Una scelta obbligata - Stefano Carbini
Categoria: Assaggi, suoni, visioni e letture, Narrazioni
Postato da: zaphod
[Halloween, la notte delle streghe, occasione commerciale, colonizzazione dell'immaginario, un pretesto per raccontare storie intorno al fuoco. Indovinate all'Anonima Scrittori quale di queste definizioni rimane più congeniale... La storia di oggi l'ha scritta Stefano Carbini per l'iniziativa benefica Morto e mangiato - 100 storie di zombie, ma vede acquista gli onori della ribalta sulla nostra home page dopo aver suscitato un interessante dibattito sul nostro forum.]
In fila al seggio in attesa di votare, Giuseppe scorreva con lo sguardo le lunghe liste dei candidati. C’era sempre qualcuno che era conosciuto con un nome diverso da quello anagrafico, ma mai come questa volta ce ne erano così tanti che oltre a luogo e data di nascita riportavano anche la data di morte.
A ben vedere, i candidati in cima a quasi tutte le liste erano zombie.
Da quando le spore di un fungo sconosciuto si erano diffuse nel Paese decimando la popolazione e trasformando migliaia di cadaveri in morti viventi, era iniziata una strana convivenza, se si può dire così.
Non erano come gli zombie dei film; facevano un po’ senso, questo sì, e il loro lento disfacimento provocava non pochi problemi di salute pubblica, ma non inseguivano la gente cercando di mangiarsela. Sembrava, piuttosto, che l’unico pensiero nel loro cervello in decomposizione fosse quello di ripetere all’infinito le attività degli ultimi giorni di vita.
Il fungo aveva colpito anche i palazzi della politica, e dopo che l’Alta Corte aveva ritenuto che l’essere defunti non costituisse motivo sufficiente per decadere dall’incarico parlamentare, a qualcuno parve un’idea eccellente affidare, in nome della stabilità, la guida del paese a un governo di zombie.
Giuseppe, prima di entrare, sbirciò nell’aula: il presidente del seggio sedeva immobile a una scrivania, la pelle di mezza faccia pendeva a brandelli scoprendo le ossa del cranio privo della mandibola, persa chissà dove; solo negli occhi una parvenza di vita.
Era il momento di fare la sua scelta. Entrò deciso e fatti due passi, con un solo movimento, estrasse un fucile a canne mozze da sotto l’impermeabile, lo puntò alla testa putrescente e fece fuoco.
Mentre fissava i resti sgocciolanti sul muro, nella mente aveva un solo pensiero: morte agli zombie!