[articolo di Tiziana Datti]
Non delude questa ottava edizione del 'Festival internazionale delle Letterature' che si svolge a Roma fino al 25 Giugno. Ogni serata ospita almeno un paio di scrittori di fama nazionale e internazionale i quali sono invitati a presentare un brano inedito ispirandosi a un tema unico. Quest'anno il tema è 'Terra-Luna, una Infinita Risonanza', per celebrare i quarant'anni dallo sbarco sulla luna.
Giovedì scorso è stata la volta di due scrittori emigranti, Kader Abdolah, scrittore iraniano residente in Olanda, costretto a lasciare il suo paese a causa della militanza nel movimento studentesco di rivolta contro lo scià, prima, e contro il regime degli ayatollah poi, e Nicolai Lilin, originario della Transnistria, al confine tra Moldavia e Ucraina, reduce dalla guerra in Cecenia, torinese d'adozione.
La serata viaggiava sul filo delle emozioni. Alle 21 si sono spente le luci e la basilica di Massenzio ha cambiato volto. Ha introdotto la serata Eleonora Danco, attrice e scrittrice. Jeans e maglietta blu, altissima, ha letto un brano tratto dall'ultimo libro di Abdolah, 'La casa della moschea', «un libro simbolo di un'intera società sconvolta dalla modernità, dal fondamentalismo, ma tenacemente legata alla propria identità». Una lettura che calza a pennello alla Danco, bravissima ...