La scoperta della pioggia - Andrea Giaché
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Postato da: zaphod
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Può una donna insignificante sfidare il destino in una situazione qualunque? Immaginiamo una signora sui cinquant’anni, madre di tre figli, con un marito in cassa integrazione che tradisce sua moglie con la migliore amica. Non certo la più felice delle situazioni, ma la sua vita è andata così. Di solito non è una persona che si ferma troppo a riflettere sulle cose: è piuttosto una donna pratica, che deve affrontare situazioni e problemi reali, come sfamare la famiglia.
E’ mattino presto e la donna si è alzata compiendo tutti i suoi rituali: cucinare la colazione ai tre bambini, prepararli per andare a scuola, pulire casa, vestirsi ed uscire per la caccia. Pardon, per la spesa. Anche quando deve comprare da mangiare si muove sempre allo stesso modo! Che giorno è? Venerdì? A pranzo pasta alla carbonara e a cena delle succulente bisteccone di manzo: quindi acquista gli spaghetti, le uova, la pancetta e tanta, tanta carne.
Al momento di pagare la donna fa due conti, che in realtà aveva già preparato, e decide che è più conveniente risparmiare sulla busta. Ne ha portata una da casa sua: non essendo sicura della capienza, la donna ripone sullo scaffale tutte le cose più inutili.
Una volta uscita dal supermercato, la donna scruta il cielo e nota che le nuvole non promettono nulla di buono. Incauta, prosegue, quando all’improvviso scoppia un grosso temporale.
“Santa madre di Dio!” urla senza accorgersene, prima di iniziare a scappare. E’ spaventata, ed è bagnata. Entra allora nella prima porta aperta che trova, per poi scoprire che è la sala d’aspetto della stazione degli autobus.
La donna guarda al cielo. Sembra quasi che non abbia mai visto cadere la pioggia in tutta la sua vita, e spaventata ne rimane alla larga, come il primitivo davanti alla prima apparizione del fuoco.
In un misto di adorazione e di terrore, la donna rimane col naso all’insù, attendendo che quello strano fenomeno naturale cessi una volta per tutte. Ha bisogno che la pioggia smetta di cadere: deve tornare a casa in tempo per preparare da pranzo ai figli e al marito. E se la routine dovesse spezzarsi… tragedia! La più grande calamità nella storia dell’uomo!
“Ave o Maria, ti prego fai smettere di piovere. Se lo fai, andrò a messa tutti i giorni alle sei del pomeriggio!” dice la donna tra sé e sé. Prega qualsiasi divinità le venga in mente, ma a quanto pare quelli hanno qualcosa di meglio da fare che ascoltarla.
La donna attende per lungo tempo il miracolo, ma non compiendosi, come qualsiasi altra persona con un intelletto simile al suo, si rende conto che non avverrà mai nulla.
“Ah, ah, quando ho fatto la promessa, avevo le dita incrociate!”
E’ destinata a rimanere lì per sempre, quando dal nulla della sua borsa compare un piccolo ombrello su cui è disegnata una gru (gusto terribile!), di cui per qualche motivo aveva dimenticato l’esistenza. Oh, piccolo salvatore!
Ritrovato il coraggio di un tempo, la donna apre con vigore l’ombrello ed esce dalla stazione degli autobus davanti agli occhi stupiti degli altri uomini.
Quando vittoriosa la donna rientra a casa, la pioggia smette di cadere.