Novità sul Bit
Categoria: Il bit dell'avvenire
Postato da: Torquemada
E’ stata dura ma alla fine ce l’abbiamo fatta. La selezione dei racconti è quasi completa. Manca il confronto con la società che ha ideato il concorso, la Deltaeffe, e con la casa editrice che pubblicherà il volume, la Tunuè. Dopo l’Anonima Scrittori, insieme ai compagni d’avventura, sarà lieta di comunicare a tutti i partecipanti il risultato finale. Per poi mettersi a lavorare all’editing delle storie che sono state inviate. Vi possiamo dire, per ora, il totale delle battute. Siamo pronti ad andare dall’editore con due proposte: una da 367 mila battute e un’altra da 307 mila. Un volume davvero grande che rende il Bit dell’Avvenire, proprio per volontà di Deltaeffe, non la solita vetrina, ma un quadro serio e completo della percezione che si ha della nuova tecnologia.
Ringraziamo, ancora una volta, tutti i settanta scrittori che hanno partecipato al concorso. Per loro, cioè per tutti, ci sono delle grandi sorprese in serbo, ma è inutile dare anticipazioni. Aspettate e rimarrete sorpresi. Vi chiediamo un altro po’ di pazienza. D’altronde all’Anonima, così come a Deltaeffe e a Tunuè, piace fare le cose fatte bene.
A breve.
novembre 5th, 2009 at 16:30
Un saluto a tutti.
Vorrei rivolgervi una domanda; si sa già chi è stato inserito nel volume?
Ho visto che sul sito e sui i cataloghi cartacei di Tunué, il libro è già pubblicizzato, con indicati prezzo, copertina, codici, ecc…
Non ci sono però scritti i nomi degli autori inseriti, né dei racconti scelti. Ad eccezion fatta di Pennacchi, Pascale, Pavolini e Baroni, che sono com’è giusto, le guest star.
Dove e quando verranno eventualmente pubblicati i nomi dei “vincitori”? O è una cosa che sanno solo gli autori già contattati? Credo che per una questione di trasparenza, sarebbe importante rendere noti i selezionati.
Grazie e buon lavoro.
Antonio
novembre 6th, 2009 at 00:08
Ciao writer,
saluto ricambiato.
Quanto a trasparenza credo che l’Anonima Scrittori sia cristallina come pochi altri. E’ nostra abitudine rendere conto dello stato dei lavori passo passo per ogni nostro progetto. chi ci segue da un po’ di tempo lo sa. Fin troppo, dicono alcuni. Se vai a vedere la genesi di questo progetto ti accorgi che è stata una scommessa. Decidere di fare un’antologia partendo solo da una suggestione e poi muovere tutte le pedine affinché si arrivi a conclusione - e nel contempo dare conto di tutti i passaggi e i progressi effettuati - non è cosa da poco.
A noi piace fare le cose a piccoli passi, imparare lungo la strada e condividere i risultati. Allo stesso tempo non ci piace dare delusioni. Ovviamente abbiamo già una rosa di racconti selezionati - hai fatto bene a mettere “vincitori” tra virgolette perché questo non è un concorso è un progetto che abbiamo aperto alla “Comunità Anonima” - e questa rosa adesso si deve confrontare con l’editore. Fosse solo in mano nostra - un e-book da mettere in rete - sarebbe facile, li metti sul sito e morta là. Ma proprio perché questa antologia va su carta allora fino a che non saremo sicuri della versione definitiva non daremo i titoli dei racconti pubblicati.
Ovviamente nel catalogo di Tunuè il libro è già presente perché al distributore bisogna dare in anticipo gli estremi del libro (anche a grandi linee) in modo da inserirlo nei programmi. Stiamo lavorando a tappe serrate, comunque, credimi.
E - forse - ci sarà qualche sorpresa anche per chi non è stato selezionato.
Colgo l’occasione, comunque, per ringraziare tutti quelli che hanno mostrato interesse per questo progetto e - ovviamente - chi ha inviato i racconti per consentirci di portarlo a termine.
novembre 6th, 2009 at 01:28
Ciao zaphod, grazie per la risposta dettagliata ed esaustiva.
Mi hai chiarito molti punti che mi parevano oscuri.
É possibile avere un’idea, anche approssimativa, del periodo in cui si dovrebbe rendere nota la versione definitiva del volume?
Mille grazie e a presto.
A.
novembre 6th, 2009 at 10:44
Credo che tutti si rendano conto dell’impegno che state mettendo in questa iniziativa, delle difficoltà che comporta e del vostro desiderio di non deludere nessuno; però non fateci tirare troppo il collo.
Salvate quella quarantina di noi che per forza di cose non saranno presenti nell’antologia, così che possiamo guardare tranquilli al nostro di avvenire. Se poi ci sarà qualche ripescaggio, ben venga.
Diteci almeno le cose di cui siete sicuri.
Diteci almeno i titoli degli scritti di Baroni, Pascale, Pavolini e Pennacchi.
Comunque buon lavoro e grazie a voi.
novembre 6th, 2009 at 10:50
Pardon, Giancarlo Barone.
novembre 6th, 2009 at 15:00
No Sca,
così non va bene. Non è questo lo spirito che anima l’anonima. E lo sai bene visto che l’anno scorso ti sei trovato sul palco del Fellini di Pontinia come premiato per (r)esistenza. Anche in quell’occasione la premiazione era un di più. Il nucleo centrale era lo spettacolo. E lo spettacolo ha riscosso un grosso successo. Grazie ai contributi di tutti. Anche di quelli che non sono stati letti nell’occasione. Anche di quelli che non abbiamo messo sul sito.
I progetti dell’Anonima Scrittori sono così. Riceviamo materiale grezzo e ce lo curiamo e lavoriamo cercando di farlo risplendere. Stiamo imparando a fare gli orafi. Sono sei anni che cerchiamo di capire in che direzione stiamo andando. Abbiamo progetti “senza filtro” (fototerapia-modica quantità) in cui tutti i materiali vengono pubblicati e altri in cui cerchiamo di mettere in luce asperità e contrasti della materia magmatica che ci viene proposta. (r)esistenza e il bit sono di questa pasta. Affrontano temi universali. La resistenza e il futuro. Ognuno di voi ha mandato una sua visione. Proporle tutte insieme aggiungerebbe caos all’”infinità priva di senso del reale”. Il nostro compito non è dividere la lavagna in due e mettere da una parte i buoni e dall’altra i cattivi. Noi selezioniamo aggiustiamo e modifichiamo perché da questa antologia esca uno sguardo complessivo su come la “Comunità Anonima” guarda all’avvenire e lo racconta.
Poi ci sarà il momento dello discussioni: mi piace più questo, mi piace più quello, era meglio il mio, se mi ci mettevo scrivevo meglio io, ecc. ecc.
Ma questo viene dopo. E fa parte del divertimento.
Adesso - mi pare di averlo spiegato - il nostro lavoro è un altro.
novembre 6th, 2009 at 16:59
Zaphod, non capisco come hai interpretato quello che ho scritto qui sopra. Sicuramente non ho scritto, e non intendevo, quello che poi hai ritenuto di dover spiegare.
Io ho espresso solo il desiderio e l’impazienza, che credo siano non solo miei, di poter conoscere almeno quello che è già sicuro. Il termine “salvate” era riferito solo a questo: sapere il certo.
novembre 6th, 2009 at 17:54
Sì, forse ho usato un attacco un po’ brusco, scusa. Ma ho preso a pretesto il tuo commento e quello di writer per esplicitare alcune cose della filosofia anonima che a volte rimangono sotto traccia.
Comunque i nomi rimangono top-secret. Neanche sotto tortura.
Questione di giorni, comunque…