[Terza puntata della rubrica curata dal nostro Stefano Tevini. Questa volta si parla di Crisi d'Identità, una miniserie di fumetti di sette albi pubblicata dalla DC Comics nel 2004]

La maschera sta ai fumetti di supereroi come il delitto sta al giallo. Essa è, prima di ogni altra cosa, l’elemento caratterizzante del genere. L’indossarne una segna la linea di demarcazione fra le persone comuni e un supereroi. Soltanto la maschera, infatti, può proteggerli nell’unico punto debole che nessun potere straordinario potrà mai mettere al sicuro : le loro vite di tutti i giorni, le loro famiglie, i loro amici. “Chiunque si conci come facciamo noi piazza un bel bersaglio sul petto dei propri cari” dice Ralph Dibny, alias Elongated Man, uno dei protagonisti di “Crisi di Identità” di Brad Meltzer e Rags Morales, fumetto incentrato proprio sul concetto di maschera come chiave di volta dell’architettura del genere supereroistico. La strada scelta da Meltzer per portare avanti la propria riflessione è quella di portare il meccanismo al proprio punto raccontando quel che succede una volta fatto saltare il punto cardine del sistema. In “Crisi di Identità”, infatti, è proprio la vita di Elongated Man ad andare in pezzi quando Sue Dibny, la sua amatissima moglie, viene uccisa in casa propria. Un evento tragico, sconvolgente, un evento che non doveva succedere. Quasi mai si sono visti eroi tanto nervosi e frenetici nelle proprie indagini, consci di essere stati colpiti dove non dovrebbero mai essere stati colpiti, spaventati dalla propria vulnerabilità e frustrati dalla propria incapacità di venire a capo della situazione. Come se non bastasse, a minare le fondamenta su cui si basa la comunità dei supereroi torna come un boomerang il passato nella forma del ricordo di un tempo in cui già una volta una breccia nel muro delle maschere è stata aperta colpendo gli uomini dietro esse, un tempo in cui sono state prese decisioni sacrileghe per un codice etico rivelatosi, d’altronde, inadatto a difendere se stesso e le persone che a esso si riferiscono. In passato gli eroi non hanno esitato, trovatisi alle corde, ad agire in maniera tanto pragmatica quanto spietata, a reagire come qualsiasi persona comune spaventata proprio perché hanno percepito come minacciate le proprie vite di persone comuni. “Crisi di Identità” è quindi un fumetto che parla di etica, nella fattispecie della possibilità o meno di adottare un codice etico e di ottemperarvi a prescindere dalle situazioni, anche a costo dell’annientamento dei presupposti su cui esso si basa. La cornice narrativa del discorso è un giallo in cui una trama complessa e l’approfondimento dei personaggi trovano un equilibrio ottimale grazie alla bravura di Meltzer, autore di una sceneggiatura in cui questi elementi sono dosati in modo da non dover sacrificare nessuno dei due.

Il tratto di Morales si adatta perfettamente alla storia mantenendo un registro medio, realistico e senza nessuna ricerca dell’effetto spettacolare ma, non per questo, privo di sostanza.

“Crisi d’Identità” è, sia sul piano grafico che sul piano testuale, un’opera solida e concreta che arriva dritto dove vuole arrivare senza troppi fronzoli ma con grande efficacia.

Bibliografia : Brad Meltzer e Rags Morales, Crisi di Identità, edizione italiana Planeta De Agostini, 2008, € 20