[Marco Berrettini in bilico tra passato e futuro in questa nuova puntata di Trattoria Rosellini.]

Rosso. Il passaggio a livello è eterno. Un reperto anacronistico nel cuore del quartiere. I mezzi sotto i due metri riescono a passare dalla piccola galleria in fondo alla via, ma con il camion c’è solo da aspettare. A sinistra si apre un lungo sterrato che porta al campo nomadi, ma qui non c’è mai nessuno che chiede l’elemosina come succede, invece, a ogni altro semaforo in città. Dovevo prendere il pick-up, ma questa mattina mi hanno fatto perdere un sacco di tempo in Besetti, stavano scaricando un bilico e ho dovuto aspettare che finissero prima di caricare i miei due bancali, poi quel pirla di Ruggeri si è incastrato col muletto nel telone e ci manca poco che mi scardina le centine. Ho dovuto smontare tutta la struttura e poi rimontarla. Una sudata epica, oggi fa un caldo esagerato; se cominciamo così a metà marzo, andiamo male.
Mario mi ha chiesto se potevo passare io a ritirare l’insegna della trattoria che è finalmente pronta. Ci son volute quasi tre settimane, ma mi ha detto che è tornata a splendere come mai prima, la Rosa ne sarà felice. iphone cover Non vedo l’ora di montargliela, Mario mi aspetta là, si è procurato un piccolo trabattello e un trapano serio. custodia de samsung galaxy Dieci minuti e la montiamo. cover iphone 8 custodia outlet Se si decidesse a passare questo treno!
Lo sportello di destra si apre e spunta la testa di una ragazzina fasciata in un foulard di seta.
-Ehi! Che fai? Scendi subito!- Non mi ascolta e si arrampica sui due gradini, si attacca alla maniglia e si catapulta sul sedile lasciando spalancata la portiera.
-Ciao. Ti leggo la mano.-
-No, no, no, vai giù subito. Dai svelta che adesso aprono e devo lavorare!-
-Deve ancora passare un merci e poi il regionale da Varese, almeno altri dieci minuti. Non avere paura. Dammi la mano.-
-Finiscila! Scendi e basta. Non ho nessuna paura e non mi interessa, non ci credo!- Mentre lo dico, invece, mi rendo conto che un po’ di paura ce l’ho eccome. Le mie mani vanno senza sosta dal portafoglio al cellulare alle chiavi, il mio cervello ha innescato l’equazione zingara uguale ladra e io son qui che mi agito davanti a una ragazzetta di dodici, massimo tredici, anni. È una bambina eppure dà l’impressione di una donna adulta. custodia samsung s8 È calma e mi fissa con quegli occhi scuri pesantemente truccati che un po’ giocano e un po’ mi deridono. Respiro. Scruto dal finestrino la strada sterrata, guardo negli specchietti per vedere se c’è qualche suo socio intorno che, magari, sta cercando di aprire il telone e arrampicarsi sul cassone per rubare qualcosa. Assurdo. Sto trasportando flaconi di plastica vuoti, non hanno nessun appeal. Il palmo della sua mano è teso verso di me, sporco di terra e con le dita arabescate con l’hennè. La scruto: ha una felpa grigia di marca, un paio di taglie troppo grande, una larga gonna colorata lunga fino alle caviglie, ai piedi calzini bianchi di spugna infilati in un paio di zoccoli di legno e pelle, anche questi di marca. Emana un odore di olio, noci, brace e rosmarino.
-E va bene, leggimi la mano, ma quando il passaggio a livello si apre tu salti giù e sparisci. D’accordo?-
Sorride. Con la sinistra prende la mia mano, con l’altra l’accarezza sul dorso. Ha le unghie laccate di rosso fuoco, deglutisco e mi vergogno. Ottanta chili d’uomo adulto che si impauriscono davanti a una bimba che gioca a far la maga. Mi gira la mano e con l’indice destro comincia a percorrere i solchi che ho sul palmo.
-Sei orfano, ma tua madre ti protegge, non devi cercarla in altre donne. Puoi crescere e scegliere per il tuo piacere. Se saprai superare il bambino che è in te, senza abbandonarlo, potrai essere felice. iphone cover outlet Sei ricco, ma non di soldi, quelli non ti troveranno mai, sfioreranno la tua vita, ma andranno sempre per un’altra strada, ma a te non servono tu hai l’oro del mondo, hai amici veri e qualcuno non lo hai ancora nemmeno incontrato. Morirai in un incidente, ma prima compirai cento anni e avrai molti nipoti attorno. Tu sei un uomo fortunato.-
Il treno da Varese fischia due volte e poi mi sferraglia davanti, la luce rossa si spegne, le sbarre si alzano, il furgone dietro di me riaccende il motore. Assaporo la sapidità di una lacrima, strofino gli occhi e mi volto verso la ragazzina, ma non c’è più. Il passaggio a livello è aperto, dietro già suonano, innesto la prima e vado. iphone 8 plus custodia La portiera di destra è solo appoggiata, sbatte mentre attraverso le rotaie.