[Il nostro prode Stefano Tevini si cimenta questa volta con un classico dei fumetti: Will Eisner. Ancora un altro viaggio nel fumetto, lungo quelle vie del fantastico che ci terranno ancora compagnia]

NEW YORK NEW YORK

Parlando di letteratura, un amico che nel campo è uno che se ne intende mi ha detto, riferendosi ai classici, che si può tranquillamente pescare a caso ed essere comunque sicuri di pescare bene, perché i classici non sono chiamati così per niente. Non so se quest’affermazione possa considerarsi sempre vera nell’ambito dei fumetti ma, nel caso di Will Eisner, certamente lo è. Eisner è un artista il cui contributo è fondativo per il fumetto contemporaneo che gli deve moltissimo in termini di innovazione stilistica e dignità letteraria. Sua, infatti, è l’invenzione del concetto di graphic novel, passaggio storico importantissimo per il riconoscimento dell’ottava arte come vera e propria letteratura disegnata e non come semplice “giornalino” per bambini.
Quattro dei più significativi lavori di Eisner sono stati raccolti in Italia nel volume “New York”, che comprende “Il Palazzo”, “Gente Invisibile”, “City People Notebook” e l’opera che dà il titolo alla raccolta.
Il libro è una dichiarazione d’amore lunga più di quattrocento pagine alla Grande Mela. E’ lei, New York, la protagonista oggetto di una passione viscerale da parte dell’autore al punto da rubare la scena ai personaggi che la popolano. Le numerosissime storie di vita, catalogate con metodo e raccontate con grande acume da Eisner, sembrano spesso un complemento alle architetture di New York, alle sue strade, ai suoi tombini, alle sue scale antincendio che monopolizzano la pagina inglobando i contorni delle vignette e scandendo il ritmo della narrazione spesso senza una vera e propria soluzione di continuità. I rumori, gli odori e gli spazi della città si fondono in un’unica, grande entità di cui sono manifestazioni particolari, ma in cui la totalità di essa si rispecchia, le vite che nel volume vengono narrate.
E’ proprio nella consapevolezza della piccolezza del singolo entro una realtà enorme che sta la sensibilità di Eisner : un’umanità tenera e cinica allo stesso tempo. La vita non è buona o cattiva, semplicemente essa va avanti per la propria strada, giorno dopo giorno, senza guardare in faccia a nessuno. Momenti felici, incazzature, meschinità, solidarietà, tutto viene indistintamente fagocitato da un fiume in piena che non si ferma mai. Attraverso i brevi scorci di quotidianità che compongono le storie del libro, Eisner ci racconta l’uomo in concreto e senza mistificazioni, presentandoci le cose per quello che sono senza essere ingombrante con il proprio giudizio, esprimendolo senza togliere al lettore lo spazio per valutare per conto proprio. Stilisticamente, il padre di “The Spirit” lavora molto sulla composizione della tavola cercando una scansione delle vignette che sia funzionale al ritmo della storia raccontata. La successione temporale viene spesso resa abbandonando le cesure nette fra le illustrazioni in favore di un’integrazione delle stesse nella pagina attraverso la fusione di elementi dello sfondo che sostituiscono le cornici vere e proprie.
“New York” è un importante studio sul raccontare fumetti e al tempo stesso un grande romanzo, in grado di giocare alla pari con classici della letteratura americana.

BIBLIOGRAFIA:

Will Eisner, New York, ed. Italiana Einaudi, 2008, 415pp., € 24