Alcune circostanze fortunate - Gobig Onego
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Postato da: zaphod
- Foto terapia # 5 - i racconti
- Solo formiche - Gianluca Merolla
- Se solo fosse vero - Donatella Franceschi
- Non nel mio giardino - Stefano Tevini
- Il cielo in una stanza - Daniela Rindi
- Uno di troppo - Mario Bucci
- Omicidio a Pasquetta - Nicoletta Berliri
- Giada, piccolo mio - Amina De Biasio
- Il campo dei ricordi - Stefano Meglioraldi
- Lascia stare su, non fa per te - Marcello De Santis
- Festa di compleanno - V. Di Salvo
- Savile Rock - Stefano Cardinali
- Alcune circostanze fortunate - Gobig Onego
- Il gigante interrato - Alessio Brandolini
- Il Golgota - Edoardo Micati
- La donna e il morto - Marcellino Iovino
- Non tute le Pasque vengono per nuocere - Federica De Angelis
- L’odore del fato - Stefano Carbini
(La sindrome di J.B. Fletcher)
- Mentre aspettiamo raccontami dell’incendio di Taranto.
- La mia prima esclusiva. Quella volta ho capito che in questa professione, oltre al talento, c’è bisogno di culo.
- Dai, comincia dall’inizio!
- Ero l’unico fotoreporter accreditato all’inaugurazione della sede della Petrolbiologica, la prima raffineria - si vantavano - in grado di produrre carburante pulito. Figuriamoci… L’agenzia aveva mandato me, giovane alle prime armi, a immortalare quelle facce di cazzo - politici e manager - mentre facevano a gara a chi era stato più bravo. Una noia! Poi l’esplosione, un boato lungo e assordante. Uscimmo dalla sala spintonandoci tutti senza riguardo. Alcune eleganti signore in pelliccia caddero a terra e io le fotografai correndo via. Ma il vero scoop era a cento metri da me, all’esterno dell’edificio. Fu una scena memorabile: il nuovo stabilimento, già in funzione, era completamente sventrato. Operai feriti, barcollanti, venivano fuori da quello scenario di detriti, fumo e fiamme cercando di aiutarsi a vicenda. Montai il tele e cominciai a sparare a raffica. Appena il tempo di cambiare rullino e il motore della mia Nikon ricominciò a correre. Uno di quegli scatti finì sulla copertina di un settimanale e vinse il premio “Fotoverità” dell’anno. Quello fu l’inizio del mio successo!
- Papà posso andare a giocare lì dietro, vicino alla discesa?
- Va bene Luca ma non ti allontanare. Appena zio Sergio finisce di scaricare le immagini sul portatile ricomincia a fotografarti. È bello che tu abbia scelto proprio mio figlio per questo servizio.
- Il messaggio che voglio proporre sta proprio nel contrasto tra l’innocenza di Luca e la discarica abusiva.
- Bella idea. Ora, però, parlami del barbone.
- Ero uscito da un locale alla moda dove avevo beccato i soliti noti in atteggiamenti per i quali i lettori vanno pazzi quando, vicino alla mia macchina, ho visto un mucchio di cartoni bruciacchiati e ancora fumanti. Mi sono avvicinato e sotto quelle ceneri c’era un corpo inanimato. Ho spostato l’auto e l’ho posizionata in maniera che i fari dessero a quel corpo una penombra suggestiva. Vendetti le foto in tutto il mondo. Purtroppo i bastardi che diedero fuoco al vecchio non li hanno mai presi.
- Sei proprio il migliore! E la piccola rom?
- Beh, anche lì, bravo e fortunato.
- Su, racconta!
- Avevo fatto un servizio su alcuni cantieri abusivi vicino ad Avellino. Dietro una curva vidi qualcosa sull’asfalto. All’inizio sembravano stracci ma man mano che mi avvicinavo l’immagine si definiva. Era una bimba, di certo investita da un pirata. Capii subito che non c’era più niente da fare ed ebbi l’idea che poi altri copiarono: in auto avevo un peluche nuovo da regalare a mio figlio, lo sporcai nel fango e lo misi non lontano dal corpo. Prima che passasse un’auto scattai 15 foto, lo ricordo ancora. L’immagine dell’orsacchiotto in primo piano con il corpicino straziato della piccola sullo sfondo fu scelta per la copertina annuale di “Photocynical”. Fu una soddisfazione enorme!
- Papà, zio! C’è un signore sul prato che non si vuole svegliare!
- Dove sta?
- Dietro i cespugli!
- È vero, eccolo lì. Sembra morto!
- Guarda! Ha un laccio intorno al collo!
- Ormai quello è buono solo per l’autopsia. Luca le prossime foto le faremo vicino a quel signore.
- Dai Sergio, non mi sembra il caso di coinvolgere il bambino.
- La fortuna va assecondata. Mi bastano pochi scatti. Luca siedi lì e fai finta di piangere.