In una foto ci possono essere molti significati, dettagli, particolari che il più delle volte sfuggono all’occhio umano, anche a quello più vigile.
Stavolta no, non ci si può fermare a un esame approssimativo. La foto è di quelle che fa riflettere, evoca temi tutt’altro che superficiali.
C’è la guerra.
Quando si vede una persona in tenuta antisommossa, seppure si tratti di un uomo che deve far rispettare l’ordine, non si può non pensare alla guerra, alla violenza. Quante volte il poliziotto allo stadio è armato di casco e scudo? Sarebbe una partita di calcio ma, spesso, è la guerra.
C’è l’idea di guerra, dunque, ma anche quella assai più nobile di pace.
Una donna impugna il crocefisso, immagine universale di pace, simbolo di chi nella fede trova la risposta ai mille problemi della vita.
Sta nell’antinomia guerra-pace, dunque, il significato preponderante della foto. Manca, però,il soggetto-oggetto principale, il vero motivo del contendere: da una parte i poliziotti, dall’altra la signora che nell’impugnare il crocefisso trova l’unica possibilità di difesa della propria terra. In mezzo c’è ma non si vede il treno.
Mezzo di locomozione che è incredibilmente connesso ai due temi principali della guerra e della pace.
Un treno può portare in guerra, trasportare materiale da guerra ...