Facciamo una doverosa premessa: all'Anonima Scrittori non interessa di chi sia parente Fabio Bianchi e quale influenza, eventualmente, possano avere, o aver avuto, questi ipotetici familiari sulla sua vita politica. Se una persona adotta uno stile nelle polemiche non è detto che, per rispondergli, sia necessario usare il suo stesso stile. Troviamo, in generale, diffamatorio, vile e scorretto attaccare le persone sui sentimenti e sugli affetti. E proprio per questo non ci permettiamo di giudicare l'uomo Bianchi, ma contestiamo i comportamenti del politico, del rappresentante delle Istituzioni. Proprio per il ruolo che ricopre, ci dispiace leggere i suoi commenti superficiali e pieni di falsità su Pennacchi, tra falsa storia e leggenda. Riteniamo grave che un assessore alla cultura non riesca a riconoscere uno scrittore nemmeno quando pubblica per le maggiori case editrici italiane (Mondadori, Laterza, Feltrinelli, Vallecchi). Per capire il perché Pennacchi è stato invitato dal rettore e dagli altri insigni professori dello IUAV, crediamo sarebbe stato sufficiente che l'assessore si fosse preso la briga di leggere 'Fascio e Martello. Viaggio per le città del Duce', pubblicato da Laterza, casa editrice di riferimento per i saggi che, tanto per fare un esempio, ha pubblicato l'opera omnia di un mostro sacro ...