E' stata proprio una bella serata, quella che l'Anonima Scrittori ha organizzato alla Libreria Mondadori di Latina con Antonio Pascale e Lucio Caracciolo. 'Si stava meglio quando si stava peggio?' era il titolo dell'incontro che aveva l'obiettivo di mettere intorno ad un tavolo tre autori che sono protagonisti indiscussi di quel 'pensiero laterale' di cui ancora non si sente parlare abbastanza.
A condurre la conversazione, da bravo padrone di casa, Antonio Pennacchi che, nella sua introduzione, ha dichiarato che da tempo voleva conoscere lo scrittore casertano. «Ho provato invidia» ha dichiarato senza mezzi termini, riferendosi al modo di scrivere di Pascale. In particolare parlava di un suo racconto, apparso su Nuovi Argomenti, dal titolo 'Il camorrista'. «A livello lirico è addirittura migliore di Gomorra» ha continuato lo scrittore di Latina che è comunque un grande estimatore di Roberto Saviano. Complimenti, come ho scritto, ma non solo. Sono stati affrontati tanti argomenti, dalla scrittura letteraria alla divulgazione scientifica, passando per il sapere nostalgico e la retorica dell'Apocalisse. Pascale ha spiegato, con linguaggio tecnico, i tanti luoghi comuni che oggi rischiano di imprigionare le menti degli italiani. Dall'agricoltura biologica all'energia alternativa, molto spesso ci si ritrova a non saper discernere tra scienza e ...