La Striscia - Scarlatto di sera
Categoria: Assaggi, suoni, visioni e letture, La striscia di Faust
Postato da: Faust Cornelius Mob
Brian Michael Bendis e Alex Maleev hanno stretto uno di quei sodalizi destinati a lasciare un segno nella storia del medium fumetto. Non tanto per qualsivoglia innovazione nel linguaggio dell’arte sequenziale stessa, non stiamo certo parlando di Lee & Kirby, quanto piuttosto per la qualità della loro produzione. Dall’ormai celebre ciclo di Daredevil, uno dei gioielli della corona di Quesada nel suo decennio di Editor-in-Chief di Marvel Comics, a lavori magari un po’ tirati via ma nel complesso ben riusciti come la miniserie Spider Woman, i successi della coppia di autori li hanno resi una garanzia sulla scena statunitense. La prova del nove, tuttavia, potrebbe presentarsi con l’ultima fatica di Bendis e Maleev : Scarlet.
L’opera è, infatti, differente dalle altre in quanto non supereroistica e con un approccio più maturo, à la Vertigo. La serie, pubblicata per l’etichetta Icon, una delle linee edite da Marvel Comics fuori dall’universo narrativo principale e creator-owned, è la prima creazione ex novo per la coppia di artisti, un’importante prova d’autore.
Il tema centrale promette controversie fin da subito : Scarlet narra della reazione di una ragazza qualunque a un abuso di potere da parte di un poliziotto corrotto che costa la vita al suo fidanzato e la spedisce in coma e delle conseguenze su vasta scala che essa avrà. Un fumetto politico, quindi, che tocca tasti delicati, gestito da Bendis prendendo posizione, ci mancherebbe, ma con un’intelligenza tale da mettere in luce con la propria scrittura le potenziali implicazioni e i più scomodi punti oscuri di una linea d’azione che, pur dettata da motivazioni più che legittime, non è esente dal presentare un conto salato, forse più di quanto Scarlet stessa voglia pagare. Una modalità di comunicare il proprio punto di vista che tanti sedicenti grandi artisti dovrebbero imparare bene. Bendis si dimostra padrone della propria scrittura riuscendo in pieno a caratterizzare i personaggi in maniera bilanciata e mai manichea, grazie anche a dialoghi che funzionano in ogni singola vignetta senza mai perdere un colpo.
Sempre perfettamente amalgamate ai testi del collega si riconfermano le matite di Maleev, il cui tratto graffiato e realistico integrato con materiale fotografico vero e proprio mette in scena un’atmosfera cupa da noir urbano tale da valorizzare appieno le tavole costruite mutuando molto, in termini di ritmo e di inquadrature, dal linguaggio cinematografico. Pagine impegnative, quelle dell’artista bulgaro, meno accessibili di altri prodotti mainstream ma fra le migliori del genere.
Parte con il botto, Scarlet, ma la strada da qui è in salita. Il primo volume, infatti, si chiude con un punto di svolta da cui tutto potrebbe derivare una chiusa all’altezza o, al contrario, quanto costruito finora potrebbe sbriciolarsi come un biscotto vecchio.
Le aspettative ci sono, gli autori pure, si accettano scommesse.
Brian Michael Bendis e Alex Maleev, Scarlet, ed. italiana Panini Comics, 2011, 160pp., €13,00