Non è mai troppo tardi - Cesare52 e El luchador maximo
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Postato da: zaphod
- (r)esistenza 2009 - le storie
- Non è mai troppo tardi - Cesare52 e El luchador maximo
- L’ode - Stefano Cardinali
- Il bottone rosso - Stefano Carbini
- Unica certezza, l’illusione di sapere - Mario Bucci
- Morire, tutti, un giorno per volta - Stefano Tevini
- Il Secco - Elena Gottardello
- Cielo di carta - Giuliana Botturi
- TrentaNove - Fabio Mundadori
- La donna cannone - Daniela Rindi
- Padre, Figlio e Spirito Santo - Graziano Delorda
- Amaro - Federica De Angelis
- Mario - Maria Chiara Biondi
- Con il gel nei capelli - Patrizia Marchesini
- Pontinia: 19 dicembre 1935 - Antonio Rossi
- Salvatelo - Graziano Lanzidei
- Storia per avvocature - Renzo Brollo
- Idee nuove - Bruno di Marco
- Fermata d’autobus - Gloria Virginia Togni
- La fitta - Sergio Sciaudone
- Cooo… me? - Luca Saraceno
- Una resistenza tutta mia - Fabio Brinchi Giusti
- Un battito d’ali - Massimiliano Lanzidei
- Quattro mesi - Mario Orlandi
Cara anonima scrittori,
mi cimento anch’io nella tenzone. Eccomi qui con un racconto di resistenza umana e quotidiana. E’ la mia primissima volta in un concorso letterario.
Spero questa volta di essere più fortunato del mio manoscritto “Nell’incavo dell’onda - romanzo contemporaneo” finora inedito, ma visto che sono 10 anni che sta nel cassetto temo che ci rimarrà. Per sempre. Poco male, la letteratura italiana credo che ne sopravviverà. Purtroppo la mia stampante che costò 20 euro (ma la cartuccia però venne 27 euro) invece non ce l’ha fatta. Non è sopravvissuta allo sforzo sovraumano di stampare copie da inviare alle case editrici. Stoicamente e perennemente silenti nei confronti del mio manoscritto.
Posso però affermare con orgoglio che una qualche soddisfazione dalle mie missive ne ho ricavato: quella di essere risultato con 194 pagine (a tanto ammonta la lunghezza del mio sforzo letterario) un robusto fornitore di carta da riciclo per le case editrici. Anch’io ho un certo peso quindi nell’industria letteraria. Sperando perlomeno in un “grazie, ma il suo manoscritto non rientra nel nostro piano letterario.”
Un saluto
Cesare
[Allegato racconto: Per dove parte questo treno allegro(8332 battute)]
Caro Cesare,
Non è questione di piano letterario ma di lunghezza : il racconto eccede le 7000 battute spazi inclusi consentite dal progetto.
Volendo c’è tempo di reinviare il tutto con i dovuti tagli.
Grazie ancora e a presto
Anonima Scrittori
Spettabile Anonima Scrittori,
grazie per la sollecita risposta. Non essendo abituato a scrivere sui francobolli mi ritiro in buon ordine. Un racconto in meno di tre pagine per me non è un racconto ma una epigrafe mortuaria. O pubblicitaria. Il che fa lo stesso. Si vede che non ho fortuna o che (più probabile) lo scrivere non fa per me.
Saluti ed auguri.
Cesare
P.S.
Grazie comunque per chi si è preso la pena di rispondermi e consigliarmi. Una ultima cosa prima di lasciarci: io ho qualcosa da dire per questo scrivo, o perlomeno ci provo, non lo faccio per vedere pubblicato il mio nome. Ho contato le 7000 battute compresi gli spazi: una pagina e qualcosa. Non fa per me. Grazie lo stesso. Peccato ed a non più risentirci.