto il film più bello che abbia mai visto. Tratto, tra l'altro, da una storia vera. Meraviglioso.

    Pubblicato 13 anni fa #
  20. Ho visto The Company Man. Buonismo all'americana ma film discreto. Con il compagno Kevin Costner.

    Pubblicato 13 anni fa #
  21. Compagno?

    Pubblicato 13 anni fa #
  22. Nel film faceva la parte di un piccolo ristrutturatore d'appartamenti. Uno che, pur di pagare gli operai in difficoltà, era pronto anche a rimetterci. Manco Ferrero ha fatto così, all'epoca de Liberazione.

    Pubblicato 13 anni fa #
  23. Sembra il mio nonno.

    Pubblicato 13 anni fa #
  24. Woltaired

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    Membro

    Il 14 era la giornata mondiale dei donatori di sangue e il Policlinico di Milano ha organizzato una visita storica all'interno di Cà Granda.
    Cà Granda, che oggi i milanesi identificano in Niguarda, era in realtà l'ospedale maggiore. Costruito a partire dal millequattrocento e rotti, eccetera, eccetera, ora sede dell'Università Statale, conserva un archivio sanitario/amministrativo che parte circa dall'anno 1000.
    Sotto la Chiesa dell'Annunciata vi è una cripta e sotto ancora una necropoli con le ossa di circa 400.000 morti milanesi.
    Girando per gli archivi ho avuto l'opportunità di leggere una pergamena del 20 giugno 1552.
    La stipula di un mutuo, banale certo, ma appoggiare le dita su una pergamena di quattrocentocinquanta anni fa, leggere il latino dell'epoca e tuffarsi col pensiero a quando Via Francesco Sforza non esisteva, era solo un Naviglio, a quando Via Laghetto era un lago artificiale in cui approdavano i barconi carichi di materiale per la costruzione del Duomo, beh, mi ha messo i brividi.

    Pubblicato 13 anni fa #
  25. k

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    Membro

    Comincia a scrivere di questo, allora.

    Pubblicato 13 anni fa #
  26. Woltaired

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    Membro

    Uè, bagai, l'è mia che mi sun semper chi cunt i man in man, neh!? Me sa che te se fa' n'idea sbaiada de mi, veh!?

    Comunque sì, penso che da qui partirà proprio qualcosa, ma prima vorrei concludere la revisione dei cavalli morti, spero anche con la vostra collaborazione, perché ci tengo abbastanza.

    Pubblicato 13 anni fa #
  27. A disposisiùn

    Pubblicato 13 anni fa #
  28. A.

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    Moderatore

    stupendo il dialetto milanese

    Pubblicato 13 anni fa #
  29. Woltaired

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    Membro

    A disposisiùn

    ...te ghe l'é giamò!

    Pubblicato 13 anni fa #
  30. rindindin

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    Membro

    anche a me ha sempre affascinato la Milano storica con i navigli, i barconi, la diga di Leonardo...doveva essere uno spettacolo.

    Pubblicato 13 anni fa #

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