Norba, la città di pietra
Categoria: Assaggi, suoni, visioni e letture
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Norba, da cui Norma trasse origine, all’interno della guerra civile tra Mario e Silla, si è schierata con il primo. Il generale sillano Lepido, durante la conquista delle roccaforti di Mario, la lasciò per ultima. Era forse la più difficile, con le mura ciclopiche che sembravano impossibili da valicare. L’assedio fu lungo, le armate di Silla erano ormai alla fine di una lunga ma vittoriosa guerra. E qui, anche per Norba, la storia diventa mito. Prima che Lepido entrasse in città, gli abitanti non si vollero darsi per vinti e si uccisero tutti, uno ad uno, uomini donne e bambini. Questo episodio storico, spesso dimenticato dai più nella stessa provincia di Latina, dà il via al documentario filmato e montato da Enzo Paulinich che è in distribuzione, in questi giorni, presso le edicole e le librerie in tutta la nostra provincia. ‘Norba, la Città di Pietra’ è il titolo che esplicita l’omaggio che il regista pontino ha voluto fare a questa antica città, su cui, durante l’epoca romana, è caduta la damnatio memoriae e le cui rovine ancora guardano severamente dall’alto parte della nostra provincia. Lo stesso Paulinich spiega che questo progetto è diverso dai tanti documentari sulle città della nostra Provincia. «Si tratta di un’auto-produzione che speriamo possa ripetersi per altri progetti in cantiere con i filmakers pontini. Non c’è stato alcun finanziamento, né richiesto né proposto, ed è solo il frutto della mia pazza idea che si può fare produzione senza bussare alla porta di qualcuno con il cappello in mano. Spero che il prossimo anno si possa ripetere un nuovo esperimento con i giovani registi pontini già disponibili all’iniziativa». Coraggio, passione e capacità, ingredienti che, da quando l’arte è riconosciuta come tale, sono sufficienti a realizzare un prodotto di grande qualità. Esattamente quello che ha realizzato Paulinich con l’aiuto di parecchi registi pontini e di altri artisti. Basta guardare il cortometraggio per rendersi conto che, a livello storico e a livello scientifico, Paulinich ha voluto ‘raccontare’ il progetto archeologico condotto dall’Università Federico II di Napoli. Attraverso una sapiente fotografia e un montaggio calibrato, è riuscito peraltro a rendere bene persino l’atmosfera che si respira tra le rovine di Norba. Un modo per alleggerire le spiegazioni, per lasciare il tempo di farle sedimentare. Dura mezz’ora e non c’è un minuto in cui il filmato sembra essere stato trascurato. Secondo per secondo, fotogramma per fotogramma, sembra che tutto sia stato armonizzato. Cosa avrebbe potuto realizzare lo stesso Paulinich se, al suo fianco, si fossero schierati enti come la Provincia o la Regione? Impossibile pensare di migliorare la colonna sonora, firmata da Eugenio Valente, con la collaborazione di Dario Coletta, già eccellente. Esalta le varie sequenze e riesce a far ‘respirare’ il filmato tra un’intervista e l’altra. C’è anche il contributo di Antonio Pennacchi, che ha voluto tradurre e leggere il passo di Appiano sul suicidio collettivo davanti all’entrata di Lepido.
gennaio 30th, 2010 at 19:23
BEL FILM!
gennaio 30th, 2010 at 21:27
ACC. HO SBAGLIATO A COMMENTARE LA PAGINA STAVO PROVANDO A SCRIVERE QUALCOSA PER VEDERE LA REGISTRAZIONE PENSAVO SI POTESSE CANCELLARE AL MOMENTO..SCUSATE
gennaio 30th, 2010 at 23:18
Scusato, Alessio. Però magari il film di Paulinich vedilo, perché è bello per davvero.
gennaio 31st, 2010 at 10:09
Non è un documentario? cmq OK grazie del suggerimento bella cmq la recensione!
non sò perchè mi sono confuso con il film di baaria