Li chiamano “bonellidi”, ma non si tratta di specie rare o esseri venuti da un altro pianeta. samsung custodia Non si tratta nemmeno di alcunché di nuovo, a dire il vero. samsung custodia original Un bonellide altro non è che un albo che riprende, nel formato e nello stile, gli albi di Sergio Bonelli Editore cercando di bissarne anche il successo. custodia samsung a8 Imitazioni del genere si trovano in edicola da molti anni, soprattutto dalla seconda metà degli anni’80 sulla scia del successo di Dylan Dog, con risultati alterni in termini qualitativi (da ricordare lavori memorabili come Hammer o, per contro, dimenticabili come Demon Hunter) ma quasi mai premiati da una vita editoriale duratura (salvo casi come Lazarus Ledd). Dando un’ occhiata agli espositori delle edicole non si può non notare come, negli ultimi mesi, ci sia stata una fioritura di nuovi esperimenti bonellidi, per lo più miniserie in nome di un approccio cauto a un mercato non facile come quello del fumetto italiano. Per saggiarne la qualità ho voluto effettuare un controllo a campione su alcune di queste uscite : Factor V, Pinkerton S.a., Cornelio e Valter Buio pubblicati da Star Comics, Harry Moon ...

Bentornati a I Lunedì dell'Arcipelago, il vostro Faust è sempre contento di ritrovarvi qui per la vostra razione di racconti direttamente da uno dei vivai più attivi della letteratura italiana : Arcipelago Anonima . Il racconto di oggi è Santa Tera, che ricorda da vicino un grande classico della fantascienza come Un Cantico per Leibowitz (Walter Miller - 1959). Autore di questa chicca è una vecchia conoscenza di Anonima Scrittori, il vincitore di (r)esistenza 2009 Stefano Carbini. La luce delle candele metteva in risalto il colore rosso della tonaca del gran sacerdote che procedeva con passo spedito lungo lo stretto corridoio del tempio, seguito da una danza di ombre proiettate sulle pareti. cover custodia huawei In fondo c’era il santa sanctorum, il luogo intorno al quale era stato costruito il tempio quasi tre secoli prima, quella che era stata l’abitazione del Pio Urbano, che Dio lo benedica. Ormai non c’era più tempo per rimandare, doveva prendere una decisione. Erano mesi che questo pensiero lo tormentava, da quando Fratello Marcello gli aveva detto che sì, si poteva fare, si poteva mondare il tabernacolo di Santa Tera. cover iphone 8 plus custodia outlet Certo il rischio era ...

Torna, qui a "I lunedì dell'Arcipelago", una delle penne più argute di Arcipelago Anonima nonchè padrone di casa di Nowherecast, podcast che ha avuto la gentilezza di ospitarci. Sto parlando di Matteo Palamenghi che torna a divertirci con "Colpevole" Aver commesso tutti i crimini, tranne quello di essere padre. [Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973] Disagio. “E’ così un bel bambino, guarda, è tutto sua madre, e per fortuna, visto che il padre… Hihihih – La bionda con le labbra rosa lucide parlava e rideva con voce stridula, ma Guglielmo non la stava veramente ascoltando – guarda che guanciotte! Hiiii le gambotte! Viene voglia di mangiarselo!” “Già, in effetti guardando un bambino, soprattutto un piccolo neonato bello pasciuto, la prima cosa che mi viene in mente è un po’ di sano cannibalismo: sangue che cola dalla barba sul petto, cover custodia huawei ossicini spezzati per succhiarne il midollo e, un rametto di rosmarino nel culo per insaporire tutto… Bisognerebbe aprirlo come un maialino da latte e farlo cuocere lentamente a lato dl fuoco, teso fra dei pali infilzati nella pelle.” “COOOOOSA?!” “Oh, cover custodia samsung scusa, non era quello che intendevi?” – Rispose, con ...

Vincitore del premio Komikazen – festival del fumetto di realtà edizione 2009, “Diario di un addio” di Pietro Scarnera è un fulmine a ciel sereno. cover custodia samsung Sconosciuto e per nulla pubblicizzato, questo libro è un’opera abbastanza atipica che mi ricorda, per certi versi, i lavori del canadese Guy Delisle (Pyongyang, Cronache Birmane) sia in termini grafici che narrativi. “Diario di un addio” è il diario dei cinque anni che l’autore ha passato accanto al padre in coma irreversibile per via di un attacco cardiaco. cover samsung custodia Con presupposti del genere, lo spazio per una narrazione dai toni forti e carichi di sentimentalismo ci sarebbe tutto e un autore avrebbe buon gioco a far leva sull’aspetto commovente della vicenda. Scarnera, dal canto suo, non fa nulla di tutto questo. cover iphone outlet Il registro narrativo è il più possibile neutro, contenuto e a tratti freddo pur senza essere del tutto distaccato, quasi un tentativo di voler razionalizzare la situazione e prendere le dovute distanze per meglio gestire, in qualche modo, il dolore. iphone custodia outlet In questo senso, l’opera nel suo insieme potrebbe venir vista come uno specchio dei singoli momenti narrati al ...

Chi abitualmente legge queste righe dovrebbe ormai aver capito che, almeno per come la vede il titolare di questa rubrica, il fumetto non ha nessun giustificato complesso di inferiorità nei confronti della letteratura “alta”. L’hanno capito i francesi, l’hanno capito i sudamericani, l’ha capito praticamente tutto il mondo e forse, un poco alla volta, cominciamo a capirlo pure qui da noi. Non è stato sempre così nemmeno negli Stati Uniti, terra natia del comic book, ma uomini di ampie vedute quali Will Eisner e Bill Gaines hanno portato avanti e, almeno in parte, vinto questa lotta. E’ proprio nella tradizione della Graphic Novel eisneriana che si inserisce l’autore di questa puntata, Craig Thompson, con il suo Blankets, libro ormai considerato un classico del fumetto contemporaneo. Blankets è un romanzo di formazione. iphone custodia outlet Molto semplicemente, questo volume ci racconta della crescita del protagonista, lo stesso Thompson, attraverso il rapporto con alcune figure chiave della sua vita e, soprattutto, con se stesso. Il rapporto conflittuale ma stretto con il fratello Phil, la religiosità forte e a tratti oppressiva dei genitori e il rapporto con l’amica Raina segnano il passaggio dall’infanzia all’età adulta. cover shop online ...

Il presupposto che sta alla base di Dio in persona, opera del fumettista francese Marc-Antoine Mathieu, non è affatto privo di potenzialità, anzi. iphone cover original Si tratta, in definitiva, del manifestarsi di Dio, quello in carne, ossa e barba bianca, in occasione di un censimento. cover iphone outlet Semplice ma, al tempo stesso, ricco di possibilità narrative. cover samsung custodia Un evento del genere, chiaramente, non potrebbe non avere una risonanza enorme a tutti i livelli, da quello filosofico a quello giuridico passando per il più prosaico riscontro commerciale. iphone cover original E’ proprio in questo modo, infatti, che Mathieu gioca le sue carte raccontando la reazione del mondo alla semplice presenza di Dio e, soprattutto, a quel che ha da dirci. cover iphone Oscillando tra il gusto del paradosso, la satira e lo slancio filosofico, l’autore mette in scena una narrazione che molto si appoggia sul lato testuale del medium fumetto. Pure troppo, a volerla dire tutta. iphone custodia outlet Sì, perché in definitiva Dio in persona è verboso, logorroico, pesante nel voler mettere in scena elucubrazioni condite di umorismo brillante ma, in definitiva, raccontando ...

Torna "I lunedì dell'Arcipelago", cover custodia iphone la selezione dei racconti più interessanti dal nostro Social Network Arcipelago Anonima . custodia samsung Questa volta Faust Cornelius Mob vi presenta un allievo del laboratorio di scrittura di Brescia, cover custodia samsung l'immaginifico Stefano Raccagni Siamo arrivati alla fase finale in Qatar. Questa è stata la prima volta che un Paese del medio oriente ha ospitato la Coppa del mondo FIFA. custodia iphone Lo stadio è gremito in ogni ordine e posto… Il Lusail National Stadium sembra quasi un alveare. Gli alfieri si affrontano al centro del campo,

Arcipelago Anonima , ultimo nato in casa Anonima Scrittori, è il primo Social Network concepito apposta per gli scrittori. Sebbene sia ancora agli inizi, i suoi frutti non hanno tardato a far sentire il proprio gustoso sapore, ragion per cui abbiamo deciso di selezionare i migliori e, con un po' di editing, servirli direttamente sull'home page del vostro sito internet preferito. Alla Consolle c'è Faust Cornelius Mob che dedica il racconto di oggi a chi non si fa mettere i piedi in testa IDA DELLE OCHE - di Lucilla Zanazzi Ida camminava sul sentiero lungo l’argine del Canale, con un rametto percuoteva le piante di finocchio selvatico affinché liberassero nell’aria l’odore. Le oche la precedevano tranquille chiacchierando tra loro: “Qua qua”. Lui le controllava tutte, andava avanti e indietro, guardava intorno, le superava e poi tornava in coda a quella buffa processione. Controllava anche lei, ma con rispetto, mettendosi al suo fianco. Oco era diverso dalle altre: intanto era maschio, era molto grande e aveva quella macchia scura sul dorso a forma di cuore, un cuore come quello d’argento della Maria Vergine. Ida aveva dodici anni, ma ne dimostrava meno di dieci tanto era secca e piccola. Portava i capelli chiari raccolti in ...

Tripletta di qualità altalentante per aprire questa seconda giornata del Torino Film Festival by Anonima Scrittori. Partiamo con il coreano "ANIMAL TOWN", di Kyuhwan Jeon, pellicola che racconta delle vite di un pedofilo in cura e di un tipografo in difficoltà economica nella Seoul contamporanea. E' la città stessa e, in essa rappresentata, la società tutta il vero oggetto del film, organismo di dimensioni ciclopiche ma cieco, sordo e comunque non interessato ai destini di protagonisti e comprimari che, in fin dei conti, altro non sono minuscole cellule che ne costituiscono parte della struttura. Seoul ogni giorno ti sovrasta, ti ingoia, ti mastica e di tanto in tanto si prende la briga di risputarti tutto intero, o quasi, con i tuoi drammi personali che giorno dopo giorno scandiscono la tua vita nell'altrui indifferenza, perchè bene o male le cose devono andare avanti. "Animal Town" è un lavoro dal ritmo lento, costruito sulla ripetizione e sull'attesa e su un registro molto, molto contenuto e quasi mai sopra le righe, seppur di poco. Peccato per il finale che, nonostante non rovini realmente la pellicola, tutto sommato non è necessario in quanto le storie in essa raccontate si reggono tranquillamente sulle proprie gambe. In definitiva un buon film, ...

Terza brutta sorpresa per questo festival è "THE SPECIAL RELATIONSHIP - I DUE PRESIDENTI" DI Richard Locraine. Film realizzato per la TV, "The Special Relationship" racconta dell'amicizia personale e dell'intesa politica fra Bill Clinton e Tony Blair. Il film è essenzialmente uno spottone per quello che nei paesi anglosassoni si può definire come centrosinistra, nella fattispecie di quanto ottenuto in termini elettorali e di politica estera dalle due amministrazioni in oggetto. Televisivo nella qualità dell'immagine, nella scrittura e nella caratterizzazione dei personaggi, "The Special Relationship" è un film molto, molto furbo a livello di marketing in quanto Locraine è stato sicuramente previdente nelle possibili accuse di agiografia che si possono muovere a chi si misuri con un'opera di questo genere e, di conseguenza, ha inserito nel film dei momenti critici ma non troppo, buttando lì un po' di realpolitik da bar insieme con un generico "mah, sai, i politici sono tutti un po' puttane". La verità è che gli assunti di partenza non vengono mai realmente messi in gioco e, alla fine, i buoni e i cattivi sono riconoscibili senza dubbio alcuno, con tanto di uscite patetiche a rimarcare il tutto. Progetto debole, semplificatorio (soprattutto nel trattare episodi come l'intervento in Kosovo) e ...