Scatti dell’anima - Stefano Carbini
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Postato da: zaphod
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- Scatti dell’anima - Stefano Carbini
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- L’altro giorno sono andato a una mostra fotografica. Mi è piaciuta talmente che ho acquistato il catalogo.
- Davvero?
- Sì, guarda, ce l’ho qui.
- Qual era il titolo della mostra?
- Scatti dell’anima.
- Eh?
- Un titolo azzeccato. Quelle foto suscitano veramente delle emozioni profonde, arrivano ad accarezzartela l’anima.
- Beh, fammi vedere.
- Poi, sarà che non sono foto digitali…
- Ma che dici? Oramai nessuno fotografa più con la pellicola, nemmeno i professionisti. E’ tutta una questione di megapixel, di qualità del sensore. E poi, quando le stampano, anche sul catalogo, le digitalizzano.
- No, no. Non è mica il catalogo di una agenzia di viaggi. E’ fatto con cura, altrimenti non l’avrei comprato. Le foto hanno la stessa qualità di quelle alla mostra. Guarda qua, guarda che foto. In alcune si vede anche la grana. La grana, non i pixel.
- Sarà…
- Questa per esempio. Mi piace molto. Ha un’atmosfera… La giostra coi seggiolini che pendono immobili, te le ricordi?, c’erano sempre per la festa del santo patrono, la cassa costellata di lampadine colorate… E questa luce così particolare. Si vede che non può essere stata presa con una macchina digitale. Anche il titolo: “Fucking Pixel!”…
- Ah, adesso capisco. Hai letto il titolo e l’hai tradotto ‘fanculo i pixel, così hai pensato che fosse una specie di grido in difesa del buon vecchio analogico, dei filtri, della camera oscura, contro il dilagare del digitale e dei programmi di fotoritocco. E’ così?
- Che c’entra. Comunque, tieni, guardala con la lente, non vedrai nessuna discontinuità di colore, anzi potrai distinguere la grana della pellicola.
- Semmai vedrò le goccioline di inchiostro della stampa.
- Ti dico di no.
- Cavolo è vero. Non ci posso credere!
- Convinto?
- Ma dai! Questa non la conoscevo… e nemmeno questa.
- Che farfugli? Insomma, li vedi i pixel?
- E sì che li vedo! Sono tantissimi. Sono dappertutto, in tutte le posizioni. Una miriade di fucking pixel!