La Striscia #11 - Intervista ad Andrea ‘Red’ Mutti
Categoria: Assaggi, suoni, visioni e letture, La striscia di Faust
Postato da: Torquemada
[Ancora una puntata de 'La Striscia', del fumetto e di altre vie del fantastico, scritta da Stefano Tevini, ormai il mattatore del nostro spazio web. Si cambia registro questa volta e si punta sull'intervista ad un fumettista di razza, di Brescia, Andrea Mutti]
C
lasse 1973, l’artista bresciano Andrea “Red” Mutti è un fumettista di razza. Il suo è un amore puro e profondo per la letteratura disegnata che lo ha portato a esplorare una moltitudine di generi e realtà fumettistiche differenti. Dagli inizi
giovanili su “DNAction” per i tipi di Xenia fino alla pubblicazione di “Executor” per Vertigo, etichetta statunitense del colosso editoriale DC Comics, passando per le storiche Hammer (Star Comics), Nathan Never (Bonelli) e i grandi successi francesi (Break Point, Crimini Finanziari e La Sindrome di Caino su tutti), Andrea ne ha fatta, di strada, diventando uno dei più apprezzati artisti sulla scena internazionale.
Con l’allegria e la disponibilità che lo contraddistinguono, Red si è sottoposto
alle mie domande per raccontarci qualcosa di lui:
Puoi dirci qualcosa di te e, soprattutto, raccontarci la tua storia di autore di fumetti?
La passione di raccontare storie per immagini è sempre stata lì… E così, nonostante gli studi tecnici, non ho mai mollato e ho disegnato sodo, gobbo sul
tavolo da disegno… Ho frequentato due anni di scuola serale di fumetto, una vita fa ormai, del mio compianto maestro e amico Ruben Sosa… Dà lì è nato tutto. Ho cominciato davvero giovane a pubblicare, avevo 18 anni, strips umoristiche per un settimanale mantovano… Poi le prime commission da
piccole etichette, pian piano, tra una fiera e ‘altra, somo arrivati i contatti forti… Star comics, Bonelli, BD, i francesi, gli americni… Insomma… Diciamo che non sono uno che sta alla finestra…
Che cosa vuol dire per te raccontare attraverso il fumetto?
Aprire un mondo, una visione su qualcosa che vedo prima io attraverso la mia immaginazione, e subito dopo proporre la stessa cosa ad altri che non sai mai
cosa troveranno in ciò che hai fatto… Una continua scoperta… Parlando con i lettori mi accorgo (o meglio, mi fanno accorgere) di dettagli o sfumature alle quali magari non dò peso… Uno scambio… Racconto sempre per QUALCUNO… Ho un approccio molto rispettoso per chi mi leggerà… Vorrei sorprenderlo e
divertirlo… Coinvolgerlo.
In che modo tu usi il fumetto per raccontare storie?
Ultimamante in molti modi! Ho disegnato praticamente tutti i generi, ma ogni volta sembra la prima… Molto stimolante! A me, personalmente, piace il fumetto d’atmosfera, quello che più che vedere esattamente ogni cosa dove sta, la percepisci… Il climax… Il coinvolgimento del lettore… La suggestione nel
vedere un primo piano o una panoramica… Insomma, cinema su carta!
Quali sono gli autori che ti hanno maggiormente influenzato e come?
Sono un lettore accanito… Osservo tutto e mi nutro di tutto quello che viene pubblicato. Sparo a caso, sarebbero troppi… Milazzo, la sua sintesi meravigliosa. Tutto lì. DISO, anatomia splendide, armoniche e fluenti. Se si vuol imparare a disegnare…NUTRITEVI di DISO. Mignola… La sua tenebra che diventa forma… ALAN DAVIS… La grazia delle sue matite…TOPPI, una ragnatela di segni che diventano arte, Miller… Ombre e luci che ti svelano un mondo magico e violento… Potrei andare avanti all’infinito… Sono rimasto colpito da RM GUERA, disegnatore di SCALPED…con IMMONEN è tra i più innovativi disegnatori del decennio
Hai lavorato con Massimo Carlotto e Joe Lansdale, due scrittori famosi. Vorresti raccontarci qualcosa di queste esperienze?
Massimo è tostissimo… E’ fantastico lavorare con lui… Persona piacevole e scherzosa… Mi ricordo il divertimento a radio2… Troppo forte… AAC, è stato un esperimento davvero cool! Mooolto cattivo… E poi vedere il “mio” Anedda sul grande schermo… Wow! Poi ero con Angelo Bussacchini ai colori..Wow! Sono esperienze arricchenti, dal punto di vista umano e professionale…Luca Crovi ai testi, insomma, figata!
Con Joe un’esperienza pirotecnica! Persona esplosiva e un fumettaro di ferro! E’ stato uno spasso discutere con lui sui personaggi e gli ambienti,davvero un trip!
Due parole sul tuo futuro e, in generale, sul futuro dei fumetti?
Il futuro? Lo vedo con tre colori : il blu, il bianco e il rosso. con qualche stella a far da contorno!
Troverete la bibliografia completa di Andrea Mutti sul sito : www.andrearedmutti.it