Pier Paolo Aquilino - La guerra
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Postato da: zaphod
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In una foto ci possono essere molti significati, dettagli, particolari che il più delle volte sfuggono all’occhio umano, anche a quello più vigile.
Stavolta no, non ci si può fermare a un esame approssimativo. La foto è di quelle che fa riflettere, evoca temi tutt’altro che superficiali.
C’è la guerra.
Quando si vede una persona in tenuta antisommossa, seppure si tratti di un uomo che deve far rispettare l’ordine, non si può non pensare alla guerra, alla violenza. Quante volte il poliziotto allo stadio è armato di casco e scudo? Sarebbe una partita di calcio ma, spesso, è la guerra.
C’è l’idea di guerra, dunque, ma anche quella assai più nobile di pace.
Una donna impugna il crocefisso, immagine universale di pace, simbolo di chi nella fede trova la risposta ai mille problemi della vita.
Sta nell’antinomia guerra-pace, dunque, il significato preponderante della foto. Manca, però,il soggetto-oggetto principale, il vero motivo del contendere: da una parte i poliziotti, dall’altra la signora che nell’impugnare il crocefisso trova l’unica possibilità di difesa della propria terra. In mezzo c’è ma non si vede il treno.
Mezzo di locomozione che è incredibilmente connesso ai due temi principali della guerra e della pace.
Un treno può portare in guerra, trasportare materiale da guerra ma anche condurre ai preparativi per una guerra (pensiamo a Mussolini alla conferenza di Monaco nel 1938).
Un treno può portare anche la pace. E’ un treno di pace quello che ogni anno porta migliaia di persone a Lourdes così come fu un treno di pace quello che trasportò ad Assisi, città della pace per antonomasia, Papa Giovanni XXIII, primo Papa dalla Breccia di Porta Pia a lasciare Roma ma soprattutto il Pontefice della fratellanza dei popoli, delle aperture, della “carezza ai bambini” e dell’enciclica “Pacem in terris” la prima rivolta non ai soli credenti ma a tutti gli uomini di buona volontà.
Guerra, pace, treno termini distanti ma che rivivono come un unicum nelle proteste No-Tav degli abitanti della Val di Susa. Da una parte chi, anche con la guerra, vuole difendere la propria terra ma soprattutto la propria pace, dall’altra lo Stato, che attraverso il proprio apparato d’ordine cerca di realizzare i propositi (almeno teorici) di progresso e ammodernamento.
In mezzo….un treno, simbolo di pace ma anche di guerra