Una scrittura efficace racconta la vita. Un’esperienza che ci ha toccati in prima persona, un evento che ci ha impressionato o un fenomeno caratteristico della nostra quotidianità. Quale di questi è il caso di “Vestita di Blu” di Stefania Peverati? Scopritelo leggendovi questa nuova chicca targata Arcipelago Anonima

“Qualora faticassi a riconoscermi, sappi che sono quella innamorata e vestita di blu”.

Inviò questo sms un quarto d’ora prima dell’arrivo dell’Eurostar.

Dopodiché, tentò di ingannare l’attesa leggendo attentamente il tabellone degli arrivi, giocando con le assonanze tra i numeri dei treni e dei binari in cui sarebbero arrivati e con i minuti di ritardo segnalati.

Attendeva un uomo, un uomo che non aveva mai incontrato prima, con il quale da settimane comunicava via posta elettronica in un rapidissimo crescendo di intensità che li aveva fatti sentire incredibilmente vicini.

Fu lui ad avvicinarla, virtualmente, con un messaggio email gentile e delicato, affascinato dallo sguardo di lei incontrato in una foto vista quasi per caso.

Fu lei a rispondere, colpita dai toni eleganti e dalla netta sensazione che quella prima manciata di parole non fosse che l’estremità di un lungo filo che si srotolava tra le sue mani.

Iniziò in questo modo uno scambio epistolare in chiave moderna, che di attuale aveva il mezzo e la velocità, mentre manteneva intatta la più tradizionale forma di comunicazione scritta, ossia l’attenzione per l’eleganza del linguaggio che condividevano. iphone 7 custodia outlet Entrambi amanti di uno scrivere accurato, cominciarono a confezionare l’uno per l’altra, reciprocamente incalzati, lettere sempre più dense di storie di vita, di emozioni, di sentimenti, e caratterizzate da una franchezza ed una trasparenza inconsuete tra due persone le cui traiettorie si stavano appena sfiorando.

Fu presto chiaro a entrambi che ogni loro parola era permeata di una sensualità intensa, inizialmente appena accennata, che aumentava messaggio dopo messaggio e faceva crescere l’urgenza di essere in contatto.

E il contatto crebbe, nutrito dai loro racconti, dalla scoperta di condividere ideali e valori di vita, il senso della giustizia, la generosità, ma anche piccole cose come l’amore per la musica e la lettura, il piacere di passeggiare o di andare in bicicletta. cover custodia samsung Potevano riconoscersi simili in una inclinazione alla malinconia, in un sottile mal di vivere che aveva reso le loro esistenze spesso amare ma, soprattutto, profonde, e che nulla toglieva ad un irrefrenabile desiderio di gioire. Scoprirono perfino, non senza stupore, di avere pensieri simili in momenti quasi simultanei.

Trovarono pane per i loro denti in una totale sincerità, che entrambi bramavano come un valore essenziale nei rapporti con le persone, e che stabilirono come un patto fra loro.

Maturava il desiderio di incontrarsi di persona, accompagnato dal timore che l’immagine che ognuno aveva costruito dell’altro potesse non corrispondere alla realtà.

Scoprire il suono delle loro voci poteva essere un inizio di conoscenza su un piano fisico. Durante quella prima telefonata, i cuori che battevano all’impazzata e i respiri corti tradivano un’emozione che a dire il vero non tentavano minimamente di celare. Le loro voci si riconobbero, esattamente come le avevano immaginate. Voci di cui ci si innamora.

E naturalmente questo non bastò. Non bastò per due persone assetate di emozioni, di affetto, due esseri che la vita, per quanto ardua, non aveva vinto. Non bastò perché era ormai chiaro ad entrambi che quello che li collegava non era una presunta intesa virtuale, non era un puro gioco dei sensi alimentato dal mistero dell’altro. cover iphone outlet Tra loro scorreva ormai un sentimento intenso e travolgente, il cui nome ancora non osavano pronunciare, ma ormai aleggiava intorno.

Non potevano che incontrarsi. Non desideravano altro.

Si diedero appuntamento un mercoledì mattina. Lui sarebbe arrivato con il treno alle 11.00.

Dal momento che lo decisero i giorni, le ore, i minuti che li separavano dall’incontro divennero un dolcissimo languore, un’attesa vibrante di gioia e paura.

Se non si fossero piaciuti? Se, guardandosi negli occhi, avessero avvertito solo il desiderio di fuggire via? Se la prima percezione dell’altro, il suo odore, il suo modo di muoversi, li avesse fatti ritrarre? Se quel bellissimo castello virtuale fatto di sensi, emozioni, fantasie, si fosse sgretolato di fronte alle loro fisicità? Furono concordi nello stabilire che, con un abbraccio, entrambi avrebbero compreso.

Quel mercoledì lei si alzò presto. Desiderava rispettare i suoi piccoli rituali mattutini. Il risveglio lento, le carezze al gatto, il caffè davanti alla finestra. cover shop online Si era presa un’intera giornata libera, desiderava concedersi la massima calma.

Si lavò, si aggiustò i capelli sempre un po’ ribelli. Si truccò quel poco che le era consueto, non voleva in alcun modo apparire diversa da quella che era. Decise di indossare un abito blu, leggero e con le spalline sottili, con dei piccoli fiori traforati che lasciavano intravedere appena la pelle chiara del suo corpo.

Quindi si recò all’appuntamento.

Inviò quel suo sms: “…innamorata. samsung custodia E vestita di blu”. Al quale lui rispose: “Anch’io in blu, naturalmente!”

Mentre il muso affusolato dell’Eurostar si avvicinava alla banchina, ascoltando il cuore palpitare godette di quegli ultimi istanti di attesa. Osservò i passeggeri scendere dal treno, cercando di riconoscerlo tra la folla. Infine lo vide, e lui vide lei. Lo guardò venirle incontro, con passo sciolto e leggero. samsung custodia outlet Vestito di blu, naturalmente. E poi fu solo un abbraccio, intenso e totale. Stretta a quell’uomo, nella sua presa forte, affondò il viso nella curva alla base del collo, respirando il sentore di pulito della camicia, l’aroma buono della sua pelle.