Anonima scrittori


Né Marchionne né Fiom

Categoria: Interpretazioni
Postato da: Torquemada

C’è chi vorrebbe, anche nel PD, fargli una statua. I soliti esagerati. Marchionne fa il suo lavoro e non è chiamato a fare gli interessi degli operai. Quale statua dovremmo fargli? Gliela facessero gli Agnelli, Montezemolo e tutti gli juventini. Quello fa l’amministratore delegato della Fiat, cerca di fare più macchine con meno soldi possibile. Che gli frega delle tute blu? Deve salvare i conti della Chrysler e non si può permettere di spendere tutti ’sti soldi in Italia. Nonostante noi contribuenti - mio padre più di me - abbiamo speso fior e fior di miliardi di euro non solo per pagare gli operai che volevano mandare a casa, lui e i predecessori suoi, ma anche per regalargli due fabbriche, svariati incentivi per la rottamazione delle loro stesse auto – che noi avevamo pagato, mica ce le avevano regalate - e chissà quant’altro che non ci è dato sapere. A Marchionne gli interessano i tempi e i metodi di lavoro, come si chiamavano una volta. Che cazzo gliene deve fregare degli operai? Mica è il presidente del Consiglio di Fabbrica. I compagni che volessero fargli una statua, si iscrivessero al PDL. Là potrebbero trovare terreno fertile.
Delle tute blu, però, gliene dovrebbe fregare al sindacato delle tute blu. Su questo non ci piove e qualche dubbio ti viene, a vedere come si comporta la FIOM. Perché, se ci vogliamo mettere a fare teoria e a ragionare al netto degli attuali rapporti di forza, un sindacato come si deve, sarebbe dovuto intervenire cercando una sponda in Parlamento - con uno sciopero, un incontro tra le parti o qualcos’altro, che di diavolerie se ne possono sempre inventare -, per poi arrivare con basi solide a interloquire con il Governo in carica. Fai sentire che hai tanta gente dalla tua e poi ti siedi davanti a chi, con i voti, ci campa. Se il sindacato è serio serio, si vede con gli altri e si va a sedere al tavolo con le altri parti sociali solo dopo aver deciso la richiesta massima, il minimo sindacale per non definire la trattativa una farsa e, proprio a voler essere bravi, dopo aver individuato con buona approssimazione quello che potrebbe essere il ‘punto di firma’.
Invece, ed è un dato di fatto, il sindacato italiano (la FIOM in particolare) sconta un ritardo clamoroso. Di preparazione, di innovazione e di capacità di districarsi nella ‘dialettica degli eventi’. E’ chiaro che questo non vale in tutti i casi e per tutti i sindacalisti. Però riguarda un po’ di situazioni, Fiat in testa. Perché, e pare sia una regola ferrea, il sindacato entra in gioco soltanto quando il problema è conclamato. Niente prevenzione e senza tenere di vista l’orizzonte. Non c’è più un punto d’arrivo - una volta era la piena occupazione - ma c’è, ed è chiaro, un punto di galleggiamento: si salvi chi può. Dalla parte dei lavoratori, ma non sempre, solo quando il problema è ormai così conclamato che non ci si può far più niente.

Una volta e ancora oggi in qualche paesino del Sud, c’erano le donne che venivano pagate appositamente per piangere come disperate ai funerali. Le pagavano i parenti così gli altri, quelli che assistevano dall’esterno o che solo vedevano passare il corteo, pensavano: “ma guarda come ci tengono al loro parente”. A me pare che un sindacato come la FIOM, pagato pure lui tutti i mesi dagli iscritti, strilla per tutti ma quando già te l’hanno messo nel didietro, brutalmente. Così tutti a dire: “ma quanto ci tengono agli operai questi della FIOM”. Perché a farlo, lo sanno fare come pochi. In maniera vibrante, con migliaia di persone in piazza, con striscioni che riportano slogan rabbiosi, e con interviste lunghissime e cattive su stampa, tv e radio in cui ognuno si mette in mostra, gioca a far quello più sagace, più furbo e più cattivo del padrone.

E il lavoratore sempre col dolore rimane.

Come commare credo che la FIOM sia imbattibile, storicamente. Roba che ancora c’è gente che crede di stare negli anni 70, con tanto di appello agli studenti – che però in piazza vengono lasciati da soli, che lì in mezzo un servizio d’ordine come quello del sindacato avrebbe certo fatto comodo -. Da allora ne sono passati di anni, più o meno quaranta, e il contesto italiano, col governo Berlusconi e con Sacconi che non vede l’ora di fregare proprio la Cgil, è cambiato profondamente. In peggio. E, almeno per ora, non sembra esserci più spazio per le Marie Verzini. Hai voglia a dire: “non si firma niente”, “non ci sediamo al tavolo delle trattative manco se ci pagate”, “lotteremo per il bene della classe operaia” mentre gli altri si siedono al tavolo e ottengono qualcosa per i loro. Perché la fame è fame. E sono convinto che pure là, in mezzo alla gente tua, ci sarà qualcuno che fa finta di muovere la bocca mentre gli altri cantano e intanto pensa: “cazzo, però ‘no stipendio a casa lo porterei volentieri. Mo’ che gli racconto a mia moglie?”.

Dice: “non ci lasceremo mai sfruttare, piuttosto non mangiamo”.

Ecco. Adesso mi dovete dire la verità. E torno alla ’sottile metafora’. Dareste retta ad uno che, mentre stanno tentando di mettervelo nel didietro senza il vostro consenso, vi dice: “strilla quanto ti pare ma non ti muovere, solo così possiamo farlo desistere dal suo intento”. Ecco, ditemi voi, gli dareste mai retta?

La vicenda della scala mobile dovrebbe insegnarci qualcosa. Per non trattare su una riduzione di due punti della contingenza, abbiamo perso tutto. Se oggi il nostro stipendio ha perso potere d’acquisto, lo dobbiamo anche a loro.

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

One Response to “Né Marchionne né Fiom”

  1. Faust Cornelius Mob Says:

    Ci sta tutto, m’è proprio piaciuto.

Lascia un commento

Devi essereloggato per inviare un commento.





Learn about an online pharmacy with the best prices. Doctor consultation Canada pharmacy `]@ buying cialis cheapest prices and best deals. 2014 entertaiment Canada pharmacy )'} medicines online works with a drugstore. Quality of medicines is one of the criteria that guide the client us pharmacy "[: order viagra professional We constantly offer promotions for our customers. The details of the bonus program, see Special Offer. A catalog of medical and cosmetic products with descriptions. Thematic categories, search by alphabet and key words. All in Canada pharmacy |&& Canadian drugs . After ordering you will always be aware of what's going on with him.