Ragnatele - Aldo Ardetti
Categoria: ...Altro, Foto terapia, Progetti
Postato da: zaphod
- Foto Terapia - # 3
- Bellissima - Francesca Lulleri
- Il tempo là dentro s’era fermato - Marcello De Santis
- Semplicemete idiota - Daniela Rindi
- Noia di Caronte - Luca Baldini
- Monologo di un astante - Roberto Ceccarini
- L’Elisa - Edoardo Micati
- La sposa - Fabio Brinchi Giusti
- Mani ostili - Donatella Franceschi
- Primo premio - Nicoletta Berliri
- Annusapatte - Gobin Onego
- Talento: manuale d’uso - Stefano Cardinali
- Il mio amico Salvatore - Stefano Carbini
- L’attesa - Annamaria Trevale
- La scoperta della pioggia - Andrea Giaché
- Umidità - Er cavaliere nero
- Ragnatele - Aldo Ardetti
- Audacia - Catia Balestra
- Rovescio improvviso - Bruno Di Marco
- Audacia - Marcellino Iovino
- Alla stazione - Gabriele Santoni
- Il Simulatore (nascita di un supereroe) - Massimiliano Lanzidei
- Segrete Speranze - Dr. Frank Ripper
- Un passo, e poi bagnarsi - Faust Cornelius Mob
- Forse un altro treno - Federica De Angelis
Sabrina andò sotto la doccia dopo aver caricato la macchinetta del caffè. Una rinfrescata veloce per allontanare la stanchezza poi, nel calduccio dell’accappatoio, degustò il contenuto della tazzina e ripensò alla situazione sentimentale nella quale si era cacciata: le piaceva Carlo ma il ritorno in città di Donato - il primo amore che non si scorda mai - non le era scivolato di dosso e le procurava fremiti e curiosità.
Nel pasticcio mentale decise di ascoltare i buoni consigli di Federica - così erano sempre stati.
Il bus la lasciò sotto casa dell’amica, considerata una sorella maggiore.
“Una visita improvvisa nasconde un problema improvviso!”, l’accolse la voce ospitale di Federica.
“Il cuore è impazzito e forse anche il cervello”, rispose Sabrina con un sospiro che sapeva di rassegnazione.
“Solito problema?” fece ironica Federica.
“E già! La situazione si è ingarbugliata. Hai saputo di Donato? E adesso c’è Carlo. Sono due persone diverse: il primo mi attrae per la sua bellezza, la sua spontaneità. Una simpatica canaglia. L’altro è un bravo ragazzo che mi fa sentire a mio agio, mi dà sicurezza. Circolano alcune voci sul suo conto ma di lui voglio potermi fidare.”
“Divertiti! Vivi una vita spensierata. Non ti creare troppi problemi” replicò Federica e aggiunse “Avrai tempo per prendere la vita seriamente”.
In un’altra parte della città Dario occupava una panchina del parco e anch’egli, nonostante le sue sicurezze materiali -, rifletteva sulla sua vita, da quando il livello del suo morale si era abbassato in seguito alla rottura con Sandra. Non aveva mai avuto problemi con le donne ma con Sandra era stata una storia diversa e gli rodeva - ma non lo avrebbe mai confessato - perché, per la prima volta, era stato scaricato. Avrebbe superato quel difficile momento nello svago, iniziando con la festa che ci sarebbe stata quella sera stessa in casa di Gaia.
Gli invitati arrivavano ad uno ad uno. Donato si guardava in giro e quando sentì la musica prese per mano Gaia, sua ex fiamma, per aprire le danze. La dama, brava ex diggei, passò poi alla console casalinga: “Vecchi amori, nuovi amori” augurò a tutti mentre guardava Carlo con espressione indagatoria.
“Chissà come ci vede come coppia”, esclamò Sabrina infastidita. Donato le si avvicinò per ballare. La strinse forte a sé confermando di non aver perso la faccia tosta. Quella sera Carlo era teso e parsimonioso di baci.
Federica e Gaia, che conoscevano tanta gente, avevano invitato proprio tutti.
Con Dario, Sabrina ebbe un breve approccio confessionale; lo conosceva di vista e ne aveva sentito parlare non sempre bene. Le piaceva ma era dubbiosa sul personaggio. Il loro incontro si limitò ad alcune battute amichevoli con la promessa di non perdersi di vista.
Sandra e Dario finirono di nuovo l’una nelle braccia dell’altro. Ora Sandra aveva la testa sulla spalla di lui. Gaia era tra le braccia di Donato mentre Carlo si intratteneva con Federica.
Sabrina decise di rientrare anzitempo.
“Al diavolo tutti!”
La situazione - già ingarbugliata - si era ulteriormente aggravata. Era arrivato il momento di crescere, di ritrovare se stessa, pensò. Questa volta senza l’aiuto di nessuno ma con il proprio coraggio. E uscì risoluta a cercare una boccata di aria fresca sotto la pioggia.