Anonima scrittori


EUCALYPTI E CIMITERI di Antonio Pennacchi

Categoria: Narrazioni
Postato da: Torquemada

Pare si sia riaperta la caccia agli eucalypti. Come ne vedono uno in giro per Latina, gli sparano a bruciapelo: “Muori, disgraziato!”. In Q5 è una strage. Stavano lì dalla bonifica, poverini. Superstiti dai poderi. Erano riusciti a sopravvivere all’assalto del cemento, dei condomini e della speculazione. Anzi, erano l’unica nota lì in mezzo – in mezzo a quell’inurbazione anodina e straniante – che rendesse un minimo d’estetica della città. Erano l’unico elemento difatti che desse al disgraziatissimo cittadino l’idea di stare in un posto ben preciso – Latina cioè, Agro Pontino – e non in un non-luogo, privo di senso proprio come tutte le più alienanti periferie del mondo. Ma adesso stanno ammazzando pure questi. Dice che danno fastidio alle fogne. Ma ti ci metterei a te, in una fogna. Ma chi era arrivato prima, lì: l’eucalipto o le fogne? E falla più in là sta fogna, no? No: ogni scusa è buona, per questi qua, per assassinare gli eucalypti. Gli stanno antipatici. Poi dicono d’essere i veri eredi dei bonificatori, i sacerdoti della città di fondazione. Falsi e spergiuri come farisei.

Contemporaneamente pare che il martedì non si potrà più andare al cimitero (dice: “E che c’entra con gli eucalytpi?”. C’entra, c’entra: sono ambedue segni dell’abiezione in cui è caduto il governo della città. Ma pure l’opposizione. Che non fa una piega). Sarà chiuso per riposo settimanale. Dice: “Il cimitero? Ma stai a scherzare?”. No: riposo settimanale. “E che è, un barbiere?”. Ah non lo so, chiedilo a Zaccheo.

Mo’ il cimitero pare che lo gestisca un privato. Non più il comune. E quindi è una bottega. Apre e chiude quando gli pare. Dice: “Ma siete matti?”. Mi sa di sì. Neanche si potrà più entrare dal portale vecchio, quello che in fondo, dopo la croce, c’è la Medaglio d’oro Carturan, morto a diciott’anni a Gibellina. Un eroe nostro. Dovrai girare dall’altra parte. Non si entra più da lì. Dice: “Ma gli usi e le consuetudini? E la storia di un popolo che dalla fondazione i suoi morti se li è andati a venerare entrando da quel portale? Tu mi cambi tutto?”. Ahò, le botteghe oggi sono così: mo’ va un arredamento e domani ne va un altro. Cambio e giro le vetrine come mi girano le cervella. Dice: “Ma la Soprintendenza?”. La Soprintendenza? E che roba è? Mica è roba che si mangia. “Ma quello è un portale storico, lo ha fatto Frezzotti, è il cimitero di fondazione, l’anima della città, il sacrario degli antenati: che puoi cambiare gli usi e consuetudini come ti pare e piace?”. Ahò, si può fare anche di peggio: tu pensa che all’inizio del viale – dove per tanti anni da ragazzini, in processione, coi preti ci andavamo ogni 2 novembre tutta la città, pure Zaccheo mannaggiallui, sfilando per ore tra le due file di cipressi – per fare più spazio al palazzo suo che sennò gli davano fastido ai balconi, l’impresario ha tagliato giù anche i cipressi: “Tie’! E che ti credevi d’essere, meglio di un eucalypto?”

Poi dice sta città: “Altro che i mercanti nel tempio, è il project-financy, business is business”. I morti un business? Una bottega? La discarica dei rifiuti? “Ciabbiamo i morti da smalti’: un prodotto come un altro, 2400 euro – cinque milioni di una volta – solo per andare sotto terra”? E il riposo settimanale, sennò lavori troppo e gli operai costano? Dio abbia pietà di noi.

Il culto dei morti è un culto religioso. E’ “religio” nella accezione più antica. E’ lì – nei morti – che nasce la religione. Prima delle Chiese – prima di Cristo e di Allah – l’essere umano ha cercato il trascendente nel culto dei propri morti. E tu arrivi e dici: “Riposo settimanale”. Ma s’è mai vista una chiesa, un luogo di culto, che fa riposo settimanale? Un luogo di culto deve essere sempre aperto, affinché ciascuno possa appunto entrare a “cultare” quando voglia. Non lo fanno più manco Panorama e Gusto il riposo settimanale – i centri commerciali – e tu lo fai fare al cimitero? E quando a S. Marco?

Ma a tutti quelli che da Latina sono andati a vivere altrove e ogni tanto all’improvviso – magari perché se la sono sognata la notte – gli viene in mente di salire in macchina: “Fammi anda’ fino a Latina a dire una preghiera e cambiare i fiori a povera mamma”, tu gli fai trovare chiuso per riposo settimanale? Ma quando mai s’è visto che se uno vuole mettere una candela davanti a S. Antonio o S. Maria Goretti, prima si deve informare sulla pagine gialle, come le pizzerie o i ristoranti, se è aperto o chiuso? Telefona all’infopoint (quell’aborto che hai voluto fare per forza davanti alla stazione di Mazzoni, ma che adesso sta chiuso pure lui, peggio di un cimitero chiuso pure lui)? Ma dove è andato a finire il cervello di questa città? Io vorrei solo sapere che ne pensa il vescovo, visto che Zaccheo parla sempre – oltre che di Frezzotti e fondazione – di chiesa e cristianità. Sempre che anche lui oramai – il vescovo – non stia a pensare anche lui solo all’8 per mille. Business is business, in fin dei conti.

One Response to “EUCALYPTI E CIMITERI di Antonio Pennacchi”

  1. redmaltese Says:

    bellissimo sto’ pezzo, ho riso durante la lettura, di primo acchitto, per bravura letteraria e grande ironia dell’autore, ma poi ho realizzato che si parlava di Latina, che qualcuno del nord quando andavo in vacanza la chiamava Latrina…ma non è che niente niente c’aveva ragione lui?

    provaprimocommento
    red

Lascia un commento

Devi essereloggato per inviare un commento.





Learn about an online pharmacy with the best prices. Doctor consultation Canada pharmacy `]@ buying cialis cheapest prices and best deals. 2014 entertaiment Canada pharmacy )'} medicines online works with a drugstore. Quality of medicines is one of the criteria that guide the client us pharmacy "[: order viagra professional We constantly offer promotions for our customers. The details of the bonus program, see Special Offer. A catalog of medical and cosmetic products with descriptions. Thematic categories, search by alphabet and key words. All in Canada pharmacy |&& Canadian drugs . After ordering you will always be aware of what's going on with him.