La serialità, talvolta, può rivelarsi uno svantaggio per i fumetti, in particolar modo se essi hanno ambizioni artistiche che vanno un pelo oltre il mero aspetto commerciale e, di conseguenza, non optano per un incipit mozzafiato a tutti i costi. Questo è il caso, a mio avviso, di Planetary, uno dei lavori più riusciti e celebri di Warren Ellis e John Cassaday.

Già la storia non è delle più semplici per un fumetto mainstream : la serie narra le gesta di un gruppo di archeologi. Archeologi particolari, certamente, archeologi con capacità superumane che operano in un contesto fantascientifico, ma leggere di imprese di recupero con scene d’azione servite con il contagocce può essere disorientante per il lettore medio di una casa editrice come Wildstorm, che negli Stati Uniti ha pubblicato Planetary, abituato a serie supereroistiche sui generis ma sempre entro certi canoni.

Oltre a ciò, va aggiunto il fatto che la serie non decolla subito e ci vuole qualche numero prima che le sceneggiature di Ellis facciano intravedere il proprio potenziale in un progetto che, con il passare degli episodi, si rivela un’epopea di ampio respiro.

Nella fase iniziale Planetary sembra un semplice tributo alla narrativa pop del ventesimo secolo, dagli eroi pulp agli anni ’80, quella British Invasion da cui lo stesso autore proviene, e oltre, con i protagonisti a fare poco più che da sfondo, tanto che la tentazione di abbandonare la serie mensile potrebbe essere grande se la si leggesse sugli albi originali.

Fortunatamente, tuttavia, Magic Press ha raccolto, in Italia, l’intera serie in due volumi permettendo al lettore di apprezzarne la portata e la complessità leggendone gli episodi in un’unica soluzione, ed è a questo punto che Planetary mostra le unghie.

Visto nel suo complesso, infatti, il progetto narrativo è di creare un meta universo che riordini la narrativa popolare del ventesimo secolo entro un unico contesto coerente, una sola, grande storia epica che le raccolga tutte. Il risultato, a questo punto, è grandioso. L’infittirsi delle trame incolla letteralmente il lettore alla pagina al punto che il difficile diventa smettere di leggere. Una storia a orologeria dove ogni tassello va al proprio posto in maniera avvincente e niente affatto priva di spunti di riflessione sulla natura della fiction e della realtà stessa.

Contributo fondamentale alla riuscita dell’opera sono i disegni di John Cassaday, maniacali nella cura dei dettagli, fotografici nel realismo e spettacolari nella costruzione di tavole espressive nella caratterizzazione dei personaggi e vertiginose nella prospettiva sui campi lunghi e lunghissimi.

Grande lavoro, Planetary, forse troppo limitato dal poter essere apprezzato appieno solo in determinati formati.

Warren Ellis, John Cassaday, Absolute Planetary volume 1, ed. Italiana Magic Press, 2008, 320pp., € 25,00

Warren Ellis, John Cassaday, Absolute Planetary volume 2, ed. Italiana Magic Press, 2011, 384pp., € 35,00